Riflessione sulla morte...
Ultimamente ho pensato a cosa significhi morire.
Non mi sono mai immedesimato in questo, ma ora lo sto facendo: morire significa non esserci più (ma dai?!). Significa che quello che stiamo provando adesso come esseri che esistono, poi non lo proveremo più perché non esisteremo. È difficile tradurre a parole quel che sento, forse siete in tanti a provarlo e io ci sono solo arrivato tardi, ma non mi è mai capitato. Immaginate di addormentarvi, ma senza sogni, senza respirare, senza dei pensieri, senza la coscienza, senza la sensazione di esistere. Non c'è nessuna pace dopo, c'è il nulla. Non esistiamo più. Cosa sentivamo noi all'epoca dei romani? Cosa nel medioevo? Cosa nel 1800? Quello che abbiamo provato in quei periodi storici sarà quello che proveremo dopo. Per cui cerchiamo di stare legati a questa esistenza che abbiamo perché quando non esisteremo più, non saremo più niente. |
Re: Riflessione sulla morte...
Personalmente non ho mai creduto che la morte sia la fine di tutto...
io sono sempre più convinta che sia solamente una delle tante tappe che dobbiamo percorrere per poi passare ad altri livelli di esistenza... Una volta ti dirò che ne ero terrorizzata, ora non più |
Re: Riflessione sulla morte...
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Re: Riflessione sulla morte...
la morte è sopravvalutata.
gesù cristo che darei per non essere mai nato. |
Re: Riflessione sulla morte...
Se vivere è sofferenza è meglio il nulla
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