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st:3 08-06-2012 22:54

Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Nah

briox77 08-06-2012 23:04

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
io personalmente ho cominciato preferendo la solitudine...poi ho cominciato a sentirmi solo come se ci fosse una campana di vetro tra me e gli altri, alcune volte mi sono anche chiesto se esistessi veramente in questa dimensione, tipo una linea temporale diversa alla fringe :mrgreen:, e adesso sono solo del tutto, si ho una vecchia amica su fb, ci sentiamo tutto qui, ma niente amici reali mio malgrado.

amarlena 08-06-2012 23:22

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
HO sempre temuto la solitudine fin da piccola e ne ho sempre sofferto, va da se che non l ho mai ricercata se non a volte per una sorta di esigenza di indipendenza che alberga dentro me.
Adesso sono passata al sentirmi sola dentro.....piuttosto che fuori.
E questo lo odio perchè mi fa paura.
Sentirsi sola interiormente e avvertire il vuoto non significa sentirsi tristi ma sentirsi smarriti, come se ti mancasse un pezzo di te come se qualcuno ti avesse messo al mondo senza piu pensare a te.
Allora mi metto a pensare se ormai un certo modo di essere non sia cronico e se potrò mai colmare questo vuoto idealmente con l' amore, forse con le soddisfazioni o ci saranno sempre i soliti momenti in cui ci dovrò fare i conti ( cosa molto piu probabile )
Ecco mi viene in mente quello che disse " Freccia " .
Morale? ( per me ovvio....)
Conviene avere quante piu persone che ti distraggano da te stesso, se poi stai bene puoi stare pure sopra un monte.

Kid Omega 08-06-2012 23:22

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Io invece sono solo,sto anche da solo ma NON mi sento solo...insomma,non so se sia abitudine,asocialita o altro,ma sto bene anche per i fatti miei
:pensando:

rainbow 08-06-2012 23:38

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
io sono sola... provo a stare sola il più possibile e non mi sento sola.

E questo mi preoccupa, mi fa stare male, ho paura di diventare misantropa o completamente evitante. Ma sto così bene per i fatti miei...

briox77 08-06-2012 23:40

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da rainbow (Messaggio 778380)
io sono sola... provo a stare sola il più possibile e non mi sento sola.

E questo mi preoccupa, mi fa stare male, ho paura di diventare misantropa o completamente evitante. Ma sto così bene per i fatti miei...


anch'io stavo bene...poi passa però...:nonso:

illumi 08-06-2012 23:59

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Io sono solo, passo molto tempo a desiderare di stare con altre persone purtroppo però quando poi questo succede non vedo l'ora che finisca, non vedo l'ora di tornare a star solo.

Daniel 09-06-2012 00:37

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Guarda ti dico, siamo quasi nella stessa situazione. Per me la storia è simile, soprattutto quando parli delle conversazioni. Talvolta non ci penso, e mi butto senza problemi, ma molto più spesso me li faccio eccome. Causa scatenante: non ho molto da dire alla fine. Non ho chissà quali argomenti da esporre, soprattutto se poi devo parlare della mia vita. Tipo cos'ho fatto l'altra sera, cosa faccio oggi, oppure raccontare qualche aneddoto divertente, ho conosciuto tizio o caio, niente di tutto ciò. Su questo sono nada. E questo ti rende tutto complicato, oltre che frustrante. Poi io sinceramente questa condizione di solitudine la vivo veramente male. Certo nessuno ti rompe i coglioni, ma alla lunga sai che spettacolo? Preferisco che qualcuno me li rompa eccome i coglioni, piuttosto che andare avanti in questo modo. L'unico problema è che quando ti vengono finalmente a bussare alla porta, te hai dietro sempre il vuoto della tua vita, sempre poche cose da dire, e finisci solo per sentirti a disagio in ogni contesto, oltre a collezionare puntualmente figure di merda. Almeno, questo è quello che mi capita. E alla fine rimani sempre fermo in questa situazione, senza sapere più cosa inventarti. (sempre io)

Wasted Life 09-06-2012 01:31

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Io ho passato tutte e 3 le fasi indicate nell'esatto ordine che hai elencato.
Prima stavo solo,rifiutando gli inviti delle persone. Poi ho provato ad omologarmi agli altri iniziando ad uscire e creandomi il solito "giro" dove però mi sentivo isolato e sentivo l'inutilità di certi comportamenti sociali. Alla fine quindi sono inevitabilmente caduto nella fase della solitudine...a volte pesa ma piuttosto che tornare nella fase due con persone che non mi interessano nè mi coinvolgono o intrigano in alcun modo preferisco rimanere solo.

RobRock 09-06-2012 01:44

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
bhe ragazzi, io sto leggendo un libro sulla solitudine scritto da un filosofo recente , krishnamurti, e il messaggio che questo vuole mandare è : siete mai entrati veramente in relazione con la solitudine?? avete mai provato veramente a capire che cosa sia, guardandola in faccia senza paura, pregiudizi o barriere???

credo di no, e fidatevi se vi dico che non lo fa quasi nessuno, la differenza è che voi ne soffrite di più, ma tutti si sentono soli e tutti hanno paura della solitudine, perchè nessuno cerca di comprenderla....
Il punto del libro non lo ho ancora capito, ma il concetto è che se se vuoi sentirti veramente libero, devi affrontare la solitudine e comprenderla, perchè compredendola , si arriva a comprendere la vita...e qui mi fermo..

volevo solo porvi questa riflessione; secondo voi si può convivere serenamente con la solitudine, senza sentire quel vuoto, quel peso??? si può accettare l'idea di essere vuoti?? perchè è questo che siamo, qualcosa da riempire poichè non ci piace vuota...

liuk76 09-06-2012 02:25

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Stare soli è una necessità ed è segno di "normalità". Se è estemporanea ci sta totalmente, se diventa cronica secondo me qualcosa non va.
Io ad esempio sento quotidianamente la necessità di avere i miei momenti in cui sto da solo.

L'essere soli ed il sentirsi soli invece sono qualcosa di negativo. Ci si precludono contatti con le persone e, secondo me, è un vivere sì una vita ma non al 100%.

La solitudine (presa a sé, amicale o relazionale) è sempre ottenibile se si hanno persone accanto. Il contrario invece è così difficile da far pensare 1000 volte prima d'infilarsi volontariamente.

Io, semplice. 09-06-2012 07:38

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
il post originario comincia con la frase: stare soli, sentirsi soli, essere soli; tre cose che producono lo stesso risultato, l'isolamento. Io credo sia il contrario: l'autoisolamento produce come risultato la nostra solitudine.

juhi 09-06-2012 08:06

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 778354)
Anche i miei amici mi chiamavano spesso ma io rifiutavo quasi sempre i loro inviti perchè quando uscivo mi sentivo solo, non riuscivo a entrare nelle loro conversazioni

:arrossire: Capitava la stessa cosa anche a me, la differenza è che continuano a chiamarmi due o tre e io continuo sempre a dire di no... :testata: A volte non capisco come possano ancora voler uscire con me, cosa ci avranno trovato in me se sparisco ogni santa volta? :nonso:
Io anni fa, odiavo stare sola, ci soffrivo parecchio, solo che poi con il tempo non so come mai, senza la solitudine mi sento male! Ancora oggi a volte si sveglia la voglia di uscire con qualcuno, la voglia di svagarmi e andare ovunque, ma poi passa :sisi:

Sotterranea 09-06-2012 08:27

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Credo che alcuni caratteri siano destinati alla solitudine per costituzione. Così è per me. Ho avuto molte frequentazioni ma vuoi perchè molto esigente, diffidente o vuoi perchè incapace di scegliermi amicizie decenti alla fine tutto si risolveva in litigi, repentini allontanamenti, rancori taciuti e via di questo passo.
Poichè instaurare un qualsiasi tipo di rapporto stabile e presumibilmente duratuto rappresenta per me un'impresa titanica e avendo constatato che manco di qualche ingrediente segreto che permetta di farli funzionare ho deciso da tempo di gettare la spugna e non investirvi alcuna energia.
Tanto, per le cose importanti e quando stavo male, ho sempre potuto (o forse voluto) contare solo su me stessa.

barclay 09-06-2012 09:32

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Io ho passato l'infanzia nella casa dei miei nonni paterni: lì entravano solo i familiari, l'ingresso agli amici era vietato; essendo tutti apprensivi, nella famiglia di mio padre, non potevo neanche andare a giocare fuori, dove, secondo loro, potevo «incontrare dei malintenzionati». Il risultato è stato l'isolamento dai miei coetanei fino a 5 anni, quando m'hanno mandato all'Asilo, da allora sono stato vittima dei bulli fino all'ultimo anno delle superiori. Si può dire che il bisogno di stare da solo ho cominciato a sentirlo a 19 anni, all'università, quando, evitando di frequentare i corsi, potevo evitare di essere nuovamente vittima dei compagni. L'evitamento radicale è durato alcuni anni, poi mi sono reso conto che, per intere settimane, non parlavo quasi con nessuno e passavo un tempo enorme a rimuginare, a quel punto sono cominciati i miei sforzi per socializzare (inclusa la terapia, che ho potuto cominciare solo quando ho trovato lavoro), tutti sistematicamente falliti e sfociati nella convinzione che non ci sia più posto per me nel mondo :piangere:

Marco Russo 09-06-2012 10:04

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 778354)
Sono 3 cose diverse che hanno lo stesso risultato, l'isolamento.
Star da soli cioè rifiutare gli inviti ad uscire, preferire rimanere a casa piuttosto che vedere gli amici. Sentirsi soli cioè uscire con altre persone, o per obbligo o per lavoro, o nella speranza di incontrare qualcuno con cui ci si trovi a proprio agio, ma finire inesorabilmente per starsene in disparte, senza partecipare ai discorsi degli altri, sentirsi soli anche se circondati da tante persone. E essere soli, beh direi che si spiega da sè, non avere nessuno da chiamare o con cui parlare quando se ne avrebbe bisogno, nei momenti più tristi.
Personalmente ho cominciato a preferire di starmene da solo finite le scuole medie, quando ho iniziato il liceo. C'erano diverse ragazze che venivano a parlarmi, a chiedere di uscire con me ma ero molto timido e declinavo sempre. Anche i miei amici mi chiamavano spesso ma io rifiutavo quasi sempre i loro inviti perchè quando uscivo mi sentivo solo, non riuscivo a entrare nelle loro conversazioni, e temevo che sarebbe finita così anche con le ragazze. Conseguenza, oggi ho pochi amici con cui ho solo rapporti superficiali, non mi andrebbe nemmeno di chiamarli di mia spontanea volontà, aspetterei che siano loro a dirmi di uscire, con la differenza che adesso direi di sì.

Anche te evitante? Piacere collega :)
Una persona sola può sentirsi sola anche in mezzo a milioni di persone.
E il brutto è che ogni solitudine si somma: la solitudine che provi nei confronti di tizio, nei confronti di caio, in quelli di sempronio, ecc. Ecco perché preferivi non uscirci.
Questo tuo thread lo sento molto mio, una cosa che avrei potuto benissimo scrivere io qualche anno fa.

Il problema fondamentale è l'incomunicabilità. La soluzione è aprire un canale, sfondarlo, perforarlo, e in questo canale far passare comunicazione. Trova te il modo. Parti da una persona, escici assieme per una birra. Apriti al cento per cento, esistono mille modi. Ho un'amica che ride in continuazione e fa battute idiote a macchinetta, è il suo marchio di fabbrica (a me sta estremamente simpatica), lo fa per stemperare la tensione.
Io le prime volte non ci sarei riuscito senza essermi ubriacato. Adesso ci riesco solo grazie ad uno sforzo di sincerità estremo, e grazie alla fiducia che dò nelle cose in cui penso e in cui credo.
Sostengo le mie idee e quindi le difendo, e le posso condividere senza paura che vengano sminuite.
Quindi fai qualcosa, inizia con una persona, una qualsiasi, chiamala te e dille che hai voglia di una birra o qualcos'altro. Apriti con lui o lei.
Man mano che assumi dimestichezza potrai iniziare a uscire anche con due, tre persone. E se ti inviteranno a uscire in gruppo prima che tu ti senta pronto per proporti di tua sponte, non ti preoccupare: un allenamento graduale come questo basterà -te lo dico per esperienza- a non fare COMPLETAMENTE scena muta. Magari non sarai il più loquace della batteria, però sarai in grado di esprimere almeno qualcosa del mondo interiore che finora ti porti appresso senza alcuna condivisione, e ti sentirai bene, ti sentirai abbastanza bene da voler ripetere l'esperienza.
E diventare così sempre più bravo.


Questo è stato anche il mio percorso.

Quintuplo 09-06-2012 10:31

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Io cerco, per quanto posso, di stare da solo, ma fortunatamente non sono solo.
Ogni tanto, ma raramente, mi sento solo.

Tutto sommato credo di avere un ottimo rapporto con la solitudine, perchè mi ci trovo bene, senza deprimermi.

The Golden Boy 09-06-2012 11:02

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Solitudine...
All'inizio, nel primo anno di superiori, sentivo che c'era qualcosa che non andava. Uscire cominciò a non piacermi più, mi annoiavo, e quasi sempre inventavo scuse ridicole per tornare a casa prima. Fu così che persi gli amici, mentre loro uscivano io stavo a casa.
Quindi, sono entrato nella prima fase: stare soli.
Anche a scuola però quando stavo con gli altri capivo che con loro non avevo nulla in comune, discorsi, attività, pensiero. Cominciai a sentirmi solo.
Gli anni passano, non sono molti, ma per un adolescente quattro anni sono importanti e pieni di esperienze e cambiamento, ed io mi ritrovo qui, ad osservare gli altri divertirsi. Sono ufficialmente solo. Ho un amico ma anche lui è più o meno nella stessa situazione e non ci vediamo quasi mai.

Secondo me sono tre fasi, una si sussegue all'altra, prima vuoi solo stare, poi cominci a sentirti fino a divenirlo: completamente solo.

manuel.76 09-06-2012 11:15

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
La solitudine è uno dei miei più grandi tormenti del prossimo futuro, non mi
piace, preferisco di gran lunga la compagnia, mio fratello e mia sorella si stanno
costruendo una vita e sono entrambi fidanzati (fortunati loro), non fra tanto
si creeranno le loro famiglie, prevedo che in un prossimo futuro rimarrò comunque solo,
arrabbiato con il mondo e schifato della mia vita :miodio:

wolfy 09-06-2012 11:26

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
eee per lungo tempo mi sono interrogato sul perchè io fossi diventato così..se è stata per causa mia o per causa altrui..e alla fine mi sa che è un 70/30% a maggioranza mia..non mi considero infatti un normale 21enne..però in fondo infondo non mi sento di dire che sto bene, vorrei solo trovare delle persone vere..cosa difficile vista la mia zona..

liuk76 09-06-2012 12:25

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da wolfy (Messaggio 778514)
vorrei solo trovare delle persone vere..cosa difficile vista la mia zona..

Premesso che a 21 anni, ma direi anche under 30, hai la possibilità di ripartire da ZERO senza nessun problema, se non quello di conoscere materialmente persone, mi spieghi perché dovrebbe essere difficile trovare persone vere nella tua zona?
Vedo che come provenienza metti Milano, Como, Varese. Beh, CO e VA non le conosco ma MI sì vivendoci da quando sono nato :)
Sicuramente Milano ed i milanesi sono criticabili per un po' d'individualismo e, sopratutto a livello di relazioni, per un gusto critico stupidamente elevato e talvolta classista ma non mi sembra proprio che sia così difficile trovare amicizie vere. L'unico problema, ripeto, può essere trovare persone da frequentare.

dottorzivago 09-06-2012 12:50

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Io ho iniziato a cercare la solitudine alla fine delle medie e inizio del liceo.....la vita era abbastanza frenetica tra scuola, sport e varie attività extra scolastiche. Cercavo qualche momento di solitudine.....ora no, ora soffro questa cosa che vorrei scacciare in tutti i modi ma nn ci riesco.

Cerco di oganizzare un uscita con qualche amico da 3 mesi, ieri ho ricevuto l'ennesimo posticipo a tempo indetermnato! Basta nn li chiamero piu!!

wolfy 09-06-2012 14:24

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da liuk76 (Messaggio 778545)
Premesso che a 21 anni, ma direi anche under 30, hai la possibilità di ripartire da ZERO senza nessun problema, se non quello di conoscere materialmente persone, mi spieghi perché dovrebbe essere difficile trovare persone vere nella tua zona?
Vedo che come provenienza metti Milano, Como, Varese. Beh, CO e VA non le conosco ma MI sì vivendoci da quando sono nato :)
Sicuramente Milano ed i milanesi sono criticabili per un po' d'individualismo e, sopratutto a livello di relazioni, per un gusto critico stupidamente elevato e talvolta classista ma non mi sembra proprio che sia così difficile trovare amicizie vere. L'unico problema, ripeto, può essere trovare persone da frequentare.

si per quello si è vero..l'età per ora gioca a mio favore! Appunto x quello che è meglio approfittarme ora!

ElectricF 09-06-2012 16:45

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
io la solitudine non l'ho mai cercata,viene da sola,perche' sono un diverso
ognuno alla fine finisce col stare con i propri simili,per ovvie ragioni,io sono unico,sono cresciuto solo ed ora non potra' piu' cambiare nulla,visto che se anche capitasse l'occasione di uscire con qualcuno,sarei palesemente strano,diverso,a disagio,proprio per via dell'abitudine alla vita solitaria.
ci sto male nella mia condizione,sempre di piu',non sono fatto per le relazioni sociali,eppure ne sento la mancanza,ma sopratutto mi faceva star male sentirmi solo e diverso in mezzo agli altri,tant'e' che mi sono arreso,vivo da ritirato e quando esco da solo mi fa male vedere gli altri.sono entrato in un vortice da cui non potro' piu' uscire se non in un modo

amarlena 09-06-2012 18:08

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da RobRock (Messaggio 778428)
bhe ragazzi, io sto leggendo un libro sulla solitudine scritto da un filosofo recente , krishnamurti, e il messaggio che questo vuole mandare è : siete mai entrati veramente in relazione con la solitudine?? avete mai provato veramente a capire che cosa sia, guardandola in faccia senza paura, pregiudizi o barriere???

credo di no, e fidatevi se vi dico che non lo fa quasi nessuno, la differenza è che voi ne soffrite di più, ma tutti si sentono soli e tutti hanno paura della solitudine, perchè nessuno cerca di comprenderla....
Il punto del libro non lo ho ancora capito, ma il concetto è che se se vuoi sentirti veramente libero, devi affrontare la solitudine e comprenderla, perchè compredendola , si arriva a comprendere la vita...e qui mi fermo..

volevo solo porvi questa riflessione; secondo voi si può convivere serenamente con la solitudine, senza sentire quel vuoto, quel peso??? si può accettare l'idea di essere vuoti?? perchè è questo che siamo, qualcosa da riempire poichè non ci piace vuota...

grazie è un interessante spunto di riflessione

IO_consapevole 10-06-2012 00:20

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da RobRock (Messaggio 778428)
bhe ragazzi, io sto leggendo un libro sulla solitudine scritto da un filosofo recente , krishnamurti, e il messaggio che questo vuole mandare è : siete mai entrati veramente in relazione con la solitudine?? avete mai provato veramente a capire che cosa sia, guardandola in faccia senza paura, pregiudizi o barriere???

credo di no, e fidatevi se vi dico che non lo fa quasi nessuno, la differenza è che voi ne soffrite di più, ma tutti si sentono soli e tutti hanno paura della solitudine, perchè nessuno cerca di comprenderla....
Il punto del libro non lo ho ancora capito, ma il concetto è che se se vuoi sentirti veramente libero, devi affrontare la solitudine e comprenderla, perchè compredendola , si arriva a comprendere la vita...e qui mi fermo..

volevo solo porvi questa riflessione; secondo voi si può convivere serenamente con la solitudine, senza sentire quel vuoto, quel peso??? si può accettare l'idea di essere vuoti?? perchè è questo che siamo, qualcosa da riempire poichè non ci piace vuota...

SI, SE SI E' CONVINTI AL 100% CHE LA SOLITUDINE AVRA' UNA FINE, io sono sempre riuscito a godermi i miei periodi di solitudine.
La parte positiva della solitudine è la libertà LA COMPLETA ASSENZA DI VINCOLI, che si prova quando si è soli.
NON si ha alcun impegno con nessuno.

Vorrei invitarvi a riflettere sul fatto che una RELAZIONE VERA col passare del tempo, porta sicuramente ad ASSUNZIONE IRREVERSIBILE DI RESPONSABILITA' SEMPRE CRESCENTI vedi il caso famiglia e figli.

Questo porterà quindi a situazioni del tipo NON riuscire più a rilassarsi, a RINCORERE IL TEMPO, alla NEVROSI.
Bisogna rispettare la nostra condizione di solitudine perchè si ha IL MASSIMO DEI GRADI DI LIBERTà.

Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 778485)
Io ho passato l'infanzia nella casa dei miei nonni paterni: lì entravano solo i familiari, l'ingresso agli amici era vietato; essendo tutti apprensivi, nella famiglia di mio padre, non potevo neanche andare a giocare fuori, dove, secondo loro, potevo «incontrare dei malintenzionati». Il risultato è stato l'isolamento dai miei coetanei fino a 5 anni, quando m'hanno mandato all'Asilo, da allora sono stato vittima dei bulli fino all'ultimo anno delle superiori. Si può dire che il bisogno di stare da solo ho cominciato a sentirlo a 19 anni, all'università, quando, evitando di frequentare i corsi, potevo evitare di essere nuovamente vittima dei compagni. L'evitamento radicale è durato alcuni anni, poi mi sono reso conto che, per intere settimane, non parlavo quasi con nessuno e passavo un tempo enorme a rimuginare, a quel punto sono cominciati i miei sforzi per socializzare (inclusa la terapia, che ho potuto cominciare solo quando ho trovato lavoro), tutti sistematicamente falliti e sfociati nella convinzione che non ci sia più posto per me nel mondo :piangere:

Anch'io ho avuto un'esperienza molto simile alla tua nell'infanzia e poi sono stato vittima dei bulli fino al 4 superiore, nn ricordo, un giorno però mi è partita INVOLONTARIAMENTE una FORTE ginocchiata alle parti basse del bullo di turno, poi mi è anche dispiaciuto e gli ho chiesto scusa ma lui ha risposto non fa niente.
Da quel giorno tutti i bulli l'anno fatta finita di prendermi di mira :)

canza 10-06-2012 02:13

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da RobRock (Messaggio 778428)
Il punto del libro non lo ho ancora capito

Qualcuno disse di Krishnamurti che è uno che ha capito tutto ma che non è mai riuscito ad esprimersi in modo da farlo capire agli altri... :ridacchiare:

illumi 10-06-2012 06:33

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
La solitudine può essere vissuta serenamente solo se caratterizza un periodo ben limitato della nostra vita e scaturisce da una scelta volontaria di allontanarsi dalle altre persone e si possiede poi la capacità di rientrare nella rete sociale.

Quote:

Originariamente inviata da IO_consapevole (Messaggio 778987)
Vorrei invitarvi a riflettere sul fatto che una RELAZIONE VERA col passare del tempo, porta sicuramente ad ASSUNZIONE IRREVERSIBILE DI RESPONSABILITA' SEMPRE CRESCENTI vedi il caso famiglia e figli.

Questo porterà quindi a situazioni del tipo NON riuscire più a rilassarsi, a RINCORERE IL TEMPO, alla NEVROSI.
Bisogna rispettare la nostra condizione di solitudine perchè si ha IL MASSIMO DEI GRADI DI LIBERTà.

Questi sono solo gli aspetti negativi dell'avere una relazione con un'altra persona. Quelli positivi sono di gran lunga superiori e ricompensano di tutti i sacrifici sostenuti. La stessa responsabilizzazione crescente di cui parli io penso che possa ANCHE far sentire una persona realizzata, completa, soddisfatta di quello che è riuscita a costruire intorno a se.

Otago 10-06-2012 09:43

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Io ho paura di essermi assuefatto alla solitudine. :(

st:3 10-06-2012 13:26

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Quote:

Originariamente inviata da IO_consapevole (Messaggio 778987)
SI, SE SI E' CONVINTI AL 100% CHE LA SOLITUDINE AVRA' UNA FINE, io sono sempre riuscito a godermi i miei periodi di solitudine.
La parte positiva della solitudine è la libertà LA COMPLETA ASSENZA DI VINCOLI, che si prova quando si è soli.
NON si ha alcun impegno con nessuno.

Vorrei invitarvi a riflettere sul fatto che una RELAZIONE VERA col passare del tempo, porta sicuramente ad ASSUNZIONE IRREVERSIBILE DI RESPONSABILITA' SEMPRE CRESCENTI vedi il caso famiglia e figli.

Questo porterà quindi a situazioni del tipo NON riuscire più a rilassarsi, a RINCORERE IL TEMPO, alla NEVROSI.
Bisogna rispettare la nostra condizione di solitudine perchè si ha IL MASSIMO DEI GRADI DI LIBERTà.

Quote:

Originariamente inviata da illumi (Messaggio 779086)
La solitudine può essere vissuta serenamente solo se caratterizza un periodo ben limitato della nostra vita e scaturisce da una scelta volontaria di allontanarsi dalle altre persone e si possiede poi la capacità di rientrare nella rete sociale.

Questi sono solo gli aspetti negativi dell'avere una relazione con un'altra persona. Quelli positivi sono di gran lunga superiori e ricompensano di tutti i sacrifici sostenuti. La stessa responsabilizzazione crescente di cui parli io penso che possa ANCHE far sentire una persona realizzata, completa, soddisfatta di quello che è riuscita a costruire intorno a se.

Sono d'accordo con te, ogni cosa nella vita ha aspetti negativi e positivi, le relazioni portano immancabilmente a un certo grado di responsabilità, però se stai con una persona può darti tanto. Così anche la solitudine è da un lato positiva perchè hai tempo per pensare e startene tranquillo senza nessuno intorno, però se diventa una condizione persistente si perde la gioia di stare con gli altri, non si ha la possibilità di confrontarsi, di condividere i pensieri maturati nei momenti di solitudine, e soprattutto non avere una persona che ti vuole bene al tuo fianco che ti trasmette amore e calore umano.

L.io 10-06-2012 13:32

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
Ho delle care persone che cercano di starmi vicino in questo ultimo periodo, ma ho bisogno dei miei spazi, ho bisogno di starmene per conto mio. Esco perché voglio distrarmi, ma non cambia niente, i brutti pensieri ci sono, SEMPRE E COMUNQUE. Quindi voglio stare per i cavoli miei. Alcuni mi prendono in giro per questo, perché vedono che sto in disparte. Ma non mi interessa: in questo periodo sto meglio da sola.

Mr Bean 10-06-2012 13:36

Re: Stare soli, sentirsi soli, essere soli
 
meglio soli che male accompagnati,io solo al pensiero dei miei coetanei che si ubriacano tutti i sabati sera,benedisco di stare a casa con la mia tv,il mio pc,i miei nonni,tanto se divertirsi vuol dire rovinarsi il fegato per forza meglio stare a casa,ma questo vale per la mia età


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