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Secondo me è stato un attacco di panico
Venivo da un buon periodo in ambito studio/lavoro.
Mi ero laureato, avevo trovato uno stage, avevo vinto una borsa di studio, mi ero fatto apprezzare nel mio primo lavoro. Poi l'offerta. Il lavoro lo continui, ma all'estero. Io avevo sognato questo momento da anni. Mai stato fuori di casa, mai stato all'estero per lunghi periodi. Con un pò di paura parto. Primi tempi difficili, poi ingrano e trovo stanza, miglioro lingua e lavoro. Dopo un mese quando devo cominciare a rilassarmi e crescere con il sarge e il lavoro accade l'inspiegabile. Una sera comincio a sentirmi male, diarrea, spasmi addominali e poi arriva l'insonnia nella mia vita. Io che avevo sempre dormito alla grande. In tutto questo mi si era anche chiuso lo stomaco ed avevo perso 5kg da quando ero arrivato ( ma il peso poco conta perchè sono uno che tornava sempre dimagrito anche dai viaggi) Resisto a lavorare altri 7 giorni stoicamente. Poi una mattina arrivo giallo in ufficio e dal lavoro mi portano al pronto soccorso. Mi dicono che è gastrite, mi danno medicine e mi dicono che passerà. RImango a casa e dopo la cura non passa nulla. Mi consentono di tornare a casa e di curarmi meglio. Faccio gli esami allo stomaco ma non esce nulla. Nel frattempo soffro d'insonnia anche a casa e comincio a prendere l'ansiolitico. Ritorno all'estero e di nuovo i primi tempi tutto ok. Poi passato un altro mese, l'insonnia diventa più resistente e devo aumentare l'ansiolitico per dormire 4-5 ore. Immaginate all'estero, in un'altra lingua e con condizione psico-fisiche del genere che gran bella vita di merda che conducevo. Avevo spesso lo stimolo di evacuare, infatti andavo al bagno anche 2-3 volte in ufficio. Finisce il periodo lavorativo prima di Natale e torno a casa. Preciso che il posto dove stavo mi piaceva, il lavoro anche. Però nel ripartire nell'anno nuovo (contratto di 6 mesi) non me la sono sentita perchè ancora agitatissimo ed insonne, persino a casa. Ora chiedo voi cosa avreste fatto al mio posto? Come avreste agito? Per me quel lavoro significava parecchio, era la mia consacrazione economica e l'indipendenza fuori da casa...per giorni mi sono sentito un vigliacco e mammone, e ciò mi ha causato una depressione con crisi di pianto e crollo dell'autostima. Ora sono disoccupato e di nuovo dai miei. Eppure con tutti i problemi, mi ero fatto apprezzare parecchio all'estero... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
Mi spiace molto, mi rattrista la sola immedesimazione visto che in qualche modo anch'io ho dovuto interrompere/rifiutare un'esperienza che avevo intrapreso nonostante fossi convintissimo della scelta.
Ora, così su due piedi sarebbe davvero difficile comprendere cosa sia successo dentro la tua testa in quei momenti, una cosa è certa, se è un qualcosa di psicologico un motivo alla base ci deve essere, magari non riesci a carpire la ragione del tuo malessere, ma c'è! |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
Io i primi sintomi li ho avuti presto, quindi non ho avuto modo di fare certe esperienze con tranquillità o darmi molte opportunità di provarci almeno, dal momento che mi piegavano le gambe. Al tuo posto? Non sarei riuscita nemmeno ad affrontare il colloquio per quel lavoro all'estero (eppure mi piacerebbe e questo limite mi fa dannare l'anima).
Io sto provando con la psicoterapia, te hai mai provato? In quei momenti qualcosa potrebbe averti spaventato, non hai nemmeno la più pallida idea di cosa potesse essere? Se ti va di parlarne... :interrogativo: |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
dovevi bere e andare in disco che passava tutto (cit dottissima del forum, con ironia eh... :huh:)
Mai avuto nulla prima di partire? amici, morose, compagnia, uscite, come passavi il tempo? |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
Più che attacco di panico io qui parlerei di ansia libera generalizzata,anche io non riuscivo più a lavorare per i mal di pancia,adesso con un mix molto leggero di ansiolitico e antidepressivo almeno il problema del bagno sembra risolto per il momento...
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Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Io penso che ho esagerato nel voler fare qualcosa di troppo difficile 1) Vivere da soli 2) Vivere all'estero 3) Lavoro impegnativo Tenendo presente che ho qualche problema ad adattarmi proprio a livello fisico con relative somatizzazioni quando sto lontano da casa... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Si a me va di parlarne... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Ma penso che ciò che ho avuto lì sia stato dettato al 95% da ansia e paure...eppure ero partito con un entusiasmo unico... La mia vita privata e familiare è molto buona, lì ho trovato le difficoltà di chi vive in condivisione, lontano da casa ecc... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Ho tutt'ora dolori allo stomaco e non so come uscirne... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Se sono consigli del tipo "esci che ti passa" allora direi che puoi tranquillamente cambiare professionista. Penso che ci sia bisogno di ascoltare e capire da dove vengono quelle paure che per un po' si è tentato di sovrastare ciecamente, prima di implodere. |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Avendo delle somatizzazioni intestinali (anch'io), potrei chiederti quale terapia farmacologica ti è stata prescritta e, soprattutto, se ha avuto degli esiti positivi? Un'ultima cosa, di pari passo immagino tu abbia seguito anche una terapia psicologica o mi sbaglio? Grazie mille :) |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Ecco per un caso come il mio...quale terapia consigliereste? Volevo informarmi sulla strategica breve... Non era proprio al livello di esci e divertiti, ma non c'era una mappa o un percorso da seguire... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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No prima volta, non sapevo cosa fosse l'ansia e le somatizzazioni correlate Mi sono chiesto a posteriori..."ma chi me l'ha fatto fare?", però un vero uomo ci va con relativa tranquillità a vivere fuori per tot mesi, poi se proprio non va se ne ritorna a casa... Questo pensavo mai aspettandomi di stare così male... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Re: Secondo me è stato un attacco di panico
Comunque, bando alle ciance, si ritorna alla propria quotidianità...
Conviene per me dimenticare quel periodo, e ritornare il ragazzo entusiasta che ero prima! LAVORO 1)Voglio iscrivermi a Garanzia Giovani, non si sa mai 2)Se non trovo lavoro, iscrivermi a qualche corso che mi piaccia SALUTE Fortunatamente sto ridormendo 8 ore a notte senza alcun aiuto Per lo stomaco io penso di rivolgermi ad un gastroenterologo ANSIA FUORI DI CASA Qui devo lavorare parecchio, perchè checchè se ne dica, la maggior parte delle società chiede ai dipendenti di trasferirsi in altre città...e sono proprio quelli maggiormente "mobili" ad avere migliori carriere... Avevo dimenticato di dire che sintomi simili, li avevo avvertiti anche in vacanza dopo una sola settimana... |
Re: Secondo me è stato un attacco di panico
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Hai fatto bene a dare la precedenza alla tua salute perché é la cosa più importante. Hai un ottimo spirito d'iniziativa e tanta voglia di fare, vedrai che quando sarai tornato in forma con un po' di sacrificio e buona volontà le opportunità non ti mancheranno! |
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