Quante volte pero' quando ne avevate la possibilita' avete detto no,la vita sociale non fa per me,rifiutando inviti ed occasioni per stare con gli altri?
Siamo sicuri che debba essere default tutto questo?O queste cose si creano anche con la fatica...... |
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parecchi di voi hanno superpoteri,solo che non lo sanno |
vetro,molti di noi sono cosi di carattere,io credo che se ad un evento sociale ci si sente a disagio e' sopratutto perche' non piace quell'evento,non ti trovi,non fa per te e basta,e se vai, ti sforzi, il che non e' naturale,vai contro la tua natura appunto
forse ho detto cazzate,ma ho confusione anch'io in testa e non so se riesco a spiegarmi bene.. |
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ps ha ragione fusion, siamo tutti super hero |
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X Immortal:hai detto semplicemente le cose come stanno. |
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c'è chi prima di avere la fobia, si è sparato anni di disco, locali, ristoranti, bulli e pupe (più pupe magari) e dopo la fuga dalla società, vedendola da fuori, nun ce piace più poi i tg dicon solo cose brutte, insomma, meglio perderla che trovarla la società secondo me :) si amplificano anche le paure poi quando si deve uscire x forza, la xenofobia magari, x colpa di tutti quei tg, pensi che in centrale ti rubino x forza il cellu :lol: ora oltre ad avere problemi a rientrare in società, a molti non piace poi manco più molto, quindi è un altro incentivo a cercare un qualcosa di alternativo facciamoci un nostro fight club 8) strano è bello (cit.) |
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ma è la solitudine completa che ci frega quindi o ci adattiamo alla società, oppure cerchiamo qualcuno come noi la paura di tutti è rimanere soli il tempo passa e bisogna fare delle scelte perchè + si va avanti e peggio è su cosa investire il tempo? chi lo sa è sempre una scommessa con se stessi, dove ovviamente a perderci eventualmente, siam solo noi |
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Il problema é sempre quello, esci per divertirti e poi finisci per soffrire tutta la serata, allora ti chiedi ma non è meglio stare a casa?
Mi ricordo di un anno che io e i miei amici provammo tutti i pub e ristoranti della provincia...alla fine mi dovettero quasi ricoverare in ospedale eh..eh..eh Quote:
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la nostra vera malattia è l'incapacità di trovare un senso profondo alle nostre esistenze.
Quel senso c'è, eppure sfugge e allora si diventa fobici, schizoidi, paranoici,ansiosi, depressi, bipolari... il senso della vita sfugge per qualche motivo, ma scoprirlo non è detto porti alla guarigione. Meglio non scavare, meglio non cercare troppi scheletri nell'armadio, meglio restare in superficie, perché potresti scoprire cose che non riuscirai mai ad accettare, vedere cose che non riuscirai mai a dimenticare, sentire parole che continueranno a turbarti. Meglio allora avere una qualche malattia psichiatrica da curare ab aethernum, piuttosto che soffrire lucidamente e senza attenuanti. |
Non sono mica tanto d'accordo che la nostra malattia è non renderci conto della realtà.Secondo me è l'esatto contrario,è perchè ci rendiamo conto della stessa che le nostre patologie,qualsiasi essse siano ,si sono manifestate.
Sono una risposta ad un senso di malessere che viviamo nel rapporto con l'altro. Credo che il senso di inadeguatezza che sentiamo nei confronti degli altri sia una base comune a tutte le nostre esperienze ,è il fatto che notiamo negli altri queste abilità sociali,spesso fine a se stesse e non volte ad instaurare profondi rapporti umani,che ci fa sentire a disagio. può essere che queste abilità non le abbiamo,ma mi sembra un po ipocrita da un lato dire che in fondo la società e gli altri non ci interessano. sia perchè è un controsenso dire che della società non ci frega nulla e poi essere preoccupati del giudizio sociale,infine sostenendo che ci troveremmo bene con un amico o una compagna che ci capiscano. Allora almeno una parte di questa società ,alcuni membri di essa attirano il nostro interesse! anch'io sono una persona particolarmente introversa e concordo con chi dice assecondiamo la nostra natura ,io è quello che sto facendo,ma non credo che la risposta stia nel vedere tutto bianco o tutto nero. la società che così definiamo è comunque piuttosto poliedrica e rispetto al passato molti riescono ad esprimersi più liberamente,anche se alcuni atteggiamenti possono essere considerati out. decidere di chiudersi nel proprio bozzolo e pensare esclusivamente a se stessi è una risposta eccessivamente radicale,al più dovremmo limitarci a profondere le nostre energie emotive esentimentali nei confronti di coloro che ci interessano veramente |
Scrivendo che non ci rendiamo conto della realtà non intendevo dire che non ci rendiamo conto del mondo esterno, ma della realtà intesa come verità, ovvero che molti di noi nuotano contro una corrente che non smetterà mai di scorrere.
Si, non è vero che ignoriamo la realtà, quando ci finiamo in mezzo i giudizi degli altri ci stanno molto a cuore, ed è per questo che c'è chi pensa di fuggire da essa. C'è chi nuota tutta la vita contro corrente, c'è chi molla tutto e finisce nell'oblio, e chi cerca di ancorare la barchetta su una isola incontaminata. E' difficile trovare la giusta isola, e alla fine, finchè non si trova bisogna cmq continuare a nuotare, ma forse con la zatterina e remando tutti nella stessa direzione ce la si può fare. L'altra sera han fatto the beach, e anche li, oltre che in taxi driver, mi son ritrovato. Li è gente normale, che però ha deciso di fuggire dalla realtà, poco cambia dalla nostra situazione, da chi vuole fuggire dalla realtà. Un altro film di fuga dalla realtà è the village, o anche una parte di big fish, o si può rifuggiarsi nel mondo di amelie. Essendo prodotti dalla gente normale, questi film portano a far credere che i modelli fuori dalla realtà non reggono, ma non credo sia esattamente la realtà. olè |
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in effetti ho notato che una persona piu sociale è piu merda è nella maggior parte d ei casi |
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Per quanto concerne the village : Il film alla fine ha una sua conclusione filosofica: l'isolamento non può distruggere il male che c'è nel mondo, perchè non è altro che il male creato dall'uomo perchè è nell'uomo stesso. In nessuno microcosmo, anche il più controllato, è possibile isolare il male ed il terrore, prima o poi il seme infetto e destinato a germogliare e l'unica cura, inevitabilmente, è l'amore. |
sono d'accordo con vetro...nn si può vivere in un bozzolo altrimenti che vita fai...?!
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più profondo e articolato ma sempre un punto di vista la verità assoluta secondo me esiste raramente |
Re: La nostra vera malattia è...
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Re: La nostra vera malattia è...
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cali il problema è solo uno: nulla e nessuno ti vieta di vivere solo soletto nella tua casa...
ma contemporaneamente esist eil desiderio di avere qualcuno da amare e con cui condividere la vita... l'uno difficilmente si può verificare senza un minimo di vista sociale... dunque è difficile e forse diventa ipocrita dire in assoluto che una persona sta bene nella sua completa solitudine... puoi certamente scegliere di mantenere un carattere molto più introversato di altri (c'è chi vive realmente sereno in questo --> ovviamente non portato all'eccesso come in alcuni casi qui sul forum), ma che comunque non ti limiti in modo assoluto. Io sono il primo che tutto sommato non mi trovo più bene in mezzo ad un locale (come invece lo ero un tempo)....un posto dove mi viene molto meno facile cercare intimità, scherzare, parlare....che non sono aperto in mezzo alla gente come un tempo...ho ho un'interazione a 4occhi (e allora mi viene la voglia di cercare un'adeguata intimità) o in presenza di 2-3 persone se inizio a pensarci troppo posso andare incontro a qualche problema di troppo... ma sarei completamente imbecille se pensassi di trovare l'amore della mia vita o anche una qualsiasi amicizia vera (poche o molte che siano) rimanendo seduto qui davanti al pc o spaparanzato sul letto a guardare il soffitto. Un qualche tentativo lo si deve fare...poi può essere minimo o invece puoi riuscire ad estroversarti molto (e questo poi dipende dall'indole della persona)...ma un qualche tentativo (che sia anche una biblioteca pubblica, durante un corso, al lavoro ecc...ecc...). Sicuramente non ci sarà Dio che ci stacca una costola e ci crea la donna della nostra vita a nostra immagine e somiglianza (per fortuna :lol: ) facendocela trovare un bel giorno al nostro fianco nel letto dal nulla. Se non ci si mette in gioco almeno un minimo non si vincerà mai. POI a seconda della propria indole e della forza di volontà si può scegliere di AZZARDARE molto (avendo coraggio) e quindi rischiare anche di vincere di più (con però anche il rischio di perdere di più) o accontentarsi del piccolo fazzoletto che si è vinto. |
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e li ho "verificati" poi nella vita reale... chi ti dice che piciula non sia la ragazza ideale per te? (escludiamo il suo fidanzato!) leggi qua: http://nicolaingiappone.blogspot.com...hiho-chan.html http://nicolaingiappone.blogspot.com...tro-primo.html tutto è possibile... scusate la pubblicità regresso :roll: ma non poniamo limiti inutili pure qui |
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il contrario....sono una di quelle persone che afferma che l'amore si scopre piano piano...magari si conosce gradualmente una persona e si scopre un sentimento enorme... non sono uno di quelli che crede che la continua ricerca porti a qualche frutto (o almeno credo che lo porti, ma ritengo che possa portare a tante storielle di cui sinceramente me ne faccio poco e nulla e preferisco evitare fin da principio). Sto dicendo che per quanto minima una qualche mossa la devi fare. Vogliamo prendere anche il caso di un pc, un forum e tanti problemi dietro? ottimo...dal momento che entri in contatto con una persona e fai un passo successivo (decidi di incontrarla nella realtà...sia dopo 1 settimana, sia dopo mesi) hai certamente la possibilità di crearti anche in questa maniera la storia della tua vita...MA APPUNTO...IL PASSO X QUANTO PICCOLO LO DEVI AVER FATTO. Poi ovvio che puoi conoscere le persone con 10mila situazioni e modi diversi...ma appunto devi darti la possibilità di conoscerle...non tutte...ma una parte... Quote:
P.S: picio se ti va bene una relazione a 3 e va bene al tuo ragazzo io ci sto :lol: ...basta che ci mettiamo daccordo a priori sul metro di sicurezza che deve esserci tra me e lui 8) le cose si risolvono in questo modo :P RIEDIT: insomma cali è quello che è "scappato" dalla potenziale normalona che lo inseguiva vicino di casa... mica sto a dì che dovesse x forza di cose portarla in discoteca e andarci a letto entro 1 settimana... dico che si sarebbe potuto/dovuto sforzare....in fondo s el'anima gemella è quella che cerca, beh significa che prima o poi si dovrò sforzare di conoscere questa anima gemella. Poi avrebbe potuto benissimo dire "grazie...non è quello che voglio"... poi non x forza con la vicina...ma una qualsiasi donna. Una collega....una conoscente....volendo se non avesse trovato altre alternative pure qualche fobicona del forum. Però ci si deve lasciare la possibilità di conoscere almeno qualche persona credo...e soprattutto farlo nella vita di tutti i giorni. FINCHè SI è DAVANTI AD UN PC è TUTTO + FACILE....ma prima o poi se vuoi LA DONNA DELLA TUA VITA devi prendere il coraggio e CONOSCERLA A 4 OCCHI (che sia una tua collega o una persona conosciuta tramite internet) |
sì, hai ragione. Ma sospetto che il calimero-del-forum se potesse sceglierebbe la sua compagna in un catalogo dove poterne controllare prima il CV, le caratteristiche tecniche, i dati anagrafici e le pretese (mai troppe)... poi se la farebbe mandare a casa già pronta per iniziare la dolce vita a due. :-)
del calimero-reale e delle altre persone che frequentano il forum non so dire... potrebbero sorprenderci! :-) |
Ero introversone fin da piccolo
non mi hanno mai appassionato i "rapporti sociali" per me era [è] tutto normale (nessuno è socialone-mondano in famiglia) inutile dire, che la vedo quasi come cali forse sarò evitante o forse solo un gran timidone ma non mi interessa sono sereno quindi, va bene così nota:se l'amore deve arrivare, arriverà quando vuole lui (se non vuole venire pazienza ^^) prima vi accetterete, prima starete meglio. :) (delirium onnipotenzum) bello sapere il latino... :D |
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sarà che non ho la tua pazienza... |
Il punto è che se una persona è veramente convinta del suo stile di vita e lo porta avanti con naturalezza e senza rimpianti, non starebbe certo a scrivere "ma chi me lo fa fare, io sono fatto così, devo accettarmi, in fondo si può vivere anche in questo modo". Parole che suonano decisamente autoconsolatorie ma che nascondono grosse frustrazioni 8)
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nel mio modello suonano come cali > muttley 8) |
Prendo spunto per esempio dalla scelta di vita di Pride, che io non condivido, ma che egli porta avanti con limpida, sincera e ammirevole spontaneità. Non ho mai visto il FORVM tappezzato di suoi post autopersuasori sulla necessità di adottare certe non-abitudini ed evitare certi ambienti. Egli vive sic et simpliciter la sua vita, senza l'affannoso assilllo della competizione col prossimo.
Ne approfitto per ribadire che la competizione con gli altri è il male assoluto, l'unica competizione accettabile è quella con se stessi, volta all'automiglioramento e alla ricerca del benessere interiore. Muttley il profeta ha così sentenziato 8) |
ma pride vive nell'ombra x sua scelta, quindi x esser coerente posta da invisibile
io sono competitivo, io sono la tigre della fobia io mangio la preda quando è ancora calda (cit.) e soprattutto il virtuale è la mia casa, quindi parlo qui al posto che fuori sotto quest'ottica, più posti e più sei very, tra l'altro, quindi ancora cali > muttley only one piece timid :D |
Ma chi è competitivo con gli altri vive di frustrazioni, insoddisfazioni e inquietudine. Può anche dire di aver fatto una scelta definitiva ma la verità è che continua a tenere il piede in due staffe e a guardare con invidia al mondo degli "altri".
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io in una cosa che sto facendo sono il migliore su più di 400 persone e sono talmente oltre che posso anche prendermela comoda chi supera i limiti non ha più preoccupazioni salutami il mio amico sosa (cit.) |
Il problema più in generale è: perché per sentirsi realizzati bisogna pensare di essere migliori degli altri? Se io voglio imparare a suonare l'oboe e desidero apprenderne tutti i segreti e le tecniche, non lo faccio certo perché il mio vicino di casa è campione olimpico di suonatori d'oboe ma solo ed esclusivamente per me stesso.
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l'equilibrio sta nel mezzo e poi c'è chi è fortunato che ha hobby concretizzanti che gli piaciono, chi ha sempre uno scopo ed una meta competition forever ps poison very fobic |
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