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misanthropyh_ 13-10-2020 01:09

Come si ottiene una vita normale?
 
Cioè, (al di là della psicoterapia), 'in concreto' cosa si dovrebbe fare per essere 'felici' - o se non altro per avere una vita normale?

Schematizzare il proprio tempo può aiutare?

eely 13-10-2020 01:19

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Quote:

Originariamente inviata da misanthropyh_ (Messaggio 2522619)
Cioè, (al di là della psicoterapia), 'in concreto' cosa si dovrebbe fare per essere 'felici' - o se non altro per avere una vita normale?

Schematizzare il proprio tempo può aiutare?

Prima di tutto devi definire cio' che per te e' una vita normale. Poi vai in quella direzione, una volta stabilito il concetto. Pero' se "il tuo essere normale" e' in contrasto con il tuo carattere (per es. te sei introverso e vuoi 1000 amici e vuoi andare a 1000 feste),piano piano ti annulli nella ricerca di uno stile di vita non tuo, che non ti porta felicita'. E' fondamentale costruire la tua strada in base a cio' che sei te e se sei un introverso che ha voglia di essere felice bisogna accettare questo modo solitario di vivere la vita, altrimenti si cade nella depressione. Piu' stai bene con te stesso piu' le persone si avvicinano a te.
Schematicamente, come dici te e' cosi: 1) faccio cose piacevoli che mi fanno stare bene
2)imparo a conoscere me stesso e rispetto me stesso
3)mi pongo dei chiari e raggiungibili obiettivi che uniscono il rispetto di me stesso e del mio carattere con cio' che desidero nella vita
3) raggiungo gli obiettivi stabiliti
4)mi stacco dalle pressioni sociali e mando a fanculo chi vuole a tutti i costi impormi uno stile di vita non mio
5)cerco sempre il contatto con me stesso, con le mie emozioni e cerco sempre la gioia dentro di me, la forza, la bellezza
6)amo me stesso e gli altri

Delta80 13-10-2020 06:18

Per me una vita normale sarebbe non avere problemi d’ansia e fobia , riuscire a fare le cose senza esserne spaventato , mi basterebbe questo

Black_Hole_Sun 13-10-2020 06:59

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Anzitutto bisogna "funzionare" in maniera normale, se esiste il concetto di normale o meno è relativo.

Saper socializzare, avere scopi e obiettivi, non avere disturbi mentali o malanni fisici e che impediscono queste cose condannandoti ad un vita d'inferno.

Esiste una selezione naturale per cui tot persone devono essere tagliate fuori dalla normalità, non c'è posto per tutti a questo mondo. Alcuni soggetti nascono con tutte le funzioni al loro posto, altri sono geneticamente deficitari e restano fuori.

Per cui la mia risposta è che una vita normale non si ottiene, o ce l'hai o passi la vita tra farmaci e psichiatri.

Kitsune 13-10-2020 07:32

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Siamo infelici perché le cose non vanno come vorremmo.
Le cose che vogliamo sostanzialmente le prendiamo confrontando la nostra vita con quella degli altri e vediamo che hanno più cose di noi.
Per essere felici bisogna ottenere queste cose ma non solo non è facile a volte è impossibile.
Oltre a dei nostri limiti potrebbero esserci metodi sbagliati, quello è qualcosa su cui si potrebbe lavorare. In questo caso è difficile dare consigli concreti perché ogni caso è a sé.
In generale sarebbe meglio non focalizzarsi troppo sulle vite degli altri, sopratutto di chi sta molto meglio di noi perché è quello che tediamo a vedere soltanto, noi vogliamo sempre migliorare e la cosa è da perseguire perché ha un suo senso.
Magari aiuterebbe abbassare l'asticella, cercare di raggiungere i traguardi di chi sta meglio di noi ma non tanto meglio di noi e continuare così poco alla volta godendo dei piccoli successi perché se non han significato per noi è tutto inutile.

Sil25 13-10-2020 08:39

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Per me una vita "normale" sarebbe quella dove si ha la propria stabilità interiore. Stare bene con se stessi è tutto. Poi ovviamente, c'è anche quella economica, almeno per chi come me lavora e vive ancora a casa con i suoi.
In questo periodo tra Covid e cassa integrazione, mi sento molto nervosa e insoddisfatta, perché mi tocca lavorare lo stesso e purtroppo, devo limitare o scegliere le cose che vorrei fare. E non sono il tipo che chiede qualcosa in più, nonostante i miei genitori lo fanno lo stesso.

Servo di Yahweh 13-10-2020 09:03

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Io penso che uno appena si realizza lavorativamente, inizia a tracciare il suo percorso di felicità, poi ovviamente con il lavoro ti si apre un mondo, puoi iniziare ad uscire di più ed essere indipendente.

varykino 13-10-2020 09:16

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
già farsi sta domanda o cmq arrivare a formularla , allontana parecchio dal risultato finale

Ezp97 13-10-2020 09:24

Quote:

Originariamente inviata da misanthropyh_ (Messaggio 2522619)
Cioè, (al di là della psicoterapia), 'in concreto' cosa si dovrebbe fare per essere 'felici' - o se non altro per avere una vita normale?

Schematizzare il proprio tempo può aiutare?

Avere delle relazioni, un lavoro dignitoso, una ragazza magari, una casa.

Hor 13-10-2020 10:22

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Personalmente mi interessa poco una vita "normale", intesa come l'adesione a ciò che fa normalmente la media delle persone (ad es. uscire per locali, viaggiare, cercare determinate persone, ecc.).
Mi interesserebbe molto invece vivere tutte le mie particolarità, ciò che sono (che è molto lontano dalla norma) e così via in modo sereno, ed è questo il problema, visto che attualmente ciò che sono cozza contro il senso comune ed è questo che mi condanna all'alienazione e alla solitudine.
Dovrebbero cambiare diverse cose del Mondo perché io possa vivere quanto meno serenamente, ma so che ciò è impossibile o quantomeno molto improbabile, e lo è altrettanto che io possa cambiare cose di me che sono profondamente radicate (ma nemmeno lo voglio, che cambino).
Il risultato è molto sconfortante ma non ci posso far molto, e cerco di portare avanti nonostante tutto una specie di vita. Il fatto di avere un lavoro quantomeno decente è già qualcosa.

IO&EVELYN 13-10-2020 10:56

Non si ottiene, ci si nasce semplicemente.

Io farmaci e psichiatri gli ho mandati affanculo, non ho mai ottenuto niente.

A me dovevano buttarmi nella spazzatura appena nato.

tsubaki 13-10-2020 11:06

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
solo noi stessi possiamo portarci ad avere la vita che possiamo considerare soddisfacente e quindi normale (anche se trovo soggettivo il concetto di normalità).
quindi come raggiungerlo? prendendo come modello me stessa, credo che l'unica cosa da fare sia rimboccarsi le maniche e darsi una svegliata.
purtroppo nulla cade dal cielo, il tempo passa e solo noi possiamo esser capaci di costruire qualcosa.
nessun altro lo farà per noi.
magari saranno necessari piccolissimi passi e molto più tempo rispetto agli altri.
però ecco, non so cosa intendi con schematizzare il tempo, ma penso che darsi dei piccoli obbiettivi e raggiungerli sia una buona idea.
mi fisso un obbiettivo, devo mettermi al lavoro per arrivare alla meta e se ci arrivo mi sentirò soddisfatta e carica, se non ci arrivo proverò un senso di delusione.
voglio stare male? no, quindi devo impegnarmi.

Black_Hole_Sun 13-10-2020 11:13

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Quote:

Originariamente inviata da tsubaki (Messaggio 2522697)
solo noi stessi possiamo portarci ad avere la vita che possiamo considerare soddisfacente e quindi normale (anche se trovo soggettivo il concetto di normalità).
quindi come raggiungerlo? prendendo come modello me stessa, credo che l'unica cosa da fare sia rimboccarsi le maniche e darsi una svegliata.
purtroppo nulla cade dal cielo, il tempo passa e solo noi possiamo esser capaci di costruire qualcosa.
nessun altro lo farà per noi.
magari saranno necessari piccolissimi passi e molto più tempo rispetto agli altri.
però ecco, non so cosa intendi con schematizzare il tempo, ma penso che darsi dei piccoli obbiettivi e raggiungerli sia una buona idea.
mi fisso un obbiettivo, devo mettermi al lavoro per arrivare alla meta e se ci arrivo mi sentirò soddisfatta e carica, se non ci arrivo proverò un senso di delusione.
voglio stare male? no, quindi devo impegnarmi.

Se devi impegnarti il primo punto è stabilire in COSA.

Impegnarsi a fare cose che costano fatica fine a se stessa senza garanzie di risultati peggiora solo le cose.

Aggiungi affanno e frustrazione in una vita già fatta di affanno e frustrazione. Mi rimbocco le maniche ma sono sempre al punto di partenza. Serve uno scopo, se non ce l'hai meglio lasciar perdere e campare alla giornata.

tsubaki 13-10-2020 11:22

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Quote:

Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2522699)
Se devi impegnarti il primo punto è stabilire in COSA.

Impegnarsi a fare cose che costano fatica fine a se stessa senza garanzie di risultati peggiora solo le cose.

Aggiungi affanno e frustrazione in una vita già fatta di affanno e frustrazione. Mi rimbocco le maniche ma sono sempre al punto di partenza. Serve uno scopo, se non ce l'hai meglio lasciar perdere e campare alla giornata.

io penso che nessuna esperienza sia fine a se stessa, se la pensiamo così allora finiamo per non fare più niente.
lo scopo ce l'hai: avere una vita normale.
siccome ognuno di noi parte da livelli diversi l'obbiettivo potrebbe anche solo essere uscire di casa da solo a fare una passeggiata nella strada di fronte.
non mi riferisco a chissà quali ambizioni, non possiamo averle se non riusciamo a fronteggiare situazioni di base.
poi, la fatica è la base della vita e se non sei disposto ad affrontarla e magari anche a prenderti delle grandi delusioni rimarrai per sempre fermo in un punto.
ma io stessa sono così, sono ferma immobile nello stesso punto che ormai è diventato confortevole.
ma se voglio cambiare, non posso stare qui e tanto meno vivere alla giornata.

XL 13-10-2020 11:23

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Io direi che è una vita soddisfacente per sé quella che si cerca e non una vita normale.
Il problema di fondo è che spesso, in base a quel che si è e al mondo com è fatto si riesce a condurre una vita molto lontana da questo modello, mancano persone, cose da fare e oggetti che si desiderano davvero e per questo si vive male.
Io soluzioni per questo conflitto di fondo non ne possiedo, o si adattano le aspettative all esistenza concreta che si può condurre (ma non è una scelta è una cosa che dovrebbe avvenire non si sa come) o il conflitto resta piú o meno aperto a seconda dei casi... E si vive male.

Black_Hole_Sun 13-10-2020 11:35

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
La vita non dovrebbe essere fatica, è quello che ci vogliono far credere ma è una stronzata.

Se fai fatica a fare le cose stai facendo le cose sbagliate e imbocchi solo strade senza uscita. Sei come un cieco che si muove a destra e sinistra in una stanza chiusa e invece di trovare l'uscita sbatte sempre contro i muri e alla fine si sfracella la testa.

Servo di Yahweh 13-10-2020 12:35

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Chi ha iniziato ad avere delle basi per il futuro verso i 21-22 anni sicuramente parte avvantaggiato. Quando superi i 30 le porte iniziano a chiudersi, a meno che non hai fatto molta esperienza lavorativa. I grandi supermercati stanno assumendo solo giovani dai 16 ai 29 anni, per sfruttarli e pagandoli una miseria.

Clover 13-10-2020 14:32

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Devi fare quello che porta te alla felicità, la normalità è spesso un concetto imposto dalla società. Occuparti delle tue passioni ,esprimere te stessa darti tempo di capire cosa desideri ed esplorare la tua dimensione interiore ,poi quando sai cosa ti piacerebbe realizzare, piano piano inizi a porti obbiettivi piccoli e costanti e premiati quando qualcosa va bene. Non importa che sia un risultato ottimale ma anche solo un progresso. Impegnati con costanza e vedrai che col tempo qualcosa di bello uscirà e tu starai meglio . Pensa a te stessa e concentrati senza giudicarti.

Inner_Beauty89 13-10-2020 14:51

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Normalità e Felicità, sono due concetti che difficilmente possono essere sviscerati senza ricadere nella soggettività.
La vera domanda da porsi non è quella del significato delle due parole, ma di cosa rappresentano per noi, in base alla nostra esperienza di vita, la personalità, le aspirazioni che in segreto coltiviamo, e la realtà sociale che ci circonda.
Il tutto senza tener conto dell'imprevedibilità della vita, in contesti in cui, nonostante l'apertura e gli sforzi che un individuo può fare per accogliere gli altri nel presente quotidiano, l'acquisizione di una nuova, ipotetica normalità potrebbe rivelarsi non soddisfacente.
A me è capitato, in piena adolescenza, di desiderare di avere accanto un gruppo folto di persone con cui condividere le uscite pomeridiane e serali, con cui dialogare e sentirsi parte di un qualcosa; questo, in un periodo di forte solitudine percepita.
Volevo semplicemente essere come gli altri :testata:
Paradossalmente, sul finire del Liceo, riuscii incredibilmente grazie anche ad altri due amici a formare un gruppo, salvo poi accorgermi che forse avevo, in passato, idealizzato troppo la cosa, non tenendo in considerazione pregi e difetti della questione. :mannaggia:
In sostanza, quello che mi sento di dire, è che ognuno di noi non dovrebbe proiettare sugli altri la propria felicità, ma cercare nel profondo di sé un modo per indirizzare la propria vita e possibilmente farsi apprezzare per ciò che si è e non per quello che tanti altri vogliono.
E mi rendo conto che è un affare complicatissimo, e che probabilmente la soluzione sta nel mezzo.

Kel 13-10-2020 14:56

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
L'unica cosa che mi sta rendendo felice in questo periodo è fare shopping online, è diventato il mio psicofarmaco. Mi rilassa.

untipostrano 13-10-2020 18:59

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Credo sia abbastanza paradossale porre una simile domanda in un forum dove quasi tutti una vita normale ritengono di non riuscire ad averla.

Ezp97 13-10-2020 20:32

Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2522713)
Per ottenere una vita normale è fondamentale non perdere tempo, e chi ha problematiche varie lo perde quasi sempre, tutte le persone di successo hanno posto le fondamenta del proprio futuro da giovani.

Ritrovarsi a 30+ anni a porsi queste domande è un pessimo segnale, e vale anche per me.
La cosa paradossale è che si vive a lungo, ma il tempo per costruire la felicità è limitato, tutto il resto scorre per inerzia.

Si ma quelle persone molto spesso avevano doti fuori dal normale, mica tutti i meccanici sono Edd china, di quelli ne nasce uno ogni 50 anni.
La gente di successo si è data da fare sin da giovane è vero, ma sono nati con delle doti, predisposti a fare quelle cose.

Cancelletto 13-10-2020 20:37

Secondo me la felicità è un concetto, un senso di soddisfazione e appagamento generale. Sono arrivata alla conclusione (?) che questo appagamento sia frutto del saper vivere ed essere,, ovvero:
Vivere con lo Scopo di {1}fare esperienze (positive E negative), e con lo scopo di {2}essere te stesso il più possibile, quindi di allontanarti dai pensieri e atteggiamenti che limitano lo sviluppo e la tranquillità della tua persona, cioè che si riferiscono alla concezione di te degli altri, a varie situazioni immaginarie, a momenti futuri o passati. Semplicemente libero di essere, capace di maneggiare te stesso (emozioni, abitudini, ecc) e capace di reagire nel miglior modo possibile a quello che succede all'esterno (capire che senza il tuo consenso niente ha il potere di sconvolgere la tua interiorità, le emozioni possono cambiare, ma tu non sei le tue emozioni)
Inoltre aiuta abbandonare l'idea di essere una persona BUONA che fa cose buone, che si comporta bene ecc ecc. Questo perché, sempre secondo me, è un'altra limitazione per l'espressione individuale oltre ad essere una qualità che ha bisogno dell'approvazione altrui per essere valida, e tu non hai bisogno di alcuna approvazione per avere un forte senso di identità

XL 13-10-2020 21:52

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2522712)
Io ad esempio sono una persona "serotoninergica" non ho bisogno di comprarmi una macchina costosa per provare "l'ebbrezza" della felicità e della soddisfazione, mi bastano piccole cose, come ad esempio ascoltare una canzone che mi piace o guardare sorgere l'alba.

Io devo arrivare almeno a masturbarmi per provare una certa quota di piacere, queste cose, ascoltare musica e così via le faccio, ma il piacere è comunque abbastanza contenuto per me.
In ogni caso non provo piacere nel superare me stesso, perciò non so in che categoria dovrei finire in base alla tua classificazione.
Non provo molto piacere nel fare piccole cose ma nel contatto umano, erotico e fisico con persone dell'altro sesso che a me piacciono sì.
Non sono cose che hanno a che fare col raggiungimento di chissà quali obiettivi o il superamento di me stesso, se non indirettamente per motivi contingenti.
Il problema è che il mondo sociale per com'è fatto collega queste cose ad altre che in genere sono complicate da raggiungere, ovviamente quando non puoi pagarle in natura.
A me non frega nulla di avere una lamborghini e nemmeno un'auto, ma se socialmente per ottenere altre cose che a me piacciono queste cose devo averle dovrò poi per forza fare questa scalata del cavolo per ottenerle, ma non provo alcun piacere nel fare la scalata, la scalata è un mezzo. L'auto sportiva magari funziona come il profumo di un alimento che sente un animale e inizia ad avere l'acquolina in bocca, è una cosa che è collegata mentalmente ad altro, il cervello osserva un'auto e l'associa al sesso (che praticamente sempre associano questa cosa qua quando le pubblicizzano), ma non è all'auto che si è direttamente interessati così come l'animale non è interessato direttamente al profumo dell'alimento ma all'alimento che si suppone a questo punto quasi a portata di mano. Insomma bisogna tener presente anche che tutto lo sbattimento che occorre per procurarsela un'auto del genere, far debiti e così via potrebbe non far bene.
Ad esempio vedi un tizio che si sta preparando da cucinare ma magari mentre lo fa bestemmia perché ne farebbe volentieri a meno. Il problema è che se non cucina lui il pranzo non glielo prepara nessuno, ma è al pranzo e a mangiare che è interessato, non a cucinare, potrebbe detestare questa cosa.
Questi conflitti non riesco a collegarli direttamente a singole sostanze chimiche, infatti mi sa che gli psichiatri non hanno capito un tubo.
Magari nel fare certe cose vengono prodotte certe sostanze che danno piacere, ma quando se ne fanno altre che servono al raggiungimento proprio di queste cose (a causa di vincoli reali a cui è sottoposto un certo organismo in un ambiente) vengono prodotte sostanze antagoniste che fanno star male.
Così un certo organismo si trova costretto a sopportare certe quote di dispiacere in cambio di un piacere incerto alla fine.
Per me può esserci un problema di economia globale che magari non si risolve. Questo tipo di depressione a me sembra diverso da quella che descrivono, non è che non si desidera più nulla, il problema è un altro.
Una cosa è non desiderare in sé un rapporto sessuale o un certo tipo di contatto fisico, altra non voler raggiungere cose del genere perché la fatica che serve per raggiungere cose del genere (nel contesto sociale e con le risorse di cui si dispone) produce uno stress tale che l'organismo rimane stremato.

Inner_Beauty89 13-10-2020 22:40

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2522712)
In questo mio post non parlerò di concetti "filosofici" e spirituali,benchè sia consapevole che la felicità non sia solo una questione materiale, in questo post parlerò più che altro di concetti "pratici" e concreti, poichè se mi inoltrassi nell'ambito filosofico verrebbe un post troppo lungo.

Essendo esseri che vivono in un corpo fisico la nostra felicità e il nostro appagamento derivano anche dalla produzione di delle sostanze chimiche all'interno del nostro organismo. Il punto è che non tutti siamo fatti allo stesso modo, ognuno di noi ha una genetica differente, un vissuto differente, e dunque anche un modo differente di reagire a di queste sostanze. C'è chi è più sensibile alla dopamina ad esempio, chi più alla serotonina. Una persona più sensibile alla dopamina non sarà mai felice a fare una vita troppo tranquilla, ma dovrà costantemente sfidare se stesso, ottenere sempre di più e velocemente, chi è più sensibile a questa sostanza è felice solo quando si sente gratificato dopo uno sforzo importante (ad esempio l'attività fisica), ottenendo sempre di più da se stesso e dagli altri.

Chi invece è più sensibile alla serotonina riesce a trarre piacere anche dalle piccole cose quotidiane, come mangiare un cioccolatino ad esempio, o ridere insieme ad un amico. Il modo in cui possiamo essere felici dunque dipende da noi, dalla nostra fisiologia, dobbiamo arrampicarci su una montagna, comprare macchine costose, conseguire master su master per essere felici o possiamo esserlo anche conducendo una vita "normale", conseguendo piccoli traguardi per noi significativi?

Il problema principale è che questa nostra società è una società "dopaminergica", ci arriva da ogni parte l'informazione errata che la felicità è per tutti solo giungere "ad alte vette", avere sempre di più e subito, ma non è per tutti così. Io ad esempio sono una persona "serotoninergica" non ho bisogno di comprarmi una macchina costosa per provare "l'ebbrezza" della felicità e della soddisfazione, mi bastano piccole cose, come ad esempio ascoltare una canzone che mi piace o guardare sorgere l'alba, consapevole di questo ormai non guardo più quello che fanno gli altri, conduco la mia vita come sento di doverla condurre, traendo soddisfazione e appagamento dalle piccole cose che sono piacevoli per me. Allo stesso modo però non condanno ne giudico più chi invece deve vivere sempre "spingendosi" oltre i propri limiti per essere felice, perchè so che è il suo modo di essere e non condannando e non giudicando più nessuno sono anche più serena con me stessa e con gli altri.

Discorso interessante e molto particolare, che prova a toccare alcuni temi legati alla neurobiologia come una delle cause della nostre pulsioni, discostandosi da opzioni materiali.
Anch'esse validissime e meritevoli, per carità.:applauso:

angel1975 14-10-2020 01:48

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
io avevo una vita normale,prima che una malattia rara me la cambiasse per sempre.prima di tutto bisogna avere la salute,senza di quella e dura avere una vita normale.:mannaggia:

Maximilian74 14-10-2020 06:50

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Vorrei dire una cosa riguardo al lavoro.
Ho letto che qualcuno ha scritto che avendo il lavoro, ti si aprono tante porte nella vita che sono poi il viatico per essere felici.
Io lavoro, ho un lavoro fisso, ma sono spesso sul forum di fobia sociale, sono tagliato fuori da tutto e da tutti. Non ho giri di amici, non ho giri di donne, non ho niente di niente, eppure lavoro e ho la macchina...
Nella stessa mia azienda, quindi gente che fa il mio stesso lavoro e ha la macchina esattamente come me, hanno una vita felice, appagante dal punto di vista di amicizie e relazioni sociali e sentimentali e sessuali...
E quindi...?
Quindi, come ha detto qualcuno, per essere felici, non devi avere determinati problemi psicologici e di salute, devi riuscirti tutto in modo naturale e automatico.
Già il fatto di andare da psichiatri e prendere farmaci per provare a vedere se per caso si riesce a non balbettare e stare male dall'ansia quando si è in mezzo agli altri, è indice che qualcosa non va.
L'essere sempre su forum come questo, è anche qui indice che qualcosa non va.
Una persona normale, con una vita felice e appagante, neanche sa che esistono forum come questo.
Ovviamente sottolineo il valore di questo forum, ci mancherebbe, e credo che tutti capiscono cosa intendo dire.

XL 14-10-2020 08:28

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Il lavoro socialmente serve spesso come condizione sine qua non per avere certi tipi di relazioni. D'altra parte è una cosa che mangia e risucchia energie a certi tipi di persone, e una volta che queste energie non le hai non riesci a condurre quelle attività che servono per relazionarsi. Per me questi tipi di economia per certe persone non sono sostenibili.
Ci si trova schiacciati in una situazione in cui se non lavori "sei un difetto sociale" e per l'altro sesso diventi quasi invisibile, a meno che non disponi di una fisicità abbastanza attrattiva, mentre se lavori non riesci a relazionarti perché ti servirebbero molte piú energie per farlo, ma non le hai perché in buona misura le hai consumate per gestire tutto.
Delle persone hanno bisogno di piú energie per relazionarsi forse a causa di un certo temperamento, da qualcosa a monte.
Il periodo di totale isolamento sociale piú grave di tutti c è stato nella mia vita quando lavoravo. Non avevo piú le energie nemmeno per curarmi minimamente dell igiene personale e se puzzi è difficile avvicinare qualcuno.
Adesso qualche amico ce l'ho, ma le relazioni con l'altro sesso sono quasi precluse.
Se parli di cose del genere a certe persone ti guardano come un alieno.
Mi riallaccio anche qua al discorso di prima, diventa piú chiaro in questo senso che non basterà lavorare se globalmente questa cosa poi rappresenta comunque un impedimento in altri sensi per coltivare relazioni sociali appaganti e sane.
Cosí facendo si sposta solo l ostacolo tra noi e la meta lungo il percorso di marcia ma sempre davanti a noi sta impedendoci di raggiungerla.

Ezp97 14-10-2020 17:30

Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2523005)
Vorrei dire una cosa riguardo al lavoro.
Ho letto che qualcuno ha scritto che avendo il lavoro, ti si aprono tante porte nella vita che sono poi il viatico per essere felici.
Io lavoro, ho un lavoro fisso, ma sono spesso sul forum di fobia sociale, sono tagliato fuori da tutto e da tutti. Non ho giri di amici, non ho giri di donne, non ho niente di niente, eppure lavoro e ho la macchina...
Nella stessa mia azienda, quindi gente che fa il mio stesso lavoro e ha la macchina esattamente come me, hanno una vita felice, appagante dal punto di vista di amicizie e relazioni sociali e sentimentali e sessuali...
E quindi...?
Quindi, come ha detto qualcuno, per essere felici, non devi avere determinati problemi psicologici e di salute, devi riuscirti tutto in modo naturale e automatico.
Già il fatto di andare da psichiatri e prendere farmaci per provare a vedere se per caso si riesce a non balbettare e stare male dall'ansia quando si è in mezzo agli altri, è indice che qualcosa non va.
L'essere sempre su forum come questo, è anche qui indice che qualcosa non va.
Una persona normale, con una vita felice e appagante, neanche sa che esistono forum come questo.
Ovviamente sottolineo il valore di questo forum, ci mancherebbe, e credo che tutti capiscono cosa intendo dire.

Verissimo. Il lavoro con la vita sociale non c’entra un ca... puoi lavorare come un dannato 12 ore al giorno e poi la sera stai a casa a vedere la tv.

Delta80 14-10-2020 17:42

Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2523005)
Vorrei dire una cosa riguardo al lavoro.
Ho letto che qualcuno ha scritto che avendo il lavoro, ti si aprono tante porte nella vita che sono poi il viatico per essere felici.
Io lavoro, ho un lavoro fisso, ma sono spesso sul forum di fobia sociale, sono tagliato fuori da tutto e da tutti. Non ho giri di amici, non ho giri di donne, non ho niente di niente, eppure lavoro e ho la macchina...
Nella stessa mia azienda, quindi gente che fa il mio stesso lavoro e ha la macchina esattamente come me, hanno una vita felice, appagante dal punto di vista di amicizie e relazioni sociali e sentimentali e sessuali...
E quindi...?
Quindi, come ha detto qualcuno, per essere felici, non devi avere determinati problemi psicologici e di salute, devi riuscirti tutto in modo naturale e automatico.
Già il fatto di andare da psichiatri e prendere farmaci per provare a vedere se per caso si riesce a non balbettare e stare male dall'ansia quando si è in mezzo agli altri, è indice che qualcosa non va.
L'essere sempre su forum come questo, è anche qui indice che qualcosa non va.
Una persona normale, con una vita felice e appagante, neanche sa che esistono forum come questo.
Ovviamente sottolineo il valore di questo forum, ci mancherebbe, e credo che tutti capiscono cosa intendo dire.

Anch’io ho quasi sempre lavorato , ma socialmente ho grandissima difficoltà, ho proprio problemi a superare anche le cose minime della socialità, praticamente da anni parlo solo un po’ a lavoro ( il necessario) durante lo svolgimento di commissioni come spese ecc ( sempre il necessario) e con i miei famigliari, chiaramente ho troppa difficoltà per via di problemi psicologici, di ansie e fobie e nel mio caso anche di aspetto fisico

Masterplan92 14-10-2020 18:52

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Essendo normali

Masterplan92 14-10-2020 18:54

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Quote:

Originariamente inviata da IO&EVELYN (Messaggio 2522694)
Non si ottiene, ci si nasce semplicemente.

Io farmaci e psichiatri gli ho mandati affanculo, non ho mai ottenuto niente.

A me dovevano buttarmi nella spazzatura appena nato.

Crudo..ma efficace

Astrid 14-10-2020 20:18

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Per avere una vita normale bisogna essere dotati di un cervello normale ,io una vita normale non ce l avrò mai perchè non ho capacità psico fisiche adatte per stare in questo mondo .

Ezp97 14-10-2020 22:19

Quote:

Originariamente inviata da Astrid (Messaggio 2523205)
Per avere una vita normale bisogna essere dotati di un cervello normale ,io una vita normale non ce l avrò mai perchè non ho capacità psico fisiche adatte per stare in questo mondo .

Come si fa a stare in una societa’ così che vuole scemi?!

hermit94 14-10-2020 22:20

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Essendo normali, se non lo sei non la ottieni

Servo di Yahweh 14-10-2020 23:05

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Perchè tutte le persone che vedo in giro sono sistemate lavorativamente e hanno già famiglia, mentre io ho solo problemi sia di lavoro che per interazioni sociali.

Black_Hole_Sun 15-10-2020 06:32

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
Sulla questione lavoro stoppo subito chi sostiene che ti permette di vivere meglio a livello sociale.

Ho sempre lavorato, a contatto con il pubblico tra l'altro. Mi ha aiutato solo ad avere indipendenza economica, umanamente mi ha solo danneggiato. Nei primi anni sono stato sistematicamente bullizzato da un collega violento e arrogante con insulti e minacce anche fisiche, stessa cosa da alcuni "clienti" rom e tossicodipendti che hanno anche cercato di estorcermi denaro con minacce a me e alla mia famiglia. Dopo nemmeno un anno di lavoro ho avuto il primo crollo nervoso a soli 21 anni con ricovero psichiatrico a causa delle fobie ossessive causate dal lavoro. Potevo denunciare queste persone ma non lo facevo perché avevo paura di vendette, quindi tacevo e incassavo.

Bello il lavoro si, almeno ora queste situazioni non ci sono più da anni ma la ferita non si è mai rimarginata, se sono così e scrivo su questo forum è anche "grazie" al lavoro.

Maximilian74 15-10-2020 07:25

Re: Come si ottiene una vita normale?
 
A proposito di lavoro. Ieri sentivo uno che ha la metà dei miei anni, cioè lui ne ha 23,che diceva che stamattina deve andare a fare il rogito per la casa, convive con la sua ragazza...
Io ho il doppio dei suoi anni e non so niente di ste cose, non saprei neanche come muovermi, non capisco niente di tutte quelle cose, e se mai dovessi andare a vivere da solo, sicuramente non sarei in grado di valutare elementi negativi in una casa, non sarei sgamato in tutte quelle situazioni dove si deve scegliere, probabilmente mi fregherebbero..
Questi invece parlano a 23 anni di rogiti, compromessi eccetera con una facilità uguale a quella di parlare di un sacchetto di patatine...
Questo ha 23 anni e ha detto che è fidanzato da 7 anni, vuol dire che è fidanzato da quando aveva 16 anni...
Anche da queste cose mi sento lontano, inferiore agli altri, loro sono sicuri, spavaldi, sanno come muoversi in ogni situazione senza paura...
E poi anche se decidessi di andare a vivere da solo, ornai a 46 anni potrei andare solo in affitto, impossibile aprire un mutuo adesso... forse neanche finirei di pagarlo, oppure sarei lì a 75/80 anni con alzaihmer. Anche perché non avrei grosse somme di anticipo da dare per fare meno anni di mutuo...
Boh, é avvilente sentire gli altri che sanno districarsi anche in queste cose e io invece neanche saprei come muovermi..
Poi loro, sento parlare che se devono fare un trasloco, conoscono sempre tutti, hanno l'amico dell'amico che viene col furgone e li aiuta, io non conosco nessuno, nessuno mi caga...

Delta80 15-10-2020 07:28

Io sono in affitto da anni però per le cose pratiche mi aiutano i miei famigliari, altrimenti sono negato in tutto anch’io , certo non so ora con questa crisi come riuscirò a mantenere quel minimo di ciò che ho adesso , visto non ho forza perché sono molto debole caratterialmente

Ezp97 15-10-2020 09:13

Quote:

Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2523363)
Sulla questione lavoro stoppo subito chi sostiene che ti permette di vivere meglio a livello sociale.

Ho sempre lavorato, a contatto con il pubblico tra l'altro. Mi ha aiutato solo ad avere indipendenza economica, umanamente mi ha solo danneggiato. Nei primi anni sono stato sistematicamente bullizzato da un collega violento e arrogante con insulti e minacce anche fisiche, stessa cosa da alcuni "clienti" rom e tossicodipendti che hanno anche cercato di estorcermi denaro con minacce a me e alla mia famiglia. Dopo nemmeno un anno di lavoro ho avuto il primo crollo nervoso a soli 21 anni con ricovero psichiatrico a causa delle fobie ossessive causate dal lavoro. Potevo denunciare queste persone ma non lo facevo perché avevo paura di vendette, quindi tacevo e incassavo.

Bello il lavoro si, almeno ora queste situazioni non ci sono più da anni ma la ferita non si è mai rimarginata, se sono così e scrivo su questo forum è anche "grazie" al lavoro.

Un ex amico mi disse che la vita sarebbe cambiata per lui con il lavoro e la macchina, adesso anche lui non ha ancora vita sociale nonostante ha avuto quelle cose. Il lavoro con le relazioni non c’entra un cavolo, anzi, spesso come dici tu si viene bullizzati e derisi, come quando io facevo il cameriere e 1/2 colleghi di lavoor mi prendevano in giro.


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