Diamo il reddito ai sociofobici?
Apro questa discussione per parlare, scambiare informazioni e pareri, sul reddito di cittadinanza (che io chiamo anche reddito di cittadinansia viste tutte le implicazioni sociali e burocratiche a cui bisogna far fronte per averlo) introdotto dall'attuale governo. Non mi interessano particolarmente le considerazioni politiche, anche se so che saranno inevitabili, più che altro questo topic dovrebbe offrire spunti per parlare delle opportunità, delle modalità e dei limiti che quello strumento porta a chi cerca di 'sistemarsi' (intendo più che altro lavorativamente e non riguardo alle ambizioni di chi ha solo interesse ad avere i soldi dallo Stato per il maggior tempo possibile). Solo da internet mi sembra che non si riescano a reperire tutte le informazioni di cui si può aver bisogno, prima di tutte quella sull'avere o meno i requisiti per il sussidio, per cui sarebbe utile una discussione che sia un punto di incontro per consultarsi e aggiornarsi su questo tema.
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Bel thread.Sarebbe anche carino sapere se degli utenti di FS pensano di fare domanda per il Rdc. Non tanto per fare pettegolezzi, ma per condividere l'evolversi della loro esperienza e fare delle considerazioni.
Comunque, io penso di rientrare nella fascia del Rdc, ma per ora me ne tengo alla larga; aspetto di finire le scuole serali e poi vediamo cosa mi dirà la vita. :mrgreen: |
Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Sempre stato contrario al reddito di grattapanza. Sono invece favorevole al salario minimo garantito.
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
è più semplice e meno impegnativo trovarsi un lavoro che richiedere l'rdc,cmq trovo strano che chi si definisce di sinistra sia contrario ad un piccolo reddito per aiutare le fasce più disagiate della popolazione.
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Sono contraria. Era meglio che investivano quei soldi in nuovi posti di lavoro/per migliorare il mercato del lavoro
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Profondamente contraria e incazzata col reddito di cittadinanza.
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
io non ci vado a chiederlo, perché ho la residenza ancora da mia madre e poi perché voglio un lavoro. Solo quello. E lo troverò (come ho sempre fatto)
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Non so nulla di sto reddito, né come si prende né come è stato concepito in generale.
Quel che so è che è arrivato il momento che si inizi a pensare a qualche forma di sostegno per le famiglie, visto che reddito=lavoro sarà un'equazione sempre più del passato. |
Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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Per il periodo non saprei, probabile che non ci siano vincoli per le aziende e possano farti contratti anche per un tempo inferiore a quello del sostegno. Quote:
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Io rimango perplesso dalle risposte,per molti era normale mantenere cittadini di altri stati per 2 anni al costo di oltre 1000euro al mese ma dare un piccolo contributo per 18 mesi a cittadini disoccupati con vincoli e obblighi pazzeschi invece sono soldi buttati,avete un concetto di stato sociale e cittadinanza a mio parere veramente distorto e malato.
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Ma comunque se ti trovano un lavoro a 90 km da casa ti devi trasferire lo stesso, mica sono pochi.
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
La psico mi ha consigliato di fare richiesta e ne ho parlato con la psico del lavoro all'Informagiovani.
I requisiti che potevano interessarmi sono 3: Reddito annuo inferiore ai 9000 euro. Seconda casa di valore inferiore ai 30000 euro. Conto in banca intestato inferiore ai 6000 euro. Poi ci sono altre cose, tipo non devi avere il macchinone, la barca, ste cose qui, ma a me non interessa. E non essere a carico dei genitori. I soldi (per persona singola vanno dai 450 ai 780 a seconda del bisogno, mi sembra) non saranno liquidi, verrà rilasciata una card, tutti i pagamenti devono essere fatti con la stessa in modo da risultare tracciabili e verranno usati per: affitto/mutuo, bollette, spesa. Si possono ritirare 100 euro in contanti. I soldi a fine mese devono finire tutti, altrimenti chiedono il rimborso. Per il lavoro le chiamate sono 3: la prima entro 150km di distanza, la seconda entro 250km, la terza in tutta Italia (mi sembra di aver letto così). Dovrò prendere appuntamento al caf per vedere se ci rientro. |
Salario minimo orario (fissato a livelli decenti, non 7-8€) e riduzione dell'orario di lavoro sarebbero conquiste di sinistra vere e proprie.
Il reddito di cittadinanza è giusto un tampone necessario per tenere in piedi questo sistema economico ancora qualche anno - comunque niente contro il concetto in sé, solo che a queste condizioni, allo stato attuale, è più una concessione che una conquista. Edit: ah ecco, preceduto da Muttley con Rizzo |
Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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Ma la psico del lavoro mi ha detto che indicano una distanza massima, ma nel percorso sarai seguito e cercheranno di venirti incontro, ovvio che non ti proporranno mai una distanza eccessiva rispetto al luogo nel quale vivi. |
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Se fosse una retribuzione a vita aspettando che trovi lavoro da solo, seh lallero, nessuno lo cercherebbe più. |
Facendo un discorso sul RDC per fobici non saprei la sua utilità, ti trovano un lavoro nel raggio di 100 km e se non ti sta bene un altro lavoro in tutta Italia. Per un fobico mi sembra una situazione traumatica; una soluzione che non tiene conto delle nostre problematiche nel relazionarci con altre persone e nello spostarci in ambienti nuovi, ti devi adattare e basta sennò amen. Più che soluzione io lo vedo come un incubo, poi per chi non ha i nostri problemi non sarà così.
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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La residenza ce l'ho da sola, quindi boh, l'unica è parlare con quelli del caf e vedere che dicono. :pensando: |
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
E' assolutamente giusto dare il reddito a chi è povero, visto che ci tolgono il lavoro, poi sento solo polemiche inutili, quando hanno aiutato le banche con i soldi pubblici tutti zitti, adesso che bisogna aiutare i poveri non va bene, assurdo.
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Svalvolato ineccepibile come sempre nelle sue analisi sulla direzione che ha preso il mondo del lavoro e il futuro che ci attende,mentre in tv ci raccontano che i pomodori senza gli schiavi del terzo mondo non si raccolgono i software stanno sostituendo i lavoratori italiani nel silenzio della classe politica.
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Il problema del RdC IMO è che NON è un RdC. Se lo fosse sarebbe una cosa ottima, chi ha meno degli altri e non ha sufficienti mezzi di sostentamento va aiutato finché non trova un lavoro dignitoso, che lo renda autosufficiente. Quote:
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Che è una porcata incredibile. Quello penso. Così facendo chi fino ad ora ha avuto una difficoltà incredibile ad inserirsi nel mondo del lavoro rischia di non inserirsi mai più. Non ho i requisiti e anche se li avessi avuti non mi sarebbe comunque interessato. Quando Monti diceva che il lavoro andava proposto anche da luoghi più lontani era brutto e cattivo, ora che lo fanno invece questi cialtroni...
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"Ridare dignità"... Ti dico cosa mi ha detto una persona, davvero povera che avrebbe tutti i requisiti per il reddito ma che non farà richiesta per sue convinzioni "Non voglio la carità, voglio lavorare". Una sua amica che fa la parrucchiera in nero invece ne farà richiesta e molto probabilmente non smetterà di fare la parrucchiera in nero beccandosi anche il RdC: chi delle 2 ha più dignità? E non mi venire a dire di controlli, carcere e altro che basta vedere i falsi disabili e chi lavora in cassa integrazione per capire come vanno i controlli in Italia. |
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Un'altra cosa, quanti in Italia vivono sopra alle proprie possibilità? Nel senso che io mi sono rotta il caXXo di gente che piange povertà ma ha i capelli freschi di parrucchiera, trucco perfetto, iPhone, che dice che non arriva a fine mese ma dopo i soldi per viaggetti e cenette fuori ci sono! A voi stanno sul cazzo i mori arrivati sul barcone, a me stanno sul cazzo i lagnoni falsoni che alla fine fanno una vita migliore della mia! |
Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Probabilmente ci sarà chi lo utilizzerà per tirare a campare per un paio di anni, soprattutto al sud che il lavoro nn c'è e probabilmente rifiuterà le altre 2 proposte dopo la prima che nn arriverà, che saranno probabilmente persone con famiglia che nn si sposteranno se poi a 800 km gli danno 5 euro l ora. Per molti giovani però sarebbe un trampolino di lancio per spostarsi, col lavoro già assicurato. C'è gente che a 35 anni nn ha mai lavorato e nn sa manco muoversi nel mondo del lavoro.
Questi però sono solo palliativi, andiamo incontro a... Quote:
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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al paragrafo 'Nuovo nucleo familiare ISEE' sembra che non ci siano altri requisiti, per richiedere il reddito, se non la residenza per chi ha almeno 26 anni, nè specifica un tempo minimo riguardo alla residenza. Almeno io ho dedotto questo considerando che le condizioni indicate debbano valere contemporaneamente per essere considerati appartenenti al nucleo famigliare. |
Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
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Re: Diamo il reddito ai sociofobici?
Io non ho diritto, da ex hikikomori il luogo di lavoro del mio attuale tirocinio sta a 1km da casa mia e ci vado a piedi perché non riesco a guidare e a prendere i mezzi pubblici. Presto diventeranno 3 km e inizierò ad usare la bici perché per raggiungere la nuova sede a piedi ci metto poco più di mezz'ora e nonostante mi piaccia camminare non è pratico.
Anche se dovessi averne diritto non accetterei mai perché pensare di dover fare 100 km o 100 minuti di viaggio per sola andata (ma poi viaggio come? cioè che mezzi?) ovviamente non è detto che tu abbia la sfiga che ti capiti così lontano però devi prepararti psicologicamente ad accettarlo, non parliamo poi del fatto che se rifiuti diventano 250 km e poi dopo tutta Italia. Bisogna pensare seriamente di trasferirsi e mancanza di soldi a parte per me sarebbe impossibile avrei un crollo nervoso. Cioè già accettare di trovare lavoro, sentirsi all'altezza del compito, avere colleghi nuovi, avere a che fare con chissà quali e quante persone nuove si aggiungerebbe un viaggio su mezzi pubblici così lungo in un posto lontano da casa, passare così tanto tempo fuori significa aver molto meno tempo per "ricaricarmi" a casa. È impensabile, almeno per me. |
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