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muttley 30-12-2012 14:02

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
http://www.incense-man.co.uk/sai_baba.jpg

chopin6630k 30-12-2012 15:05

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
Lo sai Barclay che per me sei un migliore amico. :) E che non vedo l'ora di vederti. ^^ Sei una persona colta e intelligente e per me le tue idee valgono. Coraggio, amico, questa vita non durerà per sempre.

a.a.a 30-12-2012 16:51

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
Io nella vita virtuale,riesco ad essere più aperto,mentre nella vita reale ho paura di parlare e dire la mia.

Inosservato 30-12-2012 17:16

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
virtualmente non è che abbia molta vita sociale, al di là di qualche scambio di opinioni su forum o siti vari, o di una sola persona con la quale chatto

dal vivo parlo molto al lavoro poi finito quello per fortuna posso scegliere di poter stare per i fatti miei senza dover render conto a nessuno :applauso:

in conclusione :pensando:
ma qual'è l'oggetto del topic? l'egocentrismo di Barclay? :malvagio: (sì un pò lo sei, ammettilo :sisi:)

barclay 30-12-2012 17:41

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 960694)
ma qual'è l'oggetto del topic? l'egocentrismo di Barclay? :malvagio: (sì un pò lo sei, ammettilo :sisi:)

No: questo thread l'ho aperto perché Who_by_fire aveva esposto la sua teoria in un altro thread e volevo approfondire.

zoe666 30-12-2012 18:09

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
Quote:

Originariamente inviata da Lino_57 (Messaggio 960512)
Boh, non ti conosco né di persona né virtualmente, ma dalla lettura dei tuoi post anch'io mi sono fatto di te l'idea di una persona intelligente e simpatica... se questo contributo può aiutarti per la tua autostima... piglia e porta a casa :)

grazie mi fa molto piacere quello che dici:applauso::mrgreen::arrossire:

muttley 30-12-2012 18:28

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
Sinceramente Barclay, al di là dei motteggi, quando affermi di essere una nullità fuori di qui, commetti lo stesso errore di valutazione di coloro che affermano che gli introversi sono presi di mira dalla società in virtù della loro "diversità": applichi il filtro delle tue convinzioni (l'essere una nullità, un eunuco agli occhi della popolazione femminile) alle persone e agli eventi che ti circondano e così facendo massimizzi ciò che prova e consolida la tua idea mentre minimizzi ciò che la smentisce. Fai insomma quello che fanno i sostenitori delle medicine alternative: esalti le prove e ignori le controprove.

lennon 30-12-2012 19:56

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
faccio schifo in entrambi gli ambiti io...:bene: :miodio:

Moonwatcher 28-01-2013 12:49

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 959961)
il preservativo

Il preservativo sarebbe uno strumento di comunicazione? :o

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Mah, io trovo che la distinzione che fate in questo thread sia solo un puro fatto linguistico, non credo che barclay quando parla di virtualità pensi di essere davvero un altro quando è davanti allo schermo ma semplicemente che possa colloquiare in modo diverso e in ambienti diversi da quelli soliti, cioè senza comunicare dal vivo. Tra l'altro il termine non è che l'abbia coniato barclay, sicché per quanto discutibile si possa trovarlo, mi pare più utile e sensato interrogarsi sulle origini dello stesso piuttosto che dire che non andrebbe usato: il termine è stato coniato nel 1989 da Jaron Lanier, per indicare un sistema totalmente immersivo in cui tutti i sensi umani possono essere utilizzati, ovvero un ambiente che simuli totalmente e in modo realistico un ambiente reale (cosa che al livello tecnologico attuale non è ancora possibile ottenere). Perché il termine è stato poi esteso ad indicare ogni simulazione ottenuta col computer e il world wide web? Ma a me pare palese... visto che citi tanti strumenti di comunicazione, Who, quale altro ti permette di interagire con persone in ogni angolo del globo con voce e video, di fare una visita simulata (ma guardando un ambiente realistico) di un museo piuttosto che di partecipare alle discussioni di una comunità o di giocare a un videogioco nel quale partecipi allo sbarco in Normandia? Mi sembra evidente che nessun altro strumento di comunicazione abbia le medesime proprietà, che risponda a pecularietà spazio-temporali sue proprie, che presenti potenzialità nuove (l'etimologia deriva dal latino "virtus", virtù, forza, potenza, quindi ciò che esiste in potenza). Più che vederle in contrapposizione, reale e virtuale, sarebbe quindi più sensato vedere il virtuale come un progetto di realtà, due entità distinte (perché la visita reale ad un museo è una cosa, e la visita virtuale è un'altra, l'ambiente che vedo nello schermo è una simulazione mentre quello reale lo tocco, lo sento, ecc. così come la chiacchierata fatta in una chat è cosa diversa da una chiacchierata dal vivo, coinvolge sensi diversi e ha regole diverse) ed appartenenti ad una superiore metacategoria. Anche una telefonata è qualcosa di distinto da una chiacchierata dal vivo, anche una rappresentazione teatrale è la messinscena di una realtà simulata che ha regole sue proprie distinte da quelle della vita reale: perché allora non parlare di realtà virtuale in riferimento al teatro? Che cosa distingue quella che definiamo comunemente realtà dal teatro se non l'estensività con cui la percepiamo e la viviamo? In un ideale mondo in cui tutti vivessero la maggior parte del tempo dietro un palcoscenico per poi fare di tanto in tanto un giretto al di fuori dello stesso xD, non sarebbe forse considerato reale il mondo del teatro? Ecco quindi, a mio avviso, cosa distingue questo apparente ossimoro che è la realtà virtuale da altre "realtà", ovvero l'estensione, le caratteristiche di ubiquità, istantaneità, ecc.

-

Detto questo, io credo che barclay sbagli se crede che la stima (ed eventualmente la disistima) che può ricevere qui deriva dal fatto che può comunicare da dietro uno schermo, e che quindi la sua persona fisica (intesa sia come esteriorità che come linguaggio extra-verbale) è, diciamo, celata. Secondo me questa differenza deriva più che altro dalla particolarità delle persone con cui può entrare in contatto e dalla numerosità delle stesse, e quindi anche delle tipologie di persone. Almeno, per quanto mi riguarda, sono sicurissimo che sia così. :bene:

Myway 28-01-2013 13:24

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
Anche il virtuale, a mio avviso, può avere un valore, ma bisogna tener presente che :

1) alla fine bisogna finire nel reale

2) le cose che succedono nel virtuale vanno ponderate tenendo conto dell'ambiente, cioè avere 3-4 persone con cui ci sentiamo on line NON e' l'equivalente di sentirsi con 3-4 persone IRL...avere 4-5 ragazze con cui ci scambiamo affettuose chattate o mp NON è' come avere 4-5 ragazze nel reale e così via , quindi non p che nel virtuale diventiamo fenomeni e poi nel reale coglioni, sono ambiente diversi che richiedono comportamenti diversi, altrimenti è come dire sono fortissimo al gioco di calcio della playstation, chissà com'è poi IRL sono una pippa a giocare a pallone....

matthew 28-01-2013 16:27

Re: Vita virtuale e vita reale/quotidiana
 
@Barclay
Il confine tra virtuale e reale e`molto labile,dato che qui non viviamo in matrix.
Alla fine la personalita`,il carattere,il carisma e`sempre quello.
Cio`che cambia e`il modo un cui ci relazioniamo e i freni inibitori.
In piu`c`e`il fatto che dal vivo contano tutt`altri fattori indipendenti dall`essere.
Conta in primis l`influenza sociale(e quindi capacita`d'intrallazzamento),poi i soldi e infine il fisico ed esperienze sessuali.


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