Ormai alla mia età so che ci sono cose che posso fare ed altre in cui non riuscirei , non mi sento un perdente perché non ho qualcosa o non riesco in qualcosa , ci sono sicuramente persone più capaci e dotate di me
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Re: Essere e sentirsi dei perdenti
Quote:
Io l' ho detto, gli altri ci valutano comunque, ma in base a quel che ho osservato in concreto usano criteri d'insieme. Osservano l aspetto, se sei in salute fisicamente, se sei curato, le tue competenze sociali e le tue capacità di gestire le relazioni, le risorse di cui disponi, anche economiche, e cosí via, non si chiedono mica se hai mai vinto qualche competizione?! È in questo punto qua che va ad inserirsi un discorso poco realistico per me. Mi sembra piú un problema soggettivo e di autorealizzazione che un problema connesso all'adattamento sociale. Ho osservato che agli altri frega ben poco che certe cose le sai fare tu in prima persona, non è che se hai l aspetto curato e fai tutto questo da solo/sola guadagni punti rispetto a chi ha un tenore di vita maggiore e può rivolgersi ad estetisti che se ne occupano loro. Stesso discorso varrebbe per la stanza in ordine, ci sono un mucchio di persone che ne pagano altre per fare queste cose e non mi pare che vengano giudicate male perché non saprebbero farlo loro per svariati motivi legati a competenze e motivazione. Per un mucchio di cose si viene valutati in concreto in base al risultato ( il problema è che la stanza è in disordine e bisogna trovare un qualsiasi sistema per ordinarla, il giudizio sociale negativo è relativo a questa cosa qua e non è diretto al fatto che non ti occupi delle faccende domestiche tu in prima persona), non tanto in relazione a quanto uno s'è sbattuto per raggiungerlo. Se hai dei buoni geni che ti danno un bell aspetto in salute non è che vieni valutato peggio di chi deve sbattersi per raggiungere la tua stessa forma fisica. Ci sarà qualcuno fissato con queste cose ma io ho osservato che alla stragrande maggioranza delle persone non frega nulla, sono interessate alla soddisfazione di certi loro bisogni, se riesci a fare questo con qualsiasi mezzo (che siano risorse ereditate, buoni geni o altro) verrai accettato. Certo se uno non dispone naturalmente o riesce a trovare sistemi per gestire queste cose è un problema, ma non c'entra nulla col saper fare qualcosa in modo straordinario. |
Re: Essere e sentirsi dei perdenti
chi entra nella mentalità della competizione (ovviamente esulando dalla salutare pratica sportiva) è già un perdente, accettando quella logica troverà sempre chi è più vincente di lui, e relativizzando si sentirà perdente
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