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Vostra percezione del mercato del lavoro
volevo fare un sondaggio ma per un errore del browser ho perso il modulo di compilazione, oltretutto non mi permette di eliminare il thread
Non "avete difficoltà a trovare lavoro?", bensì "come percepite attualmente la situazione italiana del mercato del lavoro?", considerando anche la quantità/qualità delle vostre conoscenze. Vi trovate d'accordo con coloro che "chi vuol lavorare un lavoro lo trova, pure abbastanza facilmente"? Fate o avete mai fatto parte di coloro che "i disoccupati/neet son solo degli inutili buoni a nulla dannosi per la società"? |
Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
chi vuole lavorare è probabile che qualcosa trova, ma sarà spesso un lavoro pesante/con orari scomodi e che si guadagna poco.
Per avere un lavoro buono con ritmi umani e stipendio normale ci vogliono buone doti sociali e un cervello "robusto". Inoltre in primo piano le conoscenze buone ma quelle fanno parte del pacchetto "doti sociali" e in secondo piano un'adeguata preparazione. |
Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Ho una grossa possibilità ma il mio limite mentale e fisico non mi permette di accettare, resto col lavoro che ho.
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Un lavoro lo si riesce a trovare in qualche modo, tenerlo è il difficile
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
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Sono abbastanza d'accordo "ma". Credo che la crisi abbia per lo più alzato lo scalino di ingresso nel mercato del lavoro per le persone professionalmente meno appetibili. Chi cioé o non è in possesso di specializzazioni spendibili, o per problemi vari (ad esempio difficoltà psicologiche, visto il forum in cui ci troviamo) risulta meno competitivo di altri candidati a parità di altre caratteristiche. Questo in sé non sarebbe stato un grosso problema, ma credo che la cosa stia mettendo alla luce la scarsa preparazione professionale dei giovani adulti in cerca di lavoro, nonché la scarsa autonomia decisionale e la mancanza di intraprendenza. Insomma i risultati di un sistema scolastico che non è in grado di accompagnare gli adolescenti verso l'età adulta. Chi vuol lavorare un lavoro lo trova? Bisogna vedere, e bisogna intenderci. Se una persona non ha alcuna competenza spendibile e si trova a dover competere con migliaia di altri candidati per una manciata di quei posti di lavoro dove non serve nessuna particolare abilità, impieghi peraltro sempre più a rischio automazione e/o outsourcing, può solo compensare con estrema intraprendenza. E non è una cosa che si acquisisce solo volendola. Sarebbe un po' come dire che uno può diventare estroverso se lo vuole. Bastasse quello :D Però, in teoria, il lavoro c'è e se non c'è ci sono ampie possibilità di crearlo. Ci sono finanziamenti a fondo perduto per l'imprenditoria, ci sono offerte formative di ogni gusto e foggia, gli imprenditori faticano a trovare personale qualificato e motivato. La triste verità è che il mercato del lavoro richiede sacrifici tali da rendere l'esistenza stessa poco sensata. Non basta che ci sia il lavoro, quello che veramente manca è la prospettiva. Ché lavorar per tirare il mese o per potersi permetter qualche sfizio mentre ci si attarda a casa dei genitori non è un vivere, è una sopravvivenza. A quel punto mi vien da capire chi si rompe i coglioni e si tira fuori dai giochi, diventando neet. |
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
I disoccupati fanno cmq girare l'economia altro che inutili.
Mandiamo a casa 500.000 immigrati e vedrete c'è doppio lavoro per tutti e pure per le donne. Le famiglie mono reddito sono il vero problema del paese. Lavorare un vita in condizioni pessime di fatica o stress mentale ti porta alla distruzione . Se arrivi alla pensione sei già un rottame ed è quello che vogliono. Per ogni vecchio che muore ci sono migliaia di immigrati pronti a partire. |
Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Qualche lavoro da sfruttato si trova, comunque quasi tutte le persone che conosco lavorano grazie a qualche conoscenza.
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Il lavoro lo trovi se vuoi, 60 ore settimanali a 600 euro. E' questa la prospettiva italiana oramai; molti non si rendono conto che diventeremo il Messico europeo, con lavori poco qualificati e con stipendi da fame, oltre ad orari assurdi. L'Italia ha perso tutti i treni tecnologici degli ultimi 30 anni, dal nucleare, alle telecomunicazioni, all'informatica, alla chimica, e perderà quello dell'IA e della robotica.
Al contrario sono richiestissimi i venditori di rose e accendini ai semafori, che importiamo a centinaia di migliaia ogni anno, mentre nostri connazionali se ne vanno all'estero a lavorare in USA, Svizzera, Australia ecc... (lo vedo bene dove lavoro); il tutto per abbassare il livello di salario e condizione lavorativa nostrana, oramai a livello sudamericano. L'importante è che si dimostri che c'è un aumento dell'occupazione, anche se totalmente farlocca; da 1 dipendente da 1200 euro ne prendi 2 a 600, e tutti i politicanti sono felici; tra un po' anche il nipote che taglia l'erba alla nonna e viene ripagato con un piatto di pasta sarà considerato occupato, così potremo vantarci di avere la minor disoccupazione mondiale. |
Io vedo molti raccomandati (ma davvero molti) e molta competizione.
E un po' di gente che esige troppo |
Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Concordo con gli interventi di Marco.Russo e Svalvolato.
Dalle mie parti per le qualifiche piu' alte il lavoro c'e'. Se pero' non c'e' un piano nazionale di ampio respiro temo sara' difficile invertire il trend in atto; una massa di precari sottopagati e i soliti pochi privilegiati. Io per ora essendo statale sto apparentemente con il culo al caldo. In un luogo che disincentiva qualsiasi voglia di fare bene, dove la meritocrazia consiste nel leccare il culo e fare le scarpe al collega, e siccome non mi riesce bene di farlo preferisco allungare le pause caffe'. Se fossi piu' intraprendente dovrei subito cambiare aria, ma ormai ho una certa eta'; mi sono adagiato sia per il carattere simile al vostro, che per inveterate miei abitudini. |
Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Secondo me se uno ha un po' di problemi non e' affatto scontato che lo trovi.
Cioe' si magari lo trova per 2 settimane o 4 mesi che siano e poi 5 mesi a casa (o fosse anche solo un paio) prima che ne salti fuori un altro, che progetti puo' farsi, ma anche solo come puo serenamente spendersi quei soldi per qualche piacere a meno che non siano proprio un di piu' in quanto in famiglia gia' gli passino tutto, pure il non strettissimo necessario. Poi piu' si va avanti con l'eta' piu' vedono che magari qui non t'han tenuto, li' neanche piu' i periodi vuoti e diventa sempre piu' difficile . Quote:
Invece che ne trovi uno continuativo o che insomma non abbia periodicamente periodi di disoccupazione fra uno e l'altro di piu' che settimane lo vedo una rarita', e' solo per alcuni (tralasciando raccomandati coi posti fissi) particolarmente bravi e svegli. |
Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Anch'io non posso che quotare gli interventi di Marco Russo e svalvolato. Che disastro.
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
Lo dice anche il nostro ministrone del lavoro che bisogna avere raccomandazioni per lavorare (giocando a calcetto magari), e comunque lui che i nostri connazionali se ne vadano all'estero se ne frega, l'importante è avere altri venditori di rose e scavatori di buche da rifilare ai suoi amici delle coop. Ma ci rendiamo conto di chi abbiamo in ministeri chiave come Istruzione e Lavoro? Poi in un altro topic uno dice che il problema era il referendum del 4 dicembre. Roba da matti.
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
che dovrebbero fare i genitori di un figlio depresso e /o fobico? cacciarlo di casa se non diventa autosufficiente economicamente?
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Re: Vostra percezione del mercato del lavoro
solo una logica deduzione da questa frase
[BMa se sei neet e non hai chi ti mantiene dopo poco smetti di esserlo, in un modo (cercando lavoro) o nell'altro (diventi un senzatetto).[/B] |
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