Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Come ti capisco .... anche io ho frequentato lingue per un po'.
Inutile dire che l ho abbandonata :mrgreen: dopo che ho dato una mano a preparare la tesi, di laurea magistrale, ad una mia amica (sempre di lingue) e lo parlava abbastanza male per avere quel titolo di studio. Ed ho iniziato a pormi delle domande. La decisione di mollare è arrivata quando mi sono trovata a dover dare delle indicazioni stradali abbastanza complicate a turisti.... senza riuscirci in modo degno. Nemmeno io ho mai avuto il coraggio di andare all'estero. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Io proverò a mettermi in proprio, il fatto di dover presentare curriculum, fare colloqui ed eventualmente lavorare sotto padrone mi fa contorcere le budella.
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Lavoro nella tua stessa regione. Una mia collega ha studiato lingue e non si è laureata, ma è stata assunta e confermata con il tempo indeterminato. Negli uffici le lingue sono qualcosa di molto importante, che le generazioni precedenti alla nostra non hanno. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Anche io ho questa paura, ma non paura del lavoro in sè, la paura di non essere all’altezza, paura di non capire di non saper fare delle determinate cose, paura del fatto che non possano darmi fiducia nel fare certe cose.. Ed ora che si va avanti con l’età c’è pure la paura di non essere più chiamato per fare nulla perché ormai sei quasi fuori dal mercato del lavoro..
Sto passando le giornate a pensare solo a queste cose e mi deprimo sempre di più.. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Avevo paura anche io, ma devo dire che alla fine nel corso degli anni sono migliorato molto, sia come rapporto coi colleghi (anzi colleghe, sono quasi tutte donne) e come capacità organizzativa. Devo dire che comunque ho trovato un ambiente ottimo e comunque non soggetto a pressione eccessiva (lavoro pubblico dove bene o male lo stipendio è assicurato). Lavorassi in ambiente con colleghi stronzi e capi urlanti scapperei dopo 2 giorni.
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Ce l'ho. Ma non è specifica per il lavorare, è un senso di inadeguatezza generale che mi è stato causato da bullismo negli anni dell'infanzia e da una cattiva comunicazione genitoriale.
La stessa cosa si applica con altre cose. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
in passato ho subito mobbing e sono pure stato licenziato come un fulmine a ciel sereno nonostante nulla lo facesse presagire, può succedere a chiunque, anche se non è bello
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Se siete donne disoccupate potete approfittare di questa promozione del governo:
https://www.lavoro.gov.it/notizie/pa...ne-donne.aspx/ "Quanto alle lavoratrici per l'assunzione delle quali spetta l'incentivo , stante l'espresso richiamo alle disposizioni di cui all'art. 4, commi 9-11, della L. n. 92/2012, l'INPS chiarisce che si tratta delle "lavoratrici svantaggiate" e, quindi: donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi; donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione Europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un'accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi." |
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Io ho la fobia innata di essere rimproverata per i miei errori commessi, mi dispiace, ti capisco. :(
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Riprendo questo thread.
Per chi ha lavorato o lavora: come sono state le prime settimane? Ho sempre fatto lavori molto diversi tra loro ma questo è il primo dove vengono richieste determinate competenze che, al momento, non ho. Vi è mai capitato mentre vi spiegavano determinate cose di avere pensieri intrusivi che ostacolavano l'apprendimento? Ieri mattina il capo mi stava spiegando una cosa abbastanza sofisticata ma spesso pensieri denigratori come "lascia stare, sei stupida" "sicuramente starai facendo un'espressione idiota" "non vali nulla" prendevano spesso il sopravvento, Vi è mai capitato? Se sì, come avete arginato il problema? Spero si capisca quello che ho scritto, sto scrivendo con una certa dose d'ansia in corpo. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Ma più di tutti trovo snervante il colloquio, specie se ci sono dei test da fare. Ricordo ancora quando consegnai il foglio in bianco a quella del personale, rimase di stucco, da un laureato si presupponeva la conoscenza di certe cose che in realtà non sapevo. Così come quando mi fecero domande in inglese e francese, che figura barbina! Ma non per l'ansia, proprio perché non le sapevo bene e le avevo messe nel cv. Tantissime delusioni, alcune scottanti, per fortuna poi ho trovato un lavoro più umile dove non pretendevano la luna. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Ho iniziato a fare cose semplici e quindi non ero molto preoccupata. Poi c è stato il covid e non potevo andare in ufficio... sono stata ferma fino a giugno e poi ho ripreso non proprio regolarmente con i gg ( sono partita iva). Però, quando sono rientrata, hanno iniziato a farmi fare cose più difficili e mi succedeva come a te. Io prendevo appunti... cosi da non perdermi niente. A costo di sembrare scema ma almeno riduceva il pericolo di perdermi qualcosa della spiegazione e quindi anche le possibilità di fare più errori. Scrivendo ero costretta a seguire quello che mi veniva detto... anche se mi veniva da scommettere il cervello per le ansie ecc. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Cerca di prendere più appunti che puoi e se non capisci una cosa chiedi senza farti problemi. Meglio chiedere all'inizio che continuare a non saperlo fare o a non capirlo. Con la pratica prima o poi riuscirai a imparare tutto il necessario. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Le mie prime settimane sono state un vero incubo, e vivevo con un ansia costante.
Tra l'altro mi avevano messo a coprire il posto di una persona che si era licenziata dall'oggi al domani, e quindi non ho avuto un vero e proprio affiancamento. La vocina la sentivo, e forse la sento tutt'ora ogni tanto, anch'io. E proprio per questo inizialmente penso di essere stato un incubo per i colleghi, perchè preso dai dubbi era tutto un chiedere "secondo te è giusto?" o "ma devo chiamare tizio vero?", ma fortunatamente i colleghi si sono dimostrati disponibili, e piano piano sto imparando come muovermi (e si che è passato un anno e mezzo, e ho ancora dubbi!). Comunque tieni duro perchè, come si usa dire, nessuno nasce imparato e come ti hanno anche già detto vedrai che con la pratica imparerai a fare tutto! |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Mi capita sempre, però in maniera diversa, e molto probabilmente c'erntra poco o nulla con quello che fai te, per farla breve molto probabilmente ho problemi con il stare concentrato oltre un tot. Di "recente" mi è capitato di analizzare un po' 'sta cosa e mi sono accorto che me la porto dietro da quando ero bambino. Mi hanno fatto notare anche nella scuola sempre questa cosa. Poi questa cosa si accentua di brutto se di mezzo ci sono altri rumori, la mia mente semplicemente divaga.
Però il tuo atteggiamento mi sembra abbastanza tipico di chi si svaluta tantissimo, ovvero ha una bassa autostima di se stessi, e il non capire tutto al volo (cosa normalissima peraltro), ti fa scattare questi pensieri che nella tua testa non fanno che confermare quello che è il tuo pensiero di te stessa, che può essere anche inconscio. E sul luogo di lavoro ti assale lo sconforto e poi per forza di cose non riesci più a seguire. E comunque l'ansia ha la tendenza a mandarti in papa il cervello anche per delle cavolate. Io ne avevo molta appena iniziato a lavorare con un lavoro più serio, che poi mi è passata semplicemente stando lì dentro e capendo come funzionano le cose. Da parte mia ti direi che è normalissimo passare il primo periodo dove si trovano delle difficoltà e ci sta non riuscire a capire tutto subito. Non farti rovinare le giornate da queste cose, fa parte del processo di apprendimento. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Le prime settimane non sono state semplici, ma in generale il primo anno mi ha fatto attraversare certi ostacoli, ed estendendo ulteriormente direi che il primo paio di anni è stato complicato. Vedendo più in generale, il percorso per sentirsi a proprio agio in un lavoro può essere lungo.
Bisogna pensare che si tratta comunque di uno sforzo che dà i suoi frutti, e che è difficile evitare. I primi tempi sono un percorso un po' tortuoso, ma sono un investimento di energie necessario. Comunque solitamente alcuni aspetti ansiosi più forti sono propri dei primi giorni e settimane, e poi pian piano si alleviano. Successivamente magari ci sono altre paure, ma non è tutto immutabile. Personalmente non avevo quel tipo di pensieri che impediva di assimilare le nozioni. Sull'assimilare le nozioni sono sempre stato abbastanza propenso per inclinazione personale. Avevo invece altri aspetti di ansia molto forte, come l'interagire con colleghi al di fuori dell'ufficio di appartenenza, e dover usare il telefono. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Ciao a tutti....io ho fatto 3 lavori a tempo indeterminato e sono scappato da tutti e 3....mi hanno sempre messo troppo a disagio la mia sensazione di inadeguatezza e la mia maledetta iperidrosi....anche il piu' buono dei colleghi quando capisce che ho problemi che sudo troppo che non riesco a fare i lavori manuali, gli aloni sotto le ascelle ecc ecc....ti allontana...ti prende in giro...ti denigra...e i capi? Ti sghignazzano dietro come fossi un cavolo di pazzo/malato/fuori di testa.......io dal primo lavoro (avevo 23 anni) all'ultimo (lo scorso anno) ho sempre fatto troppa fatica a fare tutto cio' che i colleghi facevano con tranquillita'.....e tutto perche'? Come ho letto gia' nei vostri post a causa di come sono stato trattato credo da piccolino (non lo ricordo) e da adolescente da mio padre...ovvero come un deficiente impedito buono a nulla di cui vergognarsi...e a cui non vale la pena insegnare nulla..infatti vedevo mio padre farsi il mazzo in due lavori manuali per pagarmi le scuole e vedermi far fatica a prendere pure il diploma....perche' le troppe ansie mi hanno ucciso nei mezzi pubblici...in classe...nella vita/non vita sociale....e mio padre vedendo che uscito dal diploma ho accettato un lavoro in fabbrica seppur leggero in ambito elettronico deve essere stato deluso definitivamente.....e' ovvio....cosi' porto sulle spalle sia il fatto di essere sempre stato trattato come un imbecille pazzo e malato (ero pieno di tic...) ed anche quello di avergli fatto fare tanti sacrifici inutilmente.....:(
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Grazie a tutti per le risposte, la tattica di prendere appunti la uso già, poco importa se sembro scema.
Spero che con il tempo, lo studio e la pratica diventi un po' più sciolta e bravina |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Queste situazioni mi sono capitate più e più volte e di avere pensieri intrusivi, sono tutti pensieri derivanti dalle insicurezze di fondo, ossia non sentirsi capaci a prescindere. Però poi col tempo data la quantità di volte che mi son ritrovato in queste situazioni ho capito che il problema è la mancanza di fiducia. La cosa che devi fare è portarti pazienza, perchè quello di cui hai bisogno è solo del tempo, evitare di paragonarti agli altri e cercare di autorassicurarsi. I pensieri da evitare e da fare sono questi....e poi anche non ossessionarsi con il lavoro, poichè tutto lavoro e niente spasso, il morale scende in basso! |
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