Sensazione o realtà
 

A volte ho la sensazione che, come dice ad esempio il buddhismo, tutto ció che é vivente sia legato indissolubilmente. Per esempio se non mi piace una persona, ne soffro io in primi, vorrei farla cambiare o andarci d'accordo o se io sono felice e vedo qualcuno che soffre non é piú lo stesso, non so se sono esempi giusti, pensate sia un mio delirio? Potrebbe anche esserlo

Praticamente vorresti trovare in tutte le persone qualcosa che ti piaccia ? Ho capito male ? Fosse così credo significhi che hai un animo buono 😀

Re: Sensazione o realtà
 

Non saprei. A volte le mie ''sensazioni'' o se preferisci ''presentimenti'' si son rivelati del tutto corretti.

Re: Sensazione o realtà
 

Certo siamo tutti legati, come una rete, se succede qualcosa in una maglia vicina anche le maglie circostanti subiranno un effetto che via via andrà svanendo quanto più ci si allontana da quella maglia.
Gli effetti possono essere sia positivi che negativi.
Se una persona o essere vicino a te sta male anche tu sibirai un effetto negativo. Certo è anche vero però che questo effetto lo subirai meno se al tuo interno hai maturato gli strumenti giusti e quindi quello che ti succede fuori lo percepirai, ma nn ne verrai influenzata molto da lasciarti trascinare.

Penso che sia empatia... però dovresti creare anche un po di distacco. Non prendere i miei consigli totalmente alla lettera ma riflettici. Non ti devi sentire responsabile totalmente della realtà, se vedi un infelice cerca se vuoi di fare una buona azione ma non ti accollare troppe cose. Crea un giusto distacco. Il buddismo parla dell'equanimitá. Parla del bene e del male come faccie della stessa medaglia ecc.

Re: Sensazione o realtà
 

Le anime che riescono a non farsi corrompere troppo dal male di questo mondo non possono che trovare profondamente sbagliato buona parte di quel che vedono guardandosi attorno.

Ho bontà e cattiveria poiché quando, spessissimo ho pensieri o sentimenti di odio/fastidio, poi mi sento in colpa e cerco di pensare a qualcosa di buono dell'altra persona, mi sento in colpa poiché appunto vorrei vedere sempre la bontà invece mi succede il contrario, il tutto dettato da paura, cioé anche paura dei pensieri stessi(definito come DOC) inoltre il pensare che siamo collegati come una maglia come diceva equilibrium da una parte é una cosa bella dall'altra mi mette paura per esempio ieri non stavo benissimo, aspettavo il bus e ho avuto un impeto di fastidio e odio senza alcun senso verso una donna che passava, solo perché provavo fastidio per il modo femminile in cui era vestita che in quel preciso momento mi pareva insensato ma ripeto non mi sentivo bene di capoccia. Bhe in quel preciso istante il barbone della piazza ha cominciato a puntare un attrezzo tipo coltello in un ripian(lui ha una bancarella abusiva) io premetto provo tenerezza per costui. Mi é sembrato che il suo gesto forte fosse collegato con il mio sentimento del momento, e mi succede spesso queste percezioni. Io sinceramente spero siano sbagliate, non vorrei che la mia interiorità e pensieri condizionassero l'esterno, sarebbe orribile e mi creerebbe/già crea una paura dello stesso pensiero che poi sfocia in pensieri intrusivi(doc)