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Scappare via...
Non avrei mai pensato di sfogarmi qui, ma stamani mi sento male...
E' proprio vero che le persone non riescono a percepire quello che proviamo, come potrebbero? Alla fine se non diamo modo di cogliere i segnali, i nostri sentimenti o il nostro affetto verso di loro, se non lasciamo uno spiraglio nella nostra mente per farli entrare e farli leggere i nostri pensieri, le nostre paure, molte cose non le sapranno mai. Ignorano addirittura l'esistenza di molte paranoie che abbiamo, o se le hanno capite ed avvertite, le minimizzano perché ragionano con il proprio metro di inquietudine e di dolore, per loro forse non è un problema insormontabile, il forum è un esempio di questo, tutti hanno problemi ma ognuno li vive e li da importanza a seconda delle loro esperienze... per questo odio paragonare i dolori, perché ogni sofferenza personale è grande allo stesso modo di quella di un'altra persona se non riesce a superarla... Io, come ho detto anche nella mia presentazione sono sempre stata timida, c'è chi riesce a conviverci al meglio affrontandola e diventando solo più riservato degli altri e c'è chi la vive male scansando le possibilità e le sfide che la vita ti lascia per il tuo cammino per affrontare e vincere questo limite caratteriale, per certi versi io l'ho superata, non so nemmeno con esattezza se sono ancora timida, all'inizio con le persone lo sono sempre, ma poi questa sensazione se ne va e lascia spazio al mio carattere introverso, la solitudine secondo me è come un parassita che si attacca sul cuore... c'è chi riesce a buttarlo fuori, ma c'è chi si lascia prendere tutte le energie inerme, perché è lì appiccicato già da troppo tempo... Sono la vittima di me stessa, andando via da ogni ostacolo da superare, ho perso la volontà di combattere, di voler continuare qualsiasi esperienze che incomincio, all'inizio con tanta voglia di fare, ma il parassita continua il suo banchetto con le mie paure pulendosi le bocca con la timidezza che ho. Andando avanti per il mio cammino infernale, ho avuto la possibilità di conoscere varie persone, con alcune non riuscivo proprio a spiccicare parola, le ascoltavo, rispondevo dicevo il mio pensiero riguardo un tale argomento, ma non riuscivo mai a parlare di me, è come se in quei momenti tutto si fermasse, compresa la mia capacità di pensare, non mi trovavo, non trovavo niente di me da dire, da condividere, il Nulla. Era come se non sapessi chi fossi, non sapessi cosa mi piacesse, non avevo la capacità di sentirmi, avevo un silenzio interiore che mi uccideva ogni secondo di più se stavo vicino ad una persona, mi annullavo totalmente, come se fossi un'estranea dentro me stessa, una sconosciuta... Scrivere è stato sempre ben diverso, riportando al pc o su carta mi escono i pensieri le mie idee, scrivendo mi sento e mi riconosco, riesco a stabilire un contatto con quello che sono davvero, ma la voce... il confronto faccia faccia mi distrugge dopo il primo "Ciao". Alcune persone che ho conosciuto nella realtà, ancora mi cercano, ancora mi vogliono vedere, ma cosa ho trasmesso se dentro con loro ho il nulla? Perché vogliono vedermi se non faccio altro che stare sulle mie, che rispondo a monosillabe, che quando le vedo è come se fosse sempre il primo incontro, mi blocco e non esisto. Per questo solitamente mi allontano dalle persone, tanto cosa trasmetto con il mio comportamento? Me ne vado perché anche se provo un affetto per loro, non le trovo interessanti, o meglio, le sento lontane anni luce da me,come se parlassimo due lingue differenti, non riesco a connettermi con loro, non riesco a trovare quello stimolo in loro per farmi parlare ed aprire... Tradurre quello che dicono mi richiede troppa energia, così mi sento soffocare dal niente che mi invade la testa, dal silenzio, dalla loro voce, mi sento a disagio, mi agito e vorrei solo tornarmene a casa, scollegarmi da tutto quel vuoto che sento, perché quando esco con queste persone mi perdo? dove vado? Loro si sono sempre fatti risentire, non mi hanno mai mandato a cagare, dopo un anno, dopo due, dopo sei mesi che vado via, loro tornano, mi chiedono cosa sia successo, ma non riesco mai a rispondere, a trovare le parole giuste per spiegare quello che sento e quello che non sento, quello che mi uccide, quello che mi fa star male... E mi spengo nuovamente, dopo che riprovo a sopportare tutto l'oblio che mi scoppia nel cuore nello stomaco e nella testa, riperdo l'energia necessaria a stabile il contatto con loro, sparisco dentro me stessa ancora e ancora, mi sento opprimere e devo nascondermi di nuovo, andar via, per poter respirare... Forse mi sento così perché sono persone tanto diverse da me, perché non potrebbero capire quello che provo e se uno non parla la mia lingua, come faccio a rilassarmi? come faccio a non essere sempre in tensione? Ormai sono già cinque o sei volte che sono sparita da loro, dovrebbero capire che qualcosa non va... ma insistono comunque, mi chiedono di vederci, di uscire, di Parlare... ma più me lo chiedono più mi sento male, più mi sento asfissiare... e vorrei scappare ancora più lontano, diventare invisibile... asportarmi dalle loro memorie... capire cosa vogliono da me, capire perché mi fanno questo.... capire chi hanno conosciuto dentro di me. Mi vien da piangere perché più mi chiedono di uscire più vorrei morire, urlo qualcosa dentro di me ma non mi sento, cosa cazzo dico? cosa cazzo posso fare per sentirmi? perché son fatta così male? Ogni emozione mi fa del male, sono come lame che mi entrano nella carne e nell'anima, che affondano sempre di più in profondità... Quando sono sola almeno non sento niente.. posso star bene nella mia apatia.. ma quando inizio a sentire quelle parole mi martellano nella testa mi riattivano i sentimenti e vorrei solo dissolvermi per non sentire niente, urlargli di smettere di volermi bene, perché una persona come me, come fa a meritarsi l'affetto e l'amore degli altri? Come fanno le persone ad affezionarsi a una così? Porto solo dolore... vorrei schiaffarmi la faccia sul muro buttare fuori tutti i pensieri invisibili che mi fanno sentire pesante l'anima. Vorrei non sentire più nulla... perché mi fanno del male così? Non merito niente. |
Re: Scappare via...
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Tizio scriveva, nell'altro thread, a proposito di essere dimenticati, messi in disparte dagli amici, che si rivolgono a persone più estroverse, allegre, di compagnia. Se i tuoi amici ti chiamano e richiamano, anche a distanza di mesi, significa che si sono ricordati di te, che sono stati bene con te, che ti rivorrebbero con loro. Fatti forte di questo fatto, e prova ad uscirci. Chissà che stavolta non ti diverti? ;) Che ne dici? Eh? Che ne pensi? |
Re: Scappare via...
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Non mi divertirò, perché mi sento sempre in quel modo anche quando mi chiamano al telefono. Figurati dal vivo :( |
Re: Scappare via...
Secondo me devi dare più possibilità alle persone che a distanza di tempo continuano a cercarti, potrebbero aiutarti a non ingabbiarti in te stessa e a buttare fuori ciò che hai dentro...
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Re: Scappare via...
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Re: Scappare via...
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Ho notato che hai scritto "ogni volta che tornano"...ma te hai mai cercato loro? :interrogativo: |
Re: Scappare via...
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Ma non capisco perché continuino a chiamarmi o a ricordarmi come un pensiero positivo, che non ho nulla di tutto ciò. Quando si fanno risentire, mi faccio sentire, ma una volta sparita non li cerco più io... quando si fanno risentire rispondo perché li voglio bene, dico ogni volta questa è la volta buona che cambio, che riesco ad affrontare il mio comportamento e a trasformarlo, ma non è mai così... In quei momenti in cui credo di poter cambiare mi faccio sentire anche io, altrimenti no. |
Re: Scappare via...
La sensazione di non avere niente da dire è una tipica tattica difensiva. Io di solito me ne accorgo a posteriori, quando mi rendo contro che qualcosa che avrei potuto dire c'era :(
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Re: Scappare via...
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E' una tattica difensiva non verso gli altri, ma verso me stessa... forse ho paura di quello che nascondo dentro, talmente tanto che appunto non lo trovo nemmeno io.. |
Re: Scappare via...
Non vedo nulla di male nel "tenersi tutto dentro", ci sono centinai di migliaia di cose di cui parlare, perché parlare delle tue cose personali?
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Re: Scappare via...
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Re: Scappare via...
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Ultimamente se proprio devo parlare in genere propongo un argomento "comune", qualcosa dove tutti possono dire "la loro" tipo che so, eventi di cronaca: "avete sentito dei continui terremoti bla bla bla?".... Nel 90% delle volte: parlo tanto per non dare nell'occhio, fosse per me tacerei molto più anche perché alla fine, quando pongo domande come quella sopra non mi frega nulla di quello che poi mi rispondono gli altri... :nonso: |
Re: Scappare via...
Ciao juhi, mi sono commossa perchè mi sono rispecchiata in quasi tutto ciò che hai scritto.
Lo sai che abbiamo lo stesso identico problema? Ho amiche che mi cercano in continuazione (perfino dopo anni, nonostante non rispondessi, hanno insistito per recuperare i rapporti). Io so bene perchè lo fanno. So bene perchè mi cercano, e te lo spiegherò. Anche io come te, non riesco ad aprirmi, a parlare di me stessa, a esprimermi, a tirare fuori la mia reale personalità (e sotto sotto, in fondo al mio abisso, sono una timida-estroversa). Io semplicemente ASCOLTO. E questa parola non è da poco. Credo che sia una capacità innata in noi timidi. Vedi, gran parte persone ti stanno a sentire sì, ma non ascoltano. Non entrano davvero nel discorso dell'altro dandogli entusiasmo e la propria partecipazione. Penso che lo facciamo inconsciamente per sentirci accettati, e tendiamo ad assecondare molto le persone. Sarebbe sbagliato in teoria, ma non riusciamo a fare altrimenti (almeno io!). E questo piace alle persone. A chi non piacerebbe avere una persona che ti asseconda, che ti lascia sfogare e versare fiumi di sentimenti e parole? Così loro fanno con noi, si sfogano, si elogiano e poi si sentono bene in nostra compagnia. Per questo non fanno altro che correrci dietro, perchè sono rare le persone che ti ascoltano con partecipazione, sostenendoti. Eppure a nostra volta non siamo capaci di trovare qualcuno che ascolti noi :( Anche io tendo a tagliare i ponti, ad allontanarmi. Anche io ho la sensazione che il dialogo con queste persone alla fine non mi porti a nulla, e forse è così. Forse dobbiamo solo trovare qualcuno che sappia ascoltarci, e forse riusciremo ad aprirci... |
Re: Scappare via...
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Io sono logorroico (come se non si fosse capito..) e ne ho letteralmente le palle piene di sfogarmi e fare monologhi con le persone. Voglio persone che interagiscano, che aggiungano nuovi elementi alla discussione che non mi facciano sentire SOLO. Quote:
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Re: Scappare via...
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Ma infatti io non me ne sto muta! Ovvero, loro parlano, raccontano di sè e io do loro dei consigli, mi rendo partecipe, cerco di aiutarle. E' questo che apprezzano di me... Me ne sto muta in compenso con i miei sentimenti, per esempio non racconto niente di me stessa, di ciò che mi è successo e a loro sta bene così. Per questo non tagliano assolutamente i ponti, anzi! Una volta che mi conoscono mi cercano spesso, proprio perchè si fa fatica a trovare persone che ti ascoltano COL CUORE (perchè è quello che faccio). Come ho detto, una persona può fingere di interessarsi a te, ma alla fine non gliene importa nulla. Io non sono una di queste, do 100 agli altri, ma di me stessa non riesco a tirare fuori granchè. |
Re: Scappare via...
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comunque vorrei darti un consiglio, mi sembra di capire che stai nella fase del "vorrei vivere da solo su marte così non soffrirei per ogni singola parola o gesto che vedo intorno a me" è una fase pericolosa, perchè se la vita ti desse l'opportunità di isolarti tu la coglieresti al volo.....poi però sappi che per tornare indietro è veramente dura (se non impossibile) una volta soli si rimane soli, se la cosa piace ok, no problem :perfetto: ma noto che a molti qui non piace, quindi valuta bene, non tutti hanno il talento del vero evitante..... |
Re: Scappare via...
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Re: Scappare via...
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Forse la coglierei al volo, ma non tanto per smettere di soffrire io, ma per fare in modo di smettere di far del male alle altre persone con i miei comportamenti... |
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