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Franz86 27-09-2020 18:59

Re: La carriera normaloide
 
Io comunque non riesco proprio a mettere la questione in questi termini, neanche in maniera ipotetica. Ho avuto un percorso troppo ingarbugliato per immaginarmi una scenario in cui, tolto un problema, me ne sarebbe risultata una vita più normale: mi pare che tutto l' insieme dei fattori in fin dei conti non potesse portarmi che a questo punto, e che i fattori stessi non potessero esistere l' uno senza l' altro.

Probabilmente è questo modo di vedere le cose ( oltre ai privilegggi ) che mi aiuta a non viverla in maniera troppo drammatica.

IO&EVELYN 27-09-2020 18:59

Sinceramente avrei fatto come la stragrande maggioranza: l'operaio.

Non è un lavoro da carriera ne da soddisfazioni o altre balle varie ma sempre meglio di girarsi i pollici con le palle in mano. (Cit.)

Alakazam 27-09-2020 19:02

Re: La carriera normaloide
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2516091)
Il copywriter o l'autore di testi per la televisione o la radio, oppure lavorerei in una casa editrice o in un'azienda di lavoro interanale.
Due occasioni le ebbi ma le gettai al macero.

Cos'è il lavoro interanale?

Inosservato 27-09-2020 19:05

Re: La carriera normaloide
 
Quote:

Originariamente inviata da Alakazam (Messaggio 2516155)
Cos'è il lavoro interanale?

beata ingenuità!!

alien boy 27-09-2020 19:17

Re: La carriera normaloide
 
da adolescente sognavo di fare musica (chitarrista o cantante/chitarrista). Poi non so se sarei riuscito comunque a fare una carriera. La chitarra non sono riuscito mai ad imparare a suonarla per bene, forse per poca disciplina oppure perché non ho le mani adatte.
Se avessi invece continuato la strada intrapresa con gli studi fatti all'università avrei fatto l'ingegnere, ma la scelta della facoltà a suo tempo non fu completamente autonoma, quindi anch'essa era in parte condizionata dai problemi psicologici o relazionali. Io avrei preferito un'altra facoltà, ma non so fino a che punto mi ispirasse veramente e non fosse una scelta dettata dal pensare al male minore in considerazione sempre dei miei limiti caratteriali.
A una certà età mi sono imbattuto nel settore della ricerca, in uno dei possibili ambiti della laurea, per poco tempo, ma sufficiente a vedere che quell'opzione mi interessava, mi piaceva proprio quello che si faceva, oltre al fatto che era un lavoro con meno responsabilità e più "tranquillo".
Recentemente si è presentata una opportunità in quel campo ma ci ho rinunciato, un po' perché stavo andando in un'altra direzione e non ero più molto preparato per lavorare in quel settore, un po' per dei timori personali. Se avessi avuto meno ansie e preoccupazioni probabilmente avrei scelto quello, anche se in realtà era un lavoro temporaneo e una volta finito non era facile ritrovare

sadsilversoul 27-09-2020 19:25

Re: La carriera normaloide
 
La costumista. :tt1:

Boston 27-09-2020 19:37

Re: La carriera normaloide
 
Probabilmente lo stesso di ora, ma qualche passo più avanti, con responsabilità maggiori e più persone gerarchicamente dipendenti da me.

Pur avendo fatto finora un discreto percorso lavorativo, avrei avuto un paio di occasioni da poter sfruttare in tal senso, se solo avessi avuto la "giusta" spavalderia per farmi avanti e propormi con decisione (come han fatto altri che, in quel momento, si trovavano al mio stesso livello per grado ed esperienza).

Invece, il mio lato timido, remissivo e a tratti timoroso, mi ha spinto a rimanere al mio posto, per non rischiare di fare il passo più lungo della gamba ma, allo stesso tempo, impedendomi di cogliere delle opportunità che potrebbero non ripresentarsi.

Detto questo, potrebbe anche essere stata una scelta saggia... Ovvero, non sono sicuro che una carriera ed uno stipendio migliori vadano a compensare le pressioni derivanti da responsabilità sempre crescenti.
Ho già un buon lavoro, anche ben retribuito. Non sono ancora arrivato al punto di accontentarmi del tutto, ma penso di esserci abbastanza vicino.

claire 27-09-2020 19:46

Re: La carriera normaloide
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 2516151)
non saprei, non sono un tipo particolarmente affascinato dal desiderio di far carriera
i miei colleghi non hanno fobie e sono contenti lì dove sono, tutto sommato non mi viene in mente un posto molto diverso :pensando:

"Carriera" nel senso di affermarsi, essere uno che conta, guadagnare tanto, nemmeno io.

So che può sembrare ipocrita o dettato dal fatto che non ne ho avuto la possibilità, ma io credo che non mi sarebbe interessato in ogni caso, il mio concetto di "fare qualcosa di importante" in ambito lavorativo è un altro.

Delta80 27-09-2020 19:54

Non saprei perché problemi a parte che sicuramente mi hanno limitato in tutto , io non sono molto abile e capace , ho anche difficoltà di comprensione, farei lavoretti il più semplice possibile, l’unica cosa è che li farei senza ansia e senza paura come adesso , magari sarei anche felice

Milo 27-09-2020 20:04

Re: La carriera normaloide
 
Finite le superiori visto il voto elevato che avevo preso alla maturità mi hanno contattato più banche per dei colloqui non sono neanche andato per colpa dell'ansia,erano i tempi in cui si entrava in banca con i bei contratti e i bei stipendi,probabilmente con le mie capacità è inutile nasconderselo averi fatto anche un pò di carriera,un mio conoscente entrato all'epoca non certo un genio con i numeri adesso è direttore di banca.

Oltre a questo per l'ansia ho rinunciato all'università non so con una laurea all'epoca che avrei combinato oggi onestamente nè sento la mancanza visto che nel pubblico impiego senza di quella non posso salire di livello,a volte valuto di comprarmi una di quelle lauree on line che credo siano molto più facili di quelle vere ma onestamente a 40 anni la voglia di sbattermi per una possibile carriera è poca.

Torschlusspanik 27-09-2020 20:30

Re: La carriera normaloide
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2516136)
Quindi tu fai l'amore senza aver limonato prima?

Mamma mia, riderone.
Parlare di lingue e limonate non è mai stato divertente e mai lo sarà.

Comunque io non faccio testo: non faccio nemmeno l'amore.

Gummo 27-09-2020 20:34

Re: La carriera normaloide
 
Mi ritrovo un po' in quello che ha scritto muttley in apertura.
Pensate che io ho avuto l'occasione di collaborare alla sceneggiatura per una serie web che ha poi avuto un discreto riscontro (ha pure partecipato a festival in Russia e negli USA) ma per via dell'evitamento ho lasciato perdere quasi del tutto... Insomma i miei 'problemi' (< brutto indicarli così, chiamiamoli incompatibilità con la realtà data) si sono già fatti sentire deviandomi da quello che poteva essere un percorso prolifico.

SoloUnaDonna 27-09-2020 20:35

Re: La carriera normaloide
 
Io volevo lavorare nell'alta finanza e fare un botto di soldi :piangere:

Hor 27-09-2020 20:38

Re: La carriera normaloide
 
Quote:

Originariamente inviata da Gummo98 (Messaggio 2516230)
Pensate che io ho avuto l'occasione di collaborare alla sceneggiatura per una serie web che ha poi avuto un discreto riscontro (ha pure partecipato a festival in Russia e negli USA)

Mi hai fatto venire un flashback incredibile: quando ancora frequentavo le fiere del fumetto e la "gente che conta" nell'ambiente, mi era stato proposto di collaborare a scrivere qualche episodio delle Winx. :D
Ovviamente, causa evitamento e autostima sotto le scarpe, lasciai perdere... chissà che strada avrei preso se avessi accettato.

Gummo 27-09-2020 20:42

Re: La carriera normaloide
 
Qua la mano fratello-sceneggiatore mancato :)

Comunque, almeno per me (e almeno per ora) non è qualcosa a cui penso come a una tragedia... Certo, dal punto di vista concreto potrei ritrovarmi con qualche soldo in tasca e inserito nell'ambiente, però, d'altro canto, così come le Winx avrebbero 'stritolato' la tua creatività, anch'io avrei dovuto lavorare su un soggetto già praticamente ultimato (e che non mi piaceva) e sottostare a tutta una serie di limitazioni esterne... :pensando: Se avessi rifiutato un'offerta 'in bianco' per scrivere una sceneggiatura di mio pugno sarei ancora qui a piangere sul latte versato.

Nightlights 27-09-2020 20:49

Re: La carriera normaloide
 
Mah, probabilmente se fossi stato più estro avrei fatto il musicista, ma non ne sono sicuro ugualmente, poiché non riesco proprio a suonare volentieri cose che non mi ispirano.
Poi va beh nella vita non si sa mai, e non è che ho smesso di suonare per questo, però per ora è solo un hobby/valvola di sfogo.
È però un ottimo sistema per socializzare, soprattutto quando si incontra la gente giusta e c'è "sintonia".

Silent Bob 27-09-2020 21:06

Re: La carriera normaloide
 
Quote:

Originariamente inviata da Daytona (Messaggio 2516229)
Rapinerei i vecchi fuori dalle poste :D

Su 'sto forum non sono molto amati i vecchi :D

claire 27-09-2020 21:11

Re: La carriera normaloide
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2516232)
Mi stupisce serenità e il non avere rimpianti che traspare da molti post, io non ci dormo la notte.

Purtroppo la mancanza di ingelligenza e la mancanza di qualsiasi competenza mi hanno rovinato la vita.

Non puoi prendere esempio e resserenarti un po', visto che sei sulla stessa barca di tanti che non si sono realizzati?

Torschlusspanik 27-09-2020 21:39

Più che serenità, la mia la definisco rassegnazione.

Tutte quelle motivazioni che mi avevano spinto a riprendere gli studi pian piano sono andate a farsi benedire. Non lo sto più facendo per migliorare la mia posizione lavorativa. Nemmeno per cultura personale. In questo momento ho perso motivazioni e per me tutto questo non ha più un senso e cerco di portarlo a termine il più velocemente possibile. L’alternativa è cercare un lavoro che non trovo, perché qui un lavoro che non sia stagionale è dura quando non hai esperienze e vivi in un posto senza nessuna prospettiva. Altrimenti avrei già mandato la rinuncia agli studi.

Insomma, negli ultimi mesi vado a inerzia, sono più depressa e ansiosa del solito. Sono infelice con qualcosa che prima mi dava soddisfazioni ma ora mi deprime ulteriormente.

Ho anche lasciato perdere la voglia di fare la magistrale se riesco a finire la triennale. Tanto per tradurre le cose in inglese basta il cuggino che ha fatto il lavapiatti a Londra. La triennale penso basterà per il Mc Donald’s.

Spero di riuscire ad invertire la rotta ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Delta80 27-09-2020 21:42

Se si è depressi oppure si hanno problematiche varie , se non si ha vita sociale e magari nessuno a cui volere bene o che ci voglia bene , dove si trova la motivazione di fare cose , di migliorarsi o di fare bene un attività? Credo sia difficile trovare queste motivazioni


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