Perfezionismo
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Vale anche per me. Mi sembra(va) di impegnarmi per poi veder arrivare gente che senza fatica si trova al momento giusto nel posto giusto e ha qualcosa per cui stavo impegnandomi io.
Non è un punto di vista astratto, variante del destino o di proverbi come "l'acqua va semrpe al mare", no: intendo poprio lo stesso oggetto, conseguimento, incarico, etc. per cui stavo impegnandomi io. Esempio dell'altro giorno, c'era da tenere un corso, mi sono impegnato mesi per preparare gli appunti e le dispense e l'hanno affidato a uno che a mio parere lo meritava meno di me che lo tiene semplicemente leggendo all'uditorio un libro che avevo escluso perché totalmente inadatto. Questo si è trovato incaricato con fatica zero, senza averlo chiesto mentre erano anni che lo chiedevo io, e non si è dato cura di preparare il materiale didattico. Tutta la mia vita è stata così, poi devo anche sentirmi dire "volere è potere". E' verissimo, certo, ma solo se c'è una dose stratosferica di fortuna che non ho avuto una volta sola nellla mia vita. E ho detto "mi sembra(va)", all'inizio perché ormai non spero più in niente e con quest'ultima piccola gioia della vita tiro proprio i remi in barca. Ho finito energie e autostima, che la genetica mi ha dato in misura quasi nulla, assieme al destino che non potessero crescere. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Io invece so di fare schifo ed essere inferiore agli altri, quindi mi confronto solo con gli ultimi, il perfezionismo non mi appartiene.
Ci sono però utenti che reputo in gamba, che hanno un buon lavoro, hanno degli hobby e talenti... Che dicono di non valere niente e ammetto che mi danno molto fastidio, perché si vede che non è vero. Probabilmente loro lo dicono perché non si sentono perfetti. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
L'unica scelta sbagliata è stata quella dei miei genitori di mettermi al mondo, tutto il resto è una conseguenza in cui non esiste niente. Competizione, confronto, perfezionismo, per me queste parole non hanno alcun significato. Con chi o cosa dovrei competere? Altri sub-umani venuti al mondo per caso?
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Io pensavo che gli altri fossero migliori di me quando ero in depressione. Perché li vedevo con più energie di me non capivo come facessero e mi sentivo in colpa.
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
CIao a tutti, vorrei fare una domanda a Pokorny (Ciao Pokorny :) ) il cui post ho letto con interesse (come sempre, comunque):
mi piacerebbe capire, nel frangente che descrivi nel post, perchè ad esempio non hai esternato (se non lo hai fatto, si intende) le tue rimostranze quando quei signori hanno affidato il corso ad un altro mentre tu lo stavi preparando da mesi. Intendiamoci: sul posto di lavoro anche io (nel senso che forse anche tu) sono molto morbido, più di quello che dovrei, e a volte è capitato che persone gerarchicamente inferiori a me pensassero di potermi mettere i piedi in testa, mentre il mio essere morbido dipendeva e dipende non solo dal fatto di voler evitare conflitti sul posto di lavoro, giacché il solo fatto di dover continuare a frequentarlo (cioé di fare un lavoro che non ho più voglia di fare) è già una battaglia che combatto e non voglio accendere altri fronti, ma anche perché, correlato a quanto appena detto, nemmeno mi interessa fare determinate cose ... Non so se questo è anche il tuo caso, ma mi domando - appunto - come avrebbero reagito quelle persone se tu avessi fatto le tue legittime rimostranze. Ciao Pok ... :) Estraneo |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Non posso certo minacciare a mano armata un gruppo di persone poi è subentrato qualcosa di vicino alla disperazione con una bella dose di rassegnazione. So che chi decide non ne fa questioni personali. E' semplicemente abitudine e paura del cambiamento, ma il risultato netto ha dell'incredibile. L'attuale coordinatore è stato incaricato tanti anni fa quando nessuno voleva svolgere questo (per molti ma non per me che mi diverto) noioso incarico, poi si è radicato, e la forza dell'abitudine ha fatto il resto. Insomma, io sono anni che mi sgolo, e faccio presente che questo è ingiusto e come tutta risposta il tizio riceve ogni anno una mail in cui suppongo sia scritto "allora anche quest'anno ci dai la disponibilità?" e a lui basta rispondere un "certo, sicuramente". Queste cose accadono. Ma la mia vita è fatta esclusivamente ed unicamente di "queste cose", dal piano affettivo a quello sportivo, relazionale, amicale, eccetera eccetera. E' questa invariabilità dell'andamento in tutte le sfere della vita a portarmi alla disperazione. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Passerà anche questa e la prossima volta farai meglio. Il problema si porrà se ti dovessero licenziare ma se non lo fanno vuol dire che non sei così male come ti appare. Il licenziamente è l'unico test e nemmeno probante e fin qui non essendo avvenuto, test superato :) |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Scusa ma è uno stage oppure per "mio responsabile" intendi relatore o dottorando che lo affianca? In questo secondo caso, secondo me il pericolo starebbe in eventuale disinteresse. Se se la prendono forse vuol dire che ci tengono che tu faccia buona figura. Può essere il motivo migliore, ovvero pensare solo al tuo successo, o anche quello più comune di non sfigurare davanti ai colleghi in commissione, ma intanto qualcuno sta occupandosi di te. Se invece è uno stage o situazione in cui una figura del mondo del lavoro potrebbe riferire qualcosa di negativo su di te è una situazione un po' meno gestibile ma non ingestibile: puoi sempre spiegare i tuoi motivi e problemi al relatore e teoricamente dovrebbe darti una mano.
La sensazione che conosci la conosco per altri motivi non universitari ma la capisco. Giustamente le diagnosi a distanza lasciano il tempo che trovano ma non sei la prima persona che vedo con questi problemi, anche perché li ho sperimentati: penso che per comprensibilissimi motivi tendiamo a enfatizzarli, ma abbiamo anche un lato razionale che può aiutarci, e dovremmo provare a servircene. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Stamattina mi sono svegliato come sempre con grandi pensieri di autostima alle stelle.
Il mio tarlo di stamattina è "Ma non è che forse sono un buono a nulla?" Ed in effetti è vero. Cosa ho creato nella vita? Nulla. Ho seguito solo dei percorsi scontati e minimali. Cosa ho costruito? A parte dei rarissimi manufatti in legno (parliamo di altoparlanti, quindi dei parallelepipedi) non ho mai fatto niente. Non ho una pubblicazione scientifica a mio nome. Non so cucinare un piatto di mia creazione. Per cosa verrò ricordato nella mente e nel cuore delle persone? Il nulla. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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A parte gli (più o meno) scherzi, vale anche per me. Certo, ho qualche pubblicazione ma è stato un momento, un periodo che poi si è inaridito. Non mi preoccupa il classico timore di essere ricordati o dimenticati. Adesso ricordiamo i nomi di grandi pensatori di 2500 anni fa, ma prima o poi il sole finirà l'idrogeno e questo pianeta diventerà una roccia rovente. Quindi o si punta a una vera immortalità che non esiste oppure tutti saremo dimenticati. A me questo inaridimento e l'aver fatto poco o niente preoccupa per i suoi riflessi sull'autostima e la possibilità di vivere degnamente, sapendo che "ce la posso fare". Cosa ovviamente che se anche accadesse ora sarebbe a danni già fatti da 50 anni. Il problema secondo me non è essere ricordati ma vivere male il tempo in cui "ci siamo", esistiamo. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Io invidio un pò quelle persone che hanno molta manualità, che per hobby fanno lavori manuali.
Ad esempio mio padre. Li invidio perché io non ho questo tipo di talento, i lavori manuali li faccio solo quando è necessario farli, non sono una mia passione. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Ma non è neanche questo tanto il cruccio, è proprio di avere zero fantasia ed essere un mero esecutore in tutto, e neanche tanto efficiente. Conosco altre persone come me, ma non se ne fanno un problema, hanno il loro lavoro esecutivo, vedono le partine, la TV e avanti così. Non saranno super-felici ma quantomeno sereni lo sono. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Pokorny ... grazie per la tua risposta, come sempre compiuta e dettagliata. Sei sempre in gamba a far capire le cose agli altri, quindi probabilmente quei signori ci hanno perso a non affidarti mai il corso, tanto più considerando che per te sarebbe stato anche divertente, e le cose che si fanno per e con divertimento riescono bene, ci avrebbe guadagnato pure il tuo auditorio.
Keith, ti sono solidale. Io ho una laurea ma faccio un lavoro che non c'entra un cazzo con essa, anzi con nessuna laurea si potrebbe dire. Le soddisfazioni sono poche, lo stress è molto, il fine settimana simile al miraggio di quello che dice: è mò il prossimo bicchiere d'acqua quando lo bevo? A me viene detto che pure alla nostra età si può svoltare, che nel nostro caso significa trovarsi la dolce metà. Solo che a 'sto punto la dolce metà rischia di essere la "amara" metà, se anche fosse, perché non c'è più spazio per relazioni che cominciano da zero o quasi, si ha una storia dietro, tanti rancori a volte. Ho un parente che da quando si è sposato, vive infelice, perché la sua controparte si è rivelata essere una fonte di sofferenza. Questo caso mi viene ricordato ogni volta che mi lamento, come a dire: beato te che non te sei sposato, non lo vedi quell'altro come sta? Rischia di perdere la casa per una discussione scomposta e sta attaccato a quella cretina solo per la figlia! Magre consolazioni. Soprattutto sulla pelle di altri. Non ci resta che guardare il tramonto e domani è un altro giorno. Estraneo |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Vorrei proprio vedere come si comporterebbero se avessero anche solo i miei problemi di concentrazione, solamente quelli senza tutto il resto. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
io ho capito che raggiungo i risultati ma devo sbattermi troppo , vorrei fare le robe in scioltezza , senza impegnarmi troppo , diciamo come ragionano i romani che nn fanno un cazzo fino alla fine e poi per una botta di culo senza faticare glie va tutto bene :sisi: , da sto punto di vista non sono romano per niente . la perfezione cmq nn l ho mai cercata , ho sempre cercato la sufficienza nelle cose perchè se do piu di quello che ottengo il gioco non vale la candela e tanto vale nn fare un cazz , è anche per quello che mi gira il cazz dare tutto per qualcosa
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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io parlo solo di sensazione , nn dico che gli altri nn fanno un cazzo , sicuramente si fanno un culo cosi anche gli altri , ma la sensazione personale resta quella ..... quella che niente vale l enorme sforzo fatto . o è realmente cosi , o non apprezziamo il risultato in base a quanto c hai speso sopra boh |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Ho sempre avuto questo disturbo, probabilmente già dai tempi dell'asilo, ma ultimamente è nettamente peggiorato e quindi mi risulta molto difficile capire e imparare le cose, invece se sono cazzate che mi interessano non ho problemi. Paradossalmente poi ho una memoria veramente di ferro per certe cose, ad esempio il mio nonno paterno è morto il 13 aprile del 1997, ricordo perfettamente che era una domenica e ricordo perfino cosa mangiai per pranzo quel giorno. Invece al lavoro mi capita di dimenticarmi tante cose, soprattutto dove lascio gli attrezzi, perché sono sempre distratto e non riesco ad uscire da questa situazione :testata: |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
Aspetta Jack ... Guarda che cosa hai scritto ...
... ... invece se sono cazzate che mi interessano non ho problemi. ... ... Se una cosa ti interessa il disturbo non si manifesta, oppure è molto molto attenuato? Allora non sei "disturbato". E' che il politicamente corretto con te stesso non funziona :) Se una cosa non ti interessa, la tua mente fugge via, più di quanto accada in altre persone, può darsi. Prova a osservare meglio, nel momento in cui ti concentri in qualcosa che ti piace. Estraneo |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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E per quanto ci provi a distogliere il pensiero, ci pensano gli altri a ricordarmelo con i superlativi assoluti: pertanto la loro casa é parecchio più phiga, il loro lavoro anche, gli amici stessa zuppa, gli eventi a cui partecipano sono "stratosferici" o come si dice oggi TOP. Va a finire che non mostro mai quello che ho o quello che penso, sebbene ne sia a mio modo orgogliosa, perché reggere la conversazione o il confronto (che non cerco io!) mi sotterra. Ansia, stress, pessimismo: hai detto bene. |
Re: Perfezionismo e sensazione di fare sempre la scelta sbagliata
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Comunque invidio veramente tantissimo chi riesce a concentrarsi in ogni cosa che fa e che magari non gli piace nemmeno tanto, ma riesce comunque a farla bene se non addirittura benissimo. |
Dannatamente la stessa cosa.
L'unica spiegazione che mi do è che inconsciamente essere Non migliori di qualcuno,vuol dire potersi isolare,non doversi relazionare... Poi come la storia dell'uovo e della Gallina, non so se è l'isolamento che genera questo mondo di pensare o viceversa. |
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