![]() |
Non so come muovermi da qui in poi
Mi sento a un punto cieco
• Ho una personalità debole che mi porta a vivere con costrizione situazioni normali • La labilità dei miei confini mi rende troppo permeabile all'altro causandomi una sensazione negativa e straniante di perdita del sé • Ho paura di ferire gli altri / di essere dannosa se cerco di sottrarmi alla sensazione di subire una situazione • In più: la mia introversione è troppo spinta? Cioè, poi diventa difficile distinguere fra introversione e affaticamento nello stare con gli altri per via della debolezza, ma delle volte mi sembra di sentire che l'introversione è una maniera di come io percepisco il mondo e gli stimoli e non solo una questione di ansia sociale ed insicurezza, ma in effetti è troppo difficile distinguere bene. Se dicessi queste cose a un piscologo, cosa mi direbbe? Che devo lavorare sulla autostima? Che devo diventare più forte? Sì ma come? [Chiedo scusa se apro una discussione simile ad altre che avevo già aperto, è solo che mi sento intrappolata e una volta che sono arrivata a questo “punto” non so cosa fare...] |
Quote:
|
Re: Non so come muovermi da qui in poi
non definerei il tuo carattere "debole" per queste motivazioni. ma questo senso di costrizione lo senti anche mentre stai facendo qualcosa che ti piace e lo provi sempre? non so se è quello che intendi tu ma a me capita qualcosa del genere, tipo mi sento irritabile e poco spontanea quando sono un po' depressa oppure sono con gente di cui non mi interessa o voglio solo farmi i fatti miei perché ho già parlato troppo e devo staccare la spina... praticamente l'80% della giornata
|
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Prova ad andarci,da questo psicologo...
|
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
Ma io non ho voglia di spendere soldi per migliorarmi l'autostima, sinceramente. Cioè sta autostima devo pagarla a botte di settanta euro? Cioè qual è il percorso terapeutico per rafforzare la personalità? Poi, lasciando perdere la psicoterapia, ipotizziamo che per rafforzare la personalità io debba attraversare un periodo in cui sono aggressiva, rifiutante, scostante, isterica etc., perché boh, per compensare con una reazione estrema lo stato di prostrazione in cui io mi trovo (non per colpa degli altri), magari non sarebbe sostenibile in termini di costi e benefici, o magari ne uscirei più isolata di prima perché ormai etichettabile come isterica pazza e stronza, unito al fatto che ferirei persone che non mi hanno fatto nulla rischiando di creare danni a loro e a me stessa di riflesso per via dei sensi di colpa e di conflitti e perché poi avrei anche io un'idea pessima di me Per questo fin'ora ho scelto l'isolamento, perché è il male minore, ma non sono isolata completamente, sto coi famigliari, vedo i parenti, e oltre a questo non è nemmeno quello che voglio, l'isolamento, vorrei solo essere più forte o diversa ma più passa il tempo più non riesco a vedere come. |
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
Comunque capisco,pure io mi sento scoraggiata perchè sono arrivata a livelli importanti di disadattamento sociale nonostante le terapie. E però bisogna farsi una vita. Io prima non capivo bene,pensavo al presente.Adesso,credo per l'età,sono molto preoccupata.I genitori invecchiano e non si può sempre avere il ruolo di "figlia",poi nel mio caso devo pensare al soldo,non per adesso,per domani.Non ci pensavo granchè,ora ho realizzato, e però non so come fare. |
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
Definisco la mia personalità debole perché sento che non sopravvive all'incontro con l'altro. Mi sento come un foglio di carta assorbente La sensazione di costrizione scatta anche in situazioni normalissime in cui però mi ritrovo a "subire" qualcosa senza riuscire a sottrarmene in qualche modo. Una persona normale o direbbe che non je va oppure sopporterebbe per quel momento perché non è poi così un big deal. |
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
|
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
Ti chiederebbe: -da cosa pensi che derivino queste caratteristiche, che esperienze o parole ti vengono in mente? -cosa vuol dire personalità debole e labilità dei confini per te? -che ambiente frequenti (potresti vivere in un ambiente stressante per te, anche senza accorgertene), -ti proporrebbe di parlare delle esperienze più brutte che ti sono rimaste impresse e di comprenderle insieme, P.S. Mi sono venute in mente queste domande in base alle mie esperienze con la psicologa (la corrente della mia psicologa mi pare sia "strutturalismo cognitivo" e fa anche l'EMDR)... - Se qualcuno ti dicesse di "diventare più forte" sarebbe un segno che la persona che hai davanti non ha capito niente del problema. "Consigli" del genere non aggiungono nuove informazioni, non spiegano il procedimento da seguire e non fanno cambiare prospettiva; non servono ad un cappero. |
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
|
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Credo che in parte ho capito quello che vuol dire Joseph e credo di sentire anche parte di ciò che esprime Ondine (le onde non le so fare :mrgreen:),
Personalmente credo che con uno sforzo volontario puoi esprimerti e esprimere i tuoi pensieri agli altri. All'inizio potrai sentirti fuori luogo per ciò che dici poi si spera che non succederà più. Questo aiuta forse a rafforzare il carattere "debole". Per quanto riguarda l'agire e la costrizione a farlo imponiti di non pensarci troppo e non rimuginare perché ti sentiresti in colpa che è inevitabile visto la situazione. La perdita dei propri confini spero non sia così pesante altrimenti diventa complicato per riuscire a seguire consigli vari anche quello descritto. Se ciò invece fosse, un sostegno sarebbe l'ideale. |
Quote:
Quote:
Come si potrebbe farlo senza che vada a discapito degli altri? Ormai sono grande Highlander non l'ho visto Non ho idea di come integrare le parti della mia personalità. Quote:
Comunque il succo è che la sensazione stessa di non poter dire di no (“perché rimango bloccata senza riuscire a parlare o a muovermi”, o “per non ferire l'altro”, o “perché tanto io sono meno importante”, o “per paura di apparire scostante, rifiutante e quindi essere rifiutata di conseguenza” o “per paura di essere sgradevole”, o rovinando l'idea che ho di me e che gli altri potrebbero avere di me) a farmi nascere la sensazione di costrizione. Il problema è che io non mi sento libera forse proprio perché se mi nascono emozioni ostili io non sopporto di doverle sopprimere, mentre ipotizzo che se una persona “normale” prova antipatia, o lì per lì accetta la situazione perché non è così debole da sentirsene travolto nonostante la sgradevolezza, oppure trova la maniera di sottrarsi e di volgere le cose a suo favore. |
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
|
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
Cioè se il problema è profondo lo psicologo introspettivo purtroppo può fare ben poco, se non un sostegno e una comprensione empatica, stimolando la volontà e l'interesse. E' frustrante questo cioè che se hai un problema "leggero" puoi affrontare una terapia psicodinamica. |
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
|
Re: Non so come muovermi da qui in poi
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:42. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.