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Maximilian74 23-12-2018 19:48

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2198345)
vabbè ma questo è normale da che mondo è mondo, ma a parte questo penso che ce ne sia anche per noi.. o almeno c'è stato.. io qualche donna me la sono fatta sfuggire.. parliamo di numeri ridicoli eh, però è capitato. una volta perché non era il momento, oppure stavo male, oppure ero grasso, oppure mi vedevo grasso.. poi quando stai un po' meglio ti rendi conto che quella ragazza era bellina e buona d'animo e pure simpatica.. però io dormivo, e nel frattempo quella ha un compagno e un figlio.. ora vedo come mi guarda, mi sorride, perde mezz'ora a parlare con me pur avendo altro da fare, ma ormai è andata

A me nessuna mi ha mai cagato

Keith 23-12-2018 19:52

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2198348)
A me nessuna mi ha mai cagato

aspè, non sto dicendo che per me hanno scalato montagne o solcato mari..no, niente di che, però col senno di poi si capiva che ci poteva essere un minimo di interesse, su cui c'era da lavorarci su, certo.. però si poteva fare.. ma meglio dar retta alla mia coscienza (che ha sempre ragione) che dice "sarebbe stato uno dei tanti buchi nell'acqua"

cancellato18934 23-12-2018 19:57

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2198347)
Son discorsi che sento fare da quando sono iscritta qui e il paragone era fin dal principio tra il fobico e chi invece ha successo, magari non era un tuo commento ma di altri e a quelli ho risposto.

In ogni caso non ho provocato proprio nessuno coi miei interventi, ma vabè.

Non mi pare, basta leggere per capire.. Potresti almeno essere onesta ammettendo di aver avuto un comportamento sbagliato. Evidentemente è facile nascondersi sempre e comunque dietro la fobia. Ma vabbè.. amen

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

Masterplan92 23-12-2018 20:17

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Vado a magnarmi na pizza

Takkuri 24-12-2018 02:13

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198225)
Tutto questo meccanismo qua a mio avviso sarebbe molto meno accentuato se si avesse una vita relazionale nella norma, quindi sempre a quello si torna, e ai motivi per cui non si riesce ad avere/non si vuole una vita relazionale. Ma sarò uno dei pochi che si è iscritto ed ha questo tipo di problematiche, la maggior parte vedo che sta bene e sta qua solo perché la società è iniqua..............

Io un po' di vita sociale l'ho avuta nel corso degli anni ma i miglioramenti in questo senso non hanno portato a nulla. Anche conoscendo donne un minimo in profondità resti sempre invisibile, al massimo diventi l'amichetto asessuato.
Comunque sì, la società è iniqua.

Moonwatcher 24-12-2018 13:57

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Takkuri (Messaggio 2198563)
Io un po' di vita sociale l'ho avuta

Ma c'erano I due ingredienti necessari ?

Moonwatcher 24-12-2018 14:36

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2198235)
Che cosa intendi di preciso con vita relazionale nella norma? Per me ad esempio questa cosa non è fondamentale per avere una relazione sentimentale, ci sono persone che riescono ad avere l'una e non riescono ad avere l'altra e viceversa (oppure non vogliono)

Cioè ci sono persone che sono inibite e non riescono ad avere relazioni umane significative ma che non hanno alcun problema ad avere una relazione sentimentale? In qualche caso eccezionale diciamo che è possibile, ma lo ritengo comunque un caso particolare. Mi quadrerebbe poi poco perché se sostenessi questo allora non capirei il senso della discussione, non ipotizzava il contrario? Presumo che il senso di quello che mi stai dicendo è che ci sono persone, che seppur non avendo alcun problema di socializzazione, preferiscono per inclinazione personale non avere una vita sociale e ciononostante non hanno problemi a trovare una compagna. Ci sta. Ma allora non sono persone problematiche, per loro è tutto a posto, di nuovo non vedo perché parlarne. Il punto è che io credo che per una persona con forti problematiche relazionali per assurdo l'unico modo (o quasi, salvo eccezioni) di riuscire ad avere una relazione (diciamo l'unica strada che innalza le probabilità) sia di avere una vita relazionale più estesa possibile. Ciò richiede in primis di trovare un terreno adeguato, dove ci sia tanto il rispetto quanto la condivisione. Ma richiede anche di lavorare su forze interne che spingono verso il non volere una vita relazionale perché quella che si è sperimentata è stata insoddisfacente o addirittura umiliante (anche qui possono esserci eccezioni, ma presumo che la maggioranza degli esseri umani senta l'esigenza di un minimo di vita di relazione). Superate queste difficoltà, che per non essere frainteso sono ENORMI, il vantaggio però poi è che conoscendo molte persone ritengo sia più probabile trovare anche una relazione sentimentale.

XL 25-12-2018 15:12

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198621)
Cioè ci sono persone che sono inibite e non riescono ad avere relazioni umane significative ma che non hanno alcun problema ad avere una relazione sentimentale? In qualche caso eccezionale diciamo che è possibile, ma lo ritengo comunque un caso particolare. Mi quadrerebbe poi poco perché se sostenessi questo allora non capirei il senso della discussione, non ipotizzava il contrario? Presumo che il senso di quello che mi stai dicendo è che ci sono persone, che seppur non avendo alcun problema di socializzazione, preferiscono per inclinazione personale non avere una vita sociale e ciononostante non hanno problemi a trovare una compagna. Ci sta. Ma allora non sono persone problematiche, per loro è tutto a posto, di nuovo non vedo perché parlarne. Il punto è che io credo che per una persona con forti problematiche relazionali per assurdo l'unico modo (o quasi, salvo eccezioni) di riuscire ad avere una relazione (diciamo l'unica strada che innalza le probabilità) sia di avere una vita relazionale più estesa possibile. Ciò richiede in primis di trovare un terreno adeguato, dove ci sia tanto il rispetto quanto la condivisione. Ma richiede anche di lavorare su forze interne che spingono verso il non volere una vita relazionale perché quella che si è sperimentata è stata insoddisfacente o addirittura umiliante (anche qui possono esserci eccezioni, ma presumo che la maggioranza degli esseri umani senta l'esigenza di un minimo di vita di relazione). Superate queste difficoltà, che per non essere frainteso sono ENORMI, il vantaggio però poi è che conoscendo molte persone ritengo sia più probabile trovare anche una relazione sentimentale.

Ma il vantaggio supera poi gli svantaggi?
Perché una vita relazionale molto estesa implica anche un enorme investimento di energie, almeno per me è così, e se poi io individualmente non mi sento appagato da queste cose?
Io non so a voi, ma a me viene voglia proprio poi di staccare la testa ai miei simili e cose del genere quando sono in contatto con questi e subisco rifiuti, umiliazioni e frustrazioni varie.
Il terreno adeguato come lo trovi senza relazionarti? E se poi relazionandoti in continuazione trovi terreni adeguati in senso di condivisione e rispetto ma inadeguati per trovare una partner?
Io personalmente ho trovato condivisione e rispetto in certi ambienti maschili, ma si era tutti abbastanza incapaci di relazionarsi con l'altro sesso (e le probabilità restavano uguali), in ambienti diversi invece non ho trovato condivisione e rispetto, c'era sempre una forma di competitività e gerarchie varie dove poi stavo messo male.

Secondo me se si vuol trovare una partner bisogna cercare gruppi dove diventi tu il preferito in tal senso per contrasto, solo così aumentano significativamente le probabilità che una donna si interessi a te.
Se riesci ad introdurti in un gruppo dove ci sono altri maschi e c'è una o più donne che ti interessano e sai che gerarchicamente stai messo meglio di loro... E' quasi fatta.
Se devi aumentare le probabilità conviene cercare gruppi di inferiori (in termini di preferenze sessuali) dove sei tu uno di quelli che hanno più diritti, non di pari dove i diritti (soprattutto quelli di accoppiamento... Sono gli stessi).

Comunque dipende anche da che tipo di donna cerchi, magari il tipo di donna che cerchi e che ti attrarrebbe non dà retta a gruppi di tuoi pari (o inferiori) che potresti frequentare, magari frequenta solo gruppi dove ci sono maschi migliori di te (in termini di preferenze sessuali e di accoppiamento), ed in tal senso sei fregato.
Non ti basta solo relazionarti, devi proprio diventare un maschio più dominante acquisendo le caratteristiche attrattive che ti mancano. Non è solo più un problema legato all'essere aperti o meno alle relazioni...

Ad esempio un barbone può essere apertissimo nel voler frequentare questo o quel gruppo, ma secondo me se non riesce a mettersi con una modella (faccio il solito esempio estremo, ma possiamo anche usare classi gerarchicamente più vicine, lo stesso il barbone è fregato) non è dovuto solo al fatto (che per difesa avendo afferrato certe dinamiche) è chiuso e non vuol frequentare certi ambienti dell'alta società.
Se il barbone ci provasse soltanto a frequentare certi ambienti restando barbone, verrà allontanato di forza.
Gli sarà permesso al più di farlo in quanto caso umano e oggetto di aiuti umanitari.

La puoi estendere quanto ti pare la vita di relazione, il problema è più generale e la sua soluzione non dipende più da questo tipo di scelte, bisognerebbe cercare di squartare, fare a pezzi e ricomporre tutta l'organizzazione di classi e gruppi così come la osserviamo o modificare te stesso rivoltandoti come un calzino per andare incontro a certe preferenze femminili (del tipo di femmina che potrebbe attrarti).

In base a come ho afferrato io il problema, la maggiore apertura da sola non basta. Bisognerebbe prima modificarsi in altri sensi (il barbone dovrebbe trovare lavoro, tenersi pulito, non vivere più per strada, diventare praticamente un'altra persona) e poi dopo magari si può pensare di poter frequentare altri gruppi di persone dove si verrà presi in considerazione.

Un barbone le uniche possibilità di relazione tra pari (dove c'è rispetto e condivisione) le può avere con altri barboni. E se qua in mezzo non ci sono donne che lo interessano, che li frequenti o meno altri barboni non modifica in nessun senso le sue possibilità di accoppiamento visto che magari non ha nessun interesse a mettersi con un'altra barbona o le donne che vivono così.

Keith 25-12-2018 17:05

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198621)

Saggia riflessione! Chi ha problemi relazionali ha quasi sempre, anzi togliamo anche il quasi, problemi anche a trovare partner.

Keith 25-12-2018 17:14

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2198980)
Io personalmente ho trovato condivisione e rispetto in certi ambienti maschili, ma si era tutti abbastanza incapaci di relazionarsi con l'altro sesso (e le probabilità restavano uguali)

Vero. Anche io ho sempre avuto amici sfigatelli, le migliori persone che mi potessero capitare, ma questo tipo di persone donne non ne portano e non ne attirano. zero.
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2198980)
In base a come ho afferrato io il problema, la maggiore apertura da sola non basta. Bisognerebbe prima modificarsi in altri sensi

E' quello che la mia coscienza (che lei lo sa, la coscienza, come funziona, è esperta e ne ha viste..) mi suggerisce di fare: di evitare di frequentare gente se non si è in grado, sia come tenuta psichica sia come forma fisica di frequentarli.
La parte razionale direbbe "buttati, che ti frega, siamo tutti esseri umani, andrà bene lo stesso" E' una guerra fra le due parti, e le guerre non si possono fare, bisogna mediare, fare qualcosa che accontenti entrambi. Ma la coscienza è la coscienza, conta di più e va accontentata di più.

Maximilian74 25-12-2018 17:51

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2199010)
Vero. Anche io ho sempre avuto amici sfigatelli, le migliori persone che mi potessero capitare, ma questo tipo di persone donne non ne portano e non ne attirano. zero.

E' quello che la mia coscienza (che lei lo sa, la coscienza, come funziona, è esperta e ne ha viste..) mi suggerisce di fare: di evitare di frequentare gente se non si è in grado, sia come tenuta psichica sia come forma fisica di frequentarli.
La parte razionale direbbe "buttati, che ti frega, siamo tutti esseri umani, andrà bene lo stesso" E' una guerra fra le due parti, e le guerre non si possono fare, bisogna mediare, fare qualcosa che accontenti entrambi. Ma la coscienza è la coscienza, conta di più e va accontentata di più.

non è vero, come sostengono alcune persone, che basta buttarsi e tutto si risolve. Sarebbe troppo bello e semplice se fosse davvero così. Ti butti a fare che? Con una donna? Ti butti in una tavolata piena di estroversi? E poi? Tanto rimane l'incapacità a essere come loro.

muttley 25-12-2018 18:51

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2198980)
Io non so a voi, ma a me viene voglia proprio poi di staccare la testa ai miei simili e cose del genere quando sono in contatto con questi e subisco rifiuti, umiliazioni e frustrazioni varie.

Dovresti interrogarti sul perché arrivi a provare queste reazioni invece di osservarle e rilevarle come immodificabili, fin quasi al punto da razionalizzarle in quanto parte ineliminabile di te o filtrarle attraverso una lettura morale (della serie "non sono io ad essere particolarmente sensibile su certe questione o in determinati contesti, è la società a rivelarsi ingiusta, iniqua, immorale, competitiva e tendente ad estromettere i deboli").

Keith 25-12-2018 21:15

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2199022)
non è vero, come sostengono alcune persone, che basta buttarsi e tutto si risolve. Sarebbe troppo bello e semplice se fosse davvero così. Ti butti a fare che? Con una donna? Ti butti in una tavolata piena di estroversi? E poi? Tanto rimane l'incapacità a essere come loro.

vero. ma più ci si isola e si evita e più la distanza diventa grande, l'incapacità diventa handicap, etc.
bisognerebbe buttarsi ma con le spalle larghe.. possibile, ma non facile.
tutti discorsi al vento, lo so, in molti ci abbiamo provato ma ne siamo usciti sconfitti. Io non mollo cmq, rimando solo la battaglia, non posso mollare, ne va della mia vita. L'isolamento totale che mi si sta prospettando non fa per me.

XL 25-12-2018 21:33

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2199049)
Dovresti interrogarti sul perché arrivi a provare queste reazioni invece di osservarle e rilevarle come immodificabili, fin quasi al punto da razionalizzarle in quanto parte ineliminabile di te o filtrarle attraverso una lettura morale (della serie "non sono io ad essere particolarmente sensibile su certe questione o in determinati contesti, è la società a rivelarsi ingiusta, iniqua, immorale, competitiva e tendente ad estromettere i deboli").

E' una cosa questa che non capisco proprio.
Mi irritano delle persone perché mi sta sulle palle essere trattato in certi modi, va bene come spiegazione?
Che spiegazione dovrei dare? :nonso:

Se tu mi dici "ma non dovrebbe starti così tanto sulle palle esser trattato così perché altri non si irritano" avverto questa cosa qua come invasiva nei confronti di una mia preferenza base, qua c'è poco da analizzare.

Potrei chiedermi anche: perché mi piacciono le donne e non gli uomini, o altro? :nonso:

Secondo te se si spiega e analizza questa cosa qua in qualche modo, posso anche diventare omosessuale, cambiare orientamento o iniziare a sentirmi attratto dagli animali?

Qua mi posso fare un mucchio di domande sulle mie reazioni (visto che ci sono individui omosessuali e via dicendo), ma cosa modificare e cosa lasciare inalterato secondo me dipende da quel che si percepisce come più periferico e più di base.

Così come ci sono persone che non si irritano tanto ad esser trattate in certi modi ci sono persone che hanno altri orientamenti sessuali, ma da questo cosa si dovrebbe dedurre?
Che io potrei avere le stesse preferenze di queste altre persone e riconoscermi sempre come tale?

Potrei chiedermi anche "Perché mi piacciono le donne e non altro? Visto che ci sono individui attratti sessualmente anche da altro".

Se a monte non riconosco come estranea o periferica una preferenza, difficilmente cercherò di modificarla volontariamente (le energie per effettuare questo cambiamento non le potrà di certo stanziare la mia organizzazione). Io potrei in linea di principio anche castrarmi o evirarmi da solo (magari così ridurrei drasticamente il desiderio sessuale e magari non si porrebbe nemmeno più il problema), ma difficilmente farei da solo una cosa del genere perché ho una preferenza avversa nucleare e di base nei confronti di questo tipo di cambiamento qua.

In linea di principio potrei esser modificato così, ma mi può modificare solo qualcosa di esterno tramite una forma di violenza che aggredisce il nucleo duro della mia identità attuale, la mia identità attuale non potrà essere collaborativa nei confronti di questo agente esterno qua, mi sembra ovvio, dovrebbe farmi cambiare senza cercare il mio consenso e collaborazione.
Se mi si vuol modificare senza violenze di questo tipo, bisognerà cercare altre forme di cambiamento che siano coerenti con le mie preferenze, certe strade sono già sbarrate a monte, o si cercano e si propongono altre vie o niente.

Certe forme di autoaggressione (o modificazione) identitaria certi tipi di identità non possono esprimerle o agirle, la loro struttura a monte impedisce certe forme di cambiamento, anche se in linea di principio risultano attuabili e possibili.

muttley 25-12-2018 22:00

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2199137)
Potrei chiedermi anche: perché mi piacciono le donne e non gli uomini, o altro? :nonso:

Dipende da quanta gente ti irrita: se mi dici che ti irrita un 50-60% delle persone, direi che sei nella media, magari pure un poco sotto. Se mi dici che ti irrita il 90% delle persone e oltre, allora direi che potrebbe essere il caso di analizzare la cosa al fine di modificarla.
Io potrei dire che mi irrita indossare la sciarpa (cosa vera in effetti: mi irrita qualsiasi cosa mi prema sulla giugulare, non ho mai saputo il perché), ma se coprirmi quella zona mi aiuta parzialmente a proteggermi dai malanni, allora lo faccio. Si ingoia una medicina amara per non ingoiarne altre più amare.
Se però dici che la solitudine tutto sommato per te è accettabile...

XL 25-12-2018 22:39

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2199146)
Dipende da quanta gente ti irrita: se mi dici che ti irrita un 50-60% delle persone, direi che sei nella media, magari pure un poco sotto. Se mi dici che ti irrita il 90% delle persone e oltre, allora direi che potrebbe essere il caso di analizzare la cosa al fine di modificarla.

Anche gli omosessuali sono una minoranza magari, ma in base a questo bisogna supporre che sarebbero facilmente collaborativi se qualcuno proponesse di fargli cambiare orientamento sessuale tramite vari espedienti? :nonso:
Vedo che proprio non sono riuscito a spiegarmi.

A me non irrita il 90% delle persone, se sto per conto mio non mi irrita nulla in questo senso, mi irritano i rifiuti e certi modi di esser trattato che diventano molto probabili, nel mio caso, quando interagisco con delle persone che potrebbero piacermi.

Dall'altra parte però mi mancano relazioni con l'altro sesso di un certo tipo, ma non so nemmeno se esponendomi in continuazione risolverei il problema davvero.

Se mi guardo intorno persone più simili a me che si relazionano con persone dell'altro sesso che potrebbero piacermi, io non ne vedo da nessuna parte.
Accoppiate alle donne che mi attraggono vedo persone che conducono tutt'altro stile di vita o che hanno un altro aspetto o che sanno fare cose che io non so fare e perciò poi penso che dovrei modificarmi in certi modi molto drastici e non basterà espormi. E qua si pone l'altro problema relativo all'identità, certe modifiche che mi renderebbero appetibile non riesco ad autoinfliggermele, certi stili di vita che osservo non riuscirei a reggerli proprio.
Avrei magari l'amore ma poi magari vorrei staccare la testa all'altra persona che "mi ama" (come ho detto prima), perché occuperei una posizione nella relazione in cui mi sento "costretto ad essere per...".
Nemmeno poi ci starei volentieri in queste relazioni così, un po' di esperienza ce l'ho per capirlo.

Così non sto bene, ma non è detto poi che starei bene colà, col colà che hai in mente tu o quelli che sostengono che esponendosi o modificandosi in certi modi specifici si risolverà il problema. Non escludo che possa esistere un colà positivo (in assoluto non posso escluderlo, non riesco ad immaginare di certo tutto quel che potrei fare, magari si possono ipnotizzare le donne con una parola che nessuno ha mai pronunciato... :mrgreen:), ma sinceramente adesso non ho più idee e riproporre sempre quelle trite e ritrite che si leggono nei manuali personalmente non mi aiuta.

Anche qua non escludo che idee del genere non possano iutare altre persone che magari si trovano in posizioni abbastanza diverse da quella che occupo io.

muttley 25-12-2018 23:35

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2199163)
Anche gli omosessuali sono una minoranza magari, ma in base a questo bisogna supporre che sarebbero facilmente collaborativi se qualcuno proponesse di fargli cambiare orientamento sessuale tramite vari espedienti? :nonso:

La minoranza omosessuale in occidente non è rimasta ferma senza fare nulla, ha cercato la via dell'accettazione da parte della società

Maximilian74 25-12-2018 23:44

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2199129)
vero. ma più ci si isola e si evita e più la distanza diventa grande, l'incapacità diventa handicap, etc.
bisognerebbe buttarsi ma con le spalle larghe.. possibile, ma non facile.
tutti discorsi al vento, lo so, in molti ci abbiamo provato ma ne siamo usciti sconfitti. Io non mollo cmq, rimando solo la battaglia, non posso mollare, ne va della mia vita. L'isolamento totale che mi si sta prospettando non fa per me.

Ti auguro di uscirne. Davvero

Takkuri 25-12-2018 23:58

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2198617)

In alcuni casi sì, ma ovviamente non ti basterà.

XL 26-12-2018 14:05

Re: La sindrome del bravo ragazzo
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2199187)
La minoranza omosessuale in occidente non è rimasta ferma senza fare nulla, ha cercato la via dell'accettazione da parte della società

Ma io dovrei riuscire a capire come modificare le preferenze femminili per ingaggiare una battaglia che potrebbe fare al caso mio.
Tu hai qualche idea su come riuscirci?
Ti ascolto.

Se però si avranno risultati tra diversi secoli, alla fine a me personalmente potrebbe anche non fregarmene nulla, non è che poi se ci guadagnano qualcosa delle persone simili a me che vivranno tra qualche secolo ci guadagno qualcosa io personalmente visto che io non voglio avere figli (e non avrò progenie o nipoti o altro e perciò non ho grandi interessi di questo tipo).

Ci vuole qualcosa che sia significativo per me, che migliori davvero la mia esistenza finché più o meno riesco a sopravvivere, il sacrificio per l'umanità o la tal classe non è di certo un gran valore per me se io individualmente mi dovrò solo sacrificare. Investo poco su queste cose qua, e mi frega poco anche di una qualche gloria dopo la morte, ci tengo poco a diventare un eroe del genere, mi si tratti bene in vita che tanto i fiori sulla mia tomba non li potrò di certo guardare o annusare. Sono prima un individuo e poi membro di questa o quella classe o specie, difendo gli interessi della classe di cui faccio parte nella misura in cui questo contribuisce a difendere gli interessi della mia persona terrena, distruggere la mia persona per far sopravvivere altri membri della classe per me non ha senso.

Se il tutto ha degli interessi, questi sono interessi del tutto, non condivisi necessariamente anche dalla parte. Ad una cellula che fa parte della coda di una lucertola non gliene può fregare di meno che la lucertola sopravvive più facilmente se le si stacca la coda, questa parte non ha alcun interesse nel far sopravvivere il tutto in tal senso.


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