Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Al massimo concordo che per una storia seria finalizzata al matrimonio, cercano la ragazza bella con culo e zinne... Ma per una cavalcata occasionale van bene tutte. All'uomo brutto é negata sia l'una che l'altra vita.. |
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L'autrice del post ha tutto il diritto di lamentarsi, resta il fatto che se fosse stata al mio posto avrebbe visto la sofferenza vera... Ripeto, VERA.. Ai miei occhi una così rosica solo perché non può permettersi una storia seria con i modelli.. eh già, xche mica si accontenta di un normaloide |
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Se ti senti brutta non devi guardarti allo specchio perchè ti sentiresti solo peggio. Comunque per una ragazza basta che è presentabile alla fine un partner lo trova sempre.
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Poi vabbè se vi fa bene, come sfogo, passatempo, conferma di idee distorte, per me va bene, fate vobis |
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i veri brutti sono una mosca bianca |
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Re: Non saper accettare la propria immagine.
A me quell' "E' tristemente dimostrato..." continua a ricordare quelle pubblicità di detergenti personali o dentifrici, tipo "Test clinici hanno dimostrato che nell'80% dei casi X rimuove la placca" ecc.
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Re: Non saper accettare la propria immagine.
Io ho sempre l'impressione che la non accettazione della propria persona a vari livelli dipende da una non accettazione ben più ampia, anche se non parlerei di accettazione/non accettazione perché in fin dei conti non si accetta quel che si può rifiutare, si tratta di una forma di mal sopportazione di quel che c'è.
Come si risolve il mal di vivere? Ecco, io non lo so. Tutti questi insegnamenti dei gran maestri spirituali non mi hanno mai convinto. Un Umberto Saba per me aveva compreso qualcosa nei confronti della sofferenza umana, non queste persone che si atteggiano ad educatori dell'umanità, quando poi alla fine non c'è nulla da educare. Se mi vogliono abbindolare con 'sta roba, di sicuro non ci riescono, quindi comprendo bene la posizione di chi si trova di fronte a qualcosa di irrimediabile, sa che non si può far molto per cambiare come davvero desidererebbe (direi spesso nulla) ma sente una forma di opposizione. Una persona si dice "va bene, ho capito che le cose stanno così, ma a me comunque non stanno bene". In conclusione più che accettare per me si sopporta, questo si fa, ma sopportare alla fine comunque fa male ed intossica e il guaio spesso non lo si risolve se non si riesce a trovare un rimedio realmente efficace. Con la parolina magica "accettazione" 'ste teste di cavolo che sono in giro credono di far realmente qualcosa? Per me non basta, o si scioglie la matassa o nulla, resta tutto aggrovigliato, non è una questione più di buona volontà o scelta come dicono questi. A 'ste persone ci vorrebbe una sediata nei denti, spaccarglieli tutti e poi dire a queste persone "accetta la situazione, se ti è arrivata una sediata sui denti è stato per volontà dell'universo che mi ha armato, quindi accetta e non giudicare più nulla, compreso me che ti ho spaccato i denti". Secondo me solo il terrore e la violenza vera che ti tolgono e strappano via qualcosa con forza può davvero educare queste persone che vorrebbero educare altri a comprendere certe situazioni. Dicono a parole di essere empatici ma non lo sono per niente, queste persone che dicono di aver compreso tutto per me non hanno compreso ancora un accidenti. Può sembrare che stia andando fuori tema, ma non è così, per me per certi problemi non c'è ancora soluzione e si brancola nel buio, il male sta lì e non è mai sicuro né che passerà né che si riuscirà a star meglio, la verità alla fine è questa, se si vuol dire davvero la verità. |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Mentre tu preferisci il figo tamarro con il pettorale. |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Re: Non saper accettare la propria immagine.
Mai riuscito ad accettarmi veramente, anche se da qualche anno stò comunque provando a fare qualcosa (Dieta e palestra), e a volte riesco ad avere pensieri positivi su me stesso :ridacchiare:.
Siccome ho ricominciato la dieta, abbinata all'attività fisica, ieri sera avevo deciso di farmi delle foto periodicamente per vedere i miglioramenti; appena l'ho vista mi è venuto come uno shock. E' stata la mia prima volta, da anni, che mi vedevo fisicamente in foto il mio corpo, e riflettendo sul mio aspetto mi sono chiesto veramente: ma chi mai vorrebbe mettersi con me? :testata: Un bel pensiero per terminare la giornata :miodio: P.S. ovviamente le ho subito cancellate, e dubito che ne farò delle altre... |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Il problema è sempre solo mio. Io non riesco a togliermi dalla testa che si merita di meglio di me (e non parlo solo del lato fisico, ma in generale). Quote:
A me l'idea che debba fare tutto lui, che debba sforzarsi lui di stare dietro alle mie mille tare nel cervello, sembra un po' esagerata. E ci ha provato comunque, a farmi capire che sono cattiva con me stessa, per quel poco che gli ho parlato di come mi vedo. Non c'è verso che il mio cervello collabori. Quote:
Secondo me quello che devi capire è se davvero i tuoi difetti fisici sono un problema per gli altri o per te. Io dico sempre "eh beh, ma anche se questo lo risolvessi avrei sempre quello". E se non ne avessi probabilmente me ne troverei altri. È proprio una cosa di testa. In pratica probabilmente non sarò mai soddisfatta. Se arrivassi a vedermi abbastanza carina, comincerei a cercare prova che le altre sono più belle di me? Sì. E come ho già detto alcuni difetti sono genetici e me li devo tenere e basta. Per questo secondo me l'unica strada è lavorare sul perché ci si fissa su questi difetti. Perché alla fine diventano una scusante/causa per non avere relazioni. Così soffri doppiamente. Perché ti guardi e non rientri nei canoni che hai in testa, e perché non riesci a lasciarti andare con gli altri. Se il problema è tuo con te stesso non dovresti dare per scontato che chi è brutto sia destinato a stare da solo. Di gente brutta fidanzata e che ha rapporti superficiali ce n'è per così. Io credo che ad allontanare di più gli altri sia il fatto stesso che non piacendoci ci diamo talmente addosso da soli che ci chiudiamo e diventiamo lagnosi e antipatici. Il corpo che abbiamo non sarà mai totalmente modificabile e si vive anche quello. È sul cervello che dobbiamo lavorare. La nostra immagine non può bloccarci la vita. Io voglio arrivare a dire "ok, faccio il possibile per essere nella miglior forma che posso permettermi, e andrà bene così". Perché anche se concettualmente comprendo il concetto e so che è giusto, non riesco a farmelo entrare in profondità nella mente. Detto ciò, ce la facciamo a smettere di fare i paragoni tra uomo e donna e a blaterare di chi è più sfigato e di quanto una donna brutta possa acchiappare? Non è il punto del discorso e se non lo capite non ha senso intervenire. Io comprendo la frustrazione di non fare sesso, la ho anche io, credetemi, ma se domani mi entrasse un figo nudo in camera, probabilmente direi di no perché sono fatta male di testa. Capitelo. È lì la bomba da disinnescare. |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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La cosa di farmi le foto e cancellarle la faccio anche io ma se lo fai con lo scopo di seguire un cambiamento, fai uno sforzo, tienile in un angolo del pc e le riguarderai fra mesi per vedere il cambiamento. Per controllare i progressi del fisico vanno bene foto e misure del corpo, più del peso. Migliorarti fisicamente ti fa solo bene, in tutti i sensi, che sia per te, per la salute, per le ragazze... Continua il tuo percorso. Se da solo non ci riesci e hai la possibilità fatti aiutare da qualcuno. Che sia un trainer che ti segue o chi ti accompagna in palestra. Io per esempio ho capito che se non mi segue nessuno non riesco a motivarmi e lavorare bene e che da sola in palestra non duro più di qualche settimana. Non mollare. E se anche tu sei tarato di testa come me, lavoraci parallelamente, se riesci. |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Fortunatamente ho deciso di farmi seguire dall'istruttore della palestra, che mi fà un programma di esercizi ogni 2 mesi; e inoltre è anche nutrizionista, quindi ho deciso di affidarmi a lui anche per quanto riguarda l'alimentazione. Per quanto riguarda la mia taratura di testa :D , anni e anni di introversione e di complesso di inferiorità si fanno sentire, e da quel punto di vista onestamente non saprei proprio cosa fare: oltre alla palestra stò frequentando un corso di massaggio, e un poco mi aiuta a migliorare le interazioni, ma finita la lezione o il corso finisce tutto; un pò come i compagni delle superiori una volta preso il diploma... |
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Io trovo che alla fine questa sia la parte più importante, perché a me è capitato di fare grossi progressi col fisico e poi crollare perché comunque la testa è quella che è (rovinando pure in parte i risultati ottenuti). Quindi il mio consiglio è di cercare, se puoi, di non trascurare alcun lato di te stesso. :) |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
Anche io ho la mia dose massiccia di complessi sull'aspetto, e non senza un motivo direi. Statura imbarazzante e viso da tredicenne un po' a topolino, e in effetti sembro un tredicenne a tutti gli effetti. Per niente attraente, non che me ne importi ormai, già viene a me da ridere a pensare che possa esserlo figuriamoci gli altri. Non mi considero propriamente brutto, cioè lo sono per il mercato sessuale ma se mi vedessi con gli occhi di un'altra persona mi considererei soprattutto un tipo esteticamente gentile ma strano , che comunque non suggerisce attrazione fisica, al massimo suscito simpatia quando mi viene da fare il simpatico, ma la maggior parte delle volte sto in silenzio per i fatti miei e così quella stranezza estetica si tramuta in "tipo inquietante", soprattutto per le ragazze che con i loro occhi da cerbiatto all'inizio (trattasi di millisecondi) sembrano voler scrutare qualcosa ma poi mi ignorano volentieri. Insomma, che ve lo dico a fare (cit).
Quindi la mia preoccupazione (ma nemmeno tanto) si concentra sull'essere presentabile, non posso e ormai non voglio puntare più in alto. Forse mi piacerebbe vestirmi bene, forse mi vestirei meglio di molti idioti che conosco, ma sarei ridicolo, riesco a sentire i pensieri perfidi della gente che mi sta attorno (gente giovane come me chiaramente), gli sguardi, dio che rabbia. L'aspetto mi impedisce quindi anche di fare determinate cose, assumere determinati comportamenti in determinate circostanze, che magari mi farebbero considerare meno asociale/eremita/insicuro ecc..., perché non mi si prenderebbe sul serio, già dal principio esprimo insicurezza e "betaggine" come taluni vogliono dire :sisi: quindi direi che influisce non poco sulla fs. Ora il punto è questo: a me non interessa nemmeno essere un figo o bello, io vorrei avere un aspetto anonimo, comune, imparziale, incapace di far trasparire qualsiasi considerazione superficiale sulla mia persona. È incredibile come un qualcosa su cui abbiamo così poco controllo debba influenzare così tanto la nostra vita, soprattutto quella relazionale, quando poi dentro di noi ci sono le stesse identiche emozioni e pensieri di base. Questa dicotomia è ingiusta e crudele. Solo che non biasimo chi tiene ad una certa immagine, che sia la propria o quella di altri, perchè tutti osserviamo in una certa misura anche quella componente io compreso , è presente non solo nella nostra natura ma anche nella nostra cultura. Sono stato a Pisa ieri mattina, a visitare la torre, e nello spiazzale c'era molta gente (con le braccia per aria :applauso:) e quindi anche molte belle ragazze. Di tutte le nazionalità, giapponesi, francesi, spagnole, inglesi e americane, e qualche volta italiane :D, dicevo, bellissime, e io ero lì che a malapena guardavo la torre, ovunque mi giravo passava una straniera, bionda, pelle chiara, occhi azzurri, viso d'angelo, pantaloncini corti, e mi si fermava il cuore :sbavare:. Le adocchiavo un secondo e poi mi giravo perché rischiavo di fissarle senza rendermene conto. Non credo però sia una gran cosa questa, essere vittima di queste illusioni. Quindi l'altra faccia della medaglia, opposta alla mia (nostra) tendenza all'interessamento estetico e fisico, ad un livello più profondo (il tanto che basta per allontanarmi dall'istinto) c'è il quasi totale menefreghismo verso lo stesso tema. È un paradosso difficile da gestire, ma una mano ce la può dare il fatto che il concetto di bellezza (estetica e non) può essere molto più ampio di quanto credi, e se ne può sbattere altamente di ciò che ci viene mostrato attraverso tv, riviste, social e cazzi e mazzi. Comunque, se ti dico accettati per come sei, non dico accetta il fatto che tu sia brutta o più brutta di altre, dico piuttosto di ammettere che tu in realtà non sei il tuo corpo, non sei il tuo viso, non sei i tuoi brufoli e non sei le tua cellulite (sembro Tyler Durden ma vabè), e non sei nemmeno ciò che gli altri dicono di te, per quanto ti possano influenzare questi sono solo accessori, maschere la cui presenza non è dipesa da te. Filosofia spicciola a parte, ti capisco eccome, e ora non voglio di certo negare l'importanza dell'apparenza, che purtroppo esiste e importante lo è (relativamente), ma fino ad un certo punto, non preoccuparti della tua immagine per raggiungere un fantomatico ideale di bellezza, è uno spreco di sanità mentale. Il mio post non ha nessuno scopo, sono solo pensieri sparsi, però spero che almeno da tutti questi post che sono stati scritti fino ad ora tu abbia la volontà di affrontare questo problema con maggiore menefreghismo e risolutezza. Non mi viene nessun consiglio pratico da darti al momento, se non quello di non cazzeggiare su facebook, è una gran perdita di tempo, usalo solo per comunicare, il resto è fuffa. |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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finché non riesci ad ignorare specchi/ l'elefante nella stanza mi sembra naturale che continuerai a complessarti :nonso: |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Cmq la tua é una grande testimonianza di redpill: qualsiasi azione facciamo sarà sempre filtrata dall'aspetto. Se il tuo stesso atteggiamento fosse stato attuato da un bello, anziché apparire inquietante sarebbe risultato affascinante e misterioso.... |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Se vuoi parlare di relazioni poi, mi sembra ovvio che per la maggior parte delle persone l'aspetto, non è che è la cosa più importante, ma è la conditio sine qua non per essere attratti l'un l'altro. La bruttezza, quella vera, è problema di pochissimi. Per questi motivi non ha senso dire che il carattere non conta a parer mio. Visto che hai menzionato la redpill e si capisce benissimo da quale scuola di pensiero tu provenga, dico la mia: posso essere anche d'accordo su alcune cose (del tipo, le persone sono in genere più superficiali di quanto si pensa e si professa), ma per il resto, mi allontano indietreggiando molto piano standomi attento a non fare rumori molesti :sisi: Apprezzo comunque il pensiero di solidarietà, è reciproco. |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
Ma quello a cui mi riferisco io è un disagio psicologico. Per farti capire, mi vedo così difettata che non sono mai riuscita a farmi avanti con qualcuno perché ho sempre pensato che prima o poi, scoperto i miei difetti maggiori, mi avrebbe schifata. Non sono mai riuscita a dare una possibilità a chi ci ha provato con me, pochi, ma non tutti brutti ragazzi, al massimo nella norma o carini. E io mi dicevo sempre che era perché loro non mi piacevano (e a volte era vero) ma la verità è sempre che sono io che non mi reputo abbastanza.
Per farti capire, è un po' che mi sento presa da un ragazzo che conosco. Lui ha sia cose che mi piacciono, che cose che non mi piacciono, nel suo fisico. Non so se riuscirei e passare sopra a certe cose e non credo che smetteranno mai di piacermi altre sue cose. Quello che è certo è che non mi è indifferente, e parlo anche di testa, di cuore. Il ragazzo in questione ha a sua volta manifestato in passato un interesse per me, dichiarato, che non penso sia mai completamente passato. Lui si è beccato un due di picche fondamentalmente perché io sono troppo insicura. Perché mi faccio schifo. Perché ho paura che prima o poi mi dica "sei brutta" (e altro), perché ho paura che se mi conoscesse fisicamente mi lascerebbe, perché so che guarderebbe comunque quelle più belle di me per la strada, perché credo che se una di quelle gli saltasse addosso mi mollerebbe, perché credo che il fatto stesso che io mi odio lo stuferebbe. Perché penso che se ha puntato a me è perché sono un'ultima spiaggia, perché penso di non valere abbastanza e che lui meriti di meglio. Spero di essermi spiegata.[/QUOTE] Anche a me è successo così, in aggiunta a essere "difettata" sul piano fisico si aggiunge anche il fatto di essere "difettata" sul piano caratteriale. Quindi penso: lui di sicuro , una volta accortosi dei miei difetti fisici e di tutti i miei problemi caratteriali, guarderà per forza ragazze più "normali". Spero prima o poi di uscire da questa visione disfattista, perché condanna solo alla solitudine. Aggiungo il fatto di avere passato l'adolescenza (se pur migliorata dagli anni delle medie) all'ombra di amiche con fisici più belli e appariscenti, e malgrado io non fossi da ritenere brutta, praticamente ero perennemente invisibile agli occhi maschili. Andare al mare poi era una tortura. Non è solo questione di essere donna e non brutta, io ero mediamente carina, ma ho passato gli anni del liceo dimenticata nell'oblio. |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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guardate nn voglio fare lo stronzo ma , ste cose dovrebbero passarti alla sola idea che , co quello intanto nn è successo niente e in più uno col tempo tende a diventare ancora più " brutto" ..... allora nn è giusto che andavi co quello a suo tempo? ..... si perchè tanto dopo si crepa , il sole ci ingloba e finisce tutto . |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Re: Non saper accettare la propria immagine.
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http://www.photofeatures.com/televis...s/telev04a.jpg :wub: |
Re: Non saper accettare la propria immagine.
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Re: Non saper accettare la propria immagine.
Non ho letto tutto, perdonatemi se scrivo qualcosa di già detto.
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Intellettualmente lo so che è cosa buona e giusta e produttiva non basare l'autostima sull'aspetto fisico; ma boh, essere attraente=avere autostima è un'idea molto radicata quindi la consapevolezza intellettuale non è abbastanza. Quote:
Più nello specifico, ci sono due approcci che trovo funzionino abbastanza. 1)Cerco di trovare cose di me che mi piacciono. Cerco di guardarmi come guardo qualcuno a cui voglio bene, cioè con occhi benevoli e senza cercare difetti. 2)Cerco di convincermi che l'aspetto fisico non è importante, e mi concentro su altre cose come i miei interessi o i miei amici, magari faccio qualcosa in cui sono brava così trovo l'autostima altrove. Mi proibisco di controllarmi allo specchio etc. |
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