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calimeno 13-05-2008 20:52

ma questo lo fanno con tutti, mica solo con i timidi
c'è il bravo collega e il cattivo collega
ma spesso la colpa è dell'ambiente, dove c'è competitività e poche risorse insufficienti per tutti

piocca 13-05-2008 20:56

Quoto Calimero.....sopratutto lo fanno con chi non si sa difendere o sopporta tutto passivamente, per questo dico sempre che si deve reagire e rispondere, per non passare per stupido....ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare :lol: :lol: :lol:

vetro 13-05-2008 21:14

La vita genera stress.E' un dato di fatto.Se pensi che andrai al lavoro sempre in perfetto stato te lo puoi scordare.Non siamo macchine.
Le ansie le hanno tutti.La voglia di primeggiare puoi averla anche tu perche' non vuoi essere da meno rispetto agli altri.
Tu puoi essere timido ma puoi farti rispettare.Se non ci riesci il problema non è la timidezza è l'autostima.

uahlim 13-05-2008 21:14

Per me la state affrontando in maniera sbagliata, secondo me invece basta avere un po' di autoironia ed avere sempre uno spirito collaborativo, non rompere i coglioni se si può, e sopratutto chiudere un occhio e coprire gli sbagli degli altri. Allora quando toccherà a noi di sbagliare ci renderanno il favore. Take it easy.

animaSola 14-05-2008 14:04

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cancellato2369 14-05-2008 17:20

uguale ad animaSola...ok da oggi non post più miei penseri mi limito a quotare animaSola :lol:

come lei...sto quieto nel mio angolino, quando mi gira la rotellina ti faccio un sorriso, ti do un abbraccio, faccio un paio di battute e mai nessuno è venuto a dirmi "a" (o almeno chi l'ha fatto sicuramente non è uscito meglio di me).
Se mi si fanno notare le cose con gentilezze e garbo (insomma con quella curiosità/gentilezza di chi vuole capire/sapere e non attaccare/intimidirti) so pronto anche ad abbassare la testa (e a seconda del momento rispondere più o meno apertamente), se invece l'intento è il secondo (e la differenza la si percepisce al volo) il pericolo è solo di chi sta davanti.


alla fin fine ha ragione uahlim...anche se sei timido, ma hai quella vocina che ti dice "mai chi si crede di essere sto qui" un minimo di rispetto te lo porterrano volenti o nolenti tutti/e

solo85 14-05-2008 17:46

io ero senz'altro cosi a scuola....fino al 1 superiore almeno....

a un certo punto ti scatta (almeno a me e' scattata) una molla...ti rompi il cazzo e inizi a farti rispettare

HurryUp 14-05-2008 19:20

Quote:

Originariamente inviata da santolamato
Quote:

Purtroppo bisogna aver l'indole menefreghista..se no le persone un pò cattivelle se ne approffittano sempre....
STRAQUOTO


La vita è una questione di culo: o ce l'hai o te lo fanno!!!

Ma no, non bisogna essere menefreghisti, bisogna essere solo pazienti: ognuno raccoglie le ingiustizie che semina, o altrimenti l'essere non sarebbe il migliore degli esseri possibili, e sarebbe possibile fare 1 diviso zero, 2 + 2 farebbe 5 e gli asini volerebbero :)

animaSola 14-05-2008 20:02

Esser menefreghisti..non vuol comunque dire...mancare di sensibilità o di altruismo....semplicemente bisogna avere anche un pò d'amor proprio....la vita volenti o nolenti già induce a privarsi di molte cose....ma La dignità...è un valore fondamentale che ogni essere umano deve possedere....

ps:hurry...da quanto tempo fai uso di stupefacenti?:P

HurryUp 14-05-2008 21:35

Mah, l'amor proprio non può essere vissuto come menefreghismo, quando è così c'è qualcosa di perverso che somiglia, ma non è amor proprio ... è un amor proprio improprio, e prima o poi, ne prendi consapevolezza (scusa il gioco di parole).
Se non capisci cosa intendo prendila pure come un discorso nosense :)

HurryUp 14-05-2008 22:20

Quote:

Originariamente inviata da animaSola2
Deve essere roba buona quella che ti passano ehh
nn far l'avaro almeno offri:P

ps:ehi qui quella che dice le cose x metà son io...nn t'appropriare di questa mia facoltà:P

Avaro? La roba che mi passano me la passa direttamente la natura, e la natura la passa gratuitamente in abbondanza a ciascun essere umano, quindi stai tranquilla... si chiama "espansione dell'io".
Temo che ti devi accontentare... già per comunicarti il messaggio a metà ho dovuto tradire me stesso, per fortuna non l'hai capito :D
PS: il senso del nonsense non è dire cose sensa senso, ma dire cose che non possono essere comunicate :roll:

Redman 14-05-2008 22:36

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
PS: il senso del nonsense non è dire cose sensa senso, ma dire cose che non possono essere comunicate :roll:

Nella prossima lezione tratteremo la "fotosintesi clorofilliana"

HurryUp 15-05-2008 00:20

Quote:

Originariamente inviata da animaSola2
NN riesco mai a strapparti un sorriso mannaggia!!!:P
uhm....era un messaggio in codice?...ti prego tradisciti ancora..non farmi telefonare alla nasa...:)

Solo il sorriso forse era un messaggio in codice :) ok, torno all'argomento.
Volevo dire che il menefreghismo non può essere la soluzione definitiva, sebbene inizialmente possa sembrare soddisfacente.
Infatti, per quanto me ne possa fregare degli altri, la vita mi porterà a continui episodi in cui subirò rotture da parte degli altri, e la strategia di fregarsene non può funzionare a lungo...

animaSola 15-05-2008 00:29

...

HurryUp 15-05-2008 01:42

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Uhm...ti sbagli...funziona benissimo e a lungo termine...Ti faccio solo una domanda...tu te ne freghi?.....e non lo chiedo all hurry cn la passione cn la logica....ma l hurry di tutti i giorni Reali e sottolineo reali....

No, anzi, mi sforzo di non fregarmene... non mi piace il pensiero di una società cristallizzata in un sistema di competizione/individualismo/ipocrisia, e non mi piace rappresentare un modello di questo ideale di società.
La mia coscienza sociale è ancora immatura, perchè dovrebbe trascendere il bisogno egoistico di dare un esempio, ma comunque sta nascendo, mi sforzo di maturarla!

HurryUp2 15-05-2008 02:07

Quote:

Originariamente inviata da animaSola3
Maronn mìa hurryno...so le 2di notte...e non posso chiedere alla gente che sta cn me in chat...na traduzione....ehhh...(che me fai fà!!!:P )
Comunque..vorrei capire dove denoti ipocrisia nell esser un attimino menefreghista...,penso di aver già espresso il mio pensiero sul fatto che esso non preclude la mancanza di sensibilità o altruismo...-|-

Essere menefreghista di fronte a un'ingiustizia che mi fanno mi risulta faticoso, perchè il mio fregarmene potrebbe essere interpretato come un permettere l'ingiustizia.
Per me è più grave permettere l'ingiustizia che commetterla. Chi commette l'ingiustizia lancia solo i semi dell'ingiustizia, chi la permette invece gli da' il terreno fertile, quindi il maggior responsabile dell'ingiustizia è chi la permette, non chi la commette.
Questo è il processo istintivo che ho provato a razionalizzare per spiegartelo!

HurryUp2 15-05-2008 14:06

Quote:

Originariamente inviata da animaSola3
Questo l avevo afferrato..e concordo con te....Ma non si possono creare polemiche solo..perchè a tizio...non piace il mio modo di vestire o di portare i capelli...Bisogna anche saper riflettere sulla gravità dell accusa che viene lanciata...

Ho evidenziato i passaggi a cui voglio collegare la mia risposta.
E' proprio il riflettere sul grado di gravità dell'attacco che mi porta a reagire.
Dal punto di vista più immediato, può sembrare che quell'attacco non sia grave, ma se, come dici tu, ci si riflette a fondo, si arriva alla conclusione che l'emarginazione sociale che subisco e che subiscono quelli che hanno la fobia sociale, è causata proprio da quel genere di attacco moltiplicato per la maggior parte degli individui.
Sul piano individuale, non mi reca nessun danno, ma salendo di livello analitico, chi mi sta trattando in quel modo è responsabile della mia emarginazione, perchè sul piano simbolico rappresenta proprio la categoria di persone che ostacola la mia integrazione sociale.
Ecco perchè, proprio il riflettere sull'atto, mi porta alla reazione opposta a quella che mi hai detto.

animaSola 15-05-2008 16:35

--

HurryUp 16-05-2008 10:22

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
A mio parere il responsabile della tua emarginazione...sei TU...è sempre facile scaricare la colpa sugl altri...Che a questo mondo vige molta ipocrisia,egoismo e superbia,non lo metto in dubbio...Ma se qualcuno si permette di mancarti di rispetto è perchè in fondo tu gli hai donato gli strumenti per farlo....Bisogna un attimo scindere il tutto e analizzare ogni contesto singolarmente....,questo argomento ...non è di facile generalizzazione...

Che strumenti gli avrei dato per farlo? Avere una gestualità povera e uno sguardo insicuro? Deduco che allora secondo te bisognerebbe vergognarsi di manifestare la propria timidezza. Che bel ricatto: ti stai mettendo dalla parte di chi emargina i fobici sociali.

animaSola 16-05-2008 15:11

--

hurinthalion 16-05-2008 16:35

A me invece penso sia successo questo... il disagio fortissimo e la fatica che ho provato nel reagire a un ingiustizia o a una prevaricazione (a volte non ho reagito è vero ma è stato secondario nella mia esperienza) , hanno comunque intaccato profondamente quello che sono perchè ho rifiutato per tantissimo tempo le reazioni del mio corpo.
Raggiunti livelli pesi ho iniziato a essere più accondiscendente e alla fine più giusto con me stesso, in linea del resto con la buona opinione che ho di me: se costa fatica o risulta difficile qualcosa la vedo più come una difficoltà e non come una colpa :?
Spero di mettermi definitivamente d'accordo con me stesso 8)

animaSola 16-05-2008 18:47

..

hurinthalion 16-05-2008 21:24

Volevo dire questo: mi sono spesso forzato a reagire a ingiustizie e piccoli soprusi in nome di un comportamento che reputavo ideale, ma nel farlo magari mi scoprivo a sudare freddo, mi sembrava di parlare con una voce non mia, e di muovermi in modo ridicolo, sentivo gli occhi 'bassi'...
Il brutto è stato che ho iniziato a dirmi, anche se sembra deficiente: io ho il carattere giusto ma sono intrappolato in un corpo che non risponde a tono, la mia mente e il mio corpo sono 2 cose completamente separate e così via.
In questo senso 'ho rifiutato per troppo tempo le reazioni del mio corpo'.
Adesso accetto ben volentieri di non essere una macchina e non penso più che avere difficoltà significhi non essere forte o faccia di me o degli altri persone peggiori di chi non le ha, anzi spesso è il contrario... :roll:


'Intaccato quello che sono' cmq non era l'espressione giusta perchè non è che sono mai stato un monolito e menomale... volevo dire che sono stati eventi che mi hanno profondamente cambiato per come li ho vissuti (e 'rielaborati') nel corso della mia vita...
ecco così va meglio :? :wink:

hurinthalion 16-05-2008 22:46

Quote:

Originariamente inviata da tsevrah
Quote:

Originariamente inviata da Assorto
Scusate, sono usciti l'11 ed il 78 ? :D

No , perchè sono diventati fobici pure loro (a forza di stare a sentire tutte queste chiacchiere) .

Che stronz.. :lol: bravi 8)

HurryUp 17-05-2008 04:06

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Non mi schiero ne dall'una ne dall'altra parte,ti ribadisco che è un discorso troppo generalizzato...A mio parere è la visione di se stessi che cambia.....Se io fossi una persona timida che soffre perchè ho un limite a socializzare e dall'altra parte ci fosse qualcuno che s'approfitta di ciò...insultandomi...o emarginandomi...A questo punto sono assolutamente concorde con te nell asserire che sto subendo un ingiustizia...e che di certo non è giusto deridere di chi sfortunatamente possiede un "handicap".....Diversa è stata la mia situazione...In passato io HO SCELTO e sottolineo ho scelto di vivere una vita un pò fuori dagli schemi...,che mi ha comunque portato a far parte di quella fetta di persone che vengono emarginate o derise per strada...,ma non ho mai percepito una sensazione di ingiustizia nei mie riguardi..probabilmente perchè stando bene con me stessa e con la scelta che feci....non m'importava del giudizio altrui...e tanto meno di esser emarginata solo perchè scelsi di "vestire panni" diversi da quelli della maggior parte delle persone...Poi ovviamente se vogliam parlare dell ingiustizie nel senso più ampio del termine,ognuno di noi...chi più chi meno,le subisce....(spero di nn essermi espressa male anche questa volta..e che tu capisca che il mio non voleva esser un attacco al popolo dei timidi,poi di certo avrai un opinione contraria alla mia...ma ben venga)

Io comunque intendevo trascendere queste speculazioni, e portare l'attenzione a un fatto: vogliono continuare a diffondere la morale secondo cui, chi ha la fobia sociale, debba risolvere da solo, e solo lui, il suo problema, mentre gli altri, al massimo, si sentono in dovere morale di dargli solidarietà.
Invece, secondo me, e secondo un punto di vista moralmente più giusto, i normali devono sentirsi in dovere di capire i fobici sociali, di smetterla di considerarli asociali, o compagnia non interessanti.
Come i membri di una famiglia si aiutano tra di loro, così dovrebbe essere per le persone socialfobiche e estroverse, invece di pensare ognuno al proprio comodo.

animaSola 17-05-2008 09:20

...

HurryUp 20-05-2008 20:41

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
sul fatto che i "normali" debbano sentirsi in dovere di capire i sociofobici...sn un attimino in disaccordo...,al massimo ci si può venire incontro...cercando di rispettarsi l'uno con l'altro,e aiutandosi quando è possibile farlo (anche perchè se si è diversi,di certo non è così facile comprendersi)...

Quando dico che gli altri dovrebbero sentirsi in dovere di capire un socialfobico intendo dire semplicemente che devono essere preparati a gestire questa eventuale situazione.
Questa non è una richiesta assurda, utopistica, viene sentita come un sacrificio solo da chi è abituato a pensare ai suoi diritti e poco ai suoi doveri, allora sì che è un sacrificio.

HurryUp 20-05-2008 22:43

Quote:

Originariamente inviata da animaSola2
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Quando dico che gli altri dovrebbero sentirsi in dovere di capire un socialfobico intendo dire semplicemente che devono essere preparati a gestire questa eventuale situazione.

Il problema è questo hurryno...cè poca informazione...quindi è normale che le persone si trovino impreparate di fronte a situazioni a loro sconosciute....Prendiamo me come esempio...,prima di ritrovarmi su questo forum ...non ero a conoscenza che esistesse questa problematica...quindi se per caso anni fà mi sarei ritrovata di fronte una persona che soffriva di fobiasociale..non avrei saputo riconoscerla..
Non sono situazioni facili da gestire,perchè se da una parte una persona timida ha un limite nel comunicare col mondo..dall altra ogni persona è abbastanza presa dalle proprie problematiche che spesso non nota quelle altrui...

Sì ma adesso, grazie a internet e i forum, l'informazione può passare più facilmente e avere effetti concreti.
I forum infatti inducono anche le persone più egocentriche ad adottare nuovi punti di vista, a ascoltare nuove informazioni, rifletterci sopra, e modificare il proprio atteggiamento.
All'inizio questo meccanismo viene indotto da stimoli passivi, come l'effetto-dipendenza da internet, che li costringe a leggere informazioni che istintivamente neanche colpirebbero la loro attenzione, poi, a forza di rielaborare queste informazioni, cominciano a rifletterci su e relazionarsi in modo diverso con la vita sociale.
Se per esempio su un forum si conosce uno che ha la fobia sociale, che informa il forum su cosa sia, tutti i partecipanti del forum, se hanno capito le argomentazioni del socialfobico (e se il socialfobico le ha spiegate bene, in modo non ambiguo), quelle persone, nella vita reale, saranno preparate ad affrontare una socializzazione con un socialfobico.
Non solo, ma se, quelle persone, incontrassero nella vita reale dei loro amici che non sanno cos'è la fobia sociale e interpretano male la condizione di chi ne è affetto, provvederanno probabilmente a informare questi loro amici del giusto modo di interpretarla, secondo quanto hanno imparato sul forum, e così, a macchia d'olio, grazie alla comunicazione sul forum è possibile divulgare con un effetto a catena quelle informazioni che, in condizioni normali, non passerebbero.

HurryUp 21-05-2008 00:27

Quote:

Originariamente inviata da animaSola3
Discorso che non fà una piega...., ma purtroppo anche se l'informazione tramite internet si è di certo evoluta,il problema continuerà a sussistere...Esco un attimo fuori tema per farti un esempio...,Noi tutti oramai sappiamo che alcol e droghe possono generare patologie psicologiche e fisiche...,ma pur essendone a conoscenza moltissime persone continuano a farne uso...Questo per dirti che esistono moltissimi esseri umani che se ne fregano altamente di se stessi...e tanto meno degli altri.....e per quanto si tenti di divulgare il piu possibile "un messaggio" che può esser di interesse pubblico...,vige sempre quell immensa non curanza dei problemi altrui...finchè essi non arriveranno al punto di toccarci in prima persona...
Sarebbe bello se ...tutti adottassero l'atteggiamento che prevenire è meglio che curare..ma oramai si sono accumulati talmente tanti problemi...che uno a fatica riesce a sbrogliare i suoi....

scusa forse sn andata fuori tema...ma stasera sn un pò stanca :wink:

Questo discorso sta in piedi finchè non ci si sente membri di una società, finchè si ha la sensazione che la soluzione debba venire dall'esterno e che debba essere necessariamente già pronta e operativa, anzichè graduale, nascente dal basso, dall'azione del singolo individuo, che inizialmente può anche rappresentare una minoranza e, apparentemente, non avere effetto.


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