Il divario è impietoso
Ciao, ieri al lavoro, sentivo uno che si è fermato a parlare con una che era a lavorare lì vicino a me. Questo ha la metà dei miei anni, cioè lui ne ha circa 23/24.
Parlava di casa, di mobili, di mutuo, di progetti futuri con la sua ragazza che vive con lui. Che un domani cambieranno casa, che vanno assieme a scegliere i mobili eccetera eccetera.. Io che ero lì a sentire mi sono sentito completamente lontano anni luce da tutto ciò. Cioè oltre a non aver mai avuto niente di tutto ciò, mi sono proprio detto, mentre quello li parlava, che io non sarei mai in grado di fare tutte quelle cose, di stare in ballo con tutte quelle situazioni, mi sento in incapace sociale. Cioè oltre al lavoro questi riescono ad avere una vita anche fuori, ad essere assieme a qualcuno, sono cercati, conosciuti apprezzati e non hanno difficoltà a trovare un percorso nella vita, a trovare una persona. Io in tutto ciò non riuscirei mai, anche a cercare casa, arredare eccetera, non saprei neanche come muovermi, questi hanno la metà dei miei anni e sanno come muoversi, hanno giri, conoscenze, si intendono di operazioni burocratiche e bancarie hanno la compagna, sono svegli sotto tutti i punti di vista, io ne alla loro età ne adesso ho mai avuto queste cose. Mi sento lontano anni luce da tutto ciò, ed è veramente frustrante. Qualcuno si sente così o ha provato a sentirsi così? |
Re: Il divario è impietoso
Ma non fanno tutto da soli, già in due è più facile, ma poi hanno i genitori. quando troverò una persona che fa queste cose veramente da sola allora mi toglierò il cappello.
Ho smesso di fare paragoni con gli altri. Se la vita gli va tutta liscia in gioventù sono contento per loro ma non gliene riconosco un grande merito, a me non è andata così e non me ne faccio una grande colpa. |
Re: Il divario è impietoso
Io fino qualche anno fa ero così riguardo faccende burocratiche e un po di paura avevo, ma in qualche modo riesco a cavarmela ..
Comprare casa e arredarla invece non ho avuto difficoltà, prendevo quello che mi piaceva e ritenevo comodo, e rientrava nel mio budget. |
Re: Il divario è impietoso
Ti capisco. Io in queste cose sono un inetto totale, quindi direi che capisco bene.
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Re: Il divario è impietoso
Non è colpa di nessuno, lo so che si sta male a guardare gli altri ma alla fine non dobbiamo colpevolizzarci e metterci in croce. Ci dicono che siamo noi a decidere il nostro destino, ma è vero solo in minima parte. Se uno ha dei limiti gravi e palesi nel suo DNA è solo sfortuna, c'è chi vive 100 anni e ci sono bambini che muoiono di leucemia. C'è chi nasce forte e sano e chi con gravi handicap, avere una genetica predisposta a depressine FS e altre patologie è quello che a molti "il buon DIO" ha donato, perchè la vita un dono che non hai chiesto di avere. E' tutto un caos a cui cerchiamo di dare spiegazioni ma non ce ne sono, siamo impotenti. Chi non ha questi problemi è impotente allo stesso modo di fronte all'imperscrutabile, ma la hanno una vita materiale ricca e soddisfacente quindi perchè farsi domande esistenziale se l'esistenza funziona come dovrebbe?
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Re: Il divario è impietoso
Benvenuto nel club
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Re: Il divario è impietoso
Bhe anchio prima di avere a che fare personalmente con ste cose nn ci capivo un cazzo, poi quando le ho dovute fare ho chiesto e mi sono informato, ho fatto anche parecchie figure di merda, ma vabbè
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Re: Il divario è impietoso
Un conto sono insicurezza e passività, un altro le incapacità. Su, non dite che non "sapete" scegliere dei mobili o valutare le condizioni di un mutuo...
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Re: Il divario è impietoso
Cioè, ma che ci vuole a cercare casa...
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Re: Il divario è impietoso
Penso che sia abbastanza normale sentirsi lontani anni luce, perché la vita che facciamo noi che stiamo con i nostri genitori è impostata in modo radicalmente diverso dalla loro.
Sul fatto che sia frustrante o meno vedersi in situazioni opposte non saprei rispondere: da un lato li ammiro ma per altri aspetti non vorrei essere al loro posto. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Il divario è impietoso
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Anch'io evito, più che altro, per stare male a sentire che gli altri fanno cose ed io invece mi sento, nonostante i 22 anni, come se ne avessi ancora 15. |
Re: Il divario è impietoso
Anche per me questo è uno dei motivi che mi porta ad evitare contatti sociali, non è certo l'unico motivo, ma è uno dei motivi.
Il problema è che il divario è impietoso, genera evitamento e a sua volta l'evitamento produce altro evitamento che a sua volta allarga ancora più il divario con gli altri. Può sembrare un ragionamento contorto, ma in fin dei conti è un serpente che si morde la coda. Bisognerebbe spezzare la catena con un atto di coraggio, il problema per quanto mi riguarda è che si tratterebbe non altro che di una sporadica e isolata esposizione a una tortura per poi farmi tornare nel mio guscio protettivo. |
Re: Il divario è impietoso
Ma ragazzi, si fa di necessità virtù, semplicemente. Neanche loro farebbero nulla di tutto ciò se non fosse una necessità. Si impara nella vita, anche sbagliando. Non date per scontato che non ne sareste in grado :)
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Re: Il divario è impietoso
La cosa più terribile, imo, è accorgersi dopo 10 anni che un fatto come "vivere con i propri genitori" di per sé non è rappresentativo di alcun presunto ritardo, e di aver sprecato 10 anni.
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Molte cose non mi sono trovato ad affrontarle, e spesso ho demandato ai miei, per cui "non ci so fare" in alcuni ambiti in cui i miei coetanei, e non solo, si muovono con relativa tranquillità. Non so se definirmi incapace, è più corretto dire che sono ignorante, non so come si fa, anche pratiche che dovrebbero essere alla portata di tutti (per es. fare una raccomandata alle poste, devo rivedere su Google come si fa). C'entra anche la scarsa memoria. Se apprendo una cosa e non sono costretto a farla x volte in un certo tempo, tendo a dimenticarla.
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Re: Il divario è impietoso
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E quindi quando si comincia a discutere di tale argomento si finisce per doversi quasi giustificare, e a volte è inutile perché tanto sei già stato inquadrato. E quindi scatta l'evitamento :sisi: Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Vedendo le risposte fino adesso, per le quali comunque ringrazio tutti ed ovviamente è logico che ognuno possa esprimere la propria opinione, ho visto che alcuni hanno capito cosa intendevo dire, e qualcuno lo ha capito un po' meno.
Sentire una persona che ha la metà dei miei anni fare cose e intendersi di cose che io neanche saprei come girarmi perché neanche le ho mai avute /fatte, mi fa sentire letteralmente di merda perché mi sento lontano proprio anni luce da loro, da quello che fanno, da come sono riusciti ad inserirsi perfettamente nei meccanismi della vita, senza alcuna difficoltà. Ero lì che li sentivo parlare e mi sono detto che io non ho niente di tutto ciò, neanche sanno che esisto, non sarei neanche in grado nei loro discorsi, non avrei nulla da dire, loro sanno e fanno cose a 23 anni, come giustamente ha risposto qualcuno di voi, che io a 47 neanche so di cosa parlano, quando io a 47 anni, in una condizione di normalità, dovrei avere più esperienze di uno di 23, in tutto, invece non so niente di quello che sanno loro, a 24 anni cambiano casa, comprano casa, sanno termini bancari, parlano di mutui, restauri, parlano della convivenza con la loro ragazza.. e potrei andare avanti ore e ore a elencare... Cioè sentire parlare di tutte queste cose gente che ha quasi 25 anni meno di me mi fa sentire inferiore, lontano dalla realtà, diverso, tagliato fuori, inesistente. Spero di essermi fatto capire anche da chi prima forse non ha compreso bene cosa intendo dire. Come ha risposto qualcuno, è il divario, la forbice sempre più ampia tra noi e gli altri, sotto qualsiasi discorso o punto di vista che ti fa sentire male, o perlomeno a me fa sentire veramente non all'altezza degli altri, che intanto crescono, vivono, fanno esperienze, percorrono le tappe della vita, e io no. |
Re: Il divario è impietoso
Non è una gara a chi fa prima, anzi secondo me il tuo collega sta un po' bruciando le tappe, è difficile che chi mette su casa e famiglia poco dopo i 20 arrivi a 30 nella stessa situazione, lo dico perché di esperienze così ne ho viste. Ci sono vite in cui le cose accadono prima e altre in cui accadono dopo, un po' come le fioriture delle piante. Il grosso problema è quando la fioritura non arriva mai, come è capitato nella mia o nella tua vita.
Ho avuto un'esperienza del genere anni fa, un mio collega mi è venuto a trovare e ho potuto fare un confronto fra la sua vita (nuova casa, viaggi all'estero ecc.) e la mia (morte del cane, problemi gravissimi sul lavoro, esaurimento nervoso) e nei giorni dopo non feci altro che piangere. Purtroppo ci sono vite più fortunate e altre meno, nessuno di noi pensa "che bello, sono in salute" finché non incontra una persona gravemente malata. Impariamo ad apprezzare la luce solo quando vediamo anche l'ombra. |
Re: Il divario è impietoso
Io ho scelto di vivere solo quando ho capito che delegando troppe cose ai genitori non avevo un autonomia totale anche perche loro non e che mi dicessero gestiscili tu.da novembre ho cominciato a ordinare al telefono dal paninaro a prenotare il dentista.ad andare al tabacchino in banca.a girare per i preventivi dell auto.mi sono messo a parlare con le commesse.sto impwrando a gestire questioni burocratiche a fare la spesa.cose che forse si dovevano imparare prima ma ognuno fa il suo percorso di vita.il problema e se non si fanno mai queste cose allora si passa per ritardati.comprare i mobili per la casa mi sembra forse la cosa meno impegnativa.rispetto almeno per me a guardare dentro il cofano dell auto mettere il liquido del radiatore tutte cose che magari da un uomo ci si aspetta
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Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
Sicuramente avrò delle mancanze rispetto alla maggior parte delle persone, ma da qualche anno a questa parte sono contento del mio percorso personale di vita , pur avendo i miei momenti tristi ovviamente
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Re: Il divario è impietoso
ma si, come detto da angus alla fine non saper come gestire cose pratiche che per molti sono normalità, non è questione di ritardo o incapacità, ma solo di essere sempre stati in un bozzolo o in una stretta confort zone abbellita con dosi di evitamento e giustificazioni. Quindi ad ogni minimo varco, ecco che ci si giustifica col fatto che gli altri fanno cose che per alcuni di voi sembrano fantascienza.
Lo so perchè praticamente fino ai 30 anni ho vissuto così, in un bozzolo, coi genitori, senza aver mai lavorato, e mi sembrava surreale veder altri che parlassero di case, di bollette, di lavatrici. Poi magari si sceglie di provare, di mettersi in gioco, per quanto all'inizio sembri difficilissimo. Quando sono andata a vivere da sola ho fatto ammuffire la mia prima bottiglia di sugo perchè non avevo idea di come si conservassero i cibi e pensavo fosse sufficiente tenerla per settimane aperta nella mensola. Mi sembrava un'impresa difficilissima pagare le bollette dal mio nuovo conto bancario. Quando mi sono trasferita in un'altra città mi son dovuta far spiegare da un'utentessa di qui come si facesse una moka perchè per me era una cosa totalmente fuori dal mondo. Il divario sicuramente c'è ma alla fine si tratta di nozioni ed esperienza che sono alla portata di chiunque, seppur all'inizio sia difficile fare qualunque cosa, se non si ha praticità, e la si accompagna da paura e insicurezza. Ma è più una maschera per evitare di provarci che una reale incapacità di base. Chiunque è incapace a fare una cosa mai fatta, solo con la prova e l'esperienza capirà come farla. |
Re: Il divario è impietoso
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Appena cominci a lavorare apprendi subito cosa sia la tredicesima, dato che la vedi nello stipendio e nel conto, quindi semplicemente non sai cosa è perchè non hai mai lavorato. Così come una voltura capisci cosa è nel momento che cominci ad abitare da solo e devi occuparti di bollette. Come anche un contratto di affitto. Finchè non lavori o non vivi da solo certe nozioni ci sta che ti siano estranee. La prima volta che mi son fatta il 730 ( è semplicemente la dichiarazione dei redditi annuali ), mi son vista non so quanti tutorial su internet e guide varie e ogni volta che premevo il tasto di "avanti" sul sito dell'imps sudavo freddo. Tu ragiorni semplicemente col fatto che quello che è nelle tue conoscenze è ovvio che lo sappiano tutti ( quindi chi non sa conservare il cibo - perchè non l'hai mai fatto - è un minus habens?:mrgreen: ), quello di cui non hai esperienza è qualcosa che sanno fare solo "gli altri". Il ragionamento è errato alla base. |
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Scusa ma non mi sembra molto corretto dire che chi sente questo enorme divario lo sente perché non ha mai volutamente provare e inventa giustificazioni per non fare le cose. Ma secondo te, se io non avessi determinati blocchi, problemi, un abisso rispetto agli altri, sarei a scrivere queste cose il giorno di Pasqua e anche gli altri giorni su questo forum?? Non credo proprio, sai, che io e chi come me, ci divertiamo a stare così. |
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Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
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Come sempre mi ritrovo al 100% in ciò che descrivi. Io ho 25 anni e sono completamente alienato dalla società e da tutto ciò che fanno i miei coetanei. Nel mio palazzo vive una coppia, ragazzo e ragazza, che hanno la mia stessa età. Vivono da soli in quella casa, pagano l'affitto, lavorano e hanno pure avuto un figlio la scorsa estate. Ogni tanto vengono a trovarli gli amici e fanno qualche piccolo party in casa oppure escono tutti insieme. Io invece vivo chiuso nella mia camera buia come una larva parassita, completamente dipendente dai miei genitori e senza alcuna prospettiva per il futuro. Anche io non saprei minimamente come muovermi tra casa, banca, famiglia, operazioni burocratiche varie ecc... Da solo non riesco nemmeno a fare una chiamata come ad esempio al medico, o andare in farmacia a prendere le mie medicine; inettitudine totale in qualsiasi ambito e non reggo minimamente il confronto, mi sento inferiore e in soggezione sotto ogni punto di vista. Mi vergogno pure a farmi vedere da loro... Quote:
Purtroppo a noi è capitato di nascere con la predisposizione a questi disturbi psicologici. Paradossalmente, avrei preferito essere stroncato subito da un tumore piuttosto che essere arrivato fin qui vivendo così. |
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Re: Il divario è impietoso
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Per me è stato il contrario, cioè l'evitamento è il frutto di questo divario. Quote:
Infatti io non è che non abbia provato...l'ho fatto ma ho sempre fallito miseramente (una volta ad esempio ero semplicemente in fila per farmi fare una ricetta dal medico e sono scappato per via dell'ansia, mi stava venendo un attacco di panico lì in mezzo alla gente...) Poi rialzarsi dopo ogni fallimento diventa sempre più difficile, finché finisci per non farlo più; io vado avanti strisciando come un invertebrato. E nel frattempo vedi gli altri andare avanti con un filo di gas perché non hanno tutte le patologie, sintomi e difficoltà che riscontriamo noi anche nelle attività più semplici come dire buongiorno al commesso di un negozio. Alla fine, come hai scritto tu, si arriva all'accettazione o rassegnazione che non si vivrà mai da soli, che non si avrà mai una ragazza, un lavoro normale, una vita comune... |
Re: Il divario è impietoso
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Al massimo potresti non avere un'idea di com'è una certa situazione, ma fai in fretta a fartela. Il problema che avete non è davvero questo. Soprattutto chi ha 25 anni, ma vale anche per gli altri. |
Re: Il divario è impietoso
In ambito lavorativo io son messo malissimo...
Del tipo, quando dicono timbrare il cartellino già io non saprei che cazzo fare:mrgreen:. Ma materialmente proprio, il giorno che mi toccherà (se mai accadrà) devo istruirmi prima prima di fare qualche figura di merda e farmi buttare fuori a calci all'istante:mrgreen:. O quando dicono :"ho preso le ferie"... io vorrei chiedere :"Scusate, ma in che senso? Materialmente come si prendono le ferie? Lo dite a qualcuno, lo scrivete da qualche parte? C'è un calendario dove si segnano? " robe pazzesche, fuori dal mondo, considerato che in altri ambiti non sono uno stupido. Invece in altre attività burocratiche qui sopra riportate me la saprei sbrigare... a fatica, procrastinando ed essendo sempre sotto rischio di fare madornali cazzate. |
Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
In passato avrei avuto la possibilità, se avessi voluto, di abitare per conto mio.
Ma non l'ho fatto. Non ho rapporti conflittuali in famiglia, la disponibilità economica comunque era poca, per me il gioco non valeva la candela. E sono praticamente sicuro che le rogne psicologiche sarebbero uscite ugualmente, anzi sarebbero pure peggiorate, perché ad un certo punto non sono più riuscito a lavorare, e i miei non avrebbero potuto aiutarmi economicamente. Secondo me i fattori che influiscono su queste scelte sono tantissimi e sono troppo personali per poter stabilire universalmente un giusto e un sbagliato. Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
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Re: Il divario è impietoso
Anche a me spaventano queste cose burocratiche e una spiegazione la ho. Sono uno che vuole tenere tutto sotto controllo, devo immaginare nella mia testa una situazione ancora prima di affrontarla, devo pensare a tutte le cose che potrebbero andare storto ecc... E nelle questioni burocratiche non fila mai niente liscio (soprattutto in Italia:D), ecco perché sono cose che mi terrorizzano. Ma credo che sono più seghe mentali che problemi concreti. Alla fine sono pochi quelli che si intendono di queste cose, la maggior parte della gente si informa sul momento o chiede aiuto in giro.
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Re: Il divario è impietoso
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Che voi possiate avere il problema di non saper cercare una casa o timbrare un cartellino, non lo credo. Scrivere il messaggio che hai scritto è un'azione ben più complessa, eppure ci sei riuscito tranquillamente. La vostra (e la mia, in altri casi) non è "incapacità", ma qualcos'altro. |
Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
Poi sarei io quello con l'ossessione. Non è che ti sei innamorato? [emoji849]
(quanto sei bravo a modificare i messaggi..) |
Re: Il divario è impietoso
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Re: Il divario è impietoso
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Mi chiedo pure io come facciano a sapere come muoversi ecc |
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