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quante volte vi ho detto di non commentare qui? XD
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In effetti si, mi sono trasferito di là, solo che non c'è mai nessuno :D
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http://www.kultvideo.org/img/prodotti/f6478i.jpg http://www.kultvideo.org/img/prodotti/f3461i.jpg http://www.kultvideo.org/img/prodotti/d4232i.jpg
L'uomo, la donna, la bestia (Spell Dolce Mattatoio) di Alberto Cavallone Mio film culto personale, di cui possiedo tutte e due le rare edizioni in vhs, e l'edizione in dvd next video. Alberto Cavallone, descrive la vita di un piccolo paesino diviso tra chiesa e comunismo tenendosi però lontano dalla sociologia stereotipata propria di certo cinema odierno. I personaggi sono inquietanti: c'è la moglie pazza del comunista pentito, il macellaio intento in insoliti rapporti con bovini morti, la ragazzina messa in cinta dal padre, la prostituta impersonata da una splendida e abilissima Monica Zanchi e il vagabondo, amatissimo dai bambini che vaga e osserva. Ed è proprio questo vagabondo simil Gesù Cristo a far da padrone. Rende felice le donne, si prende le botte dal marito cornuto di una che però si pentirà, passivo si muove tra questo terribile mondo infernale popolato dalle più allucinanti aberrazioni sessuali. Scene per gli amanti trashofili ce ne sono parecchie : dalla Zanchi sdraiata nuda sul tavolo da biliardo a prendere la palla in buca alle allucinazioni del macellaio in cui vedrà la donna infilarsi un occhio bovino proprio in quel posto richiamando la geniale e surrealista Storia dell'Occhio, alla scena finale in cui il nostro vagabondo viene ricoperto di merda dalla moglie pazza. Si dice sia fatta con polenta e cioccolato ma è tutto così realistico! Il finale lascia in sospeso ed è libero alle interpretazioni dei validi che si avventureranno in questo film. |
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alien vs predator
http://img2.pict.com/26/5c/77/52a802...300/ipu10x.jpg adesso su italia unooooo bello e veritiero il nemico del mio nemico, è mio amico? |
http://img15.imageshack.us/img15/6348/immagine1hxs.png
Bellissimo Horror Gotico italiano dei tempi andati :cry: Il film è bello raro ma se andate dal muletto potete comprare un mio vecchio r.i.p. :lol: |
fra i film del sindaco della california come non citare:
L'implacabile Terminator 2 True Lies Last Action Hero |
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synapse
http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/synapse.jpg rivisto con gaudio questo bellissimo fanta thriller :D Tim Robbins è un grande, ma anche il biondino che poi ha fatto il film sconcio non è male :) il motto dei vincenti: o sei uno o sei zero 8) |
Essi Vivono
Essi Vivono
di John Carpenter http://www.ebookgratis.net/locandinefilm/e/e020.jpg [trama] Un uomo trova per caso degli occhiali che tolgono il colore al mondo percepito come reale ma aggiungono la verità alla propria vista scoprendo così il macroscopico inganno , ovvero l'umanità è soggiogata da esseri inumani che li dominano per sfruttarli e usarli senza che l'umanità stessa se ne accorga. Comincia la sua battaglia per smascherare questo piano, ma scoprirà che non tutti gli uomini sono all'oscuro di questo piano di dominazione. [/trama] Link esterno: http://www.freaknet.it/essi_vivono |
http://www.mymovies.it/filmclub/2006.../locandina.jpg http://www.cinedetour.it/jodorowsky/...fandoylis1.gif
Fando e Lis (Il paese incantato) 1967 di Alejandro Jodorowsky Edito in Italia tempo addietro in vhs dalla Domovideo con il titolo Il Paese Incantato, Fando e Lis è il primo film (se escludiamo Le teste scambiate, un mediometraggio di 40 min. circa andato definitivamente perduto) girato da un grande nome del cinema surrealista: Alejandro Jodorowsky. Triste pensare che anche questa piccola perla rischi di andare persa per sempre. La trama narra di un ragazzo (Fando) che insieme alla sua fidanzata paralitica (Lis) va in cerca di una leggendaria città chiamata Tar, luogo incantato dove ogni desiderio viene esaudito. Sarà lungo questo viaggio che i due dovranno fronteggiare le più svariate difficoltà. |
lavorare con lentezza
http://www.spaziogiovanimartesana.or...20lentezza.jpg visto che i comunist l'hanno citato, vi segnalo questo film il film è carino, ma prendere il titolo alla lettera è un ottimo modo per arrivare sempre secondi nella vita evviva la competizione :D |
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http://tormentedfilms.com/wp-content...ion-cover2.jpg
Audition di Takashi Miike, 1999 Il regista Takashi Miike, noto per pellicole più ricche d'azione iperviolenta come Ichi the Killer (2001), Dead or Alive (1999) e Fudoh (1996), smorza i toni, almeno inizialmente, per questo Audition che esordisce e prosegue per buona parte della pellicola come un dramma romantico. La verità è che il mainstream che per vie traverse (non saprei spiegare altrimenti come) verrà in contatto con questo film giapponese, riceverà un bel pugno nello stomaco quando meno se l'aspetta. Audition è un'opera che non ha paura non solo di scioccare, cosa assai facile per Miike, ma non teme neppure di aggredire lo spettatore già "accomodatosi" in un plot che sembrerebbe ridursi ad un dramma romantico di un uomo di mezza età che vuole riprendere ad amare. Il regista, che a livello tecnico fa un pregevole lavoro, trattiene la violenza e la rilascia quasi inaspettatamente alla fine della pellicola senza dimenticare, comunque, di disseminare la storia di piccoli elementi orrorifici e spaventosi, fra i quali il migliore è certamente la scena in cui vediamo Asami seduta che non risponde ad un telefono che squilla mentre qualcosa di sinistro (di davvero spaventoso!) accade sullo sfondo. Se guarderete questo film da soli ed al buio, alla visione di quella scena vi garantisco un bel balzo ed una capocciata contro il soffitto. I momenti di paura non sono certo la vera forza di Audition. Mentre nella prima parte possiamo assistere alla messa in scena della solitudine (realtà "molto" giapponese, penso a Pulse, 2001) e alla nascita di un amore fra un uomo in cui molti di noi potrebbero identificarsi ed una bellissima (Yuk!) e dolcissima donna insicura, nella seconda vi è una vera e propria discesa nell'incubo ed un magistrale ondeggiamento fra realtà e fantasia, fino all'inevitabile drammatica conclusione. Miike dunque, usando come ispirazione il romanzo dello scrittore-regista Murakami Ryu (Tokyo Decadence, 1992), e dosando crudeltà (meno esploitativa di quello che sembri) e melodramma, ci racconta la solitudine a modo suo, e l'impossibilità di conciliare la vita e l'amore. La frase espressa da Asami, ovvero "Le parole creano bugie, del dolore ci si può fidare (perché lo avverti fisicamente, cioé ne hai prova)" incarna tutta la delusione di una vita senza un amore che possa essere tangibile e che non si riduca solo alle due parole "Ti Amo". Le critiche di misoginia mosse nei confronti del film cadono nel vuoto e possono essere forse indirizzate ad altri film di Miike, meno riguardo ad Audition; non va dimenticato che nella fantasia artistica nipponica, comunque, un certo grado di misoginia (anche se non pare corretto definirla così in tale ambito) è sempre stato presente. Difficile definire Audition un horror in senso stretto, il film in questione incorpora differenti generi, non dimenticandosi neppure di spunti da commedia, spunti tutti concentrati nella famosa audizione; momento questo più critico sulle donne rispetto all'intera figura di Asami, che non riesce a risultare mai totalmente cattiva e negativa. Il film di Miike è decisamente notevole, forse non così fantasmagorico come molta critica l'ha definito, ma va detto che il regista è riuscito a fare un lavoro di grande qualità, portando Audition ad essere uno dei pochi prodotti orientali weird e violenti al quale forse un mainstreamer possa approciare senza pericolo di venir irrimediabilmente scosso e sconvolto. Ma il "più giù, più giù, più giù" di Asami (in giapponese "kiri, kiri, kiri"), non si riesce a dimenticare tanto facilmente. Consideratene l'acquisto e sicuramente programmatene la visione. da EXXAGON |
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