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Abe's Oddysee 06-05-2021 16:50

Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Sono stato da uno psicologo il quale mi ha subito detto che il fatto che alla mia età viva con i miei genitori nonostante abbia un lavoro, non è una cosa buona...

Questa è una cosa che io ho sempre trovato una stron..ta per il semplice fatto che, se uno ha la fortuna di avere una casa di proprietà grande nella quale riesce a ritagliarsi i suoi spazi, perchè mai dovrebbe desiderare di andarsene altrove soprattutto considerando l'esborso economico richiesto?
Perchè mai dovrei privarmi di 300-500 euro del mio stipendio per vivere in un appartamento che in cui non avrò mai le stesse comodità della casa di origine, andando quindi a 'peggiorare' una situazione di partenza? Mi sembra una scelta scellerata

A me questa ricerca ostinata dell'indipendenza sembra unicamente un'ennesima pressione sociale (se vivi con i tuoi sei uno sfigato) piuttosto che una reale necessità. Razionalmente sono più i contro che i pro.

Ok, l'essere indipendente ti dà delle responsabilità che ti formano come persona, già il semplice fatto di doversi cucinare, lavare i vestiti, gestire le bollette, etc.. ti arricchisce in qualche modo. Ma volendo son cose che si possono fare anche se si è a casa dei genitori, ergo, anche questa mi sembra una motivazione labile....

Ovviamente esistono delle eccezioni: se la casa dei tuoi è troppo piccola, oppure i tuoi genitori sono particolarmente rompiballe, oppure sei pieno di amici con i quali vuoi far baldoria fino a tardi (e non e il mio caso), oppure sei ricco ed hai una casa di proprietà vuota, la cosa acquisisce maggior senso.

Voi che ne pensate?

Abe's Oddysee 06-05-2021 16:56

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Non lo so, sto discorso dello psicologo mi ha destabilizzato perchè è stata la prima seduta e senza sapere molto di me, è subito insistito su questo aspetto..

zingaro93 06-05-2021 17:03

Secondo me è da sempre visto come un passo decisivo nel diventare grandi (lasciare il nido e diventare indipendenti). D'altro canto non sempre è una cosa buona, se hai un buon rapporto con i genitori e stai bene con loro e almeno interagisci con altri, può essere meglio che andare da solo in una casa senza e stare tutto il tempo solo. L'ideale sarebbe andare con la propria ragazza se si avesse. Comunque io sono dell'idea che una prova si possa sempre fare, anche solo 6 mesi per vedere come và. Io sono andato via di casa perché non supportavo più di stare con i miei genitori, che mi trattavano ancora come quando avevo 15 anni che quando uscivo di casa mi chiedevano chi vedevo e dove andavo. Sono contento di essermene andato

Abe's Oddysee 06-05-2021 17:08

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da zingaro93 (Messaggio 2595211)
Secondo me è da sempre visto come un passo decisivo nel diventare grandi (lasciare il nido e diventare indipendenti). D'altro canto non sempre è una cosa buona, se hai un buon rapporto con i genitori e stai bene con loro e almeno interagisci con altri, può essere meglio che andare da solo in una casa senza e stare tutto il tempo solo. L'ideale sarebbe andare con la propria ragazza se si avesse. Comunque io sono dell'idea che una prova si possa sempre fare, anche solo 6 mesi per vedere come và. Io sono andato via di casa perché non supportavo più di stare con i miei genitori, che mi trattavano ancora come quando avevo 15 anni che quando uscivo di casa mi chiedevano chi vedevo e dove andavo. Sono contento di essermene andato

Si, ovviamente ci sono casi e casi, ma dare per scontato che l'andare a vivere da soli sia un passo sempre necessario è sbagliato.
Se uno ha la ragazza è giusto che vada a convivere, ma se si è soli come cani (come nel mio caso) non ha senso, anzi, soffriresti ancora di più la solitudine.

Io conosco ben poche persone single della mia età che vivono da sole. Diverso per chi è felicemente accoppiato.

Black_Hole_Sun 06-05-2021 17:33

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Ci sono troppo variabili per definire la cosa. Andare a vivere da soli perché si ha un rapporto di merda con i propri genitori non è certo un passo fondamentale ma solo una fuga. Che poi i rapporti che si hanno in famiglia saranno gli stessi altrove, tutto dipende dal contesto in cui siamo cresciuti.

Delta80 06-05-2021 17:52

Ritengo importante fare questo passo per la propria crescita e indipendenza , ma poi dipende dai casi , dai rapporti con i famigliari , dalle dimensioni della casa in cui si abita con i famigliari , dalle possibilità economiche , ci sono davvero molte variabili

Maximilian74 06-05-2021 18:47

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Io non ho ancora fatto questo passo ma do la mia opinione :innanzitutto non penso che una persona fobica, evitante, depressa tragga giovamento per quelle problematiche andando a vivere da solo.
Come detto da altri, un conto è uscire di casa per andare a vivere con la propria compagna, o comunque andare a vivere da solo se sei sereno e lo fai per un desiderio di indipendenza personale,un altro conto è invece scappare in fretta e furia andando a vivere da solo perché magari i genitori rompono le balle o peggio ancora hai casini grossi in casa, tipo situazioni di liti pesanti eccetera.
Se mi sbaglio qualcuno mi corregga pure, ma mi sembra di aver letto qui sul forum di qualche utente fobico, evitante, depresso che vive da solo ma non mi sembra che abbia trovato migliorata la sua situazione per merito del fatto che è andato a vivere da solo.
Se hai una vita serena, sgombra da problemi come i nostri, se sei ben inserito nei meccanismi sociali e non hai difficoltà a conoscere gente e donne, l'andare a vivere da solo può essere utile e bello magari con il partner, ma non credo, ripeto, che un emarginato sociale, senza nessuno, tagliato fuori da tutto, possa trovare chissà quale cambiamento in positivo, andando a vivere da solo

Saturnino 06-05-2021 19:02

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
E' proprio la mia situazione. Vivo con mio padre...ma ognuno in pratica si fa i fatti propri e le spese per bollette e in generale per la casa si dividono in due. Ormai non ho nemmeno la necessità di andare via per cercare di farmi una famiglia visto che ho già 45 anni...poi in teoria la casa dovrebbe rimanere a me quando il mio vecchio se ne andrà visto che è di proprietà. Tanto portare a casa donne o amici non rientra tra i miei piani...e, se proprio devo vedere qualcuno vado fuori ma ultimamente non lo faccio proprio. Forse nemmeno anni fa avrebbe avuto molto senso andare a vivere da solo...ora come ora non ce l'ha proprio per nulla. Di quello che pensano gli altri non m'importa minimamente tanto non me lo chiede nessuno con chi vivo.

Delta80 06-05-2021 19:05

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
A stare solo riesco ad avere spazi che non potrei avere con i famigliari e anche quando non sto bene essere solo mi aiuta a chiudermi in me stesso per poi riprendermi , però i miei avevano una casa piccola non adatta per vivere in tre adulti , gli spazi anche come metri a disposizione sono importanti per avere un proprio spazio emotivo

Stasüdedòs 06-05-2021 19:06

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Io avevo le stesse perplessità e soprattutto paure ad abbandonare la comfort-zone della casa dei genitori, incapace a fare molte cose che avrei già dovuto saper fare da ultra-trentenne ... poi il destino (e necessità lavorative) mi ha di fatto "obbligato" ad allontanarmi e vivere da solo... dopo 5 anni così, posso dire di aver avuto enormi vantaggi specie a livello di maturità complessiva, ben superiori agli svantaggi ... quello che non sapevo fare, l'ho fatto o ho imparato a farlo, volente o nolente ...... e ora non tornerei MAI più indietro, una volta imparato a godersi / gestirsi la libertà e l'indipendenza totale, diventa impossibile rinunciarvi.

Quello che per 33 anni è stato il mio nido sicuro, ora quando ci torno lo percepisco come una prigione, seppur "gradevole", ma sempre una gabbia rimane.

Trinacria 06-05-2021 19:07

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
A me ha aiutato andare a vivere da sola. Mi ha reso più indipendente, mi ha fatto crescere. Prima non sapevo neanche pagare una bolletta. Ora se mi serve qualcosa devo darmi una svegliata e farlo da sola.
Non so come funziona a casa tua ma per me vivere da sola vuol dire anche poter mangiare quando e cosa voglio, poter uscire e rientrare senza problemi di orario e senza dar conto a nessuno, poter stare tutti il giorno a letto senza che nessuno mi dica niente, poter invitare qualcuno senza domande, un sacco di piccoli vantaggi :D
Sicuramente non risolve tutti i problemi (forse nessuno) ma è un modo per andare avanti e non stare sempre fisso nello stesso punto.

Maximilian74 06-05-2021 19:16

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Per chi non ha problemi a trovare donne e partner e vive ancora coi suoi genitori può risultare fastidioso, perché se dici a una donna vivo coi miei ti ride in faccia e sparisce, anche perché dove la porti? A letto in casa dei genitori?
Ma nel mio caso, se anche andassi a vivere da solo, non ci sarebbe il pericolo che dovrei dire a qualcuna che vivo voi genitori, perché non sanno neanche che esisto.
Allo stesso tempo, se qualcuno si illude che, facendo sapere ai colleghi di lavoro o ad amici che sta andando a vivere da solo, improvvisamente gli altri non ti considerano più uno sfigato e le donne si interessano a lui perché sta facendo il passo di andare a vivere da solo, credo proprio che sia un'utopia.
Andare a vivere da solo può modificare il fatto che non vivi più coi genitori che rompono le balle, ma non modifica di una virgola l'essere un emarginato sociale, non modifica lo status di sfigato asociale agli occhi degli altri.

Milo 06-05-2021 19:21

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Io l'unico pro che vedo nel vivere da soli è che potrei portare un'ipotetica compagna a casa, ma visto che è improbabile che succeda mi ritroverei solo con un'aumento di spesa in una casa più piccola e mia madre che viene ogni 3x2 a sistemare casa come è successo ai miei conoscenti che sono andati a vivere da soli da single.

muttley 06-05-2021 19:26

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Ma voi che venite da famiglie tossiche (d'altronde non sareste fobici, no?) ed avete un lavoro, non sentite il bisogno di affrancarvi da questa tossicità?

EugeneMorrow 06-05-2021 19:26

Dipende, come è stato già detto da altri, se non si hanno limitazioni e si ha fiducia nelle proprie capacità (oltre ad una buona occupazione), l'idea di indipendenza potrebbe giovare ancora di più alla propria autostima.
Personalmente i problemi che ho non mi permetterebbero di affrontare una scelta di vita del genere con molta spensieratezza, almeno qui ho la possibilità di interagire con i miei genitori, qualche vicino e alcuni conoscenti del paese. E poi come dici te, anche se dovessi trovare un lavoro, con gli stipendi da fame che ci sono chi me lo farebbe fare di spendere, un sacco di soldi tra affitti e spese varie?
Tempo fa stavo con una ragazza che per motivi di studio abitava in una città a 4 ore da casa mia, e questa cosa me la faceva pesare un pochino, delle volte mi ha proposto di trovare lavoro nella sua città e trovarmi una stanza, perché avrebbe voluto che ci fossimo avvicinati un pochino per provare a vedere come sarebbe potuta andare la relazione accorciando le distanze, c'era anche l'idea che le cose sarebbero potute non andare bene, ma mi disse che questo sarebbe servito più a me per provare ad essere più indipendente. Da un lato non nascondo che mi piacerebbe esserlo, mi piacerebbe essere come tanti che non si fanno problemi, partono e si trasferiscono o per studio o per lavoro. Io non riesco a trovare lavoro nella mia piccola zona, mi sento piccolo piccolo, figuriamoci se sarei sopravvissuto anche per una settimana in una città che fa milioni di abitanti. Per cosa, poi spendermi tutto in affitti, bollette e trasporti e risparmiare praticamente il nulla? Forse un giorno sarò pronto per farlo, forse rimarrò per sempre qui, basta che sia la scelta che vorrò per me. Comunque occhio però, se si punta a cercarsi un/a potenziale partner, potrebbe non gradire il fatto che abitiate ancora con i genitori 🙄.

Franz86 06-05-2021 19:30

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Le considerazioni che fai sono razionali, ma penso che il problema principale con i genitori è proprio che ci conoscono da una vita, ci hanno cresciuto e continueranno a trattarci più o meno alla stessa maniera; per le persone problematiche quindi è più difficile provare a cambiare qualcosa di sè quando quotidianamente si ha qualcuno di molto vicino che, magari pure senza malizia alcuna, finisce però per ricondurre metodicamente negli stessi schemi che invece si vorrebbero rompere.

Stasüdedòs 06-05-2021 19:34

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
A livello economico poi, gli svantaggi sono stati piuttosto contenuti, visto che oltre alle spese ovviamente maggiori, fortunatamente è aumentato anche lo stipendio... e quindi anche la capacità di risparmio è rimasta più o meno la stessa di prima (cioè molto alta, vista l'assenza di vita sociale e lo stile frugale/minimalista/essenziale che mi piace tenere).

Equilibrium 06-05-2021 19:39

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Abe's Oddysee (Messaggio 2595208)
Sono stato da uno psicologo il quale mi ha subito detto che il fatto che alla mia età viva con i miei genitori nonostante abbia un lavoro, non è una cosa buona...

Bisogna vedere per che problema ti sei presentato.

Maximilian74 06-05-2021 19:52

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da EugeneMorrow (Messaggio 2595262)
Dipende, come è stato già detto da altri, se non si hanno limitazioni e si ha fiducia nelle proprie capacità (oltre ad una buona occupazione), l'idea di indipendenza potrebbe giovare ancora di più alla propria autostima.
Personalmente i problemi che ho non mi permetterebbero di affrontare una scelta di vita del genere con molta spensieratezza, almeno qui ho la possibilità di interagire con i miei genitori, qualche vicino e alcuni conoscenti del paese. E poi come dici te, anche se dovessi trovare un lavoro, con gli stipendi da fame che ci sono chi me lo farebbe fare di spendere, un sacco di soldi tra affitti e spese varie?
Tempo fa stavo con una ragazza che per motivi di studio abitava in una città a 4 ore da casa mia, e questa cosa me la faceva pesare un pochino, delle volte mi ha proposto di trovare lavoro nella sua città e trovarmi una stanza, perché avrebbe voluto che ci fossimo avvicinati un pochino per provare a vedere come sarebbe potuta andare la relazione accorciando le distanze, c'era anche l'idea che le cose sarebbero potute non andare bene, ma mi disse che questo sarebbe servito più a me per provare ad essere più indipendente. Da un lato non nascondo che mi piacerebbe esserlo, mi piacerebbe essere come tanti che non si fanno problemi, partono e si trasferiscono o per studio o per lavoro. Io non riesco a trovare lavoro nella mia piccola zona, mi sento piccolo piccolo, figuriamoci se sarei sopravvissuto anche per una settimana in una città che fa milioni di abitanti. Per cosa, poi spendermi tutto in affitti, bollette e trasporti e risparmiare praticamente il nulla? Forse un giorno sarò pronto per farlo, forse rimarrò per sempre qui, basta che sia la scelta che vorrò per me. Comunque occhio però, se si punta a cercarsi un/a potenziale partner, potrebbe non gradire il fatto che abitiate ancora con i genitori 🙄.

Io toglierei il condizionale. Scappa a gambe levate appena sa/scopre che vivi coi genitori.
Poi vorrei dire una cosa indirettamente collegata al vivere da soli, chi dice che magari così si possono invitare amici... nel mio caso non sarebbe così perché sono fuori da tutto, ma non era così neanche quando avevo 20 anni, figuriamoci adesso...
Però vorrei dire una cosa su quelli che hanno mille amici, che fanno feste in casa a bere eccetera eccetera... personalmente nutro qualche dubbio che quelle siano da considerare vere amicizie. Sarebbe più corretto parlare di conoscenze superficiali per bere e far casino e ballare.
Non credo che poi nella realtà quelle siano vere amicizie profonde, basate su valori profondi, su sensibilità eccetera eccetera.
Al lavoro vedo gente che si vanta di avere mille amici su Instagram... di quei mille 870 sono lontani almeno 700 chilometri, per me il significato di amicizia, quella vera, è un pochino più profondo del contatto su instagram o di 40 persone che vanno a bere ai party al sabato sera.
Ripeto, parere personale.

Abe's Oddysee 06-05-2021 20:13

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2595270)
Io toglierei il condizionale. Scappa a gambe levate appena sa/scopre che vivi coi genitori.

Ma io spero che non sia davvero così dai. Sarebbe un giudizio troppo superficiale scartare un tizio solo perchè vive con i suoi. Come è stato ribadito più volte, i motivi per cui uno fa questa scelta possono essere molteplici. Magari avrà risparmiato più soldi per un eventuale acquisto di una casa di quanto non abbia fatto chi invece si è sempre dovuto far carico dell'affitto e spese varie.
Ed uno che vive con i suoi non è detto che sia automaticamente meno autonomo o inabile nelle faccende di casa.
Così come chi vive da solo non è detto che sia più maturo, magari vive si da solo, ma poi ha la madre che va ogni giorno a casa a fargli i servizi, oppure vive in una casa di proprietà ereditata dai genitori, etc. etc..

Ribadisco, salvo casi eccezionali, l'andare via di casa comporta solo un esborso economico a svantaggio delle proprie finanze.
A sto punto dobbiamo essere razionali: abitare da soli è un passo necessario (ma non sufficiente) per trovare una ragazza? Quindi per trovare una ragazza dovrei fami carico di una spesa di 500 euro mensili? Con quei soldi sapete quanto sesso mercenario potete fare? :bene:
Ok, andare a prostitute è diverso dall'avere una ragazza genuinamente attratta da voi, ma vale davvero la pena essere desiderati da una persona attratta da voi per motivi così futili e superficiali, la stessa che vi avrebbe scartato se aveste vissuto con i genitori? In fondo in fondo, assecondare queste assurde dinamiche spendendo soldi su soldi solo per apparire più attraenti agli occhi delel ragazze, non vi farebbe sentire ugualmente dei falliti?

Maximilian74 06-05-2021 20:23

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Abe's Oddysee (Messaggio 2595272)
Ma io spero che non sia davvero così dai. Sarebbe un giudizio troppo superficiale scartare un tizio solo perchè vive con i suoi. Come è stato ribadito più volte, i motivi per cui uno fa questa scelta possono essere molteplici. Magari avrà risparmiato più soldi per un eventuale acquisto di una casa di quanto non abbia fatto chi invece si è sempre dovuto far carico dell'affitto e spese varie.
Ed uno che vive con i suoi non è detto che sia automaticamente meno autonomo o inabile nelle faccende di casa.
Così come chi vive da solo non è detto che sia più maturo, magari vive si da solo, ma poi ha la madre che va ogni giorno a casa a fargli i servizi, oppure vive in una casa di proprietà ereditata dai genitori, etc. etc..

Ribadisco, salvo casi eccezionali, l'andare via di casa comporta solo un esborso economico a svantaggio delle proprie finanze.
A sto punto dobbiamo essere razionali: abitare da soli è un passo necessario (ma non sufficiente) per trovare una ragazza? Quindi per trovare una ragazza dovrei fami carico di una spesa di 500 euro mensili? Con quei soldi sapete quanto sesso mercenario potete fare? :bene:
Ok, andare a prostitute è diverso dall'avere una ragazza genuinamente attratta da voi, ma vale davvero la pena essere desiderati da una persona attratta da voi per motivi così futili e superficiali, la stessa che vi avrebbe scartato se aveste vissuto con i genitori? In fondo in fondo, assecondare queste assurde dinamiche spendendo soldi su soldi solo per apparire più attraenti agli occhi delel ragazze, non vi farebbe sentire ugualmente dei falliti?

Io non parlo a nome mio, ma credo che dalla parte di la, l'uomo che non vive da solo viene visto come sfigato, non indipendente, privo di iniziative, fermo, e si sa che queste cose le guardano eccome, purtroppo.
Per quanto riguarda me, se anche vado a vivere da solo, la mia condizione di emarginato sociale non cambia, e come dici tu, il gioco di trovarsi addosso 600 euro al mese vale la candela? Potrebbe valere per chi ci sguazza in situazioni sociali, relazioni eccetera, ma uno da solo, è da solo ovunque, o a casa dei suoi o in casa da solo, è da solo rispetto alla società

Varano 06-05-2021 20:31

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Abe's Oddysee (Messaggio 2595272)
Ma io spero che non sia davvero così dai. Sarebbe un giudizio troppo superficiale scartare un tizio solo perchè vive con i suoi. Come è stato ribadito più volte, i motivi per cui uno fa questa scelta possono essere molteplici. Magari avrà risparmiato più soldi per un eventuale acquisto di una casa di quanto non abbia fatto chi invece si è sempre dovuto far carico dell'affitto e spese varie.
Ed uno che vive con i suoi non è detto che sia automaticamente meno autonomo o inabile nelle faccende di casa.
Così come chi vive da solo non è detto che sia più maturo, magari vive si da solo, ma poi ha la madre che va ogni giorno a casa a fargli i servizi, oppure vive in una casa di proprietà ereditata dai genitori, etc. etc..

Ribadisco, salvo casi eccezionali, l'andare via di casa comporta solo un esborso economico a svantaggio delle proprie finanze.
A sto punto dobbiamo essere razionali: abitare da soli è un passo necessario (ma non sufficiente) per trovare una ragazza? Quindi per trovare una ragazza dovrei fami carico di una spesa di 500 euro mensili? Con quei soldi sapete quanto sesso mercenario potete fare? :bene:
Ok, andare a prostitute è diverso dall'avere una ragazza genuinamente attratta da voi, ma vale davvero la pena essere desiderati da una persona attratta da voi per motivi così futili e superficiali, la stessa che vi avrebbe scartato se aveste vissuto con i genitori? In fondo in fondo, assecondare queste assurde dinamiche spendendo soldi su soldi solo per apparire più attraenti agli occhi delel ragazze, non vi farebbe sentire ugualmente dei falliti?

Hai fatto un discorso logico, infatti non è un passo che bisognerebbe fare per trovare una ragazza.
Oltretutto non è nemmeno garantito che vivendo da soli si cucchi di più, è solo un malus in meno, vieni percepito come più "normale", non certo come un uomo con cui sistemarsi.
Detto questo, le motivazioni devono essere profonde e rivolte all'interno. Io onestamente sto meditando di fare questo passo a 32 anni, per poter vivere la mia vita al 100%.

Abe's Oddysee 06-05-2021 20:33

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2595266)
Bisogna vedere per che problema ti sei presentato.

Problemi di autostima, solitudine (no amici, no ragazza, etc..) e reclusione.
Direi che il vivere con i miei è l'ultimo dei problemi

franz90 06-05-2021 21:17

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Tralasciando il discorso economico (ovviamente non perché sia poco importante, semplicemente non mi piace fare i conti in tasca alle persone) credo che male non faccia, ma che allo stesso tempo non sia un qualcosa di ''risolutivo'' per i propri problemi....

Io è da dieci anni che abito da solo ma sono un disadattato uguale.

Charles D. Ward 06-05-2021 21:43

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Da quando ho avuto il contratto ad indeterminato ammetto che un po' il pensiero mi è venuto ma, al di la che in questo momento è complicato, non credo sarebbe risolutivo per me, quindi non lo considero un passo fondamentale.
Tra l'altro so già fare tutte le attività domestiche, quindi non credo l'autostima ne risentirebbe più di tanto.

Si, forse il discorso ragazze potrebbe essere incentivante, però un amico che abitava coi genitori ha trovato la morosa giusto 4/5 mesi fa, e inoltre andando a vivere da solo il costo dell'affitto (o mutuo) dovrei scalarlo dalle possibilità di spesa da investire per conoscere una ragazza, il che non sarebbe un bene.

gaucho 06-05-2021 21:43

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Ad una certa età conviene, se non altro la cosa mi fa sentire meno sociopatico anche perché non mi devo confrontare tutti i giorni con i miei che me lo fanno percepire anche se non me lo dicono

Astrid 06-05-2021 21:48

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Se non avessi un lavoro super precario andrei subito a vivere da sola ,l aria che si respira qui a casa mia è tossica . Sicuramente non risolverei i miei problemi mentali ,per quelli non credo ci sia una soluzione ,me ne frego anche di quello che pensa la società ,lo farei per me stessa non per una pressione esterna .

Keith 06-05-2021 22:44

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Dipende da tanti fattori, e ognuno avrà i suoi motivi.
Io sentivo proprio una necessità viscerale di farlo, di andare. Poi una volta fatto ti rendi conto che non è cambia chissà cosa.. anche se ho imparato a fare tante cose che non sapevo fare, anche perché io a casa facevo quasi zero, e per me è importante imparare ad essere indipendente, visto che un giorno rimarrò solo.

Non è che con le donne e per la società in generale assumi più valore se vivi da solo, non cambia assolutamente nulla. sono altre le cose che contano.
Ovviamente poi per un'estroverso che vivendo da solo si porta a casa un sacco di donne e di amici è un grosso vantaggio vivere da solo, per un'emarginato sociale cambia poco..
Però se ultimamente sono maturato un po' nel rapporto col prossimo è anche perché sono riuscito a slegarmi da un certo modo di fare della mia famiglia, che sono bravissime persone, ma finché stavo con loro non sarei mai maturato.
Alla fine dei conti.. lo rifarei? SI.

Keith 06-05-2021 22:54

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2595258)
Per chi non ha problemi a trovare donne e partner e vive ancora coi suoi genitori può risultare fastidioso, perché se dici a una donna vivo coi miei ti ride in faccia e sparisce, anche perché dove la porti? A letto in casa dei genitori?

No, permettetemi di dissentire. Se piaci piaci anche se vivi con genitori, nonni e zii, se non piaci puoi avere anche casa, macchina, lavoro fisso, etc. sarai sempre invisibile.
Alla donna non interessa la casa per farsi la scopatina da fidanzati, è molto più lungimirante.

AS02 06-05-2021 23:20

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Concordo pienamente se piaci puoi anche vivere con tutta la famiglia , aggiungo che la fobia sociale non deriva sempre e per forza dalla famiglia di origine , molto spesso questi consigli generalizzati da parte degli psicologi sono del tutto fuorvianti

alien boy 07-05-2021 00:16

Allontanarsi dai genitori è un passo fondamentale.
Io comunque non mi sento di dire che questo passo l'ho fatto, anche se fisicamente vivo da solo ne sono ancora in buona parte dipendente. Inoltre alcune questioni pratiche le ho potuto aggirare, ad esempio non mi occupo io delle bollette perché sono già incluse nel prezzo dell'affitto.
Andare a vivere da soli, o con altri, non è di per sé risolutivo ma ti spinge a muoverti in una direzione che quella è che un adulto avrebbe già dovuto considerare da prima, per la propria maturazione principalmente (in realtà io preferirei parlare di evoluzione, perché il concetto di maturazione / maturità mi sta un po' sulle scatole). Come detto, la mia è una situazione a metà, non ne sono uscito molto dalla dipendenza dalle figure genitoriali, sono ancora un evitante, insicuro, disadattato sociale, ma se non mi fossi minimamente allontanato e fossi rimasto costantemente nel nucleo famigliare sarei stato peggio. Non è stata la pressione sociale ma la paura per la mia già compromessa salute mentale a farmi cercare un affitto altrove.

Equilibrium 07-05-2021 06:12

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Abe's Oddysee (Messaggio 2595277)
Problemi di autostima, solitudine (no amici, no ragazza, etc..) e reclusione.
Direi che il vivere con i miei è l'ultimo dei problemi

Anche te hai riconosciuto che allontanarsi dai genitori aiuterebbe a emanciparsi sotto certi aspetti. Quindi ti aiuterebbe in parte a risolverti dai tuoi problemi.
Quindi sarebbe meglio per te allontanarti dai tuoi per andare verso la direzione per la quale poi sei andato dal terapeuta. Cioè cercare di risolvere i tuoi problemi. Percio penso che il non buono del terapeuta significa semplicemente che non ti aiuta lo stare con i tuoi date le tue problematiche. E non significa che allontanarti da loro risolverebbe tutti i tuoi problemi, ma sicuramente sarebbe un elemento fondamentale per aiutarti a risolverli.

Tutte le altre considerazioni che ho letto sono solo ornamenti, non servono a nulla, è roba per allenare un po i polpastrelli, ma il tuo obiettivo è allenare i polpastrelli o risolverti i problemi?

cenerella 07-05-2021 08:26

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Andare a vivere da solo è fondamentale per maturare, io purtroppo per motivi economici sono stata costretta a ritornare a vivere con i miei. È da quasi un anno che non lavoro ma sto facendo un corso per diventare operatore socio sanitario. La mancanza di indipendenza mi sta distruggendo. Ho 38 anni.

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Trinacria 07-05-2021 09:28

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quella di andare a vivere da soli è una cosa che bisogna fare per se stessi, non per gli altri. Io sono andata a vivere da sola perchè ho iniziato a lavorare in un'altra città (quindi era necessario) ma lo avrei fatto lo stesso anche se fossi rimasta nella mia città. A un certo punto, per quanto mi trovassi bene a stare con i miei, ho sentito proprio l'esigenza di andarmene, di essere indipendente, di aver i miei spazi e di iniziare la mia vita per conto mio.

Per quanto riguarda il discorso ragazze, per me il problema di stare con un ragazzo che vive con i suoi sarebbe l'imbarazzo di andare a casa sua. Se mi vuole invitare a cena a casa saremmo io, lui, mamma e papà? e se poi vogliamo scopare starei con l'ansia della mamma nell'altra stanza che possa sentire. Non rimarrei neanche mai a dormire lì per non ritrovarmi i genitori davanti l'indomani mattina. Quindi se mi dovessi fidanzare con uno che vive con i suoi la cosa potrebbe funzionare se non mi portasse mai a casa sua.

Maximilian74 07-05-2021 09:34

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Trinacria (Messaggio 2595349)
Quella di andare a vivere da soli è una cosa che bisogna fare per se stessi, non per gli altri. Io sono andata a vivere da sola perchè ho iniziato a lavorare in un'altra città (quindi era necessario) ma lo avrei fatto lo stesso anche se fossi rimasta nella mia città. A un certo punto, per quanto mi trovassi bene a stare con i miei, ho sentito proprio l'esigenza di andarmene, di essere indipendente, di aver i miei spazi e di iniziare la mia vita per conto mio.

Per quanto riguarda il discorso ragazze, per me il problema di stare con un ragazzo che vive con i suoi sarebbe l'imbarazzo di andare a casa sua. Se mi vuole invitare a cena a casa saremmo io, lui, mamma e papà? e se poi vogliamo scopare starei con l'ansia della mamma nell'altra stanza che possa sentire. Non rimarrei neanche mai a dormire lì per non ritrovarmi i genitori davanti l'indomani mattina. Quindi se mi dovessi fidanzare con uno che vive con i suoi la cosa potrebbe funzionare se non mi portasse mai a casa sua.

E rispondi sinceramente, oltre a quello che hai detto, non pensi anche, dentro di te, che uno che vive ancora coi genitori sia uno sfigato, uno che non è indipendente, sveglio e queste cose fanno pendere sul negativo il giudizio su di lui?

Svalvolato 07-05-2021 09:45

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
In linea generale direi di si, soprattutto se si vive in tanti in spazi ristretti, senza un minimo di privacy. Detto questo dipende da tanti fattori, se uno sta bene ancora a casa, spendere 500 euro al mese, tolti da uno stipendio magari risicato già di suo, per finire in qualche stamberga vista parco con prostitute e tossici non è il massimo.

Ricordiamo inoltre che molti "emancipati" continuano a ricevere la "paghetta" dai genitori per pagarsi affitto e altro, quindi sono indipendenti solo di facciata.

Dal punto di vista invece sentimentale non so quanto cambi, se piacevi poco prima non sarà un bilocale in periferia a cambiare molto le cose; se vivi coi tuoi sei un eterno Peter pan, se vivi in una stamberga uno senza prospettive.

sparatemi 07-05-2021 09:53

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
è un passo fondamentale? credo di si ma non è può essere tutto nero o bianco, al giorno d'oggi impegnarsi per un affitto o un mutuo senza un indeterminato e magari in una città pure cara è economicamente parlando senza senso, al giorno d'oggi anche chi prende 1300 netti al mese deve stare attento a cosa spende

Black_Hole_Sun 07-05-2021 10:01

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Per andare a convivere con il partner oppure se si trova lavoro lontano dalla propria citta non solo ha senso ma è necessario.

Se si è single con il lavoro sotto casa non ne vedo la necessità, soprattutto se non si vive a sbafo e ci si paga tutta da soli contribuendo alle spese generali.

Il senso per l'appunto è che si ha un pessimo rapporto con i genitori, quindi niente di buono.

Abe's Oddysee 07-05-2021 10:13

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2595334)
Anche te hai riconosciuto che allontanarsi dai genitori aiuterebbe a emanciparsi sotto certi aspetti. Quindi ti aiuterebbe in parte a risolverti dai tuoi problemi.
Quindi sarebbe meglio per te allontanarti dai tuoi per andare verso la direzione per la quale poi sei andato dal terapeuta. Cioè cercare di risolvere i tuoi problemi. Percio penso che il non buono del terapeuta significa semplicemente che non ti aiuta lo stare con i tuoi date le tue problematiche. E non significa che allontanarti da loro risolverebbe tutti i tuoi problemi, ma sicuramente sarebbe un elemento fondamentale per aiutarti a risolverli.

Tutte le altre considerazioni che ho letto sono solo ornamenti, non servono a nulla, è roba per allenare un po i polpastrelli, ma il tuo obiettivo è allenare i polpastrelli o risolverti i problemi?

Ritrovarsi con 500 euro al mese in più sul conto é un allenare i polpastrelli?

Nightlights 07-05-2021 12:57

Re: Andare a vivere da soli è un passo fondamentale?
 
Ci sono troppe variabili in gioco, la situazione personale ecc...
Tema scottante su cui avevo aperto un thread anch'io tempo fa, e la penso più o meno come te.
Personalmente già è una fortuna che abbia trovato lavoro e devo vedere come proseguirà. Molto probabilmente lo stipendio sarà basso, ma per me è già molto avere un entrata considerando la mia situazione.
I disagi psicologici su questo aspetto c'entrano fino ad un certo punto, su queste cose uno si fa anche due conti e vede cosa conviene fare nella propria situazione:
-situazione lavorativa precaria/stipendio basso
-casa di proprietà, figlio unico e con un buon rapporto coi genitori, nonostante i miei non mi possano aiutare granché economicamente.
Sfido chiunque nella mia condizione considerando tutte le variabili del caso a farsi bene i conti e vedere cosa conviene fare (sono iscritto qui dentro quindi è ovvio che socialmente non me la cavo tanto bene).
Quindi faccio i passi a seconda delle mie gambe, non piacerà a qualcuno e sarà visto male ma non so cosa farci.
Dalla mia angolazione vedo più coerente rimanere con i miei piuttosto di fare passi avventati e magari chiedere soldi a loro per farmi aiutare ad abitare per conto mio.
Che poi il concetto di responsabilità nel pagare le bollette mi suona parecchio strano, cioè non è che uno è più responsabile perché deve pagare le bollette ogni mese, se i soldi sono già pochi è una rogna in più :D in determinate condizioni trovo più responsabile non farli proprio certi passi invece.
Chiaramente come spesso accade vedo le cose in maniera diametralmente opposta a quella di altri, ma è appunto una visione che si ha in funzione della propria situazione, credo che ognuno fa storia a sé.


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