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Dolce rassegnazione
Quanto è dolce la dolce rassegnazione? Qualcuno ci è mai arrivato? Io la sto vivendo adesso, non voglio nulla, prendo quello che arriva se c'ho voglia
I problemi? Nah, Le preoccupazioni? Nah... Finirai senza tetto... bene e allora... lo so che sembra irresponsabile ed estremo Ma mi sento cosí da un mesetto Se fosse la via? (Ovviamente c'ho mamma e papà che mi parano il culo... quindi non so quanto sia sostenibile....) Però dopo anni di lotte e preoccupazioni... quanto è bello un po' di riposo... Forse sono proprio sfinito... quando mi arriva qualche ansia o preoccupazione "se non fai questo è la fine... non lo hai fatto è irrecuperabile...." sono lí che gli rispondo "ok ok arriverà la fine, ok ok morirò, basta sono stanco, lasciami in pace... alla pace... se deve succedere succeda... io non posso farci nulla... se mi fa sentire bene lo faccio sennò fanculo..." boh è cosí rilassante... non so se qualcuno lo ha mai preso in considerazione |
Re: Dolce rassegnazione
Anche io, nella mia testa, continuo a dirmi di essermi rassegnata ma la verità è che ancora non lo sono. Io ci spero ancora e, forse, è questo il problema.
Si dice che le cose arrivano quando non le aspetti. Chissà se è vero :D Comunque penso anche io che mettersi l'anima in pace una volta per tutte e non aspettarsi più niente sia il modo migliore per riuscire a stare meglio. |
Re: Dolce rassegnazione
Io mi rassegno dopo un tot in cui provo a valicare il muro di cemento armato, rappresentativo della mia natura.
Alterno brevi periodi in cui provo a cambiare ad lunghi periodi di rassegnazione dopo esser stato rimbalzato ed essermi sconfortato. Ora vorrei continuare a provarci, a fare degli sforzi per più tempo e a cercare di mantenere degli atteggiamenti diversi,magari anche in cose banali. Non posso fare molto altro che provare anche un po a caso, sperando di trovare la formula magica che possa dare il via a un qualcosa di positivo. |
Re: Dolce rassegnazione
Ci sono arrivato da qualche anno, ma io la chiamo "rassegnazione consapevole", ben diversa dal menefreghismo generico... la chiave è conoscere e accettare se stessi con totale sincerità, avendo ben chiari debolezze e punti di forza, difetti e qualità,... senza mentire o raccontarsela per sembrare meglio (o peggio!) di ciò che si è.
A quel punto, e solo a quel punto, si può capire cosa realmente si può ottenere dalla vita che resta, o almeno su cosa vale la pena di lottare, con obiettivi e progetti (piccoli o grandi) a breve, medio e lungo termine. Grazie a questo ora so cosa voglio, ho un'idea di futuro che prima non avevo, poi ovvio che le cose potrebbero andare in modo diverso o fallire i piani iniziali, e nel caso... amen, almeno potrei dire di aver vissuto attivamente seguendo uno o più percorsi a cui credevo, abbandonando definitivamente seghe mentali, fantasie o illusioni per cose invece palesemente fuori portata (anche piccole cose o ovvietà per altri, ma ostacoli insormontabili per me)... c'è solo la realtà dei fatti, nuda e cruda, che non cambia anche se la nascondiamo sotto al tappeto o facciamo finta di non vederla. |
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Un certo signore disse di non avere ansia per il futuro, così sia. Questo è modo responsabile di lasciare le cose al loro corso. Il fare come dici te ti puó portare alla rovina. |
Re: Dolce rassegnazione
La verità è che penso che se si è realmente rassegnati senza trucchi si sta sereni, ma non ci sono mai riuscito.
Ho sempre una voglia un po' sotterranea di far saltare tutto in aria e mi sa che non passerà finché sono vivo. Chi è rassegnato accetta, io mi sa che non accetto, sono rivolto contro il mondo e anche contro me stesso, e mi sa che questa partita contro di me la perderò... Quindi vincerò :mrgreen:. Scherzo. |
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Re: Dolce rassegnazione
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Re: Dolce rassegnazione
Tra l'accettare e il non accettare in mezzo ci sta il compromesso.
Quando si smette di ragionare per dicotomie, ci si rilassa il giusto |
Re: Dolce rassegnazione
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Cazzate, non le si accettano mai certe cose...
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Re: Dolce rassegnazione
L'accettazione di cui si parla è un passaggio obbligato, cioè anche se sembra che uno accetta serenamente di stare così, in realtà è costretto ad accettare, perché anche se uno, come sento spesso dire, si deve alzare al mattino e guardandosi allo specchio deve dire "devo essere positivo, devo essere positivo, adesso esco da questa situazione, ce la faccio, ce la faccio"... non cambia e non cambierà un cazzo e di conseguenza l'unica via è la consapevolezza che non si riuscirà mai ad essere come gli altri, e tutto viene scambiato come una serena accettazione.
Qualcuno dirà che ci sono altre vie, altre speranze... quali? I farmaci? La terapia cognitivo comportamentale? Gli antidepressivi? Dove sarebbero tutti sti esempi di gente che ce l'ha davvero fatta a risolvere? Dove per risolvere io intendo riuscire a vivere esattamente come fanno gli altri, con una vita appagante sotto il punto di vista di amicizie, rapporti sentimentali e sessuali e relazioni sociali in genere? Dopo una vita passata fin da piccoli a essere diversi dagli altri, tagliati fuori da tutto, senza aver mai vissuto alle varie fasce d'età ciò che doveva essere vissuto, senza aver mai dato neanche un bacio a una ragazza, può una pastiglia o uno psicologo o psichiatria ridarti momenti, sensazioni, situazioni che gli altri vivono alle varie età come palestra naturale di vita? |
Ho passato un momento così dopo un momento estremamente difficile introno ai 30 anni , da allora ho capito che ci sono cose che non fanno per me e le ho evitate , ed ho proseguito la mia vita su binari più adatti a come sono realmente io , senza intromissioni esterne , non sempre è facile starsene sui propri binari , spesso significa avere una certa solitudine , ma c’è la possibilità comunque di incontrare qualche persona simile a noi nel tempo , e questa è una grande fortuna
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Re: Dolce rassegnazione
La rassegnazione è inevitabile ma sarà sempre amara. Si cerca di addolcirla con sostitutivi, ma resta sempre la e appena i sostitutivi perdono la loro efficacia ti balza al collo e ti strangola.
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Re: Dolce rassegnazione
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Per me non sarà mai e poi mai possibile.
Magari per qualcuno si, ma sempre molto o estremamente difficile. Se deve essere amara, con sostitutivi e caxxi e mazzi non è rassegnazione per me. |
Re: Dolce rassegnazione
Sul momento forse può andare bene..ma a lungo termine ti inghiotte nell'abisso..non penso vada bene
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Re: Dolce rassegnazione
Allora quando ne esci?? maii, io non ho fatto ancora un post negativo.
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