![]() |
colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Tra qualche giorno ho un colloquio di lavoro e si ripresenta la solita preoccupazione, normale direi, del fare un'impressione almeno decente.
I problemi aggiuntivi sono quelli che possono avere molti utenti di questo forum che proprio a causa del loro carattere e della loro personalità hanno difficoltà a trovare lavoro o a vivere la quotidianità del luogo di lavoro. Siccome alcune volte mi sono capitate domande un po' critiche, e anche un po' invadenti, a cui non saprei come rispondere mi piacerebbe fare una specie di sondaggio su come sarebbe il modo migliore di rispondere. Ovviamente dipenderebbe da persona a persona ma immaginiamo il caso di un utente simbolico del forum che riassume in sé un campo abbastanza significativo di problematiche di cui dovrebbe trattare il forum; diciamo: inibizione sociale, difficoltà a relazionarsi, ansia e paura delle responsabilità e del giudizio altrui, disabitudine a frequentare gente in modo continuo, timidezza e suscettibilità superiori alla media. Per cui se non rientrate in questa situazione immedesimatevi e pensate a come rispondereste se. La domanda incriminata per eccellenza sarebbe: 'dimmi tre parole con cui ti descriveresti'. Cosa potrebbero dire i very evitanti in questi casi? Ok non esagerare con la sincerità sennò è la fine, ma neanche andare palesemente contro la propria natura. Ci sarebbe altre domande tipo 'qual è il punto su cui potresti migliorare?', 'qual è il tuo punto di forza?', 'come ti trovavi con i colleghi nell'ultimo lavoro?', ma sarebbero molto più dipendenti dalla singola persona, ognuno potrebbe rispondere per sè. In genere insomma sarebbero da trovare le parole con cui uscire dignitosamente quando si ricevono domande sulla propria persona e si hanno le caratteristiche descritte sopra. E poi un'altra domanda che non c'entra direttamente con la fobia sociale: 'perchè ci hai messo tanti anni a laurearti?' Ho fatto già un paio di autogoal in passato per rispondere e non so che cavolo dire per giustificare quei tempi. |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Qualche esempio "neutro" a caso:
3 parole : serio, onesto, educato. Punto forte: puntualità, capacità di impegnarsi. |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
Grazie per le parole di comprensione :nonso: |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
Per quanto riguarda 'sicuro di sè', ne approfitto per sottolineare appunto che il mio intento è trovare termini o espressioni che possano essere ritenute almeno potenzialmente vantaggiose ma che non sono in evidente contrasto con l'essere fobici / evitanti. Quote:
La seconda parte non sarebbe credibile e sarebbe un modo per perdere tutte le possibilità di essere considerato. |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
devi mentire nei colloqui di lavoro, perchè tanto sono una pagliacciata, devi dirgli esattamente quello che loro vogliono sentire ed in base al profilo che cercano devi comportarti e fingere. Una volta che ti hanno preso poi ti adeguerai all'ambiente di lavoro, e cercherai di capire chi hai davati, il tuo capo ed un pò alla volta se il lavoro ti piacerà, verrà tutto automatico.
In questo modo ho sempre superato i colloqui di lavoro fatti, arrivando nella fasi finali anche di lunghe selezioni. Poi in Italia cercano superscienziati referenziati per fare dei semplici operatori call center, esperti in lingue straniere e bella presenza per fare facchini all'aeroporto e ciliegina sulla torta, lo stagista con esperienza :mrgreen: Ora per cosa devi fare il colloquio? |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
Quote:
Il mio titolo di studi è in 'Riutilizzo di aree alternative' (in alcune università indicato come 'Riutilizzo alternativo di aree'). Le mie esperienze precedenti sono due, ma di diversi anni: una come direttore dei lavori del progetto 'Costruire a picco sul mare, guardare oltre i limiti'; l'altra come consulente per un'attività di disboscamento per la creazione di un'area 'deserto con lago artificiale'. E' tutto riportato nel curriculum, anche le autorizzazioni avute da organizzazioni di controllo del territorio, che lavorano nella diminuizione del carico di rifiuti in arrivo alle discariche convenzionali e nella diffusione di sostanze alternative agli psicofarmaci. |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Io sono dubbiosa sul fatto di fingere durante i colloqui, fingere troppo. Anche perché poi credo che i nodi vengano al pettine dopo, quando si lavora davvero.
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
Ecco già una cosa così', dove ti metti in contraddizione, ti può far scartare |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
Vabbè scherzo, i lavori citati prima stanno solo nella mia testa. Quote:
Individuo il responsabile e gli lancio uno sguardo con un lievissimo movimento delle sopracciglie come a stabilire un cenno di intesa, mentre piego sempre in modo leggero la mia bocca in un sorriso che sembra il ghigno del vincente. Gli stringo la mano con decisione ma lasciando che sia lui a imprimire con maggior forza, quindi dopo il suo invito mi siedo con disivoltura senza neanche guardare la sedia, tenendo il busto appoggiato allo schienale, le gambe rilassate, la mano sinistra appoggiata sulla gamba sinistra, la mano destra sulla scrivania, che sarà la mano che userò più frequentemente per gesticolare mentre parlo, mentre l'altra verrà richiamata solo per risaltare certi concetti fondamentali. Indosso una camicia color blu lucido, una giacca nera attillata, una cravatta con un tema labirintico, stile machiavellico, in scala di grigi, dei jeans neri, una cintura con simboli pseudo-massonici, stivali di pelle di alligatore con speroni. Capelli cortissimi con basette oblique a tagliare metà guancia. |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
Sulla stretta di mano: come fa a valutare un uomo da una stretta di mano? se è per questo io ho notato una mano sudata e nervosa, quella che ho stretto, quindi cosa si potrebbe dire di lei? In ogni caso ho già un accordo con un'altra azienda e mi basta un colpo di telefono a loro e sono assunto. |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Argomento interessante. :bene:
La domanda sui punti di forza è un'accettata tra capo e collo, per non parlare di quelle tipo "perché vuole lavorare con noi" o "perché dovremmo preferire lei". :miodio: |
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Io direi: calma, diligenza, collaborazione
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
|
Re: colloqui di lavoro: diamo tre parole ai sociofobici
Quote:
Grazie per i termini suggeriti |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 17:38. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.