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Parlare poco o niente
Sono nuovo e non so se qualcuno ha aperto un discussione prima cosi ma mi chiedevo come è possibile che non mi viene niente in mente di parlare con le altre persone. Se c'è stato qualcuno così come l'ha superato? Che è una cosa mi uccide.. Perché c***o vivere così non si può!
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Re: Parlare poco o niente
È un dramma,un handicap serio.
Una volta mi sembrava di averlo risolto,ma quando mi trovo con sconosciuti ripiombo nella medesima situazione,poi ultimamente mi sembra di avere proprio esaurito le cose da dire,ma anche gli altri dicono sempre le stesse. Non è tanto cosa si dice o quanto si parla,ma quello che si è e la propria reputazione. Certo che ci sono situazioni dove sei obligato,un viaggio,un lavoro in cui devi rapportarti... |
Re: Parlare poco o niente
È successo pure a me.. è una sorta di lutto interiore.
Direi che non si ha voglia di parlare, perché con i giusti stimoli è normale parlare di tutto e di niente anche solo cazzate o riflessioni metafisiche sulla vita e la morte. Anche un dialogo da soli a voce alta a volte è difficile. Sicuramente in giro la gente parla troppo, ma anche in TV o sui social, spesso ho voglia di silenzio e basta. |
Re: Parlare poco o niente
Io per esempio non riesco a parlare perchè oltre alla fs, dato l'impazienza e il bisogno di stupore delle persone, non c'è mai verso fare discorsi seri e gli unici che colpiscono sono quelli banali.
Il problema è che ogni argomento è diventato vuoto, conta più come lo dici che ciò che dici. Giuro c'è un mio amico che dice cazzate assurde su cose che non conosce per niente, ma dato che lo dice in modo convincente la gente gli da filo sempre e comunque. Insomma in poche parole "La capacità di parlare non fa di te un essere intelligente", sembra però che le persone siano convinte del contrario.:testata: Per socializzare più facilmente bisognerebbe avere le capacità "retore" che ingigantisce i discorsi per guadagnarsi la fama. |
Re: Parlare poco o niente
Di solito cerco di aggregarmi agli argomenti di conversazione altrui, o più di rado ne propongo alcuni "a prova di bomba" (es. lavoro, calcio).
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Re: Parlare poco o niente
Parlo di cose su cui mi sento sicura come il lavoro,di me parlo niente perché non ho nulla da raccontare,evito la socialità soprattutto per questo le domande tipo che hai fatto sabato sera mi danno il mal di testa!
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Capita anche a me di pensarci spesso. Non comincio a parlare quasi mai con gli altri e quando lo faccio me ne pento poi spesso in seguito, perché penso di aver sparato cavolate tali da farmi vergognare sia quando le dico sia quando ci ripenso. Per farlo quindi devo forzarmi e probabilmente risulto falso. In realtà argomenti di cui parlare ne avrei, ma di questi generalmente non frega a nessuno, anzi spesso li si evita perché pesanti. Vorrei che non interessassero nemmeno a me sinceramente, sto provando in questo periodo a staccarmene o quantomeno ad arginarli. Penso che, almeno per me, approfondire altre cose sia l'unico mezzo per cambiare un po' questa tendenza radicata sin da quando ero bambino. Comunque penso che per me a volte tacere rimanga la scelta migliore, come anche il non assentire di continuo con la testa quando ascolto gli altri (alla giapponese lol)
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Re: Parlare poco o niente
anche per me è molto difficile.
spesso mi vengono in mente poche cose da dire e in questi casi o che lascio parlare gli altri o che faccio domande di un qualche tipo. devo dire che gli altri a me non fanno quasi mai domande, forse poi è meglio così :sisi: le rare volte in cui mi viene qualcosa da dire di più articolato è una tale pena, non so se per via dell'agitazione o della mancanza di allenamento, ma non riesco mai ad articolare il discorso come si deve. ho sempre invidiato quelle persone che ti risucchiano nei loro racconti, prendendosi le giuste pause e facendoti pure ridere, io invece sono un farfugliamento veloce di parole perchè non vedo l'ora di togliermi il peso del monologo. diciamo che sono più tipa da battute brevi. poi aggiungiamoci che ogni cosa che dico è coronata da una risatina isterica finale. devo dire poi che la mia quotidianità non è mai fatta di dialoghi veri e propri, le cose che si dicono sul lavoro o in casa sono sempre le stesse, sul lavoro le solite formalità e in casa le solite battutine, insomma non è che sia molto allenata al dialogo, tanto che quando capita mi pare di avere i sensi in delirio, 1000 telecamere puntate addosso e di sprigionare dalla mia testa radiazioni elettromagnhetiche. |
Re: Parlare poco o niente
Winston_Smith credo abbia indicato una buona strategia. Bisogna, però, superare alcune difficoltà. Provo a farne un elenco che potreste allungare:
Il disagio che si prova può anche indurre ad estraniarsi dalla discussione. Credo che sia importante, in primo luogo, ascoltare per davvero ma senza partire con l'idea di intervenire. Dopo di ché, possono esserci alcuni modi per agganciarsi alla discussione. Per esempio:
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Re: Parlare poco o niente
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Re: Parlare poco o niente
Condivido l'esperienza di JericoRose, sono stata abituata fin da bambina a vivere in un mondo del tutto interiore, complesso, molto spesso ho pensieri articolati che fatico a esporre quando mi scontro con la realtà. Questo perché ho passato molto tempo da sola e sono abituata poco a parlare con gli altri, e l'incubo del silenzio con le persone nuove non mi abbandona mai.
Io ho un po' risolto guardando cosa dicono gli altri: a volte hanno solo il coraggio di dire cosa passa loro per la testa, raccontare qualcosa di buffo che gli è successo, osservazioni sull'ambiente circostante, su un programma che hanno visto, un concerto a cui hanno assistito...non è necessario sentirsi obbligati a parlare delle proprie esperienze sentimentali o delle vacanze: chi parla solo di queste cose molto spesso non va al di là di questo. Molte persone per fortuna non sono così invadenti da fare domande indiscrete. A volte se proprio non so cosa dire su un argomento mi limito a fare domande: alle persone spesso fa molto piacere parlare di sé e che qualcuno ascolti tutti i loro problemi;a volte provo a dare consigli. Comunque il risultato migliore l'ho avuto facendomi meno paranoie e dicendo di più cosa mi passa per la testa. |
Re: Parlare poco o niente
secondo me non dovresti vivere la conversazione sentendoti obbligato a parlare
te lo dice uno che la vive così, la differenza è che io quando mi trovo impelagato in una conversazione parlo parlo parlo parlo, il costo è quello di un consumo esagerato di energie se riesci ad accettare il fatto che anche tacere qualche secondo non è peccato mortale vedrai che ti rilassi e sarà anche più facile che gli argomenti arrivino... in alternativa io consiglio di pensare ad una scaletta di argomenti: 1 - meteo, sembra scontato, un vecchio clichè, invece è un'ottimo spunto di partenza, si può raccontare un'esperienza (quella volta che il temporale ti ha allagato casa oppure il terremoto che hai visto in tv) 2 - mezzi pubblici (il tal treno fa schifo, oppure come è possibile che ogni 2 settimane ci sia uno sciopero?) 3 - le domande, in pratica fai un'intervista (discreta, mai troppo personale) che ne so, state passeggiando, vedete un cane e allora chiedi: "tu hai cani o gatti?" "a me sarebbe piaciuto averli" e da lì il discorso nasce e si sviluppa |
Re: Parlare poco o niente
Io ho una paura folle di parlare agli altri per i seguenti motivi:
-Non so mai cosa dire, ho troppa paura che qualunque cosa dirò, agli altri risulterà stupido, quindi preferisco rimanere in silenzio totale (a parte dire "Ciao" o "Prego, fa pure"; -Ho la strana e radicata sensazione che, anche il solo star vicino a una persona, a questa gli dia un grande fastidio. Insomma, preferirei mille volte che siano gli altri ad approcciarsi per primi a me, almeno non risulterei fastidiosa o invadente; so benissimo che non posso stare sempre ad aspettare che siano gli altri a farsi avanti per primi, ma credetemi: io non so proprio approcciarmi alle persone! Poi, io le delusioni e i fallimenti non li reggo, ci rimarrei troppo male se, una volta aver provato ad approcciarmi per prima, anche nella maniera più gentile e dignitosa possibile, dall'altra parte ricevessi un secco rifiuto:(... Infatti, ora che ho iniziato da poco a frequentare l'accademia, me ne sto sempre per i fatti miei e apro la bocca solo per dire "Ciao" o "Prego, fa pure", non riesco ad avere il coraggio di parlare con gli altri! |
Re: Parlare poco o niente
Da questo punto di vista me la cavo abbastanza bene, soprattutto con quelle persone con le quali si puo' parlare un po' di tutto e che non si soffermano solo su determinati argomenti (in quest'ultimo caso ovviamente faccio più fatica, soprattutto con chi non trovo nulla in comune e quindi relativi argomenti di discussione)
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Re: Parlare poco o niente
a me piace molto parlare con la gente, prima parlavo con tutti senza mai però essere invadente o fastidioso. Da quando ho perso i capelli ho perso anche la voglia di parlare, anche perchè spesso se discuti con qualcuno e lo metti a corto di argomenti ti rinfaccia di essere pelato.
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Re: Parlare poco o niente
Anche io ho lo stesso problema, parlo molto poco, ormai chi mi conosce lo sa
Non sono riuscito a trovare un modo per risolvere il problema, credo che certe volte dobbiamo sforzarci semplicemente un po' |
Re: Parlare poco o niente
Parlo poco, non so mai cosa dire, il motivo è perchè ho poche esperienze di vita esteriore, mentre interiormente mi muovo benissimo ma non serve per relazionarmi.
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Re: Parlare poco o niente
a me capita di non avere niente da dire di fronte agli altri, poi una volta da solo mi vengono in mente decine di cose interessanti di cui avrei potuto parlare, ma ormai è tardi.
Mi capitava anche quando andavo dallo psicologo e probabilmente è stata la causa del fallimento delle varie terapie che ho fatto. |
Re: Parlare poco o niente
L'essere taciturno è la caratteristica per cui sono conosciuto.
Provo ad elencare i pensieri che mi bloccano dall'essere loquace come gli altri: -Non ho proprio il meccanismo dello small talk, cioè del cazzeggiare, per cui, poiché la maggior parte dei discorsi dei giovani seguono quello schema, non riesco a parlare di cose che mi interessano, proprio perché non se ne parla mai; -Ho paura di offendere e prendermi troppa confidenza, per cui rimanendo ad una certa distanza mi perdo spesso occasioni di sfottò e di battute; -Ho molto spesso il pensiero "che gliene importa a questo di come la penso o di come ho vissuto io?"; -Non sono bravo a parlare, non riesco a spiegarlo. E' un punto importante. Se una ha delle belle gambe, metterà spesso una gonna corta, se ha un bel sedere metterà spesso dei pantaloncini stretti, se ha un bel seno, metterà dei top molto scollati. Chi ha una dialettica forte la sfoggia per fini esibizionistici masturbativi. Con la mia dialettica che cosa sfoggio, che a metà frase già nessuno mi sta a sentire? E' facile fare un calendario se hai un fisico da urlo. -Sono riservato e i miei pensieri troppo originali, quindi temo spesso di mostrare troppo il fianco se dovessi esprimere su tutto. |
Re: Parlare poco o niente
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