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Disturbo schizoide di personalità
Il disturbo schizoide di personalità (così come definito secondo i criteri diagnostici del DSM e, similmente, nell'ICD-10) è un disturbo di personalità del Cluster A, il cui tratto principale è la mancanza del desiderio di relazioni strette con altri esseri umani, e il “distacco” emotivo del soggetto rispetto alle persone e alla realtà circostante.
La sua prevalenza è bassa rispetto ad altri disturbi della personalità ed è stata valutata inferiore all'1% nella popolazione generale.[1] Si manifesta maggiormente nel genere maschile.[2]La personalità schizoide manifesta chiusura in sé stessa o senso di lontananza, elusività o freddezza.[3] La persona tende all'isolamento oppure ha relazioni comunicative formali o superficiali, non appare interessata a un legame profondo con altre persone, evita il coinvolgimento in relazioni intime con altri individui, con l'eccezione eventuale di parenti di primo grado. Il soggetto schizoide, all'esame clinico mostra una tendenza pervasiva a vivere emotivamente in un “mondo proprio” rigidamente separato del mondo esterno delle relazioni sociali, e la sua stessa idea del sé è affetta da incertezze. In alcuni casi manifesta "freddezza" all'esterno con atteggiamenti di rifiuto, disagio, indifferenza o disprezzo (rivolto magari a personalità non affini a sé), o comunque altre modalità di chiusura, elusività, blocco emotivo o distacco. Le situazioni che scatenano la risposta schizoide, cioè la manifestazione dei sintomi, sono in genere quelle di tipo intimo con altre persone, come ad esempio le manifestazioni di affetto o di scontro. La persona schizoide non è in grado di esprimere la sua partecipazione emotiva coerentemente e in un contesto di relazione; in contesti dove è richiesta spontaneità, simpatia o affabilità appare rigida o goffa. Nelle relazioni superficiali e nelle situazioni sociali formali - come quelle lavorative e quelle abituali - il soggetto può apparire normale. Un tratto caratterizzante tipico della personalità schizoide è l'assente o ridotta capacità di provare vero piacere o interesse in una qualsiasi attività (anedonia). Nell'esperienza individuale del paziente schizoide prevale il senso di vuoto o di mancanza di significato, riferito alla sua esistenza esteriore: il soggetto non riesce a trarre piacere dalla realtà esterna, né a percepirsi come pienamente esistente nel mondo. Il soggetto schizoide spesso appare una persona tendenzialmente poco sensibile a manifestazioni di partecipazione emotiva o giudizi di altri - ad esempio incoraggiamenti, elogi o critiche - cioè può apparire una personalità “poco influenzabile”. Anche una scarsa paura in risposta a pericoli fisici, o una sopportazione del dolore più elevata del normale, possono far parte del quadro. Il soggetto introverso/schizoide presenta spesso una immaginazione ricca ed articolata ed un vissuto emozionale intenso, concentrando molte delle sue energie emotive coltivando un mondo interiore "fantastico". Rievocando ricordi di eventi che riguardano la sua vita emotiva in qualche modo appaga alcuni bisogni senza partecipare attivamente al mondo reale. La risposta schizoide sarebbe cioè un meccanismo difensivo profondo rivolto verso la realtà in quanto tale, inconsciamente percepita come fonte di pericolo o di dolore. Il paziente schizoide si distingue nettamente dallo schizofrenico per il fatto che il disturbo schizoide non intacca le capacità logico-cognitive: il soggetto è pienamente consapevole della realtà benché non vi partecipi emotivamente. La psicosi, stato mentale la cui persistenza è un sintomo della schizofrenia, nello schizoide è assente, oppure circoscritta a brevi episodi caratterizzati da forte tensione. Si potrà allora parlare di attacchi psicotici - o disturbo schizofreniforme - come reazioni dello schizoide a stress emotivi. Le persone affette da disturbo schizoide hanno una vita sessuale scarsa o assente, oppure percepita come non appagante in senso affettivo: appagandosi di fantasie puramente ideali, gli schizoidi possono anche indefinitamente posporre la sessualità matura.[4] L'individuo schizoide è poco attratto dal costruire relazioni affettive intense, e può mostrare insofferenza verso intimità inter-personale. Può apparire riluttante a parlare degli aspetti intimi del proprio sé o a conoscere quelli del sé di altri individui. Come segue, la diagnosi può essere posta solo nell'età adulta, poiché l'evoluzione della sintomatologia è compiuta al passaggio dall'adolescenza alla maturità. I caratteri espressi dalla personalità del bambino - come timidezza, aggressività, ecc. - perlopiù non sono indicatori attendibili di un futuro sviluppo del disturbo. Come nel caso della schizofrenia, anche nel disturbo schizoide è spesso difficile convincere l'individuo dell'esistenza del disturbo e della necessità di intervento, in quanto se nello schizofrenico sono intaccati i processi logico matematici, e dunque non è in grado di capire che vi è un problema, nello schizoide invece, pur essendo un soggetto lucido, avendo egli una certa riluttanza all'apertura del suo sé di fronte ad altri, il tentativo di avvicinamento all'argomento può generare una forte chiusura o una reazione anche psicotica. Ciò è aggravato dall'immagine distorta del suo sé che il soggetto può aver costruito negli anni. CHI SI RICONOSCE IN QUESTO DISTURBO? CHE LIMITAZIONI VI HA PORTATO? POTETE RACCONTARE LA VOSTRA ESPERIENZA... Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk |
Re: Disturbo schizoide di personalità
Credo che il mio nonno paterno ce lo avesse.
Stava sempre in silenzio a meno che non si parlasse dei suoi unici interessi (pullman e olio/prosciutto/ tutte cose con cui ha lavorato)...non ha mai avuto amici, e non sembrava ''timido'' o evitante, anzi aveva messo su un impresa sulla sua passione (pullman)...a me sembrava che provasse affetto per noi nipoti, ma lo dimostrava tramite gesti materiali, per il resto era totalmente chiuso in sè stesso. L'unica volta che son riuscita ad averci uno scambio mi sono sforzata a dimostrare interesse per i pullman, a quel punto non stava più zitto. Credo che il suo non fosse un problema nell aver paura di rapportarsi, semplicemente non nè sentiva il bisogno come le altre persone. Ovviamente non posso diagnosticare nulla e comunque sia è morto da anni. E' solo un'ipotesi. Rimpiango di non aver passato più tempo con lui e di non essermi sforzata anche se la sua passione mi annoiava... |
Non ho questo disturbo, di diagnosticato ho solo il disturbo bipolare e l’ossessivo , però alcune delle caratteristiche di questo disturbo sento comunque di averle in piccola parte, in realtà credo che molti disturbi psichici abbiano dei punti in comune
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Re: Disturbo schizoide di personalità
L'ho appena diagnosticato a una persona che conosco.Lo sospettavo già, ma questo dà conferma.
(E ad alcuni forumisti :) ) |
Re: Disturbo schizoide di personalità
Presente, mi ci ritrovo in quasi tutte le caratteristiche, tranne queste due:
Un tratto caratterizzante tipico della personalità schizoide è l'assente o ridotta capacità di provare vero piacere o interesse in una qualsiasi attività (anedonia). Nell'esperienza individuale del paziente schizoide prevale il senso di vuoto o di mancanza di significato, riferito alla sua esistenza esteriore: il soggetto non riesce a trarre piacere dalla realtà esterna, né a percepirsi come pienamente esistente nel mondo. Il soggetto schizoide spesso appare una persona tendenzialmente poco sensibile a manifestazioni di partecipazione emotiva o giudizi di altri - ad esempio incoraggiamenti, elogi o critiche - cioè può apparire una personalità “poco influenzabile”. Anche una scarsa paura in risposta a pericoli fisici, o una sopportazione del dolore più elevata del normale, possono far parte del quadro. |
Re: Disturbo schizoide di personalità
è una delle due malattie che mi hanno diagnosticato ( l'altra è depressione maggiore cronica).
non ho molto da raccontare, se non che quando andavo al CSM ho fatto dei cicli di psicoterapia, due individuali e uno di gruppo...ma con risultati inesistenti come del resto con i farmaci). |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Non mi è stato diagnosticato con precisione il disturbo, ma solo riferito che presento qualche tratto affine, quelli quotati, i cui mi ci riconosco molto anch'io. Soprattutto l'anedonia e il senso di vuoto; la freddezza, il distacco emotivo e la chiusira; l'immaginazione articolata (e aggiungerei a volte strana e perversa nel mio caso). E comunque nella mia terapia sono presenti anche farmaci neurolettici antipsicotici. |
Re: Disturbo schizoide di personalità
Presente.
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Essendo normale coi tuoi, non avendo amici e partner non c'è nessuno ad indirizzarti verso la diagnosi. Io ci sono arrivato su insistenza di mio padre (che non viveva col resto della famiglia) perché ero diventato hikikomori. La cosa assurda è che poi quando è arrivata la diagnosi nessuno dei miei l'ha neanche considerata davvero. Quote:
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Come ho detto sono arrivato alla diagnosi perché mio padre si era stufato di vedermi hikikomori e mi suggerì di farmi vedere da uno psicologo. A distanza di quasi dieci anni dalla diagnosi non sono più hikikomori, lavoro part time, faccio alcune attività di risocializzazione in centro diurno(csm) ma non ho ancora amici (tranne due virtuali) e non ho partner. Mi impegno a mantenere questo lavoro non per la paga che è misera ma perché vorrei un giorno diventare indipendente economicamente e in generale perché fa parte della terapia riabilitativa, mi serve per mantenere una connessione con la società. Non sento la necessità di altri amici e un partner, non so come fare a cambiare questa cosa. Passo ancora tutto il mio tempo al pc e non esco mai(mai di nuovo perché prima del covid uscivo un paio di volte nei weekend con mia madre e mia sorella e avevo cominciato ad andare al supermercato, in gelateria e in pizzeria d'asporto anche da solo). Vivo con mia madre ma non ci parliamo molto, in ufficio non parlo molto, coi miei fratelli parlo ogni tanto (ormai solo online). Le mie due amiche virtuali sono tutto per me sebbene continui a rifiutare l'idea e le proposte di incontrarle per l'ansia invalidante ci tengo moltissimo a loro e se dovessi perdere la frequenza con cui ci parlo si aprirebbe una crisi nera. Mi rendo conto che non dovrei rivestirle di così tanta responsabilità.. non è salutare per tutti ma non so come fare. |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Lo schizoide vive nel suo mondo, nella sua bolla, e tuttosommato ci sta bene al contrario dell'evitante che "vorrebbe, ma non riesce"... perchè quindi cambiare e forzarsi in situazioni verso cui si prova disagio, fastidio o totale disinteresse? ... Magari si rende conto che non è normale, ma è una valutazione freddamente razionale che non lo smuove anche a livello emotivo per decidersi a cambiare qualcosa. |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Hai smesso di prendere farmaci? Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Re: Disturbo schizoide di personalità
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Re: Disturbo schizoide di personalità
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Io ancora devo capire se lo schizoide è sensibile in qualche modo al giudizio, o proprio zero di zero. E se sta bene nel suo ritiro sociale.
Perchè soprattutto sull'ultimo punto, ho sentito pareri discordanti. La questione mi pare più sfumata... |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Nel ritiro sociale sto bene se mantengo quel minimo di relazioni, per minimo intendo una o due persone anche a distanza. Se non ho quel minimo sto molto male. Il dubbio è avere di più come sarebbe? forse estenuante. |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Re: Disturbo schizoide di personalità
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delle due terapie individuali ricordo che una seguiva la scuola cognitivo-comportamentale....è durata circa un anno poi lei ando' via dal csm e non venne rimpiazzata. l' altra era una psicologa piu' tradizionale diciamo. la terapia di gruppo era la classica riunione in cui ognuno parlava dei suoi problemi, si facevano cose insieme etc. ora sono seguito da un privato, ma fondamentalmente mi fa un colloquio blando e poi mi prescrive i farmaci, non potrei permettermi una psicoterapia privata continuativa ( Né onestamente ne avrei voglia di ricominciare da capo, tanto non è servito a nulla). |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Diciamo che il tutto deve contare sopratutto per me perché lo filtro basandomi molto su me stesso. |
Re: Disturbo schizoide di personalità
Io sono cluster A e ne parlo bene nel mio ultimo post
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Re: Disturbo schizoide di personalità
Penso di esserlo.
Mi ritrovo in tantissime cose del post iniziale, tranne forse l'anedonia ( come kitsune, tendo al alessitimia - la mia psic mi parlò per la prima volta di questo termine, dicendo che avevo evidenti problemi a riconoscere e dimostrare le mie emozioni - ). Sulle relazioni son discordante, non sono proprio non interessata, ma il più delle volte mi sembra sufficiente la parte superficiale. Qualche ora a lavoro con qualche scambio mi saziano ed avanzano nel tempo. Il mio mondo mentale mi sembra mille volte più interessante di quello fuori. Leggevo che gli schizoidi hanno anche espressioni spesso poco leggibili. La poker face, ecco, presente anche qui. Anche la tendenza a non avere picchi emotivi nè in negativo nè in positivo. Aggiungerei anche la cosa che noto di più in me, ovvero non avere reazioni emotive o consone. Mi capita di commuovermi sovente per cose che guardo o che ascolto. Di fronte a cose che vivo, rimango spesso impassibili davanti a lutti e cose anche molto gravi. Ma non impassibile all'esterno e basta. Proprio anche nel mio. |
Mi sembra la descrizione di un semplice introverso, non vedo perché ciò debba essere un disturbo mentale...
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Re: Disturbo schizoide di personalità
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Re: Disturbo schizoide di personalità
Mi sembra di leggere l'oroscopo.
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Da quel che so è una forma lieve di depressione....il fatto che diversi si ritrovino in questo profilo secondo me significa che forse avendo un problema più serio una piccola parte di esso rispecchia perfettamente il dsp...due miei amici sono esattamente così...non servono assolutamente psicofarmaci o altro...e non sono mai depressi,senza energie o impanicati...non credo si possa uscire da quel disturbo ... è come pretendere di eliminare le vertigini o la paura degli aghi o la claustrofobia...al limite se può solo migliorare un po'. ..
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Re: Disturbo schizoide di personalità
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Se si è stati trascurati, messi in disparte, lasciati a se stessi, da grandi si tende a sviluppare questa sensazione di non poter fare affidamento e di dover imparare a bastare a se stessi. |
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Re: Disturbo schizoide di personalità
Mi fu diagnosticato nel 2017 dopo un test al quale mi sottoposi presso l'università la sapienza.
Si trattò di un test che durò ore e ore |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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https://www.idrlabs.com/schizoid-per...ctrum/test.php
https://www.idrlabs.com/graphic/schi...,85,65,65&l=EN Your schizoid traits are high (75.63%). |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Moderato: 47,5%
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Re: Disturbo schizoide di personalità
1 allegato(i)
.......... low. 23,12%
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tuoi tratti schizoidi sono elevati (73,13%).
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Re: Disturbo schizoide di personalità
tratti schizoidi al 73, 75%
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Re: Disturbo schizoide di personalità
È il problema che mi hanno diagnosticato in questo forum. Sono elencate moltissime mie caratteristiche però non mi considero anedonico.
Secondo me c'è in generale anche un' epidemia di schizoidia a bassa intensità. |
Re: Disturbo schizoide di personalità
Ho 28%, ma infatti non mi ci rivedo affatto.
Alcuni dei tratti ( es.apparire rigidi in certe situazioni) dipendono da altre cause (FS). Forse il disturbo schizoide è più diffuso della FS :interrogativo: |
Re: Disturbo schizoide di personalità
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Re: Disturbo schizoide di personalità
44,38 moderato
Con in testa isolamento e impassivitá ovviamente |
Re: Disturbo schizoide di personalità
vi invidio perché avete voglia di mettervi lì e rispondere a 40 domande. Ci ho provato ma ho abbandonato alla sesta
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Re: Disturbo schizoide di personalità
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Re: Disturbo schizoide di personalità
Niente di particolare..
Your schizoid traits are moderate (45.63%). https://www.idrlabs.com/graphic/schi...,50,55,40&l=en |
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