![]() |
Stare con i propri "Simili"
La mia teoria è la seguente
-Per quanto gli altri possano essere "aperti" mentalmente e benevoli, le "vere " relazioni, "alla pari", amicizia e amore si possono ottenere solo tra i propri simili, perché il diverso per quanto gli si voglia poter bene, non lo si vedrà mai al proprio pari, lo si guarderà sempre dall'alto al basso- (faccio un esempio sui down, ma il significato non cambia sostituendo questi ad altre minoranza "discriminate", tipo i molisani:D ) La maggior parte dei ragazzi e ragazze down se sono fortunati/e si "possono" solo sposare con altri down, infatti è quasi impossibile che un'altra persona empatizzi con loro fino a poter diventare partner(a volte succede), sia per questioni intellettuali, sia per questioni estetiche, sia quello che sia non si può infamare una persona "normale" per non essere attratta da un "down". Una cosa è rispettare e volere bene, un'altra cosa è l'amore e l'amicizia, queste persone riceveranno amore, ma sempre da persone che le guardano dall'alto, assistenti sociali, genitori, animatori ecc. Per poter trovare ciò che davvero da valore alla vita, persone alla pari, che ti stimano, che stanno con te per quello che sei, devi per forza stare con i tuoi "simili", perché gli altri anche trattandoti bene, non ti tratteranno mai in modo normale. Per poter empatizzare con gli altri realisticamente parlando in generale ci deve essere una minima somiglianza di vissuto, altrimenti ti sembra che quella persona sia un alieno, per quanto tu possa essere aperto agli altri. Detto questo alcuni di noi sociofobici, magari anche con AVPD(disturbo evitante), a pensarci bene, tra virgolette sono messi peggio, perché oltre a non essere accettati dagli altri, non accettano loro stessi e gli altri. Siamo i nazifascisti della società, almeno Hitler accettava se stesso e le persone ariane, noi nessuno, ma proprio nessuno, ci fanno schifo tutti. E quindi la triste realtà di un sociofobico è che neanche con un altro sociofobico riuscirà a stringere amicizia. Detto questo quello che volevo dire è che meno male esistono forum come questo, almeno si può avere una vita sociale virtuale, non conta l'estetica, ne necessariamente il sapersi comportare a modino. Si può essere pazzi ma nessuno ti impedirà mai di dire la tua, mentre in un gruppo di persone IRL ti manderebbero a cagare. Qui si può avere in parte ciò che i normie hanno senza sforzi, un confronto con gli altri |
Re: Stare con i propri "Simili"
Il mondo in pratica è diviso in classi, in categorie a compartimenti stagni, io sono d'accordo con te e dico che è vero, ma contemporaneamente risulta vero per me che la cosa mi fa abbastanza schifo.
Una cosa è avere la libertà di poter scegliere con chi stare altra il dover stare solo con persone simili perché il mondo è diviso così e basta. Questa cosa rappresenta una limitazione della libertà di moltissimi individui enorme, e per questo mi fa schifo. Perché odio la natura? Ho i miei buoni motivi per odiarla. E' a partire da questa che si è andato a creare il problema che poi si cerca di risolvere artificialmente con scarso successo. |
Re: Stare con i propri "Simili"
Non c'è dubbio che sia così, e non c'è assolutamente niente da fare. Io personalmente che ci farei in un gruppo di gente bella, brillante, assertiva, con una vita normale? Non è che io abbia difficoltà a conoscere persone di questo tipo, anzi in passato ne frequentavo. Poi le strade si sono divise, tutte le persone del gruppo degli amici hanno inaugurato trend di costante miglioramento sentimentale e professionale, e io sempre peggio su tutto. Alla fine era così evidente che ero un pesce fuor d'acqua che non chiamavo io e non chiamavano loro. Solo essere l'unico non fidanzato/sposato toglieva il 90% delle cose in comune e possibilità di fare cose insieme (viaggi, etc.).
Per persone con disabilità o problemi che ve lo dico a fare? Il mondo è infinitamente crudele, molti tra noi stessi sul forum possiamo benissimo essere considerati crudeli a giustissima ragione da persone con problemi i cui nomi nemmeno riesco a nominare ma qualcuno tanto è stato nominato sopra. |
Non sono d'accordo. I rapporti migliori li ho avuti con persone diverse da me ma con un carattere complementare. Ci stavano punti e problematiche in comune ma anche grosse differenze.
Quello dei down non regge, perche' un conto son differenze nel vissuto o nel carattere, un altro uno scarto nel qi di 50 punti (se parliamo di una disabilita' intellettiva media parliamo di 50 - 60 punti di qi e uno sviluppo che ragiunge un bambino di 10 max anni). Sarebbe come rapportarsi o relazionarsi a un bambino, non lo troverai mai minima mente intellettualmente stimolante abbastanza da farci amicizia seriamente o da averci una relazione. |
Re: Stare con i propri "Simili"
Io cerco e ho sempre cercato solo miei simili. Non vedo proprio come potrei essere accettata da chi è il mio esatto contrario (e io stessa, che sono poco flessibile e tendo a non sopportare chi è troppo diverso da me, non accetterei molto una persona troppo diversa da me). Non ci vedo nulla di male a stare con i propri simili. Le persone con cui ci relazioniamo vanno scelte accuratamente.
Me ne sto beatamente con gli sfigati come me (sfigati per la società intendo, io non mi sento sfigata e nemmeno considero i miei simili degli sfigati). |
Re: Stare con i propri "Simili"
condivido in buona parte il tuo pensiero, unica nota è frequentandosi solo tra simili compagni di disgrazie (noi) non credo ci si possa migliorare
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Quote:
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Con gli anni sono giunta a conclusione che preferisco frequentare persone simili a me ,non a caso i pochi amici che ho sono introversi ,non dico fobici ma introversi sicuramente. Con gli estroversi non riesco ad essere me stessa ,non mi sento capita,vengo inevitabilmente vista come quella strana ,non a caso gli "amici " estroversi che ho avuto in passato sono spariti dalla mia vita .
Anche nelle relazioni sentimentali non sono mai riuscita a frequentare un ragazzo estroverso,non ero a mio agio e mi allontanavo . Preferirei mille volte uno come me se proprio devo essere sincera ...anche se ormai sono così abituata a stare da sola che forse non mi andrebbe bene nessuna relazione ma questa è un altra storia. |
Per quanto mi riguarda mi sono sempre buttata, affascinata da persone diverse da me anche come cultura spesso é finita male, l'amica con cui sento di poter svambiare piú in profondità ha problemi simili ai miei. Le persone con sindrome di down mi le trovo speciali, avrei davvero voglia di scambiarci, mi sono amche iscritta a un volontariato ma non é mai iniziato per la quarantena.
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Quasi sempre i rapporti tra persone con vissuti molto diversi non sono alla pari, c'è uno dei 2 che si sente migliore, o ci si aggrappa per cercare di salvarsi etc..Non sono presupposti sani per una amicizia equilibrata, conoscenze se ne possono fare per fare esperienze e ok ma poi bisogna vedere come si impostano a lungo andare..
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: Stare con i propri "Simili"
Ho sempre prediletto persone problematiche perché penso siano le uniche con cui ho chance di essere capito e accettato.
Ora mi sto sforzando di interagire anche le persone che reputo "normali" ma mi rendo conto che aver vissuto e vivere in un mondo parallelo effettivamente complica tutto. Cerco di allinearmi a discapito di perdere la mia identità che alla fine teneva in piedi tutto quindi incrocio le dita. |
Re: Stare con i propri "Simili"
Quote:
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Un mio amico a volte mi rimprovera perché nelle altre persone cerco similitudini con me, forse perché spesso non mi sento capito e sono alla continua ricerca di qualcosa, non so cosa. Con le persone molto diverse da me invece indosso una maschera (ma ci vuole poco per bucarla), non ci penso proprio ad aprirmi con loro.
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Quote:
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Quote:
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Quote:
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Ma quale vita sociale virtuale?
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Forse è vero.
Non ho simili, infatti non sto bene con nessuno. |
Re: Stare con i propri "Simili"
I vermi.. i miei simili
|
Re: Stare con i propri "Simili"
Giudicando dalla mia esperienza direi che un fondo di verità potrebbe esserci.
Tendo ad attirare persone che hanno o hanno avuto problemi di natura psicologica (depressione, ansia ecc...) perché sono molto empatico e riesco facilmente a capire cosa intendono. |
Re: Stare con i propri "Simili"
Io sinceramente non mi sono mai sentito "simile" a nessuno in vita mia perlomeno nella vita reale, in quella virtuale invece qualcuno ho trovato.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 13:16. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.