![]() |
pillole di sociofobia
Oggi è stata un po' dura, che bello sapere però che qui c'è chi può capirmi e posso sfogarmi senza filtri tutto sommato. Anni fa ero molto più sociofobica nei confronti delle persone ma quando mi trovo in posti con molta gente in poco spazio ritorno in parte come una volta. Ero in bus seduta e piano piano si era riempito(è giusta come frase?boh ahah). Non sapevo dove guardare, provavo disagio a incrociare lo sguardo delle persone(una volta non guardavo mai, mai nessuno negli occhi)mi sentivo fissata continuamente, controllavo mentalmente ogni mio movimento ed espressione. Poi salgono due vecchietti, lei si siede vicino a me, io chiedo al signore se volesse sedersi, lui rifiuta. è stata tipo cosi:
-vuole sedersi? -no grazie, ho appoggiato le borse, non serve -sicuro? non è un problema - no no grazie alzo lo sguardo e come pensavo metà delle persone stavano fissando la scena e a me sale proprio il panico. volevo solo urlare 'che cazzo guardate' ma so di essere io quella strana, non loro. rimetto le cuffie e intanto penso tra me e me... dovevo alzarmi lo stesso? ma no io gliel'ho chiesto, poteva accettare se voleva, ecc ecc e via così non ne posso più, non riesco davvero a stare tra la gente, ne ho paura e quando interagisco non sono più io, non mi riconosco, in più ho sempre l'impressione che mi imbroglino. Una volta ero davvero peggio e ho paura che non potrò mai cambiare del tutto. per alcuni può essere una mega cazzata ma purtroppo per me è una prigione enorme. Voi? avete episodi da raccontare? Com'è andata la vostra giornata? |
Re: le nostre pillole di sociofobia
Episodi in generale non ne ho da raccontare ma momenti imbarazzanti a causa della mia timidezza si. Per esempio quando mi portavo dietro qualcuno per chiedere di mettere nei locali i volantini per cercare lavoro o attaccare bottone con i commessi quando esco anche solo per comprare qualcosa. Sento in queste occasioni una specie di forte imbarazzo misto a vergogna.
|
Re: pillole di sociofobia
Quote:
Nel cesto di mele marce, la mela sbagliata e' quella buona |
Re: le nostre pillole di sociofobia
Una cosa simile di pensieri invasivi mi capita quando vado a camminare (infatti non ci vado da molto).
Finché sono solo io e la natura va bene ma mi basta vedere una persona giungere da lontano per iniziare a rivedere tutti i miei programmi. Se mi viene incontro penso che dovrò allungare il giro per non tornare indietro subito dopo di lei. Se invece va nella mia stessa direzione e mi trovo costretta a sorpassarla penso di dover tornare indietro prima che accada perché non voglio doverle camminare davanti. Questo è un minimo esempio di come mi senta condizionata dalla esistenza degli altri. Di come non riesca ad avere un punto fermo in me. Anche gli estranei arrivano a farmi cambiare rotta. |
Oggi son passata in piazza(ora ricordo perché la odio) e c'erano dei vecchietti seduti all'aperto in un tavolino... già mentre arrivavo in quella direzione si son messi a ridere e quando ci son passata vicino la vecchia ha detto tipo:aspetta aspetta che passi (guardandomi)
Ecco io ora ci ripenso e provo rabbia perché avrei dovuto dirle qualcosa, insultarla perché non è giusto che poi son sempre io a corrodermi dentro per ste cazzate... Almeno mi sarei sfogata. Non è normale prendersela per ste cose ma io le odio proprio, dai vecchi poi... Potrebbero crepare al posto di vivere così da viscidi |
Re: pillole di sociofobia
Quote:
|
Io sto svolgendo un tirocinio di durata annuale in Asl e proprio oggi ho dovuto, nel ruolo di educatrice, condurre le attività del gruppo riabilitativo che sto seguendo. Mi sono sentita un'incompetente e super imbranata, come avviene nella maggior parte delle situazioni del resto...
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:19. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.