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Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Come forse alcuni sapranno sono figlio unico, e figlio di genitori unici. Fondamentalmente la mia famiglia da quando sono nato (ora ho quasi 38 anni) è stata sempre composta da 4 persone: me, i miei e mia nonna. Una famiglia molto unita e solida.
Recentemente mia nonna non è stata bene, ora sembra essersi ripresa, ma ha rischiato parecchio. Oramai però l'età c'è, e a livello famigliare bisogna cominciare a mettersi nell'ottica che potrebbe mancare da un momento all'altro. Questo mi ha fatto riflettere; abituato a tornare a casa e trovare sempre tre persone, lucide e in salute, come reagirò quando aprendo la porta ne troverò due, e poi una e poi nessuna, magari nel frattempo con un crollo fisico e mentale con tutti gli oneri che questo comporta nel vederli appassire, quando sono sempre state persone mentalmente e fisicamente in forma? E che sarà di me quando sarò solo? Quando non avrò più nessuno cui appoggiarmi? Chi di voi come me è figlio unico, o comunque che sa di non avere nessuno al di fuori di quelle 2-3 persone cui sorreggersi? Pensate a questo, soprattutto per chi vede i propri genitori invecchiare giorno dopo giorno e non essere più le persone di un tempo? |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Io avrei una famiglia, con genitori e due sorelle, ma me ne sono allontanato appena ho potuto (quando ho trovato lavoro) perché era un ambiente molto malsano che mi faceva male psicologicamente e moralmente.
Dopo essere andato a vivere da solo per un certo periodo non ho avuto letteralmente alcun contatto con loro, contatti che in seguito però ho ripreso, anche se sono contatti limitatissimi e soprattutto cerco di vederli il meno possibile. In alcuni momenti mio padre mi ha chiesto se avessi bisogno di sostegno economico, ma ho sempre risposto di no, sia perché effettivamente non ho problemi di denaro sia perché preferisco non avere legami di sorta con la mia famiglia. Dopo che saranno morti i miei genitori (e penso non manchi molto, essendo loro ormai anziani) immagino che con le mie sorelle non avrò più alcun contatto, e mi va bene così. Quindi in sostanza è come se fossi già solo, e sono anni ormai che vivo da solo, nel mio appartamento. Sono riuscito bene o male a costruirmi un'indipendenza economica, per quanto precaria, ed emotivamente il cordone che mi legava alla famiglia è come se non esistesse quasi più. La solitudine a volte morde duramente, a volte mi sembra quasi di essermici abituato. |
Ho vissuto situazione simile, eravamo sei in casa e ora due, più l'altra nonna con cui alla fine avevamo contatti frequenti.
Quindi ho visto svilupparsi questa sensazione di solitudine. Trattandosi di persone tutte altamente disfunzionali per me è stata anche una progressiva liberazione, sempre meno urla e discussioni eccetera. Ora c'è mia madre e come ho detto in inverno circa metà del mio tempo sarei solo salvo le continue telefonate di mia madre. Quindi sono esposto contemporaneamente a entrambe le sensazioni, o solitudine o irritazione e disagio. Non saprei scegliere. Così come a un certo punto ho previsto il miglioramento così ora prevedo e so che con la futura dipartita di mia madre per quanto disfunzionale e con tutti i difetti, ci sarà un gradino verso la disperazione della solitudine. È la meno s....a di tutta la famiglia e il legame biologico con la madre salvo eccezioni è sempre fortissimo. Dato che considero la mia vita un disagio ininterrotto non penso di perdermi niente, la mia preoccupazione è che non ho né avrò abbastanza mezzi per avere aiuto se non sarò fisicamente indipendente e questo sì mi angoscia molto. Penso che se si ha avuto una famiglia serena e unita, veder mancare familiari uno alla volta sapendo che poi si resterà soli sia una brutta sensazione. Io ricordo solo discussioni e prepotenze ma per altri la sofferenza è sicuramente peggiore. Non ho soluzioni da proporre e a meno di avere parecchi soldi non credo ce ne siano. |
Fin da bambino la solitudine mi è amica , ho sempre avuto questa forte sensazione, in parte era realtà oggettiva in parte dovuta alla timidezza
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Sono nella tua situazione circa. 40 anni e la mia famiglia è sempre stata composta dai miei genitori e nonni, il nucleo più stretto.
Ora i miei nonni non ci sono più da un pó. I miei si stanno facendo più canuti. Sono preoccupato e sgomento. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
presente! figlio unico, due genitori e senza nonni (ahimè deceduti da prima che nascessi)...anch'io ci penso stesso a questa cosa...i miei iniziano ad avere una certa e il pensiero di ritrovarmi totalmente da solo comincia seriamente a preoccuparmi!!
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Non sono figlia unica, avevo una quindicina di zii e quindi un centinaio di cugini (peggio dei conigli :S) ma non ho nessun rapporto con loro, di certi non so manco che faccia abbiano.
Ho paura di finire in ospizio, preferirei la morte in solitudine anzi, meglio quella. Morire di fame, di stenti o di freddo/caldo l'ho messo in conto, nella disperazione andrò alla Caritas se esisterà ancora. Sono povera quindi il futuro si prospetta miserrimo: qui nel forum alcuni sono molto ricchi, i soldi non sono una garanzia sul futuro ma aiutano molto. Si può scegliere un ospizio di lusso o circondarsi di cicisbei di merda che avranno cura di te in quanto gallina dalle uova d'oro (true story) |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Niente perché sono abituato e ormai sono maggiorenne da un po', io già vivo come avessi nessuno nel senso ok in giro magari mi vedi insieme a qualcuno x lavori o x scambiare due parole di convenienza ma sostanzialmente io mi sento solo, sia x come modo di pensare che x in senso generale, non su questa terra proprio solo a livello superiore anche al di fuori dell universo ho accettato questa mia sorte
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Credo che non cambierà molto, sono sempre stato solo dalla nascita.
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
La mia é una famiglia altamente disfunzionale, non se ne salva nessuno quindi già per me non esistono
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
tecnicamente sono solo da due anni e mezzo, da quando è mancata mia madre. Ho solo una zia materna e un cugino che abitano vicini, ma vivo da solo e oramai ci sono abituato, non so se avrò mai una compagna, se arriva meglio, altrimenti pace.
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Il grosso problema per me non è tanto l'essere sola, che per carità è bruttissimo, ma la possibilità di non essere più sana quando non ci sarà più nessuno a potermi aiutare.. certe malattie invalidanti unite alla solitudine sono una cosa a cui non voglio pensare..
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Anche io sono figlio unico e spero che i miei genitori saranno indipendenti anche da anziani. Non saprei dove andare a sbattere la testa se si ammalassero e avessero bisogno di molte cure, assistenza continua ecc... Forse è questo che mi preoccupa di più oltre al fatto di restare solo.
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Fondamentalmente siamo sempre stati in tre. Nonni e zii sono morti tutti. I cugini.. mah, non ho contrasti con loro ma neanche rapporti stretti. Ci si vede in media una volta l'anno. Ho l'"aggravamente" che i rapporti con la mia famiglia sono anche relativamente buoni, non perfetti ma decenti, e quando passeremo da tre a due, poi a uno.. non lo so, non riesco ad immaginare.. Avrò un'enorme esaurimento nervoso, questo è sicuro. Inutile dirlo, amici stretti e partner zero. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
io avrei un fratello ma mi calcola quanto un moscerino spiaccicato sul cofano dell'auto.
mi farò fuori. per ora vivo ancora solo perchè ci sono loro. poi zac. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
bisogna solo sperare di arrivare al giorno della morte in salute e autosufficenti, se disgraziatamente si hanno problemi economici o di salute essere soli è una tragedia
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Nessuno si occupa più di me da anni, vivo da sola lontana centinaia di km dalla mia famiglia e sono totalmente indipendente economicamente ed emotivamente.
Ho un bel pò di risparmi e conto di risparmiare ancora per quando invecchierò. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
A stare solo ci ho fatto il callo, quindi quello non sarebbe un 'problema' lo sarebbe nel caso avessi problemi di salute seri e nessuno a cui chiedere aiuto, ovviamente spero sempre di trovare una compagna; l altro problema è il lato economico e su questo la vedo nera.
O vado a fare il barbone se non ricevo nessun aiuto o sennò nella peggiore delle ipotesi mi tolgo di mezzo:( |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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E' assurdo pensare che poi un individuo per magia potrà mettercela da solo se il saperla mettercela o meno dipende dall'educazione precedente, o si arriva alla conclusione che l'educazione non conta nulla c'è il libero arbitrio che per magia fa scegliere di star bene, o se si assume che è vero questo, bisogna pensare ad un argine efficace, qualcosa di successivo che ripari il guasto creato in precedenza, sempre se è vera questa cosa. Se uno in base all'educazione familiare è sbroccato e non capisce una mazza, fai un discorso con lui e la cosa si avvicina ad un delirio e la persona è completamente incapace di rendersene conto, dopo che uno ci ha parlato un po' e vede che non cambia idea, che si fa? La soluzione sociale suggerita in base a certe idee diffuse è questa "è lui che vuole star male e credere al suo delirio, la colpa non è della famiglia, non è della società, è della persona", e si risolve la cosa :mrgreen:. Come può esser vero che la responsabilità maggiore viene attribuita al soggetto che in teoria sarebbe quello meno cosciente di tutta la situazione? Ovviamente la persona dirà che non è così, che è cosciente, ma che si fa la si asseconda per comodità questa affermazione che magari non si appoggia a nulla (ma la persona è incapace di accorgersene proprio in base all'assunzione di partenza relativa alla famiglia disfunzionale) per poi poterle attribuire una responsabilità che non può assumersi davvero con affermazioni tipo "ci vuole credere", "vuole star male" e via dicendo? Delle due una, 1) o è falso che la famiglia, la genetica o altro influiscono sulle capacità di autonomia visto che è vero che ognuno può rendersi autonomo in base al libero arbitrio indipendentemente dal resto o 2) è vero che la famiglia e altri fattori influiscono perché non c'è questo libero arbitrio che ci mette una pezza e dovrebbe esserci poi qualcos'altro che genera questa forma di autonomia (che non può partire dall'individuo in modo cosciente, visto che si sta assumendo che la persona funziona male proprio in base a fattori precedenti) dato che la famiglia, la genetica o altro hanno fatto cilecca. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Io vivo con mia nonna da sempre, mio padre è schizofrenico e non ci sta molto nella realtà, mi devo preparare alla morte di mia nonna, solo che ormai anche io sto di merda, ho il cervello in pappa, ho paura che quando morirà perderò completamente la ragione, non ho resilienza in sti ultimi anni.
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Ho i miei figli, ma abitiamo in città diverse, al max potrebbero darmi piccolo aiuto economico nel caso di bisogno ma per il resto hanno la loro vita...
Oltre genitori e anziana zia non ho altri parenti , con quelli più lontani ho perso contatti da decenni.. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Non sono figlio unico (ho fratello e sorella ma hanno la lavoro vita) ma ci penso spesso.
A questo cose ci penso molto più adesso (ho fatto i 40 quest'anno), nonni morti da tempo e i miei ovviamente iniziano ad invecchiare (seppur ancora in buona salute). A livello economico non avrò problemi (ho un lavoro stabile e lavoro da anni, i miei poi stanno abbastanza bene economicamente), la mia paura sarà quella di soffrire di solitudine e crollare psicologicamente quando i miei non ci saranno più, soprattutto poi quando interveranno problemi di salute e relativi alla vecchiaia. io spero solo di non diventare troppo anziano, quello si. |
Dei miei genitori sinceramente mi interessa poco, quando si comportano bene sono assolutamente inutili, quando si comportano male mi portano ogni volta sull'orlo del precipizio ma in ogni caso io quando avrò bisogno non li cercherò anche per un motivo di orgoglio, è vero che loro i problemi non li risolvono ma li ingigantiscono, però io non chiederò mai nulla a prescindere da chi mi ha rovinato la vita fin da subito.
Per il resto di altri parenti è come non averli perché li vedo se va bene una volta all'anno, quindi l'unica persona che io sono veramente terrorizzato di perdere è mia sorella, senza di lei sarei completamente solo sotto ogni punto di vista. Poi per carità è ancora giovane, ci passerà ancora qualche anno nel caso in cui si dovesse sposare e metter su famiglia però sta di fatto che lei ora la sua vita la sta vivendo, io no. Lo so che comunque anche se dovesse andare via di casa a breve non mi abbandonerebbe, ma l'idea di non avere più nessuno in casa con cui anche solo scambiare due chiacchiere o fare due risate alla sera prima di dormire mi devasta. E a devastarmi credo sia anche proprio la mia incapacità di costruirmi una vita e dover sempre essere dipendente da lei per non sentirmi solo, anche se lei non mi chiuderebbe mai la porta in faccia io comincio a sentirmi quasi come un parassita nei suoi confronti. |
Io a 41 anni ho perso tutto e tutti prendendo del piagnina sfigato non in grado di affrontare le "cose della vita" da parte delle ragazze della mia vecchia compagnia (però empatiche nei confronti dei raffreddori dei maschioni interessanti del gruppo)...A parte un iniziale sbigottimento (perché ok che sono la quintessenza della nullità meritevole di ogni male, ma perdere, da figlio unico, entrambi i genitori più in caro amico in sei mesi non è un qualcosa di molto comune) che ha avvicinato un pochino di persone a me poi sono sparite quasi tutte e da allora sono passati quasi quattro anni...Che dire Svalvolato ti posso dire che si sopravvive ma cerca di non aspettarti troppo dal prossimo tuo e goditi la presenza dei tuoi cari finché ci sono perché ti posso assicurare che non ci saranno per sempre...Mister banalizzato torna nell'oblio..Un saluto!!!
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Non so quanto potrò fare affidamento su mia sorella quando mia madre se ne andrà. Mi ha detto chiaramente che non ha intenzione di farmi da badante quando mia madre sarà morta perché ha già due figli a cui pensare, d'altronde non gli ho mai chiesto nulla del genere ma evidentemente è preoccupata. Mia madre anche se adesso sta ancora bene e non è troppo anziana si preoccupa di che fine farò da solo senza una compagna e dei figli. Questa cosa non mi spaventa più di tanto dal momento che ormai a 45 anni è chiaro che rimarrò solo e morirò tale, è solo questione di tempo prima che tutto vada definitivamente in malore.
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Donne empatiche? la falsità e l'ipocrisia di certe donne è imbarazzante... |
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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