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lizbon 13-03-2012 01:03

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 710288)
È questo modo di pensare che mi piacerebbe si iniziasse ad accantonare

quello che intendevo dire è semplicemente di accettarlo con tranquillità senza farsi troppe paranoie e con la consapevolezza che quando la conosceranno meglio cambieranno idea.

lauretum 13-03-2012 01:06

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

Originariamente inviata da lizbon (Messaggio 710291)
allora se conosci entrambe le cose come mai non capisci che sorridere non è poi così facile? come mai ti sembra così strano?

Ok........

Confusion 13-03-2012 01:44

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Rhoda (Messaggio 709719)
Sì, è vero, anche se in realtà in molti approcci mentali di noi sociofobici verso ciò che ci circonda c'è paradossalmente un velo di narcisismo. Ed è questo che, secondo me, rende alcuni dei nostri comportamenti fraintendibili.

Esatto hai colto in pieno il problema secondo me.
Io ad esempio credo di essere piuttosto narcisista, perchè non accetto mai la mediocrità. Tanto per fare un esempio: piuttosto che essere "normale o insignificante" preferirei essere bruttissimo, oppure piuttosto che "discretamente intelligente" meglio stupido a quel punto.
Odio l'idea di essere secondo, odio che si parli meglio di qualcun'altro rispetto a me, insomma sono molto egocentrico, salvo il caso in cui si parli bene di una persona che stimo molto.
Questo egocentrismo a volte mi porta a chiudermi: se la gente mi cerca ed è interessata risulto simpatico, allegro e vivace, ma se la gente è fredda e indifferente io piuttosto che piegarmi, fare l'umile, cercare dei legami, me ne satto e li guardo male.
Quindi credo che anche io in molti contesti vengo scambiato per scontroso o per uno che se la tira.
Pensate che quando inizia l'università, dopo due mesi uno mi disse che un ragazzo appena mi aveva visto aveva detto di me "Quel tipo non mi convince per niente!"
::...ammazza e che sono? un serial killer?? ajaja

Rhoda 13-03-2012 21:10

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

che vuoi dire?
No, niente era solo una battuta!:bene: Perché se dici "basta vedere la gente con cui abbiamo a che fare" denoti inconsciamente che la consideri meno di te!! :mrgreen:

lauretum 13-03-2012 21:15

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Rhoda (Messaggio 710854)
No, niente era solo una battuta!:bene: Perché se dici "basta vedere la gente con cui abbiamo a che fare" denoti inconsciamente che la consideri meno di te!! :mrgreen:

mica ho capito..
intendevo che non ci vuole molto a leggere negli sguardi e nei modi della gente che entra in contatto con noi, se risultiamo essere altezzosi o solo timidi. sono uno specchio imparziale in cui riflettersi per capire di più su di noi

Gianni 13-03-2012 21:18

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Ommioddio una femminaaa

Marco Russo 10-10-2012 18:40

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 707933)
Non so, a volte riflettendo su questa cosa capisco che la mia autoconsapevolezza mi dà delle responsabilità, relative al "far succedere delle cose" socialmente parlando, prendere l'iniziativa se non addirittura la leadership, perché se non lo faccio io non lo farebbe nessuno, ma poi quello che ne soffrirebbe di più sarei proprio io.

mi autoquoto, visto che ho citato il post altrove.

Labocania 10-10-2012 19:28

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
E' così facile apparire troppo presi da sé per poter dedicare attenzione agli altri.

Però è decisamente peggio apparire sfigatoi senza speranza; l'antipatia suscitata dal presunto presuntuoso potrebbe includere anche una certa curiosità.

devil95 10-10-2012 19:40

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Anche varie persone pensano questo di me e non faccio niente per smentire la regola.

Marco Russo 10-10-2012 19:47

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 883913)
E' così facile apparire troppo presi da sé per poter dedicare attenzione agli altri.

Però è decisamente peggio apparire sfigatoi senza speranza; l'antipatia suscitata dal presunto presuntuoso potrebbe includere anche una certa curiosità.

vero, ma se poi non la si sa sfruttare per i meccanismi insiti nel fenomeno dell'evitamento?

Historie 11-10-2012 09:08

Re: Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 710336)
Esatto hai colto in pieno il problema secondo me.
Io ad esempio credo di essere piuttosto narcisista, perchè non accetto mai la mediocrità. Tanto per fare un esempio: piuttosto che essere "normale o insignificante" preferirei essere bruttissimo, oppure piuttosto che "discretamente intelligente" meglio stupido a quel punto.
Odio l'idea di essere secondo, odio che si parli meglio di qualcun'altro rispetto a me, insomma sono molto egocentrico, salvo il caso in cui si parli bene di una persona che stimo molto.
Questo egocentrismo a volte mi porta a chiudermi: se la gente mi cerca ed è interessata risulto simpatico, allegro e vivace, ma se la gente è fredda e indifferente io piuttosto che piegarmi, fare l'umile, cercare dei legami, me ne satto e li guardo male.
Quindi credo che anche io in molti contesti vengo scambiato per scontroso o per uno che se la tira.
Pensate che quando inizia l'università, dopo due mesi uno mi disse che un ragazzo appena mi aveva visto aveva detto di me "Quel tipo non mi convince per niente!"
::...ammazza e che sono? un serial killer?? ajaja

In parte forse è vero, ma il concetto di "tirarsela" ha sempre due lati della medaglia.
Spesso, anche una persona estremamente socievole, se dimostra una qualche particolare qualità soggetta all'invidia di pochi, catalizza l'antipatia di molti.
Mettiamo caso che a dispetto delle proprie insicurezze, un timido possieda un nonsoche di mancante all'altra persona (che sia un magnetismo caratteriale, un aspetto fisico piacente e variabili). Questa può porsi in modalità diverse a seconda del proprio essere: può interessarsi (e qui starebbe al timido smentire o confermare la buona impressione) oppure reagire con distacco e irritazione.

Mentre andavo al liceo, una mia amica dell'epoca venne a riferirmi che un'altra compagna aveva fatto commenti poco carini su di me: io, sorpresa (l'avevo sempre salutata, e mi ero sempre rivolta a lei in modo gentile ed educato, e la ritenevo anche una persona interessante) le chiesi con calma e sinceramente incuriosita (anche perchè non ero più nella fase di angosciarmi per la negatività altrui) cosa avesse detto. Testuali parole furono: "Non le piace come ridi."
Sono rimasta basita. Eppure a conti fatti tra noi c'era un divario evidente che forse la infastidiva, chi lo sa?
Tuttavia, alle volte è una scenetta che si ripete: per quanto possa essere socievole (seppur) con discrezione ed educazione, ci sarà sempre qualcuno a cui starò sulle scatole a prescindere da quanto realmente "me la tiri".
E lo stesso schema l'ho visto spesso ripetersi anche rispetto ad altre sfortunate perfette sconosciute, bersagliate da qualche immatura/o senza apparente motivo.

A volte è solo una scusante per emarginare un potenziale rivale e innalzare la propria persona (vedi coloro che commentano aspramente qualche ignaro passante - il più delle volte belle ragazze che stanno semplicemente passeggiando - e vanno giù di: "Ma guarda quella come se la tira! Sembra una battona di strada!"). Un timido può comunque monopolizzare l'attenzione (non necessariamente in modo deleterio) anche nel suo silenzio.
In questo caso la tua amica ha espresso un parere onesto e sano (e costruttivo), ma non è altresì scontato che sia un'impressione universale per le medesime ragioni.


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