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Dittatura social-ista
Adesso Facebook blocca anche la voce di Trump, ovvero qualsiasi contenuto che contenga la sua voce verrà bloccato.
Fino a che punto si può parlare di violazione di norme e quando comincia invece una censura arbitraria che dà visibilità solo a chi rispetta canoni che ormai sembrano arbitrari? Secondo me si sta esagerando a questo punto. https://www.tgcom24.mediaset.it/mond...-202102k.shtml |
Penso siamo già ben oltre il limite del tollerabile,ma da tempo.
Non mi interessa neanche di che stampo sia, socialista, comunista o fascista, quello è ininfluente ai fini del risultato,il quale non cambia. |
Re: Dittatura social-ista
si dirà che son società private e decidono loro di cosa si parla.
Che è un pò come se in un negozio ci fosse un cartello fuori con su scritto qui non entrano turchi e persone obese ( categorie prese a caso ). O non entra chi è a favore dell'aborto. Per alcuni tutto ciò appare normalissimo, per altri, evidentemente no. Per fortuna. |
Re: Dittatura social-ista
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E' chiaro che sto estremizzando e nessuno ha detto questo, però è lo stesso identico ragionamento alla base. Il mio punto non è che sia legittimo totalmente ed in linea di principio, però sono criteri che non addottereste per cose più classiche come giornali o trasmissioni di vario tipo. |
Re: Dittatura social-ista
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Non ha molto senso come esempio. |
Re: Dittatura social-ista
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Poi chiaro che son mezzi diversi, ma il principio alla base è lo stesso. |
Re: Dittatura social-ista
è giusto che esistano regole condivise anche sul web, che ne so, un esempio banale se io apro un sito a favore dello stupro o cose così
ma è ridicolo che invece questi colossi del web le creino e le applichino a proprio uso e consumo ad esempio son convinto che se mi metto a cercare 5 minuti su facebook qualche gruppo a favore dello stupro lo trovo la battaglia contro trump è fatta per convenienza, ovviamente a zuckemberg di politica non gliene frega una mazza ma in questo momento nel fare sta cosa ha un appoggio talmente ampio da parte di poteri politici economici americani ed internazionali che per come vede lui le cose sarebbe folle non farla l'altra faccia della medaglia il famoso clubhouse si pone come un avamposto di libertà per gli esclusi, tra cui molti che oggettivamente andrebbero censurati sul serio (perchè va bene trump o forza nuova ma ci sono anche realtà oggettivamente fuori da un contesto di civiltà sociale) ma clubhouse non lo fa certo per spirito di libertà o perchè è un social fascista o non so cosa, semplicemente in una fase di prima espansione ha interesse nel raccogliere tutto e non ha ancora collegamenti a poteri forti i soldi ed il potere inquinano tutto, nella vita se si vuole rimanere intellettualmente indipendenti è importante sempre andare alla radice delle faccende, farsi una propria idea dei fatti e non innamorarsene troppo, mettere noi stessi e gli altri in discussione, è l'unico modo per poter rimanere liberi, altrimenti finiamo a correre dietro all'influencer più figo o alla bandierina che sventola più alta in quel momento |
Re: Dittatura social-ista
Alla fine i social sono privati,purtroppo possono fare ciò che vogliono..
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Re: Dittatura social-ista
come mai la censura e' diventata piu' cattiva? e' sta gente (trump, Byoblu ecc.) che e' diventata piu' estrema o questi social che son diventati piu' estremi? e se i secondi e' davvero necessario? mi si dice "i tempi son delicati, chi nega la pericolosita' del covid e' pericoloso e anche chi critica il vaccino " prendiamolo per vero, ma poi si e' passati (facebook, instagram ecc.) a dire anche "parlare male di Biden o mettere in dubbio l'onesta' delle elezioni turba l'ordine e dunque e' da censurare" e altre cose del genere
(io la vedo cosi'...mondo di agnelli e pecorelle e se uno di essi dice "ehi compari ovini ho scoperto che per Pasqua ci vogliono macellare e cucinare" i pastori ti dicono " zitta pecorella che turbi la quiete e la pace e crei disordini " la cosa piu' ironica son le altre pecorelle e agnelli "bee menomale che c'e' chi vigila e ti zittisce") intanto TikTok quanti bambini impiccati conta quest'anno? (mi pare 3) eppure li' pare cosi' difficile riuscire a bloccare ste sfide possibilmente prima che ci siano i morti? per me un conto e' la discussione politica (o comunque di rilevanza sociale e anche per il singolo) portando argomenti anche di accusa (mali estremi estremi rimedi.. si spera nella giustizia ma anche quella e' in certa parte corrotta e far dichiarare colpevole colossi aziendali o persone di ruoli importanti non cosi' semplice) un altro conto sfide senza alcun vero scopo se non forse ludico (non per chi ci muore) e rivolte o comunque comprensibili anche da bambini e ragazzini che difficilmente si interesserebbero a questioni complesse che comunque richiedono delle basi come quelle di byoblu una persona adulta dovrebbe essere in grado di comprendere e giudicare ...si fomenta la violenza? la violenza, o detto meglio la critica che in qualcuno- anche in base al suo carattere personale- puo' indurre sentimenti aggressivi ( sara' direttamente proporzionale allo squilibrio dell'individuo - se uno e' malato di mente anche la parola ciao puo' scatenarlo- o alla validita' delle tesi e motivazioni esposte e validita' di un'opposizione anche violenta), con certi dittatori o in certe situazioni e' giusta almeno in linea di principio o direste che non lo e' mai? in tal caso chiunque al potere e ogni sua decisione non puo' venir criticato/a e non si possono aver dubbi su imbrogli vari, il che puo' anche piacere e sembrar cosa saggia ma e' proprio la censura di una dittatura. |
Re: Dittatura social-ista
Che poi YouTube per esempio lascia la libera visione a tutti di video pseudo satanici che incitano alla droga, andate a vedervi Call me by your name di Lil Nas X, non mi va di pubblicarlo qua.
Alla fine è arbitrario, ogni piattaforma decide la propria morale in base a cosa non si sa |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
Una cosa è la liberta di espressione e un'altra è sparare cazzate. Tutti i tweet di Trump che bloccavano erano notizie false.
Se nel mio social network tu fai disinformazione e dai notizie false io ti blocco. |
Re: Dittatura social-ista
Io chiedo a chi è informato, già ne ho parlato altrove. Volevo sapere se la responsabilità dei contenuti in termini legali è dei gestori della piattaforma o no nei paesi dov'è capitata questa cosa.
È ovvio che poi se qualcuno spara cazzate (o che a prima vista potrebbero sembrare tali) e poi qualcun altro querela YouTube, i gestori poi cercano di difendersi come possono, perché dovrebbero accollarsi questa responsabilità? :nonso: Meglio censurare direttamente notizie o informazioni che potrebbero creare noie in tal senso soprattutto se sono canali o personaggi in vista che catalizzano piú facilmente l'attenzione. Prima di pensare che ci siano chissà quali motivi politici (complottistici e così via) dietro certe censure magari può essere che molti provvedimenti dipendono da come è stato inquadrato tutto dal punto di vista legale. |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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La legislazione non è unanime e di conseguenza YouTube tende ad utilizzare i criteri del paese meno "aperto" in tal senso, anche se su casi come Trump o Byoblu penso si parli più di immagine pubblica che vuole dare l'azienda piuttosto che di effettiva paura che le leggi le si ritorcano contro, perchè alla fine la responsabilità di cosa pubblichi è del singolo. Non che YouTube sia totalmente parata, soprattutto in tema di Copyright, però quando si entra negli argomenti scottanti la censura scatta per lo più perchè loro vogliono da una certa immagine al pubblico o perchè sanno che certi personaggi fanno scappare gli investitori. Se sono la coca-cola non voglio che la mia pubblicità compaia e mi associ a qualcosa di controverso, quindi si limitano i contenuti. Nello specifico usare parole coem Terrorismo, anche fuori contesto ("C'è stato un attacco terroristico") ti toglie la monetizzazione del video direttamente, e ciò accade non tanto per le leggi quanto perchè le aziende potrebbero non investire altrimenti. Per me quello su Byoblu è stato più di "politica economica" del sito che di paura di eventuali leggi. Ciò vale anche per Twitter e Trump. Ammetto di non essere ferrato sulle leggi (mi informai solo sul copyright, e li effettivamente è un casino), quindi probabilmente il grosso pezzo che interessa a te manca. |
Re: Dittatura social-ista
Se della permanenza sulla piattaforma di un video dai contenuti dubbi e fonti incerte sono responsabili sempre loro, secondo me risulterebbero inattaccabili legalmente quando prendono certi provvedimenti essendo equiparabili in questo ad una sorta di TV online, se non è cosí nel paese specifico, qualcuno potrebbe far ricorso usando certi organi che regolano queste cose e "costringerli" (lo metto tra virgolette perché poi per rendere effettiva la cosa forse sono necessarie sanzioni) a lasciare in rete quel contenuto (se non ci sono motivazioni tecniche e roba del genere).
Secondo me molto dipende da come hanno inquadrato queste piattaforme in termini legali in questo o quel paese, sono una TV online o persone che forniscono servizi? O un po' e un po'? E quanto? La Russia ha cercato di prendere contromisure, è vero che sono privati, ma un paese può costringerli tramite sanzioni che producono danni economici a non poter fare quel che vogliono liberamente perché non è detto che debbano essere inquadrati come una TV privata alla quale ovviamente non si può imporre una linea editoriale. https://www.rassegneitalia.info/cens...lo-strapotere/ |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
Mah. A me queste censure sembrano rientrare pienamente nel classico filone della cancel culture statunitense, la cui tendenza è di limitare le correnti ideologiche contrapposte e non addomesticabili, impossibili da inglobare nella traiettoria di quel progressismo ideologico di facciata, tanto voluto dalle big tech della Silicon Valley.
Trump non è stato colpito per la disinformazione, ma per il suo politicamente scorretto, che è lo strumento attraverso cui attira e unisce sotto la stessa ala una moltitudine di soggetti e realtà antagoniste a quella transizione ideologica, a cui invece aspirano i proprietari delle piattaforme. La disinformazione come pretesto fa ridere perché Youtube e Facebook sono cloache che fanno da registro contabile per cagate di ogni genere e non solo per la disinformazione, la presa etica come giustificazione è il bue che dà del cornuto all'asino. |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Rendere oggetto di attenzione sessuale il corpo di una persona, associandolo ad un atto sessuale, senza che questa ne abbia fatto richiesta o dato consenso, è considerabile una molestia. |
Re: Dittatura social-ista
Ti ripeto, sessualizzare significa associare il corpo di una persona a una pratica sessuale, lo hai fatto inserendo zoe666 all'interno degli interessi sessuali di Ero Bello.
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Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Ho storto un pò il naso perchè a leggerla si, può apparire sgradevole ( e totalmente fuori contesto ) ma va bene così;) |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
Analisi a mio avviso corretta sulla questione censure. |
Re: Dittatura social-ista
1 allegato(i)
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Re: Dittatura social-ista
In questo video è stata citata la vicenda di Casapound, io ho cercato in rete ma ho trovato che il tribunale ha dato ragione a loro e non a Facebook anche dopo un ricorso di Facebook...
https://www.shalom.it/blog/news-in-i...cebook-b866881 Non so poi com'è andata a finire. Pur non essendo simpatizzante di questi movimenti vengono a crearsi comunque dei precedenti. Non è tutto così chiaro e lineare come dice il tizio nel video, che nessun tribunale di sicuro darebbe ragione in generale a un movimento che al tizio sta sulle palle. In quest'altro articolo che ho trovato vengono messi in evidenza ancora altri punti http://www.libertaepersona.org/wordp...o-del-re-sole/ |
Re: Dittatura social-ista
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Che non servono censure ma mezzi per comprendere, non bisogna zittire ma fare in modo che chi guarda capisca da sé che sono cazzate.Dare alternative e fare in modo che siano più convincenti. Se byoblu ha tutti quegli iscritti non è chiudendolo che si cambiano le cose, va spiegato alla gente perché quello che dice una persona ragionevole a caso è più corretto di quello che posta Messora, e la gente deve avere gli strumenti corretti per valutare e discernere. Nessuno deve censurare, se la società non è in grado di dare alternative e strumenti con una certa efficacia, è giusto che la disinformazione e il complottismo vincano. In poche parole, l'avversario non va eliminato, va battuto. Non lo ammazzi perché temi di perdere. |
Re: Dittatura social-ista
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E' poco chiaro chi siano i buoni e chi i cattivi, resta aperto il problema, poi ogni caso va valutato separatamente. Ci sono diversi organi di giudizio sociale, non solo le regole o le idee di chi gestisce un social o piattaforme analoghe e pare che non collimino tutti tra loro. Questo doveva essere messo in evidenza dal tizio nel video, che non ha fatto, e io per questo non condivido quello che ha detto, almeno non per intero. Per questo alla fine c'è la democrazia e si è deciso di non limitare l'accesso alla partecipazione in base a certe caratteristiche, perché non è sempre così chiaro chi siano i buoni che possono partecipare e i cattivi che andrebbero esclusi. Il caso specifico di Byoblu non lo conosco per la verità, l'ho seguito sempre poco, qualche video l'ho visto, ma non erano tutti da cestinare per me. |
Re: Dittatura social-ista
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Per il resto io non sono d'accordo con te, è un po' contraddittorio il tuo discorso, la disinformazione esiste ed è nettamente distinguibile dall'informazione laddove il singolo ha strumenti di pensiero atti a discernere; se tante persone non li hanno, e se chi fa informazione corretta non è in grado di convincere la maggior parte delle persone, il problema non è che esistano certi canali. Se ad esempio tu mi metti sullo stesso piano Biglino e Margherita Hack, dicendo che le loro sono opinioni equiparabili e non si sa dove stia la verità di preciso e che il confine non è netto, il problema non è certo che esita Biglino. Stando a byoblu, sicuramente in mezzo a tante idiozie costantemente smentite alla prova dei fatti,ci sarà anche nella sua narrazione qualche concetto vero, ma valutando il fenomeno nell'insieme, sono molte più le bufale che le verità, pertanto si colloca nella disinformazione, in modo netto e non sfumato o opinabile come sostieni tu. L'informazione corretta ha determinante caratteristiche, la disinformazione ne ha altre. Che ci siano fonti che fanno un po' e un po', è un altro paio di maniche. Ma la differenza c'è, di fatto, non credo serva spiegarla. Il pluralismo non deve esserci perché "tutto può essere vero e credibile" ma perché è dal dibattito (anche a colpi di video e post, dati i tempi) che si può far comprendere PERCHÉ una cosa è sbagliata e una giusta. Non censurando chi disinforma. Va spiegato perché quello che dicono è sbagliato, e data un'alternativa migliore. |
Re: Dittatura social-ista
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Altre sono addirittura vaghe. Non è che c'è un solo metodo ben chiaro a tutti, lo si segue e si scopre la verità, qua non abbiamo nemmeno questo. Quote:
Spesso abbiamo un argomento contro, e uno a favore, se non vince ancora nessuno dei due mettendo ko l'altro come si fa a sostenere che oggettivamente una delle due è disinformazione e l'altra informazione? Si guarda un incontro di pugilato, uno dei pugili sta messo malissimo, pare ormai che stia per crollare, ma non è ancora crollato del tutto. Fino a che non l'ha messo ko l'altro, l'altro non può cantar vittoria, l'incontro non si è concluso. Quindi fino a che non si arriva a questo ko, direi che è corretto pensare che delle affermazioni si trovano in una via di mezzo tra credibilità e non credibilità. Se escludiamo le tautologie restano tutte in queste zone qua e fino a che non se ne porta un'altra verso la tautologia, resta un po' appeso tutto, abbiamo a che fare solo con un pugile abbastanza malmenato che dice "A" e un altro che sta fresco che dice "non A" (o viceversa), ma l'incontro non è finito, è ancora possibile scommettere su quello malmenato e aver ragione. Non si censura chi (presuntamente) disinforma semplicemente perché non è chiaro ed evidente e condiviso che disinforma. L'affermazione è scorretta a monte. Appunto perché non è evidente a monte quale sia l'informazione e la disinformazione tra informazione e controinformazione, che non si censurano entrambe, perché ognuna delle due potrebbe essere vera. Insomma si permette al pugile malmenato di continuare a combattere perché potrebbe vincere, il succo del mio discorso è questo, non è affatto evidente a monte chi vincerà e se anche vincerà qualcuno anche se io personalmente potrei essere abbastanza sicuro che un tizio dice fesserie. |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Già ho riportato una controversia sorta in italia con Facebook, pare che alcuni giudici interpretando in certi modi delle norme hanno dato ragione ad un movimento politico, poi che il mancato oscuramento di un certo gruppo danneggi l'immagine dell'azienza diventa secondario. Poi anche se adesso non ci fossero leggi abbastanza forti per tutelare certi diritti, bisognerebbe discuterne. Tutta questa roba che è saltata fuori in rete bisogna regolarla diversamente rispetto ai media classici come giornali e televisioni, la legislatura è rimasta indietro, già l'ho scritto prima non sono così sicuro che si possa equiparare Youtube ad una tv privata con la sua linea editoriale o Facebook e Twitter a giornali online (anche perché non mi è chiaro se la responsabilità sui contenuti ricada tutta su di loro, come capita a tv e giornali, o sugli utenti che pubblicano, con i diritti d'autore s'è risolta in un certo modo la cosa, ma con i contenuti o i messaggi non mi è molto chiaro come sia regolato tutto, se fossero giornali e sono alcuni gestori le figure responsabili dei contenuti (come capita in tv o nei giornali, ci sono delle figure che si assumono queste responsabilità) dovrebbero chiuderli (perché non penso che riescono a controllare i contenuti dei messaggi che inserisce l'utenza), funzionano in modo molto diverso queste piattaforme. |
Re: Dittatura social-ista
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Dittatura social-ista
Proprio lì sta il punto, quando una piattaforma media raggiunge una copertura capillare ed estensiva inizia ad essere un carattere di interesse pubblico, influenza elezioni, opinioni e comportamenti delle masse e così via, quindi non può essere demandato tutto alla policy dell’azienda ma anche e soprattutto lo Stato deve entrare nel discorso.
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Re: Dittatura social-ista
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Sono sofismi, come il paradosso della tartaruga e della lepre, anzi di Achille mi confondo. :D |
Re: Dittatura social-ista
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L'errore nel mio ragionamento dov'è? :nonso: Secondo me delle teorie o idee spesso si trasformano in ideologia, non si può più dubitare di niente o esprimere idee alternative là dove l'altra parte ha in mano solo ragionamenti euristici per sostenerle? A me non sta bene questo modo di fare, è scorretto far passare un ragionamento euristico per prova o dimostrazione definitiva, questo è un sofisma, non certo quel che sostengo. Finché non si passa al lato pratico bisogna poter parlare di certe cose, le maggioranze e le autorità più forti possono avere il controllo effettivo del potere pratico, ma non quello per cui devono essere loro a decretare a cosa poter e dover credere. Siccome non sempre credo che starò dalla parte "forte" preferisco un sistema che tuteli quella "debole" dei "matti" e dei cavalieri ostinati delle "cause perse" :mrgreen:. |
Re: Dittatura social-ista
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Ora questo non e' razzismo e' verita' -salvo smentite- che a tutti fa comodo ignorare, io per prima 1. non ho voglia di perdere i miei privilegi (rispetto a chi muore di fame ne ho) 2. non ho nessuna voglia di una guerra contro la Francia per difendere degi africani quindi mi sta bene considerarla la patria di liberta' democrazia fratellanza pero' probailmente e' lo stesso come lui dice. Quanto all'immigrazione be' una persona di colore che per primo dice che e' un'assurdita' e che nuoce sia alla gente di colore che agli italiani (beneficiando questa pero' qualcun'altro, una nuova tratta dei neri come quelle di un tempo ) gli andrebbe dato un po' di ascolto prima di bollarlo come deficiente razzista contro l'immigrazione Per il resto tende a voler reagire un po' violentemente credo che in Africa si tenda di piu' a esser pronti a combattere, a vederlo come un modo possibile di risoluzione di problematiche e questo suo atteggiamento avra' fatto comodo a chi non cercava che qualche pretesto per quel che aveva in mente (far chiudere Byoblu) ... anche se chi vuoi che comodo col c.lo sul divano sgranocchiando biscotti sentendo uno che dice dovete combattere qui e li' davvero si fa influenzare da parole fra l'altro di un panafricano cioe' uno fra l'altro non vicinissimo come idee che lo muovono, non e' come se lo dicesse un sindacalsita a dei disoccupati Ma e' bello, eh perche' ci son scene di violenza continuamente in tv, telefilm coi bulletti da cui i ragazzini prendono esempio (fin videogame in cui scopo e' uccidere questo e quello, tipo il no mask non so se son ufficialmente ammessi comunque esistono e se ci si prende la briga di elaborare qualcosa di simile - non me ne intendo ma a sensazione non e' una cosa che basti il lavoro di un singolo qualche oretta- e' perche' si pensa di smerciarlo e ottenerne guadagno, vuol dire che vengon smerciati e rendono ) ma un ospite intervistato che dice "qui bisogna davvero fare qualcosa, le misure dolci purtroppo non posson bastare" (immagino, come dicevo il video incriminato non ho avuto modo di vederlo) si chiude per sempre a distanza di 6 mesi il canale che l'ha una volta ospitato |
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