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vetro 08-10-2007 19:02

Quante volte pero' quando ne avevate la possibilita' avete detto no,la vita sociale non fa per me,rifiutando inviti ed occasioni per stare con gli altri?
Siamo sicuri che debba essere default tutto questo?O queste cose si creano anche con la fatica......

fu-sio-ne 08-10-2007 19:07

Quote:

Originariamente inviata da calimero


forse noi siamo nati così x altri scopi

SALVARE IL MONDO

parecchi di voi hanno superpoteri,solo che non lo sanno

Immortal 08-10-2007 19:09

vetro,molti di noi sono cosi di carattere,io credo che se ad un evento sociale ci si sente a disagio e' sopratutto perche' non piace quell'evento,non ti trovi,non fa per te e basta,e se vai, ti sforzi, il che non e' naturale,vai contro la tua natura appunto

forse ho detto cazzate,ma ho confusione anch'io in testa e non so se riesco a spiegarmi bene..

calimero 08-10-2007 19:11

Quote:

Originariamente inviata da vetro
Quante volte pero' quando ne avevate la possibilita' avete detto no,la vita sociale non fa per me,rifiutando inviti ed occasioni per stare con gli altri?
Siamo sicuri che debba essere default tutto questo?O queste cose si creano anche con la fatica......

secondo me è come se uno nato senza occhi pretendesse di voler vedere, e vivesse tutta la vita con la preoccupazione di non vederci

ps ha ragione fusion, siamo tutti super hero

Pride4 08-10-2007 19:14

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Originariamente inviata da vetro
Quante volte pero' quando ne avevate la possibilita' avete detto no,la vita sociale non fa per me,rifiutando inviti ed occasioni per stare con gli altri?
Siamo sicuri che debba essere default tutto questo?O queste cose si creano anche con la fatica......

Io ho "rinunciato" a molte occasioni,ma c'era un motivo,non l'ho fatto per sport...la vita sociale non sempre fa per me...perché dovrei faticare per una cosa così aleatoria come l'approvazione degli altri?Rifiutare occasioni per stare con gli altri...quali altri?Cani e porci?Se la tua natura ti fa soffrire così,mi spiace,comunque.

X Immortal:hai detto semplicemente le cose come stanno.

vetro 08-10-2007 21:16

Quote:

Io ho "rinunciato" a molte occasioni,ma c'era un motivo,non l'ho fatto per sport...la vita sociale non sempre fa per me...perché dovrei faticare per una cosa così aleatoria come l'approvazione degli altri?Rifiutare occasioni per stare con gli altri...quali altri?Cani e porci?Se la tua natura ti fa soffrire così,mi spiace,comunque.
Ma questi altri sono cosi' cattivi e diversi?ma che ne sapete!

calimero 08-10-2007 21:26

Quote:

Originariamente inviata da vetro

Ma questi altri sono cosi' cattivi e diversi?ma che ne sapete!

ma guarda che qui c'è anche gente che ha vissuto, chetticredi :)
c'è chi prima di avere la fobia, si è sparato anni di disco, locali, ristoranti, bulli e pupe (più pupe magari)
e dopo la fuga dalla società, vedendola da fuori, nun ce piace più
poi i tg dicon solo cose brutte, insomma, meglio perderla che trovarla la società secondo me :)

si amplificano anche le paure poi quando si deve uscire x forza, la xenofobia magari, x colpa di tutti quei tg, pensi che in centrale ti rubino x forza il cellu :lol:

ora oltre ad avere problemi a rientrare in società, a molti non piace poi manco più molto, quindi è un altro incentivo a cercare un qualcosa di alternativo

facciamoci un nostro fight club 8)

strano è bello (cit.)

vetro 08-10-2007 21:35

Quote:

ora oltre ad avere problemi a rientrare in società, a molti non piace poi manco più molto, quindi è un altro incentivo a cercare un qualcosa di alternativo
Se è cosi' va benissimo.Esci quando vuoi,vai dove vuoi ma non stai male se non lo fai.In sintesi,capire qual'è il nostro posto nella societa' e starci serenamente.La modalita' possiamo scglierla noi fino ad un certo punto.Non possiamo sfuggire a qualsiasi cosa(lavoro soprattutto).Ma possiamo trovare una dimensione tranquilla per vivere serenamente.

calimero2 08-10-2007 21:50

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Originariamente inviata da vetro
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ora oltre ad avere problemi a rientrare in società, a molti non piace poi manco più molto, quindi è un altro incentivo a cercare un qualcosa di alternativo
Se è cosi' va benissimo.Esci quando vuoi,vai dove vuoi ma non stai male se non lo fai.In sintesi,capire qual'è il nostro posto nella societa' e starci serenamente.La modalita' possiamo scglierla noi fino ad un certo punto.Non possiamo sfuggire a qualsiasi cosa(lavoro soprattutto).Ma possiamo trovare una dimensione tranquilla per vivere serenamente.

vero, o meglio possiamo provarci
ma è la solitudine completa che ci frega
quindi o ci adattiamo alla società, oppure cerchiamo qualcuno come noi
la paura di tutti è rimanere soli
il tempo passa e bisogna fare delle scelte
perchè + si va avanti e peggio è
su cosa investire il tempo?
chi lo sa
è sempre una scommessa con se stessi, dove ovviamente a perderci eventualmente, siam solo noi

vetro 08-10-2007 21:57

Quote:

quindi o ci adattiamo alla società, oppure cerchiamo qualcuno come noi
la paura di tutti è rimanere soli
Purtroppo è cosi'.La societa' cambia continuamente.La' fuori tutto procede e non possiamo non tenerne conto.In piu' passa il tempo e di eterno non c'è nulla.Non è un discorso pessimista ,scusate.

schizzo 08-10-2007 22:08

Il problema é sempre quello, esci per divertirti e poi finisci per soffrire tutta la serata, allora ti chiedi ma non è meglio stare a casa?
Mi ricordo di un anno che io e i miei amici provammo tutti i pub e ristoranti della provincia...alla fine mi dovettero quasi ricoverare in ospedale eh..eh..eh


Quote:

In piu' passa il tempo e di eterno non c'è nulla
Di eterno c'è solo l'eternità....o no :roll:

Pride4 09-10-2007 03:40

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Originariamente inviata da Pride
Cosa vuol dire che lo schizoide sta bene da solo,O COSì CREDE?

A parte Fu-sio-ne,nessuno ha risposto.

paule 09-10-2007 15:33

la nostra vera malattia è l'incapacità di trovare un senso profondo alle nostre esistenze.
Quel senso c'è, eppure sfugge e allora si diventa fobici, schizoidi, paranoici,ansiosi, depressi, bipolari...
il senso della vita sfugge per qualche motivo, ma scoprirlo non è detto porti alla guarigione. Meglio non scavare, meglio non cercare troppi scheletri nell'armadio, meglio restare in superficie, perché potresti scoprire cose che non riuscirai mai ad accettare, vedere cose che non riuscirai mai a dimenticare, sentire parole che continueranno a turbarti.
Meglio allora avere una qualche malattia psichiatrica da curare ab aethernum, piuttosto che soffrire lucidamente e senza attenuanti.

gerrard 09-10-2007 19:46

Non sono mica tanto d'accordo che la nostra malattia è non renderci conto della realtà.Secondo me è l'esatto contrario,è perchè ci rendiamo conto della stessa che le nostre patologie,qualsiasi essse siano ,si sono manifestate.
Sono una risposta ad un senso di malessere che viviamo nel rapporto con l'altro.
Credo che il senso di inadeguatezza che sentiamo nei confronti degli altri sia una base comune a tutte le nostre esperienze ,è il fatto che notiamo negli altri queste abilità sociali,spesso fine a se stesse e non volte ad instaurare profondi rapporti umani,che ci fa sentire a disagio.
può essere che queste abilità non le abbiamo,ma mi sembra un po ipocrita da un lato dire che in fondo la società e gli altri non ci interessano.
sia perchè è un controsenso dire che della società non ci frega nulla e poi essere preoccupati del giudizio sociale,infine sostenendo che ci troveremmo bene con un amico o una compagna che ci capiscano.
Allora almeno una parte di questa società ,alcuni membri di essa attirano il nostro interesse!
anch'io sono una persona particolarmente introversa e concordo con chi dice assecondiamo la nostra natura ,io è quello che sto facendo,ma non credo che la risposta stia nel vedere tutto bianco o tutto nero.
la società che così definiamo è comunque piuttosto poliedrica e rispetto al passato molti riescono ad esprimersi più liberamente,anche se alcuni atteggiamenti possono essere considerati out.
decidere di chiudersi nel proprio bozzolo e pensare esclusivamente a se stessi è una risposta eccessivamente radicale,al più dovremmo limitarci a profondere le nostre energie emotive esentimentali nei confronti di coloro che ci interessano veramente

calimero 09-10-2007 20:18

Scrivendo che non ci rendiamo conto della realtà non intendevo dire che non ci rendiamo conto del mondo esterno, ma della realtà intesa come verità, ovvero che molti di noi nuotano contro una corrente che non smetterà mai di scorrere.

Si, non è vero che ignoriamo la realtà, quando ci finiamo in mezzo i giudizi degli altri ci stanno molto a cuore, ed è per questo che c'è chi pensa di fuggire da essa.

C'è chi nuota tutta la vita contro corrente, c'è chi molla tutto e finisce nell'oblio, e chi cerca di ancorare la barchetta su una isola incontaminata.

E' difficile trovare la giusta isola, e alla fine, finchè non si trova bisogna cmq continuare a nuotare, ma forse con la zatterina e remando tutti nella stessa direzione ce la si può fare.

L'altra sera han fatto the beach, e anche li, oltre che in taxi driver, mi son ritrovato.
Li è gente normale, che però ha deciso di fuggire dalla realtà, poco cambia dalla nostra situazione, da chi vuole fuggire dalla realtà.
Un altro film di fuga dalla realtà è the village, o anche una parte di big fish, o si può rifuggiarsi nel mondo di amelie.
Essendo prodotti dalla gente normale, questi film portano a far credere che i modelli fuori dalla realtà non reggono, ma non credo sia esattamente la realtà.

olè

osservatore 09-10-2007 20:49

Quote:

Originariamente inviata da valmor
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Originariamente inviata da Pride3
Quote:

Originariamente inviata da vetro
Io sono giunto alla conclusione che vivere cosi' non è normale,non è affrontare la vita.E' una "malattia" ,su questo non ci piove, è inutile nascondersi dietro al "siamo speciali",siamo piu' "profondi" e meno superficiali.La verita' è che non sappiamo interagire e vivere nel mondo.Preferiamo il nostro guscio protetto che è solo una prigione e crea molta piu' sofferenza di quanta ne crei la vita la' fuori.

Chi decide che è una malattia?Che non siamo speciali?Che è un male non saper vivere in società?Che questo crea sofferenza?
Non ho mai ringraziato Dio in vita mia,ma questa volta voglio proprio ringraziarlo per avermi creato come sono,e non come certa gente che si vede in giro (perché io la società la osservo,sono le persone estroverse che spesso non osservano il mondo intorno a loro).




su questo concordo in pieno
meglio così che come tanti "sociali" ma assolutamente spietati o minus habens.



in effetti ho notato che una persona piu sociale è piu merda è

nella maggior parte d ei casi

vetro 09-10-2007 21:07

Quote:

Li è gente normale, che però ha deciso di fuggire dalla realtà, poco cambia dalla nostra situazione, da chi vuole fuggire dalla realtà.
si,ma è successo un gran casino perche' volevano creare un'oasi perfetta e quando il ragazzo è stato aggredito dallo squalo l'hanno lasciato morire solo.Un'oasi perfetta lontana dai problemi non esiste,non esistera' mai e per quanto tu possa sfuggire dalla realta' quella tornera' ad inseguirti...

Per quanto concerne the village :

Il film alla fine ha una sua conclusione filosofica: l'isolamento non può distruggere il male che c'è nel mondo, perchè non è altro che il male creato dall'uomo perchè è nell'uomo stesso. In nessuno microcosmo, anche il più controllato, è possibile isolare il male ed il terrore, prima o poi il seme infetto e destinato a germogliare e l'unica cura, inevitabilmente, è l'amore.

strano84 10-10-2007 01:21

sono d'accordo con vetro...nn si può vivere in un bozzolo altrimenti che vita fai...?!

gerrard 11-10-2007 00:16

Quote:

Originariamente inviata da calimero
Scrivendo che non ci rendiamo conto della realtà non intendevo dire che non ci rendiamo conto del mondo esterno, ma della realtà intesa come verità, ovvero che molti di noi nuotano contro una corrente che non smetterà mai di scorrere.

Si, non è vero che ignoriamo la realtà, quando ci finiamo in mezzo i giudizi degli altri ci stanno molto a cuore, ed è per questo che c'è chi pensa di fuggire da essa.

C'è chi nuota tutta la vita contro corrente, c'è chi molla tutto e finisce nell'oblio, e chi cerca di ancorare la barchetta su una isola incontaminata.

E' difficile trovare la giusta isola, e alla fine, finchè non si trova bisogna cmq continuare a nuotare, ma forse con la zatterina e remando tutti nella stessa direzione ce la si può fare.

L'altra sera han fatto the beach, e anche li, oltre che in taxi driver, mi son ritrovato.
Li è gente normale, che però ha deciso di fuggire dalla realtà, poco cambia dalla nostra situazione, da chi vuole fuggire dalla realtà.
Un altro film di fuga dalla realtà è the village, o anche una parte di big fish, o si può rifuggiarsi nel mondo di amelie.
Essendo prodotti dalla gente normale, questi film portano a far credere che i modelli fuori dalla realtà non reggono, ma non credo sia esattamente la realtà.

olè

non lo so....credo che interpretiamo la realtà secondo un nostro punto di vista fondamentalmente.
più profondo e articolato ma sempre un punto di vista
la verità assoluta secondo me esiste raramente

FobicMan 19-11-2008 01:16

Re: La nostra vera malattia è...
 
Quote:

Originariamente inviata da calimero
ciao giovani disadattati, sapete chevvidico?

che la nostra vera malattia è non riuscire a rendersi conto della realtà

forse siamo geneticamente diversi dagli altri

quante volte vi siete sentiti fuori luogo?
passare vicino a bar con un sacco di gente, e pensare che quello è un altro mondo?

io personalmente ogni tanto me lo chiedo... ma chimmelofaffare?
sto così bene nella mia bella casetta solo soletto :)
proprio non mi ci vedo seduto in un locale tra la folla, a direre e scherzare come se nulla fosse
vedo la società che punta tutta da una parte, e io che mi allontano piano piano verso la parte opposta
un tempo credevo che stavo sprofondando lentamente, cercavo di nuotare, ma poi ho capito che forse, se il signore (cit.) avesse voluto farmi nascere sociale, mi avrebbe dotato di altre caratteristiche

la mia natura è dunque un altra, sono ninja inside, mi mescolo tra i normali e passo inosservato, non mi sforzo più di entrare nei loro giri, non mi piaciono e non mi interessano, e forse la vera malattia è proprio non rendersi conto di ciò che si è

c'è chi si sforza e sta male, chi prende medicine, chi beve, per cosa poi?
per ogni passo avanti fatto, basta fermarsi un attimo e la corrente ti riporta indietro

ma a sto punto chimmelofare di nuotare tutta la vita controcorrente?
nun c'ho i geni sociali, tutto qui :)

seguirò la mia strada, sperando non sia un vicolo cieco, sperando di incontrare prima o poi gente che va nella mia stessa direzione, e non gente che è come me ma sta nuotando nella parte opposta...
che poi tra l'altro non c'è manco il bagnino, cribbio :D

e la vita può essere bella anche così, basta credere in ciò che si fa, nonostante si sia l'unica persona a farla, non è detto che non sia il resto mondo a sbagliare :lol:

dedicata ai secessionisti :lol:


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