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Come risponderesti al tuo capo?
Salve. In queste situazioni come rispondereste al vostro capo?
1) vi fa una frecciata che non vi interessate al lavoro, in modo "scherzoso", quando non è vero. State zitti e subite o dite qualcosa sempre a "scherzo"? 2) vi fa una battuta sul fatto che gradisce che ve ne andate. 3) gli fare una domanda, è scazz...sto e vi risponde "sto cazz...o" oppure in modo molto scontroso. |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
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2) Stare zitti, limitarsi a un sorrisetto o dire "va bene, guardo se c'è altro da fare" 3) Quello succede con quasi tutti i capi al mondo, bisogna abituarcisi ... semplicemente si ignora il suo scazzo e si cerca di interpretare cosa voleva dire Chi può permettersi di rispondere male è chi è in azienda da tanti anni con tempo indeterminato, ha ruoli di responsabilità ed è indispensabile e insostituibile...tutti gli altri purtroppo devono incassare o cercare un posto migliore e dare le dimissioni se non sopportano il capetto |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
Io devo fare una distinzione tra come risponderei veramente e come vorrei rispondere perché la cosa cambia molto nei due casi. Se mi trovassi veramente in queste situazioni resterei lì come una scema senza riuscire a dire niente. Direi a me stessa di fregarmene ma ci rimarrei malissimo.
Se consideriamo invece il caso ipotetico in cui riuscissi veramente a comportarmi come voglio le risposte sarebbero: 1) gli faccio notare in modo gentile tutte le cose che faccio e che se non facessi io rimarrebbero lì a marcire 2) gli chiederei qual è il problema. Se c'è qualcosa che sbaglio e che lui non gradisce 3) gli chiederei gentilmente di rispondermi in modo più educato la prossima volta Detto ciò, un capo che si comporta così è una persona di merda e da un posto del genere cercherei di andare via il prima possibile. |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
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Se più volte mi facesse capire che sono un peso, affronterei il discorso faccia a faccia. Non mi è mai successo, ma certe cose mi fanno imbestialire troppo, sopratutto guardando il mio passato. Non ho ancora lavorato per un capo, ma con i professori ho cercato di coltivare un rapporto di questo tipo, e con il tempo devo dire che ha funzionato. In generale le volte che ho lavorato, ho visto l'altro come un mio pari. Oltretutto odio il principio di autorità, quindi se sono sicuro stiano dicendo qualcosa di sbagliato glielo dico senza problemi, e porto avanti la mia tesi. L'importante credo sia la cordialità, l'armonia e la responsabilità prima di tutto, anche sopra i miei complessi, paranoie ed ansie. Quindi se è una frecciatina sul ridere, magari prima riderei, ma poi gli chiederei seriamente di spiegarsi meglio. Ho già avuto abbastanza prepotenti nella mia vita, soprattutto durante gli anni del liceo. Esistono tante persone cordiali, alla mano e per bene al mondo, non credo ci sia bisogno di incastrarsi con un capo che ti tratta male. Basta una volta, la seconda me ne vado. Ho lavorato un po', per adesso solo persone cordiali. |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
Le situazioni,il livello di confidenza e i toni che si usano possono essere cosi diversi che è impossibile dare una risposta generica.
Ma in generale, se lavori bene, rispetti gli orari, sei corretto ti puoi permettere anche di rispondere per le rime o mandare a fare in chiul se il capo è un po coglione |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
Con fermezza ed educazione di solito , come con le altre persone , cercando di evitare inutili conflitti , la base è sempre il rispetto e l’educazione
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Re: Come risponderesti al tuo capo?
Non reagirei, ma cercherei assolutamente un altro posto di lavoro.
Con persone di quel tipo è inutile spendere energie per farsi rispettare, tanto dal basso della loro ignoranza non ti rispetterebbero comunque. |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
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Re: Come risponderesti al tuo capo?
1) Sì CHEF!
2) Come vuole lei CHEF! 3) Ho sbagliato io CHEF! |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
Ogni volta che vorrei rispondergli a modino, cioè tutte le volte che ci parliamo, penso ai soldi e allo sbattimento di dovermi trovare un nuovo lavoro, colloqui, spiegazioni, spostamenti ecc. quindi gli rispondo come vuole lui...
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Re: Come risponderesti al tuo capo?
una volta il capo per cui ero tirocinante mi chiamò involontariamente "coso" perché non si ricordava il mio nome. mi incazzai come una iena ma feci finta di niente. da quel momento ho provato verso di lui e la sua azienda un odio gelido, che non si è mai attenuato del tutto.
ho fatto cose di cui non vado fiero, davvero poco professionali, delle piccole ripicche in fondo...ma quando ci trovavamo faccia a faccia preferivo non rispondere, mi dicevo che in fondo non era nulla di grave ma mi è sempre stato impossibile dimenticare un torto piccolo o grande. |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
Ma guarda i miei capi sono gentili ma quando qualcosa va storto se la prendono con chi capita, ti dirò che i miei capi sono quelli che subiscono più di tutti dai clienti/fornitori/collaboratori esterni è una catena di sfogo che in realtà non parte da loro il più delle volte. Quando sfottono è perché hai fatto un errore ma non è così grave, è quando NON sfottono che mi preoccupa di più. No, non è bello e lo vivi molto male ma io penso che farei di peggio al loro posto è che nella mia posizione ho pochissime pressioni e responsabilità e vivo abbastanza sereno. Bisogna capire che quasi mai c'è odio, sono solo frecciate per scaricare la tensione. Bisogna dargli la giusta importanza, non ignorarle ma assolutamente non legarsele al dito e se sei permaloso è dura.
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Re: Come risponderesti al tuo capo?
E' dura passare tutta la parte attiva della propria giornata (perchè il resto o si è stanchi o si dorme) a vivere impregnati di stress, odio, ripicche, frustrazioni e per giunta subirle, in quanto credo che come me molti di voi fatichino a tenere testa a colleghi scellerati. Ho sprecato troppi anni in questo modo e lo ho vissuto da vicino quello scambio di frustrazioni di cui si parla, ne sono testimone mio malgrado. Spesso ho funto da valvola di sfogo per gli altri che tornando incazzati, o che altro, si sfogavano con me con insulti più o meno velati, si divertivano a farmi arrossire con battute stupide, penso abbiano fatto pure una sorta di classifica con tanto di vincitore.
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Re: Come risponderesti al tuo capo?
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2) rispondo che non aspetto altro che mi licenzi così mi prendo la naspi e sto a casa pagato a far nulla, se aspetta che mi licenzio io per primo può scordarselo 3) non rispondo, inizio a ignorarlo e a rendere al minimo e se la situazione persiste cerco altro |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
Sono una persona che assorbe e subisce per 1000 e più volte, e quando arrivo al limite sbrocco di brutto. Da 0 a 100 .
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Re: Come risponderesti al tuo capo?
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Per quanto riguarda la risposta a questa discussione "Come risponderesti al tuo capo?" Se non hai un altro lavoro , ti conviene sempre fare FINTI sorrisi e assecondare il tutto , autocontrollare la tua rabbia , nel mondo del lavoro ricorda che nella maggior parte dei casi vanno avanti i LECCHINI e non i MERITEVOLI , quindi in conclusione ??? Non ti preoccupare comportati da IPOCRITA che tanto il mondo del lavoro è un mondo di IPOCRISIA , e se ti viene in mente la domanda , allora sono un codardo ? sono un vigliacco ? non ho gli attributi ? , non mi preoccuperei che la maggior parte dei lavoratori anche quelli che si sbuffoneggiano che non hanno peli sulla lingua , fidati di me ,quando c'e da subire e ricevere richiami fanno gli agnellini |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
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Re: Come risponderesti al tuo capo?
Io penso che aprire delle discussioni sul posto di lavoro sia quasi sempre la soluzione sbagliata.
Se c'è armonia, bene, altrimenti se non c'è, non è litigando che la si crea. In altri termini, non è col nastro adesivo che si aggiusta una bottiglia rotta. La mia idea in questi casi è sopportare in silenzio e valutare se vale la pena rimanere nello stesso posto di lavoro. Se invece si vuole affrontare la questione, l'unico modo è il dialogo assertivo e sereno. E' possibile, ma dipende dall'interlocutore. |
Re: Come risponderesti al tuo capo?
Rispondere non porta quasi mai ad un miglioramento della situazione specie secondo me con questo tipo di capo.
Il linguaggio universale ai soprusi sul posto di lavoro è la malattia, così di punto in bianco. |
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