FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Mascheramenti o sincerità? (https://fobiasociale.com/mascheramenti-o-sincerita-79855/)

Levin 01-01-2023 19:32

Mascheramenti o sincerità?
 
Secondo voi è meglio nascondere i propri stati d'animo, soprattutto quelli diciamo così negativi, come tristezza paura timidezza eccetera
oppure nascondere la propria inadeguatezza
o è meglio mostrarsi per quello che si è, evitando patetiche e controproducenti maschere?
Io non lo so più

dystopia 01-01-2023 19:59

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Secondo me è meglio descrivere in parte il proprio stato d'animo agli altri, se c'è confidenza sufficiente, perché se una persona è molto emotiva questo fatto di nascondere alla lunga può causare un crollo. Per esempio in un gruppo di persone che stanno per sostenere un esame è frequente sentire delle frasi che descrivono lo stato d'animo, e vengono dette anche per sdrammatizzare, si tende a ridere anche troppo per esorcizzare la preoccupazione. Oppure se sei arrabbiato con qualcuno potresti provare a dirglielo in modo scherzoso, in questo modo si potrebbe evitare un litigio pesante. Vedo fare parecchio queste cose nella vita reale, sono anche un sistema di sicurezza che rende tutto più semplice. Invece in situazioni formali, per esempio un colloquio, certe cose è pericoloso dirle o anche esprimerle in modo sbagliato, perché potrebbe diventare un autogol.

dystopia 01-01-2023 20:17

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Una volta mi è capitato di mascherare il mio modo di essere, ho cercato di fare un lavoro che non c'entra niente con il mio carattere, e dopo pochissimo mi sono sentita molto sotto pressione e sono crollata. Quindi è molto importante conoscere la propria indole, per non commettere errori. Infatti io sono molto timida e tutte le volte che, ingenuamente, mi sono forzata a cercare lavoro nella ristorazione o nella vendita sono crollata subito, perché certi miei atteggiamenti involontari si vedono da lontano, ce l'ho scritto in fronte. Il mascheramento nuoce soprattutto a te stesso.

grey80 01-01-2023 20:26

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Dipende dalle situazioni. Con persone che si conoscono poco e con cui non si ha grosso interesse ad approfondire, non ha senso mostrarsi più di tanto.

Con chi si ritiene più adatto, perché più empatico, più simile a te o semplicemente perché può darti un consiglio utile, allora è meglio mostrare anche i lati più fragili della propria personalità.

Barracrudo 01-01-2023 20:28

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Allora dipende se sei uomo conviene che le nascondi le debolezze, se sei donna puoi anche mostrarle un po' di più e aprirti un po' di più diciamo che e più socialmente accettata la debolezza femminile ma in ogni caso debolezza, essere deboli è una caratteristica negativa in questo mondo e le caratteristiche negative meglio cercare di cambiarle in meglio e se non ci si riesce meglio nasconderle ai più.

Stan Kezza 01-01-2023 20:30

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da dystopia (Messaggio 2795625)
Una volta mi è capitato di mascherare il mio modo di essere, ho cercato di fare un lavoro che non c'entra niente con il mio carattere, e dopo pochissimo mi sono sentita molto sotto pressione e sono crollata. Quindi è molto importante conoscere la propria indole, per non commettere errori. Infatti io sono molto timida e tutte le volte che, ingenuamente, mi sono forzata a cercare lavoro nella ristorazione o nella vendita sono crollata subito, perché certi miei atteggiamenti involontari si vedono da lontano, ce l'ho scritto in fronte. Il mascheramento nuoce soprattutto a te stesso.

Per un timido certi lavori sono una prova tremenda, creano ansia e pressioni difficili da sopportare. Ma dipende anche da che stadio è la timidezza, e da che periodo si sta vivendo. Pensa che il mio primo lavoro è stato - cercare di - vendere enciclopedie porta a porta! Naturalmente andavo in giro con una faccia da becchino e nessuno mi faceva entrare, per cui giravo tutto il giorno e mi bruciavo le zone in questo modo; il lavoro (per cui non essendo riuscito a vendere niente non ho guadagnato una lira) è durato solo una decina di giorni, ma una volta, una sola, sono riuscito a fare un colloquio, quindi a entrare in una casa. Cosa che mi ha dato molta fiducia per un certo tempo. Ho fatto anche il barista per diversi anni, e anche se mi domando ancora come ci sono riuscito, ci sono riuscito e anche questo in un certo senso è stato terapeutico. Se penso a com'ero allora e come sono oggi devo ringraziare anche quei lavori.
Ovviamente, come dicevo, non vale per tutti, non sempre almeno.

bukowskiii 01-01-2023 20:35

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Con l'esperienza bisogna imparare a capire quando è il caso di esseri sinceri e quando mascherarsi.

dystopia 01-01-2023 20:49

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Stan Kezza (Messaggio 2795634)
Per un timido certi lavori sono una prova tremenda, creano ansia e pressioni difficili da sopportare. Ma dipende anche da che stadio è la timidezza, e da che periodo si sta vivendo. Pensa che il mio primo lavoro è stato - cercare di - vendere enciclopedie porta a porta! Naturalmente andavo in giro con una faccia da becchino e nessuno mi faceva entrare, per cui giravo tutto il giorno e mi bruciavo le zone in questo modo; il lavoro (per cui non essendo riuscito a vendere niente non ho guadagnato una lira) è durato solo una decina di giorni, ma una volta, una sola, sono riuscito a fare un colloquio, quindi a entrare in una casa. Cosa che mi ha dato molta fiducia per un certo tempo. Ho fatto anche il barista per diversi anni, e anche se mi domando ancora come ci sono riuscito, ci sono riuscito e anche questo in un certo senso è stato terapeutico. Se penso a com'ero allora e come sono oggi devo ringraziare anche quei lavori. Ovviamente, come dicevo, non vale per tutti, non sempre almeno.

Hai ragione, dipende anche se ti trovi in un momento difficile in cui la timidezza si acutizza, oppure se sei più aperto al cambiamento. Ho fatto un tirocinio come segretaria e il lavoro prevedeva di fare telefonate per fissare appuntamenti per assistenza tecnica, e parlare al telefono già mi risulta più semplice, anche perché avevo uno schema fisso di cose da chiedere. Invece quando ho lavorato nella ristorazione mi facevano notare che non mi veniva spontaneo sorridere, che avevo la postura chiusa ecc

Kitsune 01-01-2023 20:52

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Le maschere sono interfacce di compatibilità. Sono necessarie per stringere rapporti con persone caratterialmente diverse da noi o nascondere propri stati emotivi alterati dalle situazioni. Maschera perché richiama il teatro, la finzione.
Fingere non è facile è spossante, più la maschera è incompatibile con la reale identità più sarà stressante portarla.
Non c'è bisogno di portare maschere quando siamo tra persone compatibili.
Non c'è bisogno di portare maschere quando si ritorna ad un equilibrio personale, al proprio umore.
Non c'è bisogno di portare maschere se tagliamo i ponti con i rapporti che le richiedono.
Purtroppo spesso sono necessarie, non se ne può fare a meno se si vuole una vita sociale.
Normalmente la maschera nasconde il proprio volto, la vera identità.. ma ci sono casi in cui la vera identità nemmeno esiste e la maschera è tutto quello che si ha per poter interagire con gli altri.

Stan Kezza 01-01-2023 21:02

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da dystopia (Messaggio 2795650)
Hai ragione, dipende anche se ti trovi in un momento difficile in cui la timidezza si acutizza, oppure se sei più aperto al cambiamento. Ho fatto un tirocinio come segretaria e il lavoro prevedeva di fare telefonate per fissare appuntamenti per assistenza tecnica, e parlare al telefono già mi risulta più semplice, anche perché avevo uno schema fisso di cose da chiedere. Invece quando ho lavorato nella ristorazione mi facevano notare che non mi veniva spontaneo sorridere, che avevo la postura chiusa ecc

Anche nella ristorazione, dipende: se si tratta di un piccolo bar/ristorante con clientela prevalentemente fissa allora è dura, ma se si tratta di un luogo affollato con clientela prevalentemente di passaggio (io ho cominciato così) allora potrebbe essere una buona 'palestra'. Sempre che il datore di lavoro ti dia fiducia oppure non gliene importi niente della postura e cose così.

Teal 01-01-2023 21:29

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kitsune (Messaggio 2795655)
Le maschere sono interfacce di compatibilità. Sono necessarie per stringere rapporti con persone caratterialmente diverse da noi o nascondere propri stati emotivi alterati dalle situazioni. Maschera perché richiama il teatro, la finzione.
Fingere non è facile è spossante, più la maschera è incompatibile con la reale identità più sarà stressante portarla.
Non c'è bisogno di portare maschere quando siamo tra persone compatibili.
Non c'è bisogno di portare maschere quando si ritorna ad un equilibrio personale, al proprio umore.
Non c'è bisogno di portare maschere se tagliamo i ponti con i rapporti che le richiedono.
Purtroppo spesso sono necessarie, non se ne può fare a meno se si vuole una vita sociale.
Normalmente la maschera nasconde il proprio volto, la vera identità.. ma ci sono casi in cui la vera identità nemmeno esiste e la maschera è tutto quello che si ha per poter interagire con gli altri.

Giustissimo.
Vorrei solo aggiungere che ci sono amplissimi margini soggettivi. C’é chi, anche per motivi patologici, non ha difficoltà ad indossare queste maschere, fino all’eccesso, fino ad arrivare ad una vita di menzogna. E c’è chi invece carica su ogni gesto un severo giudizio del proprio tribunale interno, un vagliare costantemente la propria coerenza, magari per autoflagellarsi inconsciamente. Ed é quasi altrettanto pesante come situazione.

Quante volte la fobia sociale nasce dalla speranza delusa della non corrispondenza del mondo esterno alla nostra interiorità? Da una sfida alla nostra identità morale? E fino a che punto siamo disposti a fare compromessi?

CongaBlicoti_96 01-01-2023 22:22

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Dipende dal contesto.
Se sei in una situazione che non ti permette di mostrare determinate emozioni e atteggiamenti da "disadattati", come può essere una situazione inerente al lavoro o simili, io credo che sia meglio ingoiare il rospo e se proprio è necessario indossare una maschera.
Se si tratta invece di contesti più informali ed in generale nella quotidianità allora il mio consiglio è di provare ad essere se stessi.
Nel caso se anche in quella versione non ci si sente a proprio agio, magari potrebbe essere utile lavorare a finché si raggiungo lo stato ottimale.
Chiaramente com'è già stato detto, sempre per quanto è possibile.

XL 01-01-2023 22:23

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Conviene mascherare in diversi ambienti, visto che chi siamo non è detto che stia bene a tutti, per evitare continui attacchi e rotture di palle io preferisco mascherare gli stati d'animo e nascondere certe cose.
Non percepisco condivisione o accettazione, poi oltre al mio stato negativo devo sorbirmi anche il rimbrotto di qualche coglione in giro.
Siccome non mi fido al 100% di nessuno, credo che nessuno avrà mai accesso a tutte le informazioni sul mio conto, cioé magari ci riesce pure ma non perché gli ho raccontato io tutto.

cancellato25904 01-01-2023 22:31

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Conviene sforzarsi di essere felici, di cantare e di ballare, anche solo nella mente.

Oggi avrei motivi per essere incazzato come un cinghiale braccato ma mi sono sforzato di non farlo apparire a casa e a lavoro, che vantaggio avrei a cedere nello sconforto?

Purtroppo anche oggi e ieri tantissimi messaggi negativi qua sul forum, è come se certe persone godano dell'autocommiserazione :(

pokorny 01-01-2023 22:55

Non ho alcun dubbio che sia nel massimo interesse personale nascondere il più possibile.

CongaBlicoti_96 01-01-2023 23:02

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2795707)
Conviene sforzarsi di essere felici, di cantare e di ballare, anche solo nella mente.

Oggi avrei motivi per essere incazzato come un cinghiale braccato ma mi sono sforzato di non farlo apparire a casa e a lavoro, che vantaggio avrei a cedere nello sconforto?

Beh va be dai. Secondo me è sano avere una via di mezzo. Almeno per quanto riguarda la sfera famigliare o comunque più intima. Avere momenti di sconforto, di tristezza ed avere comportamenti facilmente fraintendibili ad un occhio profano ( quindi praticamente tutte le persone con cui non abbiamo un legame abbastanza profondo da capire il nostro stato d'animo) è assolutamente normale e azzardo, necessario.
Mi è capitato di leggere alcuni dei tuoi interventi e sembri una persona dotata di molto autocontrollo. Non so se è caratteriale o dipende da un fattore anche legato alla fede, ma comunque ho notato questo. Hai la tendenza a cercare sempre di spargere positività e coscienza e questo è positivo. Ma credo che non dovresti reprimere le tue emozioni così tanto. Certo, è giusto il tuo ragionamento. Bisogna cerare di andare avanti e se ci sono delle problematiche affrontarle e superare il problema. Piangersi addosso è inutile. Ma direi che se hai dei momenti dove tutta la positività viene a meno, non c'è bisogno di imporsi di essere felici sempre.
Quote:

Purtroppo anche oggi e ieri tantissimi messaggi negativi qua sul forum, è come se certe persone godano dell'autocommiserazione :(
Ecco su questo invece sono pienamente d'accordo.

Del tipo " Ti prego dimmi quanto sono speciale e quanto la società è cattiva nei miei riguardi..."
Il punto è che qui su ( su un forum online ), ricevono le conferme di ciò e accrescono questo atteggiamento che è deleterio in primis per loro stessi, ma sembra che dipenda sempre e comunque da fatti/circostanze/disgrazie che rendono impossibile anche il semplice agire.

Nella realtà a questo atteggiamento ( o per lo meno nella mia) a una tale richiesta e/o esternazione le risposte sono ben diverse.

-"Ti prego dimmi quanto sono speciale ....."
risposta : - " Non sei speciale, come non lo è 80% della popolazione, sveglia".:bene:

cancellato25904 01-01-2023 23:20

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2795724)
Beh va be dai. Secondo me è sano avere una via di mezzo. Almeno per quanto riguarda la sfera famigliare o comunque più intima. Avere momenti di sconforto, di tristezza ed avere comportamenti facilmente fraintendibili ad un occhio profano ( quindi praticamente tutte le persone con cui non abbiamo un legame abbastanza profondo da capire il nostro stato d'animo) è assolutamente normale e azzardo, necessario.
Mi è capitato di leggere alcuni dei tuoi interventi e sembri una persona dotata di molto autocontrollo. Non so se è caratteriale o dipende da un fattore anche legato alla fede, ma comunque ho notato questo. Hai la tendenza a cercare sempre di spargere positività e coscienza e questo è positivo. Ma credo che non dovresti reprimere le tue emozioni così tanto. Certo, è giusto il tuo ragionamento. Bisogna cerare di andare avanti e se ci sono delle problematiche affrontarle e superare il problema. Piangersi addosso è inutile. Ma direi che se hai dei momenti dove tutta la positività viene a meno, non c'è bisogno di imporsi di essere felici sempre.


Ecco su questo invece sono pienamente d'accordo.

Del tipo " Ti prego dimmi quanto sono speciale e quanto la società è cattiva nei miei riguardi..."
Il punto è che qui su ( su un forum online ), ricevono le conferme di ciò e accrescono questo atteggiamento che è deleterio in primis per loro stessi, ma sembra che dipenda sempre e comunque da fatti/circostanze/disgrazie che rendono impossibile anche il semplice agire.

Nella realtà a questo atteggiamento ( o per lo meno nella mia) a una tale richiesta e/o esternazione le risposte sono ben diverse.

-"Ti prego dimmi quanto sono speciale ....."
risposta : - " Non sei speciale, come non lo è 80% della popolazione, sveglia".:bene:

Il fatto è che ragionando ho capito che la mia fede mi spinge verso atteggiamenti che funzionano, mi sforzo di vedere scintille di bene in ogni situazione per il semplice motivo che prima di tutto è vero e poi che il male attira altro male mentre il bene attira altro bene, i miei discorsi sembrano strani a chi si aspetta un tornaconto materiale dai suoi comportamenti, per me invece va bene fare la cosa giusta e essere positivo, se le cose vanno comunque male, come capita quasi sempre a me, non mi sposto di una virgola dal mio vederci soddisfazione nel comportarsi bene.

Ho sempre avuto una pazienza notevole che mi ha consentito di superare delusioni e umiliazioni a getto continuo, ma vivevo nello sconforto, la capacità di superarle col sorriso l'ho acquisita da poco e vale molto di più di qualsiasi bene materiale.

Per me tutti sono speciali, i problemi sorgono quando ci sentiamo speciali e screditiamo gli altri, il sentimento comune è che non si sta ricevendo quello che si merita, a me mi basta essere vivo e già sono soddisfatto, anzi sono afflitto da sentimenti di inettitudine rispetto a quanto potrei fare per gli altri e il pochissimo che faccio, ho vissuto una vita con pensieri come: ma io non ho questo e quell'altro si, pensavo che fossero fortunati e io sfigato, se si sposta la concentrazione su cosa si fa in concreto per realizzare i propri desideri si capisce invece che spesso siamo negligenti, e scarichiamo la coscienza parlando di sfortuna, anche qua non vedo cosa possa portare di buono ad essere fatalisti.

CongaBlicoti_96 01-01-2023 23:31

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2795733)
Il fatto è che ragionando ho capito che la mia fede mi spinge verso atteggiamenti che funzionano, mi sforzo di vedere scintille di bene in ogni situazione per il semplice motivo che prima di tutto è vero e poi che il male attira altro male mentre il bene attira altro bene, i miei discorsi sembrano strani a chi si aspetta un tornaconto materiale dai suoi comportamenti, per me invece va bene fare la cosa giusta e essere positivo, se le cose vanno comunque male, come capita quasi sempre a me, non mi sposto di una virgola dal mio vederci soddisfazione nel comportarsi bene.

Ho sempre avuto una pazienza notevole che mi ha consentito di superare delusioni e umiliazioni a getto continuo, ma vivevo nello sconforto, la capacità di superarle col sorriso l'ho acquisita da poco e vale molto di più di qualsiasi bene materiale.

Per me tutti sono speciali, i problemi sorgono quando ci sentiamo speciali e screditiamo gli altri, il sentimento comune è che non si sta ricevendo quello che si merita, a me mi basta essere vivo e già sono soddisfatto, anzi sono afflitto da sentimenti di inettitudine rispetto a quanto potrei fare per gli altri e il pochissimo che faccio, ho vissuto una vita con pensieri come: ma io non ho questo e quell'altro si, pensavo che fossero fortunati e io sfigato, se si sposta la concentrazione su cosa si fa in concreto per realizzare i propri desideri si capisce invece che spesso siamo negligenti, e scarichiamo la coscienza parlando di sfortuna, anche qua non vedo cosa possa portare di buono ad essere fatalisti.

Beh complimenti e ancora di più se questo modo di agire ti aiuta comunque ad andare avanti. Non è scontato. Restando in tema di fede, si potrebbe dire che hai la pazienza di Giobbe.. (ironico, ma nemmeno così tanto alla fine)


Per quanto riguarda il discorso sull'essere speciali sono completamente d'accordo con te. Nel senso che in ogni caso penso che un minimo per avere certe conferme bisognerebbe lavorare concretamente , invece di sentirsi sempre degli sfortunati.

cancellato25904 01-01-2023 23:40

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2795740)
Beh complimenti e ancora di più se questo modo di agire ti aiuta comunque ad andare avanti. Non è scontato. Restando in tema di fede, si potrebbe dire che hai la pazienza di Giobbe.. (ironico, ma nemmeno così tanto alla fine)


Per quanto riguarda il discorso sull'essere speciali sono completamente d'accordo con te. Nel senso che in ogni caso penso che un minimo per avere certe conferme bisognerebbe lavorare concretamente , invece di sentirsi sempre degli sfortunati.

Giobbe pare fosse una figura retorica, avendo avuto gioie per gran parte della sua vita e avendole perse tutte di colpo ha avuto una pazienza incomparabile, tra l'altro io sono sempre stato sano, esistono anche versioni apocrife del libro di Giobbe dove gli interrogativi cambiano, è un testo che rileggo molto spesso.

CongaBlicoti_96 01-01-2023 23:52

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Schlemiel (Messaggio 2795742)
Giobbe pare fosse una figura retorica, avendo avuto gioie per gran parte della sua vita e avendole perse tutte di colpo ha avuto una pazienza incomparabile, tra l'altro io sono sempre stato sano, esistono anche versioni apocrife del libro di Giobbe dove gli interrogativi cambiano, è un testo che rileggo molto spesso.

Si si è un detto abbastanza vetusto, ma da quel che ricordo si rifaceva appunto a queste vicende. Sono un po' ignorante in merito, ma se non ricordo male, avevo letto appunto che in alcuni testi apocrife dell'antico, ci fossero dei riferimenti completamente opposti e forvianti rispetto la versione cristiana. Ma ti ripeto, non sono una grande esperta. Probabilmente è una figura più di rilevanza per la cultura giudaico-cristiana (?)

cancellato25904 02-01-2023 00:13

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2795749)
Si si è un detto abbastanza vetusto, ma da quel che ricordo si rifaceva appunto a queste vicende. Sono un po' ignorante in merito, ma se non ricordo male, avevo letto appunto che in alcuni testi apocrife dell'antico, ci fossero dei riferimenti completamente opposti e forvianti rispetto la versione cristiana. Ma ti ripeto, non sono una grande esperta. Probabilmente è una figura più di rilevanza per la cultura giudaico-cristiana (?)

Non proprio, i testi apocrifi che suscitano divergenze sono in genere del nuovo testamento, la concezione giudaica dei testi canonici è in genere monolitica, la conferma viene dai manoscritti di Qumran, non è cambiato praticamente nulla rispetto ai testi studiati ora, e i casi di opere apocrife è raro o almeno molto poco ci è arrivato se sono esistite, altro discorso per la esegesi, là abbiamo un punto di riferimento assoluto nelle interpretazioni in uno studioso chiamato Rashi, dietro di lui miriadi di versioni, la parte che riguarda lo studio di Ghemarà è talmente complicata che si studia per farsi domande più che avere risposte, se si aggiunge le innovazioni o scoperte dovute allo studio di opere Kabbalistiche si complica ulteriormente il discorso, tanto che si insegna solo a certe condizioni come età, studi precedenti, stato familiare, etc.

Giobbe è un rarissimo caso di testo Biblico nel quale la storicità degli eventi raccontati va in secondo piano, inoltre crea interesse per la figura del satan, che non il diavolo per come viene concepito per i cattolici.


Barracrudo 02-01-2023 10:00

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
In un mondo utopico le debolezze sono rispettate e accettate, teoricamente sarebbe bello fosse così ma se si segue la pratica la debolezza è sempre una accezione negativa, in alcuni casi le tue debolezze possono distruggerti o impedirti di avere una vita degna, bisogna essere anche un po' stoici bella vita.

Debolezza è negativa, forza è positiva, poi ognuno di noi e più debole o forte in relazione a qualcun altro, un volta insegnavano ad essere forti a superare le proprie debolezze, bisogna puntare ad essere forti non deboli, sia fisicamente che moralmente, credo quasi tutti di noi abbiano debolezze ma bisogna afrrontarle capendo sono caratteristiche negative che possono autodistruggerci o distruggere chi ci sta vicino

Aaren 02-01-2023 12:17

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2795607)
Secondo voi è meglio nascondere i propri stati d'animo, soprattutto quelli diciamo così negativi, come tristezza paura timidezza eccetera
oppure nascondere la propria inadeguatezza
o è meglio mostrarsi per quello che si è, evitando patetiche e controproducenti maschere?
Io non lo so più

Lo vuoi un consiglio? La fine peggiore che potresti fare è andare dietro agli altri. Fregatene e sii quello che vuoi essere.

Crepuscolo 02-01-2023 12:35

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Non ho capito come si possa mascherare la propria inadeguatezza. Nel caso conoscessi qualcuno questo si accorgerebbe subito che sono una persona molto chiusa e in poco tempo capirebbe anche che ho molti disagi. Quindi io non mi sono mai posto il problema di nascondere quello che sono, semplicemente perché mi è impossibile farlo. Non ho il controllo delle mie ansie, delle mie paure, della mia timidezza...

cancellato25904 02-01-2023 21:35

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2796053)
Ci si può mostrare per quello che veramente si è con chi ti accetta per quello che sei. Se non si è sicuri di tale accettazione meglio andarci cauti.

Sulla mia pelle ho notato che non funziona, sempre stato intransigente e coi sentimenti a pelle e mi ritrovo solo senza amici senza donna, forse è meglio cambiare nel possibile per vivere meglio, io me ne sono accorto tardi ma sto provando a cambiare.

Può essere che come siamo non vada bene e vada cambiato, io sto provando a cambiare come mentalità.

sagoma 02-01-2023 22:31

In alcuni casi essere sinceri risulta controproducente. Se un collega ti sta antipatico glielo dici? O se non sopporti il capo.

Ezp97 02-01-2023 23:05

Una persona sveglia se ne accorge. Inutile fingere.

cancellato25904 02-01-2023 23:41

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2796129)
Ci sono cose del sé che non si possono cambiare, di conseguenza bisogna trovare qualcuno che sia disposto ad accettarle. Poi magari si può migliorare in certe cose, smussare un po' gli angoli magari, per sé stessi e anche per gli altri. Ma questa cosa del radicale cambiamento non ci ho mai creduto e soprattutto bisogna anche valutare il discorso del "non vado bene"... non vado bene per chi? Troverai sempre qualcuno per il quale non vai bene.... e allora cosa fai, ti adatti per tutti? Quello è l'inferno. Forse ci vuole un po' di equilibrio ma senza perdere del tutto ciò che si è.

Non vado bene per me stesso e per la mia vita, il mio atteggiamento è stato controproducente, mi devo adattare per stare bene io ma anche il fatto di convivere civilmente con gli altri ha grande importanza, il che non vuol dire fare quello che piace agli altri.

meno 03-01-2023 00:28

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Penso che dipenda da vari fattori, essere sinceri o meno lo si impara con l'esperienza.
In linea di massima, si può davvero essere sinceri solo con pochissime e selezionatissime persone, per tutto il resto del mondo si tratta di rapporti superficiali e di circostanza, in cui non è conveniente essere onesti in tutto e per tutto; si rischia di essere ripagati con atteggiamenti e sentimenti "spiacevoli", per cui eviterei di farlo con chiunque.

anahí 04-01-2023 11:19

Sono d'accordo con Conga, moltissimo dipende dal contesto. E comunque a me pare che chi abbia uno spazio per esprimere la propria sofferenza con dignità, senza ottenere né indifferenza né pena, sia molto fortunato

vikingo 04-01-2023 12:02

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Mai portato maschere infatti lego solo con quelli come me diretti spontanei schivi e non me ne frega di piacere ad altri,comunq le persone umane piacciono di più,se hanno delle qualità tipo rompo racchetta e vinco il torneo..se non si hanno qualità meglio tenersi sempre su un filo ed evitare alti e bassi anche perché sarebbero più i bassi,i geni sregolati alternano picchi importanti a strafalcioni,se facessero solo strafalcioni figurarsi che presa avrebbero,van gogh dipingeva capolavori e si tagliava l'orecchio,Caravaggio uccideva uno è faceva i capolavori..ci deve essere un risvolto ecco..

Levin 01-02-2023 17:26

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Riprendo la discussione perché ci ho pensato molto su nel frattempo.
È sbagliato fingersi estroversi e socialoni, no a questa maschera, è controproducente e non fa stare bene con se stessi. Non va fatto.
Si invece a mascherare il più possibile paura, timidezza e debolezza sperando di riuscire nel frattempo a diventare più forti e maturi. E se nel farlo si rischia di sembrare fin troppo sicuri di sé, questo è un male minore rispetto a dimostrarsi tremanti e insignificanti. E se si viene scoperti, continuare come se ha sbagliato chi ha pensato male di te. E non come se si fosse noi quello sbagliato.

edward00767 02-02-2023 11:59

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Io sono per mascherare, alla gente stanno sulle palle le persone pesanti emotivamente.

Warlordmaniac 02-02-2023 12:36

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da edward00767 (Messaggio 2805788)
Io sono per mascherare, alla gente stanno sulle palle le persone pesanti emotivamente.

Il punto è un altro: se c'è troppo da nascondere, stai sulle tue, se stai sulle tue sei "timido" e quindi inferiore. Che è peggio che essere pesante.

Marcellino1991 02-02-2023 16:39

Quote:

Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2795607)
Secondo voi è meglio nascondere i propri stati d'animo, soprattutto quelli diciamo così negativi, come tristezza paura timidezza eccetera
oppure nascondere la propria inadeguatezza
o è meglio mostrarsi per quello che si è, evitando patetiche e controproducenti maschere?
Io non lo so più

Secondo me, le emozioni negative non vanno represse, ma manifestate, perchè altrimenti si cronicizzano. Specialmente per le persone emotive.

Aaren 02-02-2023 19:41

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Quote:

Originariamente inviata da Levin (Messaggio 2795607)
Secondo voi è meglio nascondere i propri stati d'animo, soprattutto quelli diciamo così negativi, come tristezza paura timidezza eccetera
oppure nascondere la propria inadeguatezza
o è meglio mostrarsi per quello che si è, evitando patetiche e controproducenti maschere?
Io non lo so più

Io sono me stesso e mi faccio apprezzare per quello che sono e mi circondo solo di persone gradite e di coscienza che non danno fastidio. Per il resto ciò non significa che se non voglio dire una cosa allora la dico ma dico solo quello che voglio. Per carità parlo per me perché forse tu non hai detto questo nella domanda. Buona giornata.

DownwardSpiral2 03-02-2023 12:51

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Purtroppo non riesco a mascherarmi, sono un libro aperto. Per questo ho fatto il vuoto intorno a me.

ocelot83 03-02-2023 12:58

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
purtroppo cerco di tenermi tutto per me.
un pò perchè non saprei chi potrebbe aiutarmi, un pò per non dare fastidio...

Black_Hole_Sun 03-02-2023 13:01

Re: Mascheramenti o sincerità?
 
Non importa, mi comporto come preferisco ormai il giudizio degli altri è aria fritta.

Anzi meglio dare una brutta impressione così evitano di rompere le palle per uscite del cazzo tipo la birretta una volta ogni morto di papa quando non hanno di meglio da fare.

Che dia un'impressione positiva o negativa conto sempre meno di zero, e si capisce dal pressapochismo superficiale a rapportarsi nei miei confronti praticamente di tutti. Poi io ci metto del mio a non prendere mai nulla sul serio, ma in fondo la mia esistenza non è che uno scherzo grottesco.

Summoning 03-02-2023 22:42

Come molti dicono: w la sincerità!! Ma no... assolutamente!! Non è mai così facile.. specialmente durante i periodi più negativi e depressi.. dobbiamo essere come dei clown? Che si dipingono il sorriso sulle labbra.. non sono mai stato felice in tutta la mia vita.. ma a volte dobbiamo cercare di mascherare i nostri stati d'animo.. io ad esempio su lavoro: non posso parlare con insicurezza e apatia ai ragazzi che lavorano sotto di me.. ne tanto meno posso rivolgermi ai miei capi con arroganza o con timore.. devo sempre incutere sicurezza e coinvolgimento.. ma per una persona come me, sempre incazzato e a volte depresso devo sempre inventare una maschera da indossare in molte situazioni!!


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:08.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.