Originariamente inviata da anticonformista (Messaggio 2307602)

Più tempo passa più mi rendo conto di non provare nulla per i miei "amici", o meglio, per le persone con le quali passo del tempo. Con gli anni mi rendo conto di non condividere più quasi niente con loro, se prima eravamo simili ora abbiamo preso sempre più strade divergenti. Alcuni li frequento solo perché li conosco da anni ed ormai è abitudine. Altri li frequento solo per vedere fino a che punto arrivano. Altri solo perché mi fanno morire dal ridere, ma non provo affetto nei loro confronti. Non provo affetto in generale, appena appena lo provo per i miei familiari (con cui ho un rapporto buono ma non eccezionale, ma questo anche perché io ho sempre voluto vedermi solo i cazzi miei sin da quando ero piccolo). In generale penso di mancare di empatia, o meglio, ho una buona empatia nel senso che capisco i sentimenti degli altri, spesso se uno maschera le proprie emozioni lo capisco, o spesso capisco il passato degli altri senza che me lo dicano all'inizio, però non provo nessuna compassione verso gli altri.
Anche quando conosco una nuova persona al 99% mi sembra banale e scontata e che si possa trovare facilmente di meglio. Neppure soffro per questa cosa in sè, soffro perché non riuscendo a provare nulla per gli altri ho paura che alla lunga gli altri se ne accorgano e smettano di provare qualcosa per me. Sto lavorando sul mio riuscire ad essere emotivamente totalmente autosufficiente ma ancora ce ne vuole. Spesso fare qualcosa con gli altri mi pesa. Da solo mi diverto ma mi perdo nel mio mondo ancora di più e rischio che prima o poi alla realtà non ci ritorno più. Mi piace immaginare altre cose. Ad esempio ieri ero in una cittadina che non apprezzo particolarmente ma nella quale devo rendermi una volta ogni tanto per vari motivi, così ho immaginato di essere in tutt'altro posto e sono andato all'esplorazione come un bimbo e mi sono divertito, immaginando finte storie e finte persone (non sono schizofrenico perché so che sono cose finte, me le immagino per sentirmi meno solo). Spesso immagino situazioni o persone che non esistono e mi viene da ridere.
Mi piacerebbe trovare persone che mi interessino, ma ormai più passa più diventa una chimera.
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EDIT: Ah, ovviamente, per quanto riguarda l'amore, proprio non pervenuto. Le poche volte che frequento qualcuno mi viene a noia dopo due uscite, e di solito non scappa neanche un bacio, sono sempre gli stessi discorsi....

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307658)

A me non piace nessuno, ma a differenza tua non frequento gente. Leggo spesso di persone che si lamentano degli "amici" eppure li frequentano, non ho mai capito come sia possibile. Per me è impossibile uscire con qualcuno se non provo affetto e non mi sento in sintonia.

Originariamente inviata da Peste Nera (Messaggio 2307664)

Credo che sia per la paura della solitudine cioè alcuni preferiscono frequentare persone che non gli piacciono piuttosto che essere completamente soli.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307666)

Può essere, ma lo trovo inconcepibile lo stesso. Quando provavo a frequentare persone mi sembrava di fare una violenza a me stessa. Io non provavo affetto per loro ed ero sempre in ansia, loro non lo provavano per me, non aveva senso e infatti alla fine ho allontanato tutti.
Sembravano più uscite fatte per noia, tanto per stare insieme senza condividere realmente nulla.

Originariamente inviata da Peste Nera (Messaggio 2307669)

Ti capisco visto che anch'io ho fatto terra bruciata intorno a me per evitare di frequentare persone che credevo amici e invece mi stavano solo usando, infatti quando non avevano più bisogno di me mi evitavano sempre.

Originariamente inviata da Peste Nera (Messaggio 2307664)

Credo che sia per la paura della solitudine cioè alcuni preferiscono frequentare persone che non gli piacciono piuttosto che essere completamente soli.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307673)

A me ormai non importa più nulla di avere degli amici o di frequentare gruppi. Non sono simpatica, né di compagnia e sinceramente ne ho le palle piene di cercare di essere apprezzata dagli altri (cosa che puntualmente non succede). Quindi da molti anni ormai sono diventata ancora più inavvicinabile ed evito tutti, ma almeno sono coerente con me stessa. Inutile sforzarsi per diventare chi non sono.

Originariamente inviata da Peste Nera (Messaggio 2307678)

Non è vero che non sei simpatica :timidezza:, hai solo un carattere duro per via delle difficoltà che hai affrontato nella tua vita ma secondo me sei una brava persona.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307673)

A me ormai non importa più nulla di avere degli amici o di frequentare gruppi. Non sono simpatica, né di compagnia e sinceramente ne ho le palle piene di cercare di essere apprezzata dagli altri (cosa che puntualmente non succede). Quindi da molti anni ormai sono diventata ancora più inavvicinabile ed evito tutti, ma almeno sono coerente con me stessa. Inutile sforzarsi per diventare chi non sono.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307680)

Ti ringrazio, Peste, ma non sono una brava persona. Purtroppo ho accumulato troppa rabbia e ormai sono insofferente e tutto mi provoca frustrazione. Penso che se non fossi cosi fobica a quest'ora sarei in carcere.
Se non altro almeno sono rimasta fedele a me stessa e di questo vado fiera. Non mi metto a frequentare gente solo per noia o per i miei comodi e non dico di avere "amici" per poi sparlarne in continuazione come fanno molti.

Originariamente inviata da Sig.ra Patricia (Messaggio 2307681)

A me rattrista leggere certe cose incompresa perche lo sai che io ti ho sempre apprezzata e se hai bisogno di parlare io ci sono per te :(

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307690)

Ti ringrazio :cuore: non so quanto mi apprezzeresti se mi conoscessi meglio... in fondo se sono sempre stata sola ci sarà un motivo, no?

Originariamente inviata da Peste Nera (Messaggio 2307687)

La gente cattiva è quella che ci ha fatto diventare come siamo (deridendoci, isolandoci ecc...) e non noi quindi per me tu e gli altri del forum non siete cattivi. :)

Originariamente inviata da Sig.ra Patricia (Messaggio 2307691)

Potrei dirti la stessa cosa ... però se tu tieni a me quanto io tengo a te perché non provare a crederci?

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307693)

Non credo in niente, né penso sia un bene affezionarsi a me. Non sono normale.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307692)

Non saprei... io credo di essere proprio stronza. Sono invidiosa, piena di rabbia, rosico dei successi altrui e di chi ha cose che non ho. Non mi piace nessuno, dopo un po' inizio a detestare chiunque. Nemmeno faccio niente per cambiare, perché non me ne frega più niente di niente.

Originariamente inviata da Sig.ra Patricia (Messaggio 2307694)

Se tu vuoi che io ti lasci in pace ok .ma se è per me non mi interessa per quanto tu stronza piena di rabbia etc tu sia ...ci siamo sentite per tempo e ci siamo trovate bene ma ripeto se tu vuoi che io mi allontani da te lo faccio solo perché me lo chiedi tu sennò io ci sono

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307696)

Io non lo so cosa voglio, è questo il punto. Se lo sapessi, sarebbe tutto più facile. Ma mi succede che a volte mi sento sola e allora inizio a parlare con qualcuno, ma poi mi esaurisco e torno a chiudermi in me stessa. Non riesco a comunicare con nessuno, mi sento aliena e vorrei solo sparire. Non è colpa tua né di nessuno, è un problema mio, che ho sempre avuto. Per questo dicevo che è una pessima idea affezionarsi a una così volubile.

Originariamente inviata da Peste Nera (Messaggio 2307695)

Io sono convinto (poi è solo la mia opinione) che nessuno quando nasce è buono o cattivo ma dipende tanto da quello che la vita ci fa trovare (famiglia, amicizie ecc...) e poi una parte ovvio dipende da noi. Penso che anch'io se avessi avuto una famiglia normale e degli amici non sarei diventato quello che sono.

Originariamente inviata da Sig.ra Patricia (Messaggio 2307698)

Non è nemmeno colpa tua . Però mi hai detto di volermi bene quindi io non credo mentissi. In ogni caso .. se vorrai parlare con me sai dove trovarmi

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307701)

Certo che ti voglio bene. Ti scriverò quando starò meglio, ora non sono nelle condizioni per comunicare. Devo gestire le emozioni negative sennò faccio solo danni, mi conosco.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307692)

Non saprei... io credo di essere proprio stronza. Sono invidiosa, piena di rabbia, rosico dei successi altrui e di chi ha cose che non ho. Non mi piace nessuno, dopo un po' inizio a detestare chiunque. Nemmeno faccio niente per cambiare, perché non me ne frega più niente di niente.

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2307704)

La condizione in cui ti trovi ti può far comportare da stronza non è detto che tu lo sia. Mi è tornato in mente un pensiero che facevo da ragazzino, quando andavo a scuola dovevo attraversare tutti i giorni strade trafficate, ho notato che quelli con macchine costose mi facevano attraversare la strada più tranquillamente rispetto a quelli con macchine poco costose e vecchie (che spesso neanche si fermavano dove c'erano le strisce pedonali). La ho capito che probabilmente quelli non vecchie macchine scassate avevano una vita più stressante e brutta e quindi erano più nervosi, mentre quelli ricchi erano più rilassati. Quelli con le auto più costose erano persone migliori di quelli con le auto scadenti? No, è che si trovavano in una condizione diversa.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307707)

La condizione in cui mi trovo me la sono cercata. Evita quello, evita quell'altro e il risultato è esattamente la solitudine. Ma come faccio se non mi va bene mai nessuno, mi stanco e preferisco starmene con i miei pensieri? Non è che la gente è a mia disposizione, è chiaro che si incazzano se non li cerco mai, non telefono, non esco, eccetera. Che poi a nessuno frega niente di me. Con tutti gli amici che hanno sai cosa gliene importa se io non li cerco più? E infatti ho ottenuto proprio quello che volevo (la solitudine), solo che non sono soddisfatta nemmeno così ma tanto non se ne esce.

Originariamente inviata da Dr. Zoidberg (Messaggio 2307674)

Esatto. La gente "normale" è completamente dipendente dalla compagnia delle altre persone. O almeno questa è l'impressione che ho io. Devono uscire sempre e comunque. Con Tizio, con Caio, con Sempronio...non importa! L'importante è non stare a casa.

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2307728)

Io ho perso per strada le poche persone con cui riuscivo a interfacciarmi perché col passare del tempo ho radicalizzato tutte le idee che avevo sul mondo, la società, la realtà, eccetera. Mi sono sentito via via sempre più alienato rispetto al pensiero altrui, un senso di alienazione nato dalla distanza crescente tra me e gli altri. Mi sono via via abituato a tacere per evitare dibattiti, confronti, scontri che sapevo avrebbero solo dimostrato a me stesso questa spaccatura crescente. Mi sono disabituato a esprimermi, a interagire. Il risultato è stato l'inoltrarmi in uno sterile deserto di crescente solitudine.
Attualmente sto cercando, un passettino alla volta, a riabituarmi almeno a esprimermi, ma il problema di base rimane lo stesso, ovvero trovare persone con idee simili alle mie, un'impresa che, ogni giorno che passa, mi sembra sempre più difficile. Giunto a questo punto mi dico che ormai l'unica compagnia negli anni a venire (che poi mi auguro non siano molti) sarà la solitudine. Non è che me la sia cercata, la solitudine, è qualcosa in cui sono caduto un poco alla volta, un vortice in cui mi sono infilato senza nemmeno accorgermene, e solo troppo tardi ho capito che mi avrebbe inghiottito senza rimedio.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307707)

La condizione in cui mi trovo me la sono cercata. Evita quello, evita quell'altro e il risultato è esattamente la solitudine. Ma come faccio se non mi va bene mai nessuno, mi stanco e preferisco starmene con i miei pensieri? Non è che la gente è a mia disposizione, è chiaro che si incazzano se non li cerco mai, non telefono, non esco, eccetera. Che poi a nessuno frega niente di me. Con tutti gli amici che hanno sai cosa gliene importa se io non li cerco più? E infatti ho ottenuto proprio quello che volevo (la solitudine), solo che non sono soddisfatta nemmeno così ma tanto non se ne esce.

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2307728)

Io ho perso per strada le poche persone con cui riuscivo a interfacciarmi perché col passare del tempo ho radicalizzato tutte le idee che avevo sul mondo, la società, la realtà, eccetera. Mi sono sentito via via sempre più alienato rispetto al pensiero altrui, un senso di alienazione nato dalla distanza crescente tra me e gli altri. Mi sono via via abituato a tacere per evitare dibattiti, confronti, scontri che sapevo avrebbero solo dimostrato a me stesso questa spaccatura crescente. Mi sono disabituato a esprimermi, a interagire. Il risultato è stato l'inoltrarmi in uno sterile deserto di crescente solitudine.
Attualmente sto cercando, un passettino alla volta, a riabituarmi almeno a esprimermi, ma il problema di base rimane lo stesso, ovvero trovare persone con idee simili alle mie, un'impresa che, ogni giorno che passa, mi sembra sempre più difficile. Giunto a questo punto mi dico che ormai l'unica compagnia negli anni a venire (che poi mi auguro non siano molti) sarà la solitudine. Non è che me la sia cercata, la solitudine, è qualcosa in cui sono caduto un poco alla volta, un vortice in cui mi sono infilato senza nemmeno accorgermene, e solo troppo tardi ho capito che mi avrebbe inghiottito senza rimedio.

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307690)

Ti ringrazio :cuore: non so quanto mi apprezzeresti se mi conoscessi meglio... in fondo se sono sempre stata sola ci sarà un motivo, no?

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2307723)

Io non piaccio a nessuno

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2307738)

Anche io comincio a pensare di star bene da solo. O meglio è una sorta di tira e molla tra il desiderio di essere amato/compreso per quello che sono e lo stare in solitudine, lontano dal bombardamento sociale.
Poi l'autostoma devastata e la mancata realizzazione ci aggiungono un bel carico da 90.
Sto camminando in un deserto senza bussola e osservo la la forma delle nuvole per tenere impegnata la mente, ma l'acqua prima o poi finirà...

Originariamente inviata da Peste Nera (Messaggio 2307713)

Si ma se fossero veri amici dovrebbero cercarti anche loro, mica devi essere costretta sempre tu a contattarli, almeno secondo me.

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2307726)

Anche io prima uscivo con persone con cui non mi ci trovavo, adesso invece non esco più. Era meglio prima o adesso? Non lo so, è brutto in entrambi i casi. Ora mi sento solo con due amici stretti che sanno come sono fatto.

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2307738)

Anche io comincio a pensare di star bene da solo. O meglio è una sorta di tira e molla tra il desiderio di essere amato/compreso per quello che sono e lo stare in solitudine, lontano dal bombardamento sociale.
Poi l'autostoma devastata e la mancata realizzazione ci aggiungono un bel carico da 90.
Sto camminando in un deserto senza bussola e osservo la la forma delle nuvole per tenere impegnata la mente, ma l'acqua prima o poi finirà...

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2307747)

Le persone hanno altri amici, fanno presto a dimenticarti se li cerchi poco. Io poi quando mi sento di troppo sono la prima a distaccarmi.