Nostalgia del lockdown
In realtà, il lockdown ha simulato il mio mondo ideale.
-Chiuso in casa senza dover trovare una scusa per non uscire. -Minimo indispensabile per la sopravvivenza - Zero interazioni sociali -Ore passate a letto >10 Che vita inutile... |
A me invece ha rovinato la vita...
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
Per me non è cambiato praticamente nulla...faceva schifo prima e a maggior ragione ora
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Re: Nostalgia del lockdown
del lockdown era bello il fatto che la città fosse deserta. Poco fa invece son uscito a fare una passeggiata ed era pieno di giovani che si divertivano in compagnia: che rabbia
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Re: Nostalgia del lockdown
Durante il lockdown ho fatto più o meno la vita di sempre, con una differenza importante: la sensazione che ad essere fermo questa volta era tutto, non solo io con tutto che si muove attorno.
Se non fosse stato per la paura della malattia, credo che avrei vissuto due mesi della mia vita senza ansia. Infatti la fase2 mi ha preso male. |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
Un giorno si studieranno tutte le implicazioni psicologiche di questo periodo delirante che ci stiamo lasciando alle spalle.
Anche io in un certo senso nutro nostalgia. La realtà era rimandata, ora invece è davanti agli occhi. |
Re: Nostalgia del lockdown
Non so che pensare è un stato un periodo strano, penso mi rimarrà il ricordo di quella sensazione di condivisione collettiva, una specie di sentimento comune che si percepiva, penso sia tipico di quei momenti in cui la gente capisce di vivere qualcosa di epocale.
A parte questo temo il ritorno alla faticosa normalità lavorativa, un po' come quando si tornava a scuola dopo tre mesi di vacanze, rende bene l'idea anche se sembra un paragone offensivo, per il resto non cambierà molto, la mia vita sarà sempre la solita. |
beato chi ha talmente poco da perdere da non rimanere danneggiato da una situazione del genere, vi invidio un sacco
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Re: Nostalgia del lockdown
A me ha fatto piú male che bene. L'isolamento l'ho vissuto male e mo tocca pure riespormi in un sacco di situazioni a cui mi ero abituato e mi girano,visto il tempo che ci perderó. Poi é na questione anche di costi,le fatture del terapeuta mica le giro a xi jinping o come cazzo si scrive.
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
Il fatto è che se vivi da solo e abiti praticamente in una stanza è come stare in cella, essere stati condannati al carcere senza una colpa. Forse molti di quelli che ne hanno nostalgia non abitano da soli (e con persone che tollerano e/o con cui c'è qualche legame) e hanno spazi meno angusti (e magari anche qualche balcone).
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Re: Nostalgia del lockdown
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Nostalgia no, però diciamo che non l'ho particolarmente subito.
Non ho mai smesso di lavorare e di seguire il corso di lingua a cui sono iscritto. Inoltre ho utilizzato il tempo per sistemare le mie cose, quali libri, film, PC, vestiti... Fortunatamente riesco a tenermi sempre impegnato. |
Re: Nostalgia del lockdown
Una vita senza emozioni, senza esperienze, in solitudine, osservare anziché partecipare.
Se uno è autosufficiente, non prova invidia delle vite altrui, non ha sogni o aspirazioni di crescere o cambiare e si sente realizzato così allora va bene anche vivere così. Se invece è un sopravvivere, accontentarsi perché non si riesce a ottenere di meglio allora non va bene. |
Sinceramente preferisco adesso, un conto se si tratta di qualche giorno, un conto se sono mesi.
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Re: Nostalgia del lockdown
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Anche perchè come si fa a capire se uno sta bene da solo per il semplice motivo che si è abituato a starci, ed è diventato uno "stile di vita", oppure ha una personalità di quel tipo ? E poi siamo sicuri che gli schizoidi non soffrano in qualche modo la solitudine ? Forse ne sappiamo ancora poco... |
Re: Nostalgia del lockdown
Per vari motivi mi ha rovinato, complice anche il fatto che ho dovuto lavorare normalmente.
Ma dal punto di vista delle uscite era un sogno. Quelle domeniche passate in casa senza il casino fuori erano e speriamo resteranno un sogno. Ora sento che sono tutti felici di riabbracciarsi, incontrarsi fra amici, innamorati, di toccare la sabbia.. a me purtroppo questa felicità non è concessa. Il mio sogno è che anche in futuro sia rispettato un concetto di distanziamento sociale, magari meno estremo, ad esempio nei luoghi di lavoro, sui mezzi pubblici, ristoranti, etc. Non mi piace vivere come le formiche. |
Re: Nostalgia del lockdown
Sono stato 15 giorni in quarantena, sono uscito solo 2 volte per andare a buttare la monnezza che tralaltro il bidone condominiale sta dentro il condominio.
A livello di percezione dell isolamento, pensavo di stare male, in vita mia mai ero stato così isolato da tutto e tutti per così tanto tempo. E invece sono stato abbastanza bene, solo ritornando alla normalità mi sono reso conto che mi ero abbastanza rincoglionita :sisi: Peró il mio è un caso particolare, venivo da un periodo in cui avevo lavorato 120 giorni di fila, probabilmente se stavo già a casa da un po' senza far nulla mi sarebbe pesato di piu. :nonso: |
Re: Nostalgia del lockdown
Premessa: nel periodo di lockdown ho avuto la fortuna di poter mantenere invariato il mio lavoro, senza chiusure aziendali o casse integrazioni, e poterlo fare interamente da casa. Questo è uno dei fattori più importanti, che purtroppo a molti è mancato, ed è chiaro che incide su come uno possa percepire positivamente o negativamente questa esperienza.
Altra premessa, fortunatamente i miei parenti e le persone a me care sono state bene e speriamo che continui così. E' chiaro che chi ha un'indole tendente all'evitante, come me, un periodo in cui tutto si ferma, le interazioni non sono più forzate, gli impegni sono posticipati, anche le questioni lavorative sono viste con meno rigore, è manna dal cielo. In più, una persona introversa ha maggior facilità nel trovarsi bene tra le quattro mura. La realtà là fuori, a cui dovremo tutti tornare, non è certo invitante. |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
io ho perso il lavoro almeno fino a settembre sicuro , e passo le giornate nei 3d di muttley .... direi che ho detto tutto :sisi:
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Re: Nostalgia del lockdown
A me non è che piacesse il lockdown. Sarebbe stato ovviamente meglio da qualunque punto di vista non doverlo subire.
Solo che in fin dei conti quello non mi ha cambiato nulla. Ma la ripartenza fa male. Ieri sono passato in centro con la macchina e ho rivissuto il mio fallimento a 14 anni. Tutti i ragazzini in giro e io a vivere la mia "ora d'aria" passando con la macchina nel traffico, senza fermarmi in nessun bar, senza fare una passeggiata o sedermi su una panchina. Nulla. Passare giusto per fare presenza e sentire per un po' quell'aria di socialità e di vita. Fare la comparsa nella vita sociale della città. Una volta guidava mio padre e ora guido io. È cambiato solo questo. Ecco rivivere per la seconda volta la "partenza" di tutto con io che rimango fermo ai blocchi è un bello schifo. |
Re: Nostalgia del lockdown
La quarantena è troppo vicina al mio ideale di vita e questo non è un bene. Sono anni che mi sforzo a stare oltre la mia zona di comfort e restare chiuso in casa mi fa solo regredire. Per esempio adesso sento ansia nel dover tornare a lavoro, cosa che avevo perduto.
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Re: Nostalgia del lockdown
Più che il lockdown ho nostalgia dei suoi effetti: strade vuote dove poter pestare sull'acceleratore :mrgreen: (e io ne ho ampiamente approfittato), pochissima gente in giro, quasi totale assenza di rumori e così via. Ricordo una notte di circa due mesi fa quando oltre al buio quasi totale si poteva sentire solo il rumore del vento e io lo stavo ad ascoltare. Mi sentivo benissimo, invece ora hanno riaperto i locali e già ieri sera sentivo i primi litigi, gli ubriachi che ruttavano e spaccavano bottiglie e chi più ne ha più ne metta.
Poi sinceramente sento che là fuori non c'è nulla o quasi per me, non mi sento parte come ho già detto di quella società, a questo punto beh, lo sapete già come la penso, non starò qui a ripeterlo. |
Re: Nostalgia del lockdown
Nostalgia delle strade vuote stile Silent Hill, adesso tutto di nuovo troppo trafficato, ieri che era sabato non si poteva camminare
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Re: Nostalgia del lockdown
Io sto provando un'ansia davvero molto forte in questi giorni, perché fondamentalmente sono tornata alla mia vita solitaria ... in società. Oggi in particolar modo, caldo, gente ovunque, sensazione di estraneamemto. Non trovo neanche più nessun beneficio nell'uscire in queste condizioni, mi crea quasi disgusto.
Tutte queste sensazioni le avevo sospese in quarantena me ne sentivo quasi liberata, come non fossi colpevole più di nulla. |
Re: Nostalgia del lockdown
Inizialmente mi sono lamentato del lockdown perchè mi aveva fatto perdere quelle pochissime frequentazioni che avevo e i lavoretti estivi con i quali faccio qualche spicciolo.
Però dopo un po non ho sentito più la pressione sociale e ho inziato a trovarlo anche piacevole. Adesso sembra che tutto stia svanendo in una bolla di sapone a dispetto di virologi, giornalisti e altri profeti di sventura e....mi sta dispiacendo. Perchè tutti hanno ricominciato a vivere e io sono ridotto peggio di prima |
Re: Nostalgia del lockdown
No macché, nostalgia del brigadiere Gennarino che mi chiede di fornirgli delucidazioni su dove vado, cosa faccio, chi vedo?
Nostalgia degli spioni? Della retorica dei media? Del malessere psichico collettivo? Boh, a parte forse il risvolto ecologico favorevole della vicenda, che sarà comunque vanificato dalla crisi e dai tagli che colpiranno la ricerca, non trovo cose che mi mancheranno del lockdown. Come credo sia già stato detto qua, il ld è solo in apparenza una misura che intralcia tutti allo stesso modo. Ci sono troppi che oltre al fatto di non avere abitazioni o spazi vivibili per quarantene così lunghe, devono anche sorbirsi le ipocrite esortazioni a sacrificarsi per "il bene della società e del ssn" quando è la stessa società classista che non ha fornito loro i fondi/l'istruzione/gli aiuti necessari per emanciparsi economicamente. Solo vomito. |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
Purtroppo, per me, non me ne sono neanche tanto accorto perchè sono quasi sempre andato a lavorare (a parte un po' di ferie residue a marzo che ho fatto)...
Anche se la mole di lavoro era molto più bassa, era tranquillissimo.... Mi mancano comunque le strade deserte, il poco/nullo casino in giro, ma anche il fatto che erano presenti in sede pochi miei colleghi (alcuni erano in smart working, altri in congedo parentale, ecc)... una tranquillità assoluta! Per il resto mi pesava il fatto di non poter uscire (a camminare e andare in bici) nel w.end quello si, se fossimo sotto lockdown ora mi peserebbe ancora di più viste le belle giornate ormai estive |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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