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Gli altri sono davvero necessari?
Secondo voi è davvero necessario avere una vita sociale?
Percepite mai gli altri come un ostacolo o una tremenda seccatura? In questo periodo non sopporto davvero nessuno, persino nel virtuale e mi chiedo se abbia senso sforzarsi di avere contatti con le persone se il risultato è solo generarmi malessere. |
Re: Gli altri sono davvero necessari?
Ma, non saprei. Io sono un tipo abbastanza solitario e tranquillo, non mi piace la confusione, odio discoteca, carnevale e roba così. Però a volte mi fa piacere fare due chiacchiere, qualche discorso a bischero, con persone tranquille come me. Ci sono momenti in cui vorrei trovarmi su un'isola deserta, altri in cui mi sento solo e vorrei avere compagnia.
Un'altra cosa... il non avere vita sociale (o comunque averne poca), a volte mi fa sentire diverso, non mi sento in sintonia con il mondo attuale, con la maggior parte dei giovani della mia età. |
Re: Gli altri sono davvero necessari?
penso che bisogna trovare il giusto compromesso personale..
il mio problema è che poi sto male se non vedo nessuno mesi.... e ho voglia di condivisere battutine con altri esseri umani.. per me l'ideale è uscire tre volte alla settimana per 2-3 ore per volta... il resto voglio la solitudine più disparata.. poi c'è da dire che vivo in un contesto "di paragone" nel sociale.. capace che se vivessi da solo me ne fregherebbe poco e sarei uno schizoide :mrgreen: in genere passate le tre orette mi stanco di socializzare.. |
Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Per procurarsi quella roba, c'è bisogno di denaro. Per procurarsi denaro, bisogna lavorare. Per lavorare, si è costretti ad avere a che fare col prossimo. La società è strutturata in modo che i contatti sociali son relativamente indispensabili. Siamo incastrati per benino. |
Re: Gli altri sono davvero necessari?
secondo me in teoria si in pratica però mi son sempre ritrovato ha contatto con persone che si ricordano di me solo quando ne anno bisogno percò alla fine mi son deciso a stare il più possibile da solo
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
No, io NON voglio una cosiddetta "vita sociale". Peraltro trovo orrenda questa espressione. Non mi interessa questa "vita sociale", dato che la società mi fa schifo, mi basterebbe avere poche persone con cui andare d'accordo, e magari anche un compagno...
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Il denaro si può ereditare, si può vincere al gioco, si può acquisire tramite matrimonio, eccetera... Quote:
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Comunque, per quanto faccia cadere le palle e sia odioso ammetterlo, dice una grande verità: Gli altri sono davvero necessari. Detto ciò, non è necessario stare con gli altri. Anche se consigliato, francamente. ._. |
Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
Direi proprio che sono necessari, non sono indispensabili per la sopravvivenza come acqua-cibo-aria, ma (almeno parlo per me) all'atto pratico è come se lo fossero. Ad esempio mi è capitato di stare da solo nella casa di vacanza dei miei genitori (è in una valle "vicino" Domodossola in Piemonte), casa completamente isolata (la frazione più vicina è a circa 1Km e sembra di essere in un villaggio Amish); fino a molti anni fa resistevo anche 4-5 giorni da solo, ora non vado su da tre anni e credo che non ci andrò mai più, l'ultima volta che sono andato sono scappato a casa dopo meno di un'ora; i miei adorano quel posto...
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
Una vita eremitica e da soli, per me, è una vita all'insegna della mediocrità, dell'impoverimento e dall'alienazione e perdita di contatto con la realtà.
Per come la penso io, le uniche necessità sociali che vedo sono una persona accanto nel ruolo di fidanzata/compagna (e partner sessuale), un nucleo di parenti (genitori, fratelli/sorelle, ecc.) e il rapportarsi quotidianamente con persone che si possono definire amiche. Questo è il minimo sindacale per me. Poi, sta alla volontà del singolo essere modano, cercare l'assiduità nelle frequentazioni, ecc. Personalmente cerco assiduità e presenza solo nella sfera sentimentale e sessuale. Nella sfera amicale mi è indifferente frequentare una persona amica quotidianamente, mensilmente, annualmente, ecc. Anche nelle dinamiche sociali, mi congedo e le evito quando non ne ho voglia. Se mi tedia un'uscita la rifiuto. Se un amico mi annoia in quel periodo, ho altro di meglio da fare, ho altre persone che mi danno di più, lo evito per cercarlo quando mi va ancora di frequentarlo. |
Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Son lavori che, se non hai una cifra di partenza, puoi imparare a fare senza spender troppo? O son lavori che vanno imparati studiando, e spendendo soldi per studiare? Se non hai una base da investire, sei fregato comunque. E più o meno tutti i lavori che ti capitano son lavori "da stare in mezzo alla gente", come si suol dire. Quote:
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Il sentirmi diverso, per alcune cose mi va bene e ne sono anche fiero, per altre cose invece non mi piace. |
Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Però mi sembra che il corto dica più cose, ora però non saprei riordinarle tutte Quote:
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
no. siamo solo noi stessi a dar loro eccessiva importanza e pertanto a farli diventare necessari
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
Secondo me si... senza gli altri non potrei realizzare alcune cose, e poi provo un senso di fastidio quando vedo due che si vogliono bene, intendo anche come amici. Quindi amo essere solitario ma non essere solo.
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
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Re: Gli altri sono davvero necessari?
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