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Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Fra le due cose, cosa è meglio:
Parlare poco: non saltano fuori la timidezza e l'insicurezza, pero' non ti esponi, non ti fai conoscere, non leghi con le persone Parlare di più: inevitabilmente saltano fuori timidezza e insicurezza, pero' ti fai di piu' conoscere |
Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Il problema è piuttosto il rischio che più si parla più gente venga a conoscenza dei fatti propri.
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In teoria sarebbe meglio la seconda opzione, in quanto esponendosi è più facile trovare persone affini.
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Io non mi confido più con nessuno visto che quando l'ho fatto non è servito a nulla e anzi avrei fatto meglio a stare zitto ma dipende molto con chi ci si confida e cosa gli si confida.
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
È una domanda specifica avente un elemento fin troppo generico: gli altri "chi"?
A parte ciò, l'unica certezza che si ha è quella di non esordire fin da subito con l'opzione numero 2. |
Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
non so cos'è meglio, fin da piccolo non mi sono mai confidato con nessuno, anche se a volte il bisogno lo sento
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Per fare colpo sugli altri indubitabilmente la 2
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Penso sia meglio fare una selezione ,quindi dire poco a persone fidate
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
In partenza la prima, sul lungo la seconda..
A patto che ne valga veramente la pena e si sia instaurato un rapporto tale che nel peggiore dei casi non succede nulla (lettura non per ansiosi!). Per spiegarmi meglio, trovo inutile forzato e persino esibizionista aprirsi da subito e mettere a nudo i propri problemi o le proprie riflessioni "intime", ma nell'ottica di sviluppare un rapporto più sano e profondo bisogna fare quello step in più e aprirsi. Purtroppo però bisogna tenere da conto che non tutte le persone sono le giuste persone e quindi andrebbe fatta un'attenta selezione andando a pescare dal mazzo solo quelle persone per cui non cambia nulla. Il vantaggio di aprirsi subito è notevole, purtroppo le reazioni delle persone saranno nella maggior parte dei casi false. |
Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
vabbè un miliardo di vecchie lire sono 500 mila euro, qui a milano fai fatica a comprarti una casa....
un miliardo di euro sarebbe diverso, potrei anche rispondere :pensando: |
Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Direi in senso assoluto la seconda, per imparare ad esternare, però dipende anche con chi, non è sempre conveniente.
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Parlare di meno con certa gente, di più con altri.
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Io dico la mia. Ovviamente è meglio la seconda opzione però bisogna fare delle considerazioni: la società odierna ci vuole estroversi, con voglia di vivere e con il sorriso perennemente stampato sulla faccia. Va bene essere di facile parlantina, questo attira le persone (il timido/fobico le allontana) però bisogna tener presente che non è tanto di consuetudine parlare dei propri problemi (soprattutto quelli psicologici), va bene parlare di qualsiasi cosa ma di quelli no, nemmeno il più estroversone e normalioide parlerà dei suoi problemi perché teme sull' incolumità della propria dignità oppure
di perdere i propri amici: i problemi non devono esistere. Io, se dovessi sfogarmi riguardo le mie difficoltà causate dalla mia condizione da fobica sociale, preferisco starmene zitta: nessuno, tantomeno, sa su ciò che ho confidato qui, sul forum. Comunque questa è la mia opinione. |
Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
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Così come può essere un'altra strategia l'aprirsi subito (almeno in apparenza). Come dice Claire, conta tanto la capacità di resistere al giudizio altrui. Meglio ancora, l' antifragilità (per dirla alla Nassim Taleb), ovvero la capacità di ricostruirsi più forti di prima dopo un evento spiacevole (come può essere un giudizio molto forte ricevuto da una persona molto insicura). Aggiungo che "parlare" è molto generico. Si può parlare al fine di esporsi, oppure al fine di testare il terreno, oppure anche solo per influenzare l'altro/a a parlare a sua volta. Imho comunque, nell''intenzione dell'OP c'è il quesito su cosa sia meglio tra far venir fuori gli attriti appena possibile oppure celarli. Da questo punto di vista credo che tendenzialmente far emergere le cose sia spesso (non sempre) la strategia preferibile, in quanto i problemi che altrimenti rimarrebbero impliciti potrebbero dar adito a interpretazioni distorte (es: venir scambiata la propria timidezza per altezzosità e ritrovarsi evitati dagli altri). |
Credo che non ci sia una soluzione universale che vada bene sempre...ma, un buon modo sia quello di calibrare la propria comunicazione a seconda del contesto in cui ci si trovi e alle persone con cui si deve interagire: ad esempio con i colleghi di lavoro, non parlerò allo stesso modo che con degli amici....se devo parlare con una persona anziana..non userò gli stessi termini che con un adolescente. Se sono in un gruppo di metallari..non dirò le stesse cose che se fossi in uno di studenti universitari.
Questa è una regola piuttosto generica. Riguardo al fatto se confidarsi o meno...se dire qualcosa di più o di meno...anche qua non c'è una regola fissa. Cmq una buona norma sarebbe prima di parlare ascoltare bene quello che dicono le altre persone...e come lo dicono..cercando di fare il caso ai particolari..come la postura, il linguaggio del corpo....se ci si riesce ovviamente. Solo con la pratica e l'esercizio si capisce meglio con chi e quando parlare.....e ovviamente anche quando è più vantaggioso tacere. |
Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
se non parli saranno gli altri a farlo alle tue spalle, e di sicuro non saranno teneri. Quindi meglio la seconda.
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Re: Domanda da un miliardo: cosa è meglio?
Parlare il giusto no? :interrogativo:
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