Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Se hai sempre avuto un pugno di mosche in mano crescendo le cose non migliorano. |
Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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E spesso, purtroppo, si rivela essere una forma infima di esclusione sociale, con effetti tremendi e molti gravi in età dove lo Sport dovrebbe essere un faro, un maestro di vita che unisce le persone, non le divide. Se le conseguenze delle mie scarse prestazioni sportive non si fossero fatte sentire come macigni, a livello sociale, la penserei esattamente come te, e sarei stato il primo a fregarmene. Purtroppo, per mia esperienza personale, non è così. L'induzione negativa, quindi, non è un qualcosa frutto di una schema mentale, di una muraglia filosofica, ma l'effetto di una mancata possibilità di crescita e maturità sociale di fronte alle sfide della vita, per via di un assenza di sviluppo di quelle abilità sociali necessarie per comunicare nel modo corretto con gli altri: l'esposizione della vittoria ha quindi un suo scopo sociale. Affermarsi davanti agli altri. Il vero dramma non è l'assenza di una coppetta, ma le conseguenze di quella stessa mancata assegnazione. Se rappresenta l'origine della mia esclusione dal giro che conta nell'età della formazione, mi interessa eccome la vittoria, altroché! L'affermazione sociale, in ogni ambito, è l'unica arma che abbiamo per essere considerati positivamente dalle persone. L'esempio universitario lo trovo insensato, per il semplice fatto che prendere un buon voto non rappresenta di per sé una vittoria, ma solo un tassello per costruire in un futuro lontano qualcosa di buono. |
Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Re: Essere e sentirsi dei perdenti
Anche io credo di esserlo sicuro ci sono sinonimi che rendono l'idea ma ora non mi vengono.
Il fatto è che non sono soddisfatto per niente in quanto lavorativamente parlando sto facendo uno stage poco retribuito come molti miei coetanei e ho prospettive nere per il futuro e poi perché sono sempre stato single, ci sono state occasioni ma le ho bruciate per la mia timidezza e poi da un gruppo di amici mi sono staccato perchè non mi trovavo più, rimanendo con pochissimi quindi forse si perdente è il termine corretto. |
Dire che sono un perdente è usare un eufemismo, è minimizzare una balenottera azzurra a una formica.
Io ho perso dal momento in cui sono venuto a questo maledetto mondo e in questa maledetta vita. E "vincerò" Soltanto quando mi ucciderò. |
Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Inoltre se sono arrivata a questo punto è sì perché non mi sono impegnata in un cazzo, ma forse anche perché ho incapacità e problemi tali che non mi hanno permesso di impegnarmi in un cazzo e di non diventare "brava" o quantomeno decente in niente. Può essere una scusa, ma il risultato finale poco cambia. [tu pokorny quantomeno hai portato avanti delle tue passioni e sai fare molte cose, poi magari ci sono altre mancanze che senti e quindi non ti dà giovamento comunque, non lo so] *esagero perché in questo momento mi pesa non essermi dedicata a nulla e non aver sviluppato alcuna capacità. non riesco a vedere come una persona possa considerarmi bene o avere rispetto di me non avendo io nessuna competenza... e non è che penso che solo chi ha competenze vada rispettato, ma io mi sento così. non so come possa essere presa sul serio come essere umano... come se non avessi nulla da dare agli altri |
Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Io ho conosciuto una persona che sapeva suonare uno strumento musicale meglio di certe altre e stava messa peggio di me a livello sociale a causa di una serie di altre mancanze. Io in modo cosí straordinario non so fare praticamente nulla ma venivo considerato in modo meno peggiore generalmente. Agli altri frega fino ad un certo punto che hai vinto la coppa del nonno, ti valutano comunque intendiamoci, ma non sono poi così fissati su premi e riconoscimenti ufficiali, sono più interessati a come potresti tornare utile, e si può tornare molto più utili a qualcuno nel saper fare mediamente bene certe cose a livello sociale che una sola in modo straordinario che in concreto poi potrebbe essere "poco spendibile". |
Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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io stessa ho delle buone capacità musicali (a detta di alcuni insegnanti da cui prendo lezione), però non ho mai combinato niente di concreto nella vita, nel senso che non ho so come sviluppare adeguatamente questo mio potenziale per far sì che io venga apprezzata e rispettata per questo. |
Io mi sento una fallita sul piano sentimentale soprattutto con l'ultima esperienza, lo so che queste cose non si possono scegliere e far accadere ma il fatto che nessuno abbia provato un interesse romantico nei miei confronti mi sentire in difetto.
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Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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non credo di non essere mai interessata a nessuno, qualche volta è successo (in tempi recenti intendo), ma si è concluso sempre con un nulla di fatto. in questi casi è un 50 e 50, mi posso sentire perdente dal mio lato, ma chi stava sull'altro lato, per come la vedo io, non è che si sia impegnato..:testata: |
Questa società fa schifo...
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Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Re: Essere e sentirsi dei perdenti
Io sono una PERDENTE. UNA FALLITA TOTALE!!!!!
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Invece adesso è tutto social e se non segui certe cose sei fottuto. |
Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Re: Essere e sentirsi dei perdenti
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Se anche qualcuno mi dicesse che ci sono margini di miglioramento mi andrebbe in culo perché vedo la fatica che faccio all'idea di applicarmi a qualunque cosa. La mia esistenza è un'evasione continua che non mi permette di migliorare più di tanto, poi 'sta situazione di merda del virus ha dato il colpo di grazia. Riguardo a quello che pensano e desiderano gli altri: dipende. Su di me spesso i miei amici hanno messo becco, sottolineando la mia mancanza di ambizioni o il fatto che dovessi andare a lavorare, cercare di migliorare la mia condizione, andare via di casa etc. Insomma non è proprio vero che a nessuno importa delle tue ambizioni. Ma comunque non volevo fare un discorso del tipo: gli altri si aspettano da me x o mi accettano/vogliono/rifiutano per y, sto parlando di come mi sento io confrontandomi con gli altri su internet e irl e vedere di non avere alcuna competenza e di non avere la capacità di dedicarmi veramente alle cose mi fa soffrire. Non riesco nemmeno a mantenere continuità nell'igiene personale o nel tenere pulita la mia stanza. Quote:
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