La nostra vera malattia è...
ciao giovani disadattati, sapete chevvidico?
che la nostra vera malattia è non riuscire a rendersi conto della realtà forse siamo geneticamente diversi dagli altri quante volte vi siete sentiti fuori luogo? passare vicino a bar con un sacco di gente, e pensare che quello è un altro mondo? io personalmente ogni tanto me lo chiedo... ma chimmelofaffare? sto così bene nella mia bella casetta solo soletto :) proprio non mi ci vedo seduto in un locale tra la folla, a direre e scherzare come se nulla fosse vedo la società che punta tutta da una parte, e io che mi allontano piano piano verso la parte opposta un tempo credevo che stavo sprofondando lentamente, cercavo di nuotare, ma poi ho capito che forse, se il signore (cit.) avesse voluto farmi nascere sociale, mi avrebbe dotato di altre caratteristiche la mia natura è dunque un altra, sono ninja inside, mi mescolo tra i normali e passo inosservato, non mi sforzo più di entrare nei loro giri, non mi piaciono e non mi interessano, e forse la vera malattia è proprio non rendersi conto di ciò che si è c'è chi si sforza e sta male, chi prende medicine, chi beve, per cosa poi? per ogni passo avanti fatto, basta fermarsi un attimo e la corrente ti riporta indietro ma a sto punto chimmelofare di nuotare tutta la vita controcorrente? nun c'ho i geni sociali, tutto qui :) seguirò la mia strada, sperando non sia un vicolo cieco, sperando di incontrare prima o poi gente che va nella mia stessa direzione, e non gente che è come me ma sta nuotando nella parte opposta... che poi tra l'altro non c'è manco il bagnino, cribbio :D e la vita può essere bella anche così, basta credere in ciò che si fa, nonostante si sia l'unica persona a farla, non è detto che non sia il resto mondo a sbagliare :lol: |
Queste puo' essere un'alternativa da considerare a patto che tu stia bene e non ci soffra in questa condizione.Ognuno deve trovare il suo modo di stare in questa societa'.Ma alla fine se stai in un bozzolo non vivi niente,purtroppo è la tragica verita'.
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calimero questo tuo messaggio e pieno di orgoglio e ti ammiro.non mi ritrovo al 100% in tutto.ma secondo me hai detto cose verissime.alla fine , almeno quello che penso io, e che gli obiettivi sociali che ci diamo , o che ci danno incosciamente, la società , la famiglia, o noi stessi in primis nel nostro lato debole, sono come il formaggio messo sulle trappole dei topi.una volta arrivati a prendere il formaggio lo sentiremo amaro.perche forse non e quello che vogliamo.mi e capitato spesso di accorgermi che non ragionavo piu con la mia testa.okay smetto coi deliri.anche perchè mi sa che non c'entrano un cavolo col mess iniziale.
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alla fine credo che sia come un hobby
noi nn abbiamo gli hobby delgli amici e delle donne ne abbiamo altri aauu io mi ritrovo molto in te calimero mi se i simpatico cmq ese tutti o quasi fossero tipo o simili a noi ma fingessero di esser enormali cone se entrano in urolo tipo attoi in u na parte va fatto e detto cio che va fattto e detto tipo recita apputno puo essere |
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per questo cerco gente che va nella mia stessa direzione* e la cosa del bozzolo, bè dai, non c'è solo la vita mondana nella vita il vero problema è quando questa ti viene imposta, ma se fossi abb. ricco da non dover lavorare, mi ritirerei solo x uscire quando ho voglia e con chi voglio *ehi tu fobico/a stanco della solita vita di stenti a caccia di vita sociale? lascia la società e vivi dove ti senti bene, più siamo e più ci divertiamo, per saperne di più chiama l'892 |
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cmq diciamocelo, la società è sopravvalutata :lol: |
io sono di bari
il miocontatto è excalibur.alibero.it |
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se non ti senti bene nel sociale, vuol dire che qualcosa non va se fuori da esso stai bene, perchè devi star male o campare a medicine? non tutti siamo così, c'è chi è solo un po' timido e deve solo spiccare il volo ma alcuni di noi sono marchiati da sempre, altri sono sbocciati dopo nella loro vera natura bisogna solo imparare ad accettarla, la vita può andare avanti lo stesso, basta sapersi organizzare e poi, non si può avere tutto nella vita non vale per tutti noi, però x chi è marchiato dalla fs genetica, è come se volesse volare senza ali quello che è davvero brutto cmq, che è quello che credo spaventi tutti, è rimanere soli, x quello uno lotta anche x ste cose che magari non ci piaciono davvero... ma a sto punto non è meglio unire le forze* * ehi tu fobico, unisciti al gruppo, formeremo una nuova società, il giorno del fobic pride si avvicina :lol: |
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tra un po
daranno l apensione elaccompagnamento come i portatori di handicp |
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cmq sarebbe bella una bella isoletta deserta, tipo the beach per ricominciare la società non ci merita (cit.) |
senti calimero tu devi creare fobiland
la citta pe rnoi dove tutti ci conosciamo ci trattiamo bene e ci accoppiamo tra di noi aauuaauauau coltiviamo e cacciamo e peschiamo e c ene staimo tranquilli auauauauau |
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ma ci vogliono fondi corro subito ad aprire un conto :lol: ps fobico è bello, lo diceva fiorello (prima di diventare animatore) |
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non è una resa incondizionata :) è solo un cambio di cognizione, dico di investire le proprie risorse in qualcosa che magari può dare più frutti cosa mi manca? LA FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII******************** scherzo :lol: mi manca la stabilità vera adesso è un periodo che sto bene xchè sono tranquillo, ma da un giorno all'altro tutto può cadere, perchè posso essere semplicemente invitato a prendere un caffè, x dirtene una :) quindi sotto questo aspetto mi mancano i soldi x vivere senza dover lavorare (che non vuol dire voler non fare un piffero dalla mattina alla sera) poi mi manca, o un'amico con cui condividere tutto, o una compagna, che forse è la cosa + completa, perchè ti da quello che non ti può dare l'amicizia (le coccole, subito che pensate male :lol: ) quindi nel mio ideale sogno: soldi a palate x fare quello che voglio amico fidato compagna fidata dove, anche un solo punto dei 3, se fatto bene potrebbe bastare anche se cmq una compagnia ci vuole, i danè non bastano quindi ora come ora ho una finta stabilità, e quando ci penso capisco che... no bene :wink: |
Re: La nostra vera malattia è...
[quote="calimero"]
la mia natura è dunque un altra, sono ninja inside ah ah, questa non mi è nuova, per il fatto che mi nascondo spesso dei miei ex compagni di classe mi chiamano ninja :) |
Quoto tutto quello che dice il mio Calimero,non so se sarei riuscito ad esprimermi così bene...comunque volevo dirgli che almeno una persona che non si sbatte per essere "sociale" l'ha trovata.Io sono fiero di essere come sono e come sono sempre stato,naturalmente questa concezione della vita è maturata con il tempo,mentre smussavo i terribili spigoli del mio carattere per rispetto verso gli altri,cosa che sto continuando a fare.
Non è vero che vivere nel proprio bozzolo è una non-vita...ci sono così tante cose da fare da soli...o forse io sono uno dei pochi fortunati che le ha trovate.Vi pare che stare con persone che non fanno altro che umiliarvi per farvi divenire socievoli sia vita?Non si può vivere in funzione degli altri,l'unica persona alla quale non puoi sfuggire sei tu stesso...quindi devi cercare di accettarti,naturalmente cercando nel contempo di essere migliore,ma secondo le tue priorità.Basta parlare degli asociali come fossero dei criminali,credo che la maggioranza degli asociali siano persone profondamente buone,anche se non eroi di bontà (di quelli ne esistono pochi),e frequentare questo forum me lo conferma... Spero di non aver offeso chi sta lottando per sconfiggere l'asocialità dentro di sè. |
calimero sono perfettamente d'accordo anche io;io sono uno di quelli che finora ha sempre cercato di andare contro natura per integrarmi,ma ormai mi e' chiaro che non sono portato (fin dalla nascita) alle relazioni con persone socievoli,i tipi da locali (se vogliamo chiamarli cosi)..per questo anche io mi son stancato,voglio vivere per come sono e trovare i miei simili..
ma ci sono 2 problemi enormi: il primo e' che non trovo nessuno simile a me,il secondo e' che ci sono cose che per forza devo fare in mezzo agli altri diversi da me,dove sono obbligato a stare(il posto di lavoro ad esempio)..nel senso che se vivo per come sono ma non socializzo e faccio amicizia coi colleghi sto male,avverto il disagio,e questo mi ha portato a non frequentare piu' ambienti simili...solo che poi dove vado?? anche la scuola l'ho mollata per questo motivo... quindi come ovviare a questi problemi? |
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bisogna avere la faccia come il culo.ecco cosa ci vuole.sbattersene se le persone ti odiano o se gli fai schifo.pensare prima di tutto a se stessi prima che agli altri.e sopratutto non esitare mai nelle propie scelte.fare quello che ti và di fare.tanto le persone continueranno a parlare a parlaree e a parlare e sei solo tu che puoi decidere se dare un peso alle loro parole o no.
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Re: Il mio vero DISAGIO è...
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Ho letto il sito della lega degli introvwersi che hai scritto sull'altro topic, li dice che l'introverso puo evolvere in 2 modi 1) vede la sua introversione come un valore e si convince di essere superiore ad altri....forse è il nostro caso? 2) dall'altra si sforza di essere come un estroverso ma fingendo sempre Probabilmente dovremmo scendere uno scalino da una parte e salire dall'altra per equilibrare un pò le cose |
Re: Il mio vero DISAGIO è...
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grande pride sei il numero 1, 2, 3 e 4 |
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a queste domande x ora non c'è risposta di tuoi simili cmq il forum è pieno, solo che siamo sparsi un po' in tutta italia magari al posto di regalare soldi a psicologi, si potrebbe creare una comunità, non più virtuale, ma reale fobicland :lol: una casa nella prateria, o na roba del genere tipo il film the village, ma senza i mostri ;) |
il signore mi dispiace dirtelo ma non esiste, perciò io eviterei di affidarmi ad una cosa inesistente, che tenta di governarmi con le sue regole del cazzo, tutti quei comandamenti, pregiudizi, imposizioni sulla vita che ti imprigionano e ti minacciano con la dannazione eterna..ma peeerfaaavore!! non è il signore che ci ha fatto nascere con dei "geni asociali", ma sono stati tutti quei fattori che hanno contribuito alla nostra crescita, l'ambiente, l'educazione, la situazione familiare, esperienze traumatiche....quindi questi geni probabilmente erano già dentro il nostro codice genetico, ma tutti questi fattori hanno contribuito a peggiorare la nostra situazione iniziale che già ci poneva in svantaggio nei confronti della società, perchè noi facciamo fatica ad addentrarci in essa e a mimetizzarci con la "normalita"....io sono una di quelle persone che si sforza, troppo, troppo e non ne ha mai abbastanza, mi sforzo di sembrare socievole, di interessarmi alle futili e superficiali questioni che impegnano gli altri, fingendo sempre, mi tengo tutto dentro e assorbo come con una calamita e custodisco i miei pensieri, le mie convinzioni, i miei disagi, dentro di me, come segreti inconfessabili....mi sforzo di intervenire, di parlare,ma gli altri si dimostrano sordi e indifferenti, non mi ascoltano neanche, oppure mi squadrano dall'alto al basso e con lo sguardo mi trasmettono questo : aliena, tornatene sul tuo pianeta, lontano da noi sei diversa e il tuo posto non è qui.....ma questo pensiero è probabilmente solo frutto della mia mente che però trasferisco in quella degli altri, dando loro la colpa, di questa sensazione di alienazione...io non sopporto più questa situazione, essere sempre preoccupata del giudizio altrui...ragazzi dobbiamo farci tutti un clistere di strafottenza e ce ne dobbiamo fregare di quello che pensano gli altri....questo è uno degli ostacoli più insormontabili per me, e credo anche per molti altri..
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ma l'ho citato io? :lol: cmq, non si è mica capito se ti associ o meno, perchè sembra che il tuo metodo non porti in tasca nulla, se non fatica e sofferenza tra l'altro sei pure della città giusta, vieni al prossimo raduno tra simili? :wink: |
ma infatti non ho nessun metodo, forse perchè non l'ho ancora trovato...all'alba dei miei sedici anni....ho detto che un clistere di strafottenza me lo farei pure solo che non ci riesco, sono sempre condizionata dal pensiero negativo degli altri e del loro giudizio.. comunque dov'è questo raduno di preciso?
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domenica prossima posto preciso e nomi in codici son dati a chi conferma la sua presenza http://www.fobiasociale.com/postt3772.html pensaci e se decidi di venì, rispondi li ciau |
Una volta raggiunto diciamo un certo equilibrio, che secondo me non può prescindere dall'avere un posto di lavoro dove ci si è ambientati e si sta decentemente bene, allora si, si può decidere se volersi immergere ulteriormente nel mondo sociale oppure continuare la propria vita seguendo la propria natura, le proprie inclinazioni, anche se queste riguardano tutto meno che i rapporti sociali.
Penso che noi introversi non siamo affatto male, in genere, il nostro mondo non è quello delle relazioni e della vita sociale, in cui probabilmente molti di noi resteranno inetti e fuori luogo a vita "prendendole" dai sociali, che nel mondo esterno sono e saranno sempre più forti di noi, ma è quello dell'introspezione e del dialogo interiore che può essere comunque ricco e variegato, anche nella sofferenza e nella tempesta, confusione. E onestamente, se deve essere sofferenza, preferisco soffrire interiormente e forse crescere anche un pò, perdermi nei meandri dell'introspezione in cui ci sono anche cose belle, momenti di soddisfazione, piuttosto che soffrire andando contro la mia natura, cercando di stare con persone che non hanno nulla a che fare con me e che non mi possono apprezzare (ad esempio branco scolastico, o colleghi di lavoro), solo perchè così "sarei sociale". Chi se ne importa di essere socializzato o socializzante :D, sono contento perchè penso di essere una persona leale, onesta e sensibile, e non permetterò a nessuno, nemmeno a me stesso, di snaturarmi o adottare compromessi pur di diventare sociale. Nuotare contro corrente per me è davvero un'ottima metafora; è faticosissimo, porta a brevi o comunque illusori risultati, basta poco per ritornare al punto di partenza, e dopo un certo tempo non si può che rinunciare per sfinimento, rendendosi conto che la direzione è una. Ed è un pò quello che un fobico o una persona non socializzata prova quando vuole fare il sociale; se non siamo adatti, e da sempre siamo diversi, è meglio seguire quello che siamo e basta. Vedere i nostri punti forti, prendere coscienza delle nostre debolezze, e rendersi conto che ci sono tante cose da fare anche da soli. Se poi arrivano anche persone simili con cui essere amici, o addirittura una compagna, allora sarebbe perfetto come dice calimero, perchè ci si crea una nicchia ecologica di rapporti non opprimenti e allo stesso tempo non si va contro la propria natura. Non è rassegnarsi (a cosa poi? ad essere sè stessi? a non prendere orribili compromessi sulla propria integrità morale e natura pur di entrare in branchi sociali - dove peraltro anche potendo non entrerei -??), è semplicemente prendere atto di un modo di essere, che anche se demonizzato in modo violento dalla società del consumo, del tutto-e-subito, del non andare oltre la scorza esterna, è spesso caratterizzato da estrema sensibilità, valori, pregi e da un vibrante e profondo mondo interiore. |
Re: La nostra vera malattia è...
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Cosa vuol dire che lo schizoide sta bene da solo,O COSì CREDE?
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visto che siamo sulla stessa barca...
tanto vale remare tutti dalla stessa parte? usate anche voi i raduni di zona, prima o poi troverete i compagni che compenseranno il fatto che non avete amici magari si ridurranno le giornate di sole passate in casa e tra l'altro, quando verrà l'estate, si pensava di fare un raduno internazional, ma per ora è ancora un'idea :idea: |
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ste cacchio di etichette dei manuali di psichiatria in base a quelle,io soffro sicuramente di disturbo schizoide della personalità non ci sono cure :o |
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Io sono giunto alla conclusione che vivere cosi' non è normale,non è affrontare la vita.E' una "malattia" ,su questo non ci piove, è inutile nascondersi dietro al "siamo speciali",siamo piu' "profondi" e meno superficiali.La verita' è che non sappiamo interagire e vivere nel mondo.Preferiamo il nostro guscio protetto che è solo una prigione e crea molta piu' sofferenza di quanta ne crei la vita la' fuori.
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Non ho mai ringraziato Dio in vita mia,ma questa volta voglio proprio ringraziarlo per avermi creato come sono,e non come certa gente che si vede in giro (perché io la società la osservo,sono le persone estroverse che spesso non osservano il mondo intorno a loro). |
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meglio così che come tanti "sociali" ma assolutamente spietati o minus habens. |
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tuttavia anche riuscire a trovare la propria strada e non andare contro la propria natura di fobico, è un buon compromesso solo con l'allenamento continuo si riescono ad affrontare le cose ma non si guarisce, perchè basta fermarsi sufficientemente a lungo x degenerare di nuovo perchè dovremmo lottare tutta la vita x qualcosa che gli altri hanno di defaulf? forse noi siamo nati così x altri scopi, o magari siamo uno scherzo della natura, poco importa quel che conta è spuntarla voi volete vivere tutta la vita stando allerta? o peggio ancora sorretti dai medicinali? |
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