Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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Come giustamente notato spesso la fobia sociale si intreccia all'ansia ( non a caso la traduzione inglese spesso si fa con social anxiety, ansia sociale) o alla depressione, tema quest'ultimo che mi vede molto coinvolto. Il nome non sarà il massimo, ma quello abbiamo; andiamo oltre ed il pensiero come il mare non si può fermare. Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :wink: |
Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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Ma pensare ai ca**i propri, tipo tornare dalla escort, mai? |
Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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Purtroppo trovarsi di fronte a cose di pessimo gusto è un effetto collaterale del confrontarsi con la varietà del mondo,in internet così come nella vita reale, ma non deve diventare una scusa per barricarsi nella convinzione di essere migliori di tutti, votati alla sofferenza perché gli altri non hanno la sensibilità necessaria a capirci. P.S. Non ho mai capito l’utilità delle truccatrici, piuttosto il test sul metodo migliore per depilarsi non lo prenderei “sottogamba”…certe cose non si finisce mai di impararle! :wink: |
secondo me i topic su come provarci con quelle brutte/vedove ecc... è una buona idea, per niente di basso livello,
il forum mi sembra abbastanza buono, però bisognerebbe toglierci qualche categoria che fa confusione |
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E comunque è qui che sbagli. Finché continuerai a giudicare gli altri in base a quanto reputi abbiano sofferto, finché continuerai a fuggire, a desiderare un posto in cui poter continuare tranquillamente ad evitare in santa pace, finché contnuerai a circondarti solo di persone che non tirano fuori certe parti oscure di te (che sono parti vere tanto quanto quelle più giullaresche), allora non farai mai alcun passo reale verso una qualsiasi guarigione. Così stai solo cercando di traghettare la tua vita dove si soffre meno, non dove si gioisce. |
meglio un harvest silenzioso oggi che una gallina domani :wink:
miao :wink: :) :D :o :P |
Penso ke il sito vada bene così com'è, da "contenitore". Poi insomma c'è un filo conduttore del tutto, più ke a Max lo paragonerei alla rivista di cinema ke recensisce i film drammatici, quelli indipendenti, quelli a sfondo documentaristico etc., tanti prodotti abbastanza diversi ma cmq legati fra loro.
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Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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ma c'è di più di questo secondo me; il fatto che gli iscritti al sito siano così diversificati, anche nei comportamenti, è proprio lo specchio di questo disturbo che ,nelle persone in cui non è di tipo generalizzato, si manifesta solo in alcune e ben conosciute situazioni e non in altre; per cui queste persone possono sembrare "normali" , e così i loro comportamenti, in molti ambiti, ma tuttavia in altri mantengono un'ansia che è limitante , assoluta e totalizzante e che finisce per essere un impedimento nel fare determinate cose E di questo ne soffrono quanto gli altri ( seppure il loro caso sia sicuramente più "fortunato") Sul fatto poi che si parli anche di argomenti "di varia umanità" lo trovo giusto oltre che inevitabile; d'altronde siamo pur sempre esseri umani con le nostre idee, le nostre passioni , i nostri interessi. Però anche quando si parla di fatti comuni manteniamo il nostro punto di vista. Quello che mi piacerebbe , questo si, è che ci fosse maggiore rispetto e comprensione in questo forum e meno banalità ed egoismo..ma su questo ci si può far poco..il forum è forma viva fatta da chi ci scrive |
Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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Insomma, questo topic è l'ennesima variante del classico "Io sono un vero sociofobico e voi non siete un cazzo", per parafrasare il Marchese del Grillo (che potrà confermare direttamente :wink: ). La cosa triste è che chi ci perde di più è proprio chi crede di guadagnarci a mettere paletti, etichette e selezioni all'ingresso: chi ghettizza, lo fa innanzitutto verso sé stesso. |
Effettivamente, cara Lice, potrei iniziare a risponderti citando una frase di Inadatto; questo sito viene definito portale della timidezza.
Per me, la timidezza è una definizione così generica e ambigua che per forza di cose tenderà a raccogliere un’umanità ricca e varia sotto questa etichetta, anche se magari – dietro una manifestazione apparente come la timidezza – si possono celare cause, meccanismi mentali e vissuti molteplici, oltre che differenti tra loro. Io penso che questo sito sia rivolto a tutti coloro che hanno dimostrato - e tuttora dimostrano - di avere un disagio nel raporto col prossimo, al di là del fatto che questo possa poi ridursi a semplice atteggiamento di persona riservata, o possa al contario sfociare in comportamenti più “patologici”, rientranti nella sfera della malattia psichiatrica. In realtà non riuscirei mai e poi mai a considerar il disturbo pischiatrico al pari di un disturbo fisico, perchè subentrano così tante componenti inerenti al vissuto della persona e al temperamento di ognuno, che risulta comunque fuorviante voler ricondurre ogni atteggiamento del singolo, con il suo bagaglio di paure, per forza a quel disturbo. Spesso, le definizioni ci rassicurano e le utilizziamo al fine di spiegare ogni nostro atteggiamento, finendo quasi coll’identificarci con il disturbo stesso, senza nemmeno più porci la domanda su chi noi realmente siamo, o su cosa noi potremmo essere al di là di questo stesso disturbo che rende prigionieri. A volte mi sembra che ci si voglia identificare totalmente in una malattia perché in un certo senso può essere anche rassicurante definirci tramite essa, trovandovi la spiegazione per ogni nostro comportamento. Certo, non posso conoscere la condizione di sofferenza di chi è nato con un disturbo psichiatrico, ma non credere che chi non ci è nato necessarimente conosca la normalità o non abbia sviluppato nel tempo delle paure a dir poco paralizzanti, magari a causa di un vissuto psicologicamente devastante. Io non sono mai stata da uno psicoterapeuta (e vorrei andarci per una serie di motivi), quindi nessuno mi ha mai diagnosticato nulla, né nessuno si è mai curato di prendere sul serio alcune mie paure invalidanti per la mia stessa vita. Però, non per questo, siccome non si è avuto un riconoscimento scientifico e oggettivo dei propri disagi (come molti qui dentro), ciò stia ad escludere un vissuto infantile costellato magari da micro-traumi (anche inconsapevoli), che in un certo senso limitano l’individuo nell’età adulta nell’espressione della sua personalità o nel contatto col mondo esterno. Ad esempio anche io ho vissuto fasi in cui evitavo tutte le situazioni che mi spaventavano, anche se col tempo ho cercato di superare tantissimi miei limiti. Questo non vuol dire comunque di essere capace di mettere a frutto le mie potenzialità, che - come hai detto giustamente tu una volta - spesso risultano inespresse proprio a causa di alcuni limti che inconsapevolmente ci auto-imponiamo. È la condizione di invalidità, di limite che si vive dentro ad accomunarci, così come il ritrovarsi con delle potenzialità inespresse a causa di timori e paure. Ad accomunare noi tutti, qui, è la condizione di limite, poi poco importa se si è evitanti, depressi, ansiosi, fobici o privi di autostima. Io come te posso dire di non conoscere la normalità nella misura in cui mi sento prigioniera (da sempre) di qualcosa che non mi permette di esprimermi al meglio, implodendo – di conseguenza - su me stessa. Non mi avranno diagnosticato il disturbo di fobia sociale (e non so se me lo diagnosticheranno mai), ma in fondo mi trovo qui a parlare di problemi con te o altri, che non avverto poi così diversi dai miei. Potrà cambiare il meccanismo della paura, dell’ansia, il tipo di fallimento ecc., ma non cambia il risultato comune: siamo tutti prigionieri di noi stessi e della nostra incapacità di esprimerci nel mondo. Insomma, questo per farti capire che c’è chi vive una condizione magari più aleatoria della tua, meno definita (nessuno mi ha mai diagnosticato nulla), però questo non significa che non si possano vivere dei disagi relativi al rapporto con gli altri e legati all’espressione di se stessi. Visto che il forum parla di timidezza e di problemi relativi alla sfera della relazione umana, bè, credo che ci possano benissimo rientrare tutte quelle problematiche che coivolgono utenti magari non necessariamente provvisti di diagnosi di fobia sociale. Trasforma questa parola “altisonante” di fobia sociale con la semplice espressione “paura degli altri” e ti renderai conto di come alcune problematiche investano tantissime persone, al di là del fatto che questa paura possa rientrare in un disturbo pischiatrico. Non penso che manchi di utilità ricorrere a diagnosi e a definizioni (servono per fovcalizzare il problema, come dici tu), è solo che penso che serva molta, molta attenzione quando c’è in gioco la mente dell’essere umano, perché non tutti i suoi comportamenti e le sue reazioni sono circoscrivibili al di dentro di una malattia, magari perchè alcune reazioni sono trasversali a più fobie , magari perché - pur non essendo proprio fobici ricosciuti - alcuni aspetti di quel disturbo possono coinvolgere anche chi non è affetto da quello specifico disturbo… Insomma, in soldoni il discorso è che sarebbe difficile creare un forum inerente solo ad uno specifico disturbo pschiatrico, dato che i confini del disagio interiore e piscologico sono molto più labili e molto meno circoscrivibili di quello che può sembrare…. Ps:Pensi che Calimero faccia bene a lanciare sempre frecciatine ? A me sembra che prima di tutto farebbe bene a rispettare gli altri, sempre, anche se non si riconosce nelle problematiche altrui. PPS: Considera, poi, che molte persone non scrivono tante cose relative alla loro sofferenza magari anche per pudore e reale timidezza, ma non per questo significa che soffrono di meno rispetto a chi palesa subito il suo disagio con più scioltezza e facilità… |
Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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PS: alcool?? modo migliore x investire denaro?? 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O :roll: |
Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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e se ha un minimo di dignità l'altra persona.. |
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Re: Come avreste voluto www.fobiasociale.com, monotematica o
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Cioè, poi vorrei dire, è ovvio che chi apre post sull'andare a prostitute lo fa perchè è proprio all'ultima spiaggia, non per chissà quale desiderio perverso dell'usare la donna come oggetto o chessò... io sarà che mi un pò chiamato in causa visto che ci penso spessissimo.... ma nn ci vedo nulla di addirittura bassissimo, ci vedo solo tanta tristezza... e vuoto... |
Me ne sto via qualche giorno e mi perdo certi thread... :D
Comunque concordo con tutti coloro che reputano la varietà una ricchezza di questo forum. Non sono i contributi dei non "very fobic" a darmi fastidio, piuttosto trovo spiacevoli gli interventi "very stupid" che ogni tanto ricompaiono da parte di utenti sia fobici che non. Quel che invece mi disturba di più è il fatto che talvolta il forum paia trasformarsi in un'appendice delle chat, di msn o dei raduni. E' bello che nel forum siano sorte amicizie anche reali tra gli utenti, anzi, direi che è una delle principali sue funzioni, però talvolta sembra di assistere come spettatori involontari ad una sorta di Beautiful virtuale. Oltretutto ciò si ripercuote anche sulle discussioni stesse;talvolta si riducono a battibecchi privati e battutine incomprensibili ai non eletti, altre volte ancora ho come l'impressione che alcuni interventi vengano quotati non tanto in base al contenuto, ma a seconda di chi lo ha postato. |
mah, io mi aspettavo di incontrare una ragazza affine a me con cui flirtare :roll:
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