Re: La carriera normaloide
Quote:
|
Re: La carriera normaloide
Sinceramente non saprei risponderti... Non riesco a immaginarmi senza fobia sociale e depressione
|
Re: La carriera normaloide
Quote:
Penso che sia il mio dilemma esistenziale....e presa dai dubbi mi lascio un po' andare, perché è come se sentissi poco lo stimolo ad agire, presa dalla morsa dell'apatia e dall'incapacità ad avvertire una motivazione realmente profonda... |
Re: La carriera normaloide
Quote:
Nei diari pure raccontavi che tuo padre si arrabbiò quando seppe che ti licenziarono, appunto perché conosceva la capa, mentre tu gli spiegasti che vi eravate accordati. Ovvio che ti possono cazziare anche se sei figlio di un ex dipendente, ma almeno grazie a questo trampolino di lancio familiare ti viene data un'opportunità per iniziare in qualche azienda e farti un curriculum. Non a tutti succede. :pensando: |
Secondo me è la depressione e demotivazione, che ti viene per non avere altri rapporti oltre a quelli lavorativi che spesso non permette quel minimo di entusiasmo e di buona disposizione al lavoro, e poi c'èla paura del giudizio sul tipo di persona che sei che ti rende nervoso (e il nervosismo non è ben visto in questi ambienti di gente sedata). Purtroppo questo rende meno insensate le domande indiscrete di certi selezionatori, anche se io le trovo comunque odiose e da contrastarne il ricorso appellandosi alla privacy o facendole rientrare nelle informazioni di carattere molto personale.
Comunque ci sono settori che non richiedono grandi capacità sociali, non diventerai team leader ma se sei bravo vieni riconosciuto. Io non sono molto bravo, sono evitante ed isolato, eppure qualcosa la sto facendo, anche se sono stato avvantaggiato dallo smartwork richiesto dall'attuale situazione (e dal fatto che è un lavoro che si può fare a distanza). Già adesso mi rendo conto di fare cavolate nelle interazioni, immagino che se inizio a lavorare in ufficio le cose peggiorino. |
Re: La carriera normaloide
Vabbè sta di fatto che a 18 anni non volevo lavorare a 23 nemmeno, a 30 manco, a 37 refresho compulsivamente la mail per vedere se arriva qualcosa e poi se arriva mi fingo morta :D
|
Re: La carriera normaloide
Quote:
Bisognerebbe poter resettare tutto e ripartire da zero. Quote:
Quote:
Comunque dopo il disagio di ieri (e come ieri è successo tante altre volte prima, con altre discussioni), ho parlato di questo topic con la psicologa e gli infermieri del ricovero. Mi hanno tutti sconsigliato di allontanarmi da questo forum, soprattutto per il fatto che non è gestito da terapeuti o persone con competenze in ambito clinico e situazioni come queste potrebbero compromettere il mio equilibrio emotivo/psicologico già troppo alterato. |
Re: La carriera normaloide
A me ora, da disoccupato, crea un po' di ansia il fatto di dover ritornare ad interagire con colleghi che magari ti fanno domande personali, e che venga fuori il grosso divario tra la loro vita e la mia.
Magari è una cosa stupida, sono solo colleghi alla fine non amici, però non mi piacerebbe entrare in un ambiente dove sia consuetudine parlare troppo della propria vita privata. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: La carriera normaloide
Quote:
Se vieni apprezzato solo in certi modi e con certi status e poi non reggi i ritmi è chiaro che esplodi o ti escludi.. |
Re: La carriera normaloide
Quote:
|
Re: La carriera normaloide
Più che altro quello che mi ha spinto a fare sono stati i sogni, ma per arrivare ai sogni ci volevano pure i money.
Ho fatto un lavoro dove era permesso fare carriera e io la carriera l ho fatta, ho raggiunto il massimo, spinto dal volere raggiungere obbiettivi materiali, perché obiettivi sociali non li vedevo alla mia portata. Ma nel mentre raggiungervi molti obiettivi mi son reso conto che quello di che maggiormente desideravo di più era l'affetto, la condivisione, sentirmi libero e senza paura. E devo dire che grazie al lavoro e all'aver fatto carriera molte abilità sociali le ho acquisite e mi hanno permesso anche di accedere alle altre cose. Tutto questo mi é costato in termini di ansia e di pannolini, machevvelodicoaffare. 20 anni fa mai avrei pensato di raggiungere veramente tutto questo. Anzi sono andato ben oltre. |
Re: La carriera normaloide
Quote:
|
Re: La carriera normaloide
Quote:
Non so se parlerei proprio e sempre di depressione, quanto anche di distimia e anedonia. Il depresso (quello grave) non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto: il distimico e l'anedonico invece fa tutto in maniera strascicata e poco convinta. In realtà sul lavoro sembro una molto addentro a quello che faccio ma in realtà il mio è solo senso del dovere che urge. Forse la spinta vitale più forte che ho è quella del viaggiare... Quest'anno però ho deciso di mettermi in gioco per impegnarmi su alcune cose e buttarmi un po' di più... |
Re: La carriera normaloide
Quote:
Cos'è - secondo te - che non è andata? :interrogativo: |
Re: La carriera normaloide
Quote:
|
Re: La carriera normaloide
Quote:
|
Re: La carriera normaloide
Quote:
|
Re: La carriera normaloide
Non avrei combinato niente comunque perché sono una persona mediocre con o senza patologie.
|
Re: La carriera normaloide
Quote:
Comunque sì, ovvio, se ti senti di valere poco, l'altro vedrà in te poco valore. Mi è accaduta proprio recentemente un'esperienza simile. Inoltre se vieni da una famiglia iper-critica interiorizzi questa severità e di ciò che fai ti fa schifo tutto, ti senti inefficiente sempre. Le persone carine che ti stanno accanto ti valorizzeranno (mi è successo con tante colleghe) quelle str*** invece prenderanno la palla al balzo per fare leva sulla tua insicurezza per sfogare le loro frustrazioni. Comunque un mio problema è l'aver poco lavorato sulle capacità pratiche. Nell'ambito speculativo faccio spesso bella figura, ma poi sulle cose concrete crollo miseramente se sono nuove o richiedono skills mai collaudate prima. |
Re: La carriera normaloide
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 11:15. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.