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Crepuscolo 29-05-2019 15:33

Forum Economia
 
Visto che spesso si parla di economia ho aperto questa discussione almeno si evita di andare off topic sulle altre.

Crepuscolo 03-06-2019 13:39

Re: Forum Economia
 
2 allegato(i)
Se può interessare

Antonius Block 03-06-2019 14:00

Re: Forum Economia
 
Proprio l'ABC per iniziare.


Winston_Smith 03-06-2019 14:34

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2279077)
Se può interessare

Sbaglio o dal grafico n.1 si evince che l'Italia non ha avuto (almeno in termini di produzione industriale) un impatto drammatico dall'ingresso nel sistema Euro, anzi c'è stata pure una leggera crescita, mentre il crollo c'è stato solo con la crisi dei mutui subprime?
Il fatto che altri possano essere andati meglio (es. Germania) non implica comunque che l'Euro sia di per sé una rovina per l'Italia, o sbaglio?
Questo sempre ricordando che io sono l'ultimo degli ignoranti in materia.

Crepuscolo 03-06-2019 14:40

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2279114)
Sbaglio o dal grafico n.1 si evince che l'Italia non ha avuto (almeno in termini di produzione industriale) un impatto drammatico dall'ingresso nel sistema Euro, anzi c'è stata pure una leggera crescita, mentre il crollo c'è stato solo con la crisi dei mutui subprime?
Il fatto che altri possano essere andati meglio (es. Germania) non implica comunque che l'Euro sia di per sé una rovina per l'Italia, o sbaglio?
Questo sempre ricordando che io sono l'ultimo degli ignoranti in materia.

Infatti ho pubblicato quelle tabelle proprio per far nascere una discussione (costruttiva si spera) sull'argomento. Siccome sono ignorante anche io aspetto il parere degli altri.

E. Scrooge 03-06-2019 15:01

Re: Forum Economia
 
Per capire perché l'euro ha causato problemi all'Italia questo post è un buon punto di partenza: http://goofynomics.blogspot.com/2011...alveranno.html

TheProphet 03-06-2019 15:40

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279125)
Per capire perché l'euro ha causato problemi all'Italia questo post è un buon punto di partenza: http://goofynomics.blogspot.com/2011...alveranno.html

Da cosa deriva questo vantaggio competitivo della Germania?

TheProphet 03-06-2019 16:05

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279150)
"Quando un paese è in surplus evidentemente i suoi beni sono molto richiesti. La legge della domanda e dell’offerta vuole allora che i prezzi di questi beni aumentino rispetto a quelli dei concorrenti: si chiama rivalutazione reale. Se in più il paese ha una valuta propria, il cambio si apprezzerà perché la valuta dell'esportatore viene domandata per acquistarne i beni: si chiama rivalutazione nominale. Ma in Germania non va così. La rivalutazione nominale verso i partner dell’eurozona è scongiurata dell’euro. L’aumento dei prezzi da una politica di crescente moderazione salariale, per cui a produttività crescente corrispondono salari reali calanti. Il patto sociale tedesco si basa su una deflazione competitiva che equivale a una svalutazione reale competitiva e trasforma l’eurozona in un gioco a somma nulla: il nucleo si alimenta a spese della periferia, causandone il dissesto finanziario, e accumulando crediti esteri per oltre mille miliardi di dollari dal 1999 al 2009."

Questa non è la risposta. Cosa significa che l'aumento dei prezzi è scongiurato dalla moderazione salariale? In Germania i salari sono decisi da qualche istituzione fuori dalle logiche di mercato? Sono stabiliti da un'autorità di governo? Oppure i sindacati complottano contro i lavoratori per ottenere una svalutazione competitiva interna?

Winston_Smith 03-06-2019 16:23

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279125)
Per capire perché l'euro ha causato problemi all'Italia questo post è un buon punto di partenza: http://goofynomics.blogspot.com/2011...alveranno.html

A me sembra che i problemi (o una buona fetta dei problemi) siano causati da motivi politici, almeno stando all'articolo del buon Bagnai se l'ho ben compreso. Cioè dalla cattiva volontà dei governi tedesco e dei Paesi danneggiati dal surplus commerciale teutonico di applicare quanto suggerito:

L’unica vera terapia sarebbe indurre la Germania a sostenere la propria crescita con la propria domanda interna, espandendo i consumi, anziché, come ha fatto finora, con la nostra domanda, espandendo le esportazioni. La Germania ha le risorse per farlo: facendolo contribuirebbe a sanare gli squilibri europei, rilanciando crescita e occupazione e diventando veramente la locomotiva d’Europa.

L'euro, però c'entra solo in parte, come fattore che complica le cose in quanto impedisce la svalutazione nominale della valuta tedesca rispetto a quella dei paesi europei con tasso d'inflazione superiore. Invece la rivalutazione reale (sempre se ho capito bene) viene impedita dalla compressione dei salari tedeschi a fronte di una produttività in crescita (questo almeno nel 2011, data dell'articolo, periodo in cui erano ancora in auge i minijobs di schroederiana memoria, se non vado errato). E riguardo a questo, euro o non euro non è che possa cambiare molto.

Winston_Smith 03-06-2019 16:37

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279156)
Per quanto riguarda la produzione industriale si parla di crollo rispetto ai Paesi concorrenti. Un grafico che riporta i livelli di produzione industriale del singolo Paese non può dare in alcun modo nessuna evidenza.

Il motivo è semplice, la produzione industriale, tranne in casi eccezionali (la crisi del 2008 ne è un esempio) è destinata a crescere. Il problema è quanto questa crescita sia ai livelli dei Paesi concorrenti.
La produzione industriale è destinata a crescere per un semplice motivo, lo sviluppo tecnologico gioca un ruolo fondamentale nei processi di produzione.
Di conseguenza, se la produzione industriale cresce in modo molto più lento rispetto al tuo principale concorrente, è evidente che ci sta un problema.

Dipende che entità di problemi.
Anche il tasso di disoccupazione e quello di povertà (che credo siano i parametri principe a cui le persone normali guardano per avere la percezione di eventuali crisi e delle loro prospettive di vita) non hanno avuto un andamento nettamente decrescente da quando l'Italia è nel sistema euro.
Non mi pare di veder un effetto così univoco e determinato da un unico fattore sul benessere generale della popolazione.

www.ildatomancante.it/opendata/tag/tassi-di-poverta/

(fig. 6 e fig. 8)

E. Scrooge 03-06-2019 16:41

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da TheProphet (Messaggio 2279137)
Da cosa deriva questo vantaggio competitivo della Germania?

La spiegazione che ne dà Bagnai nel suo primo libro è un po' lunga; provo a vedere se trovo qualcosa nel blog. A grandi linee: secondo lui le riforme Hartz, precarizzando il mondo del lavoro, hanno permesso alla Germania di ridurre il costo della manodopera, cioè di svalutare in termini reali contenendo la crescita dei prezzi. L'aumento di competitività ha quindi permesso ai tedeschi di esportare di più (specialmente verso i PIIGS) e, secondo la legge di Kaldor-Verdoorn (https://www.economiaepolitica.it/pol...orn-e-attuale/), di diventare più produttivi, acquisendo così ulteriore competitività.

E. Scrooge 03-06-2019 17:03

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2279161)
A me sembra che i problemi (o una buona fetta dei problemi) siano causati da motivi politici, almeno stando all'articolo del buon Bagnai se l'ho ben compreso. Cioè dalla cattiva volontà dei governi tedesco e dei Paesi danneggiati dal surplus commerciale teutonico di applicare quanto suggerito:

L’unica vera terapia sarebbe indurre la Germania a sostenere la propria crescita con la propria domanda interna, espandendo i consumi, anziché, come ha fatto finora, con la nostra domanda, espandendo le esportazioni. La Germania ha le risorse per farlo: facendolo contribuirebbe a sanare gli squilibri europei, rilanciando crescita e occupazione e diventando veramente la locomotiva d’Europa.

L'euro, però c'entra solo in parte, come fattore che complica le cose in quanto impedisce la svalutazione nominale della valuta tedesca rispetto a quella dei paesi europei con tasso d'inflazione superiore. Invece la rivalutazione reale (sempre se ho capito bene) viene impedita dalla compressione dei salari tedeschi a fronte di una produttività in crescita (questo almeno nel 2011, data dell'articolo, periodo in cui erano ancora in auge i minijobs di schroederiana memoria, se non vado errato). E riguardo a questo, euro o non euro non è che possa cambiare molto.

Sì; i problemi sono, e sono stati, in fase di progettazione, principalmente di ordine politico. Al di là della strategia di dumping salariale adottata dalla Germania con le riforme Hartz, c'è da dire anche che questi squilibri sarebbero sì preoccupanti, ma non troppo, o almeno non così tanto, se alla base del sistema europeo ci fosse un sistema fiscale a livello federale in grado di appianare gli squilibri, trasferendo i fondi da dove eccedono a dove servono: cioè dalla Germania ai PIIGS. Ovviamente l'atteggiamento poco collaborativo dei tedeschi non lascia ben sperare per una evoluzione solidale del progetto europeo.

TheProphet 03-06-2019 17:13

Re: Forum Economia
 
Elimino perché non ho tempo per seguire la discussione, comunque interessante.

Crepuscolo 03-06-2019 20:11

Perché non si impone alla Germania di alzare i salari? Non ci sono regolamentazioni sul surplus commerciale?

E. Scrooge 03-06-2019 20:43

Re: Forum Economia
 
Esiste, dal 2011, una procedura per gli squilibri macroeconomici (https://ec.europa.eu/info/business-e...e-procedure_it). Fra le altre cose prevede di contenere il saldo delle partite correnti rispetto al PIL entro la soglia del +6% (nella media di tre anni). Teoricamente, per quel che ne so io, il consiglio europeo e la commissione europea avrebbero il potere di emanare delle raccomandazioni nei confronti dei paesi che accumulano squilibri, così da indurli ad avviare procedure di correzione. Che cosa succede se i paesi rimproverati non ascoltano, questo non lo so. Fatto sta che la Germania fa orecchie da mercante: https://www.ilsole24ore.com/art/noti...o-102152.shtml

Credo sia stato scritto anche un libro sulle violazioni della Germania:

Antonius Block 03-06-2019 21:29

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2279114)
Sbaglio o dal grafico n.1 si evince che l'Italia non ha avuto (almeno in termini di produzione industriale) un impatto drammatico dall'ingresso nel sistema Euro, anzi c'è stata pure una leggera crescita, mentre il crollo c'è stato solo con la crisi dei mutui subprime?
Il fatto che altri possano essere andati meglio (es. Germania) non implica comunque che l'Euro sia di per sé una rovina per l'Italia, o sbaglio?
Questo sempre ricordando che io sono l'ultimo degli ignoranti in materia.

I problemi dell'Italia si possono capire guardando 3 grafici.

1. Produttività
https://fred.stlouisfed.org/series/RTFPNAITA632NRUG
Come si può vedere abbiamo avuto una crescita sostenuta fino a metà degli anni 70 per poi di fatto vederla stagnare e addirittura scendere. È da lì in poi che ci siamo convinti che per crescere bastassero i trucchetti con la svalutazione della moneta e con le spese in deficit anziché riforme, istruzione e innovazione.

2. Debito
https://i.imgur.com/oyEuCcf.png
nota: l'avanzo primario è la differenza tra ricavi delle tasse e spese dello stato al netto delle spese per interessi sul debito

Si noti innanzitutto il livello di spesa FOLLE tra il 74 e il 90. In pratica sforavamo già con le spese "normali" a cui andavano aggiunte quelle per gli interessi sul debito. Risultato? Il rapporto debito pil esplode fino al 120% e la spesa per interessi alle stelle. A questo punto finalmente abbiamo affrontato il problema e tirato il freno: si veda come il saldo primario da negativo (spendiamo più di quanto incassiamo) diventa positivo (spendiamo meno di quanto incassiamo).
A questo punto entra in gioco l'Unione Europea prima e l'euro poi che ci regalano un crollo verticale dei tassi e conseguentemente del costo per interesse.
Noi cosa facciamo? Ne approfittiamo per abbattere il debito? Stocazzo. Abbiamo l'opportunità di lasciare che il saldo primario, il basso costo degli interessi e la crescita dimezzassero letteralmente il rapporto deficit pil. Quelli però sono gli anni di Berlusconi quindi fanculo al saldo primario così si spendere di più e si fa comunque una discreta figura perché crescita e crollo degli interessi bastano da soli a far scendere - lentamente - il rapporto debito pil.
Cosa va storto? Che nel frattempo arriva la crisi e a differenza di tutti gli altri (Germania 64%, Francia 64%, Spagna 35%, Portogallo 68%, Irlanda 24%) noi (e i greci) siamo gli unici a farci trovare senza spazio di manovra (Italia 99%, Grecia 103%).
Ai keynesiani de noantri piace ricordare come in tempo di crisi servano manovre espansive per sostenere l'economia ma non la parte in cui quando le cose vanno bene si rimettono i conti a posto.

3. Qualità della spesa
https://pbs.twimg.com/media/D41giFzX...png&name=small
https://pbs.twimg.com/media/D4SM_e3W...g&name=900x900
Quando in Italia si parla di austerity c'è chi dice che ci ha ucciso e chi che noi non l'abbiamo mai fatta.
In realtà hanno ragione un po' entrambi. Da un lato il livello della spesa in Italia è cresciuto, dall'altro questo totale è dovuto all'ampliamento di alcuni capitoli di spesa (pensioni e trasferimenti diretti) a scapito di altri (investimenti, istruzione, sanità).


Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279125)
Per capire perché l'euro ha causato problemi all'Italia questo post è un buon punto di partenza: http://goofynomics.blogspot.com/2011...alveranno.html

L'importante è ricordare che Bagnai non gode esattamente di una grande fama tra i suoi colleghi da quando ha deciso di mettere da parte l'attività di ricerca a favore della sua crociata contro l'euro (che in compenso gli ha fatto fare carriera in politica nella lega di Salvini).

Quote:

Originariamente inviata da TheProphet (Messaggio 2279137)
Da cosa deriva questo vantaggio competitivo della Germania?

La Germania ha puntato sulla flessibilità nel mondo del lavoro (> calo salari reali e disoccupazione bassissima) + taglio alle tasse alle imprese e grossi investimenti in istruzione, R&D e infrastrutture.


Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279175)
La spiegazione che ne dà Bagnai nel suo primo libro è un po' lunga; provo a vedere se trovo qualcosa nel blog. A grandi linee: secondo lui le riforme Hartz, precarizzando il mondo del lavoro, hanno permesso alla Germania di ridurre il costo della manodopera, cioè di svalutare in termini reali contenendo la crescita dei prezzi. L'aumento di competitività ha quindi permesso ai tedeschi di esportare di più (specialmente verso i PIIGS) e, secondo la legge di Kaldor-Verdoorn (https://www.economiaepolitica.it/pol...orn-e-attuale/), di diventare più produttivi, acquisendo così ulteriore competitività.

Il grosso del surplus commerciale tedesco non è verso i suoi compagni/competitor dell'UE ma extra UE.
Aggiungo tra l'altro che anche dando per buona la tesi sarebbe comunque masochistico per un italiano sperare in una riduzione del surplus commerciale tedesco perché di fatto il grosso della nostra manifattura è nella catena del valore tedesco > se loro esportano meno importeranno anche meno da noi.
A questo poi si aggiunge anche una questione di coerenza dato che tolta la Germania siamo noi ad avere il surplus commerciale più alto quindi non si capisce perché gli altri stati europei dovrebbero fare questa richiesta solo ai tedeschi e non anche a noi.

Favorisco un grafico con i surplus commerciali divisi in paesi eurozona, ue e extra ue.
https://i.imgur.com/sGvWPLT.jpg


Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279187)
Diamo le giuste colpe all'Italia, ma siam proprio sicuri che le stupide regole europee non abbiano influito?
Gli Stati che quelle regole non le hanno rispettate nel giro di pochi anni hanno avuto riprese record.
Mi riferisco a Portogallo, Irlanda e Spagna che hanno sforato abbondantemente per anni la soglia del 3%.

Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279191)
Qui la spiegazione di come sia nata una delle regole su cui pone le basi l'economia comunitaria.
Pensare che ancora oggi, nel 2019, i Paesi siano costretti a rispettare una regola che non ha alcuna base scientifica lo trovo abbastanza chiarificatore circa la bontà delle politiche economiche portate avanti nell'UE.

Sei poco aggiornato. La regoletta del 3% è stata depotenziata nella revisione del 2005 dello stability pact e quasi totalmente defalcata in quella del 2011. Ormai sta là solo a mo' i warning e nulla più. Ciò che conta è solo il deficit strutturale e il piano di rientro del debito.
Non a caso di recente non abbiamo sforato il 3% eppure ci stiamo beccando lo stesso la procedura di infrazione (perché abbiamo promesso di diminuirlo e invece lo abbiamo fatto aumentare).

Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279192)
Sì; i problemi sono, e sono stati, in fase di progettazione, principalmente di ordine politico. Questi squilibri sarebbero sì preoccupanti, ma non troppo, o almeno non così tanto, se alla base del sistema europeo ci fosse un sistema fiscale a livello federale in grado di appianare gli squilibri, trasferendo i fondi da dove eccedono a dove servono: cioè dalla Germania ai PIIGS.

E indovina un po', esistono già e si chiamano fondi europei di sviluppo regionale.
Questi cattivoni di eurocrati però hanno pensato bene di collegarli a progetti di investimento quindi non possiamo usarli per spendere soldi a cazzo. La cosa ci offende e quindi ne spendiamo una percentuale ridicola perché le infrastrutture e la ricerca ci fanno schifo rispetto a sussidi e pensioni.

lauretum 03-06-2019 21:33

Re: Forum Economia
 
Già so come va a finire

Più che un topic è un ring per winston e antares :D

E. Scrooge 03-06-2019 21:59

Re: Forum Economia
 
Per quanto riguarda la provenienza del nostro debito pubblico: https://www.economiaepolitica.it/pol...ltima-istanza/

Dorian Gray 03-06-2019 22:37

Re: Forum Economia
 
Con un anno di studi sarei dottore in economia aziendale. Ho smesso di studiare a causa di problemi di concentrazione e depressivi. Al momento non intendo riprendere. Non potevano venirmi dopo questi problemi?

E. Scrooge 03-06-2019 22:38

http://i65.tinypic.com/2ronf52.jpg


In grande http://it.tinypic.com/view.php?pic=2...9#.XPWFj40ayc0

Per quanto riguarda la dinamica della produttività, fino all'ingresso dell'Italia nello SME credibile, essa ha viaggiato allo stesso ritmo di quella tedesca. C'è stata una ripresa con la svalutazione del 1992, per poi fermarsi ancora con la rivalutazione del 1995-96 (nel Maggio 1996 viene raggiunta la quotazione di 1939 lire per ecu, cioè, quello che sarebbe diventato il cambio fra la lira e il successore dell'ecu: l'euro; in pratica è in quella data che entriamo nell'euro). La crescita della produttività rallenta quando il cambio si irrigidisce (la domanda cala e di conseguenza, per via della legge Verdoorn-Kaldor, la crescita della produttività rallenta).

Riporto anche l'andamento delle partire correnti; l'immagine è eloquente.
http://i65.tinypic.com/33wy6he.jpg

Antonius Block 04-06-2019 01:02

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279403)
Io sarei poco aggiornato? basta leggere i giornali.

Comunque, qui allego direttamente ciò che dice il quadro UE per le politiche fiscali, si trova facilmente sul sito del Parlamento europeo.

[...]

Il regolamento modificato contiene altresì disposizioni che precisano quando un disavanzo che superi il valore di riferimento è considerato eccezionale (in seguito ad un evento inconsueto o ad una grave recessione economica) o temporaneo (se le previsioni indicano che il disavanzo rientrerà al di sotto del valore di riferimento al termine dell'evento inconsueto o della recessione).

[...]

È lo stesso regolamento europeo a smentirti.

Sicuro? Prova a leggere meglio ciò che posti.

Però sì, continuiamo pure con la retorica secondo la quale l'Europa permette tutto a tutti tranne che all'Italia che è ingiustamente perseguitata. Un po' di autocritica sul perché non è mai contemplata.

Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279426)
http://i65.tinypic.com/2ronf52.jpg

In grande http://it.tinypic.com/view.php?pic=2...9#.XPWFj40ayc0

Per quanto riguarda la dinamica della produttività, fino all'ingresso dell'Italia nello SME credibile, essa ha viaggiato allo stesso ritmo di quella tedesca.

C'è stata una ripresa con la svalutazione del 1992, per poi fermarsi ancora con la rivalutazione del 1995-96 (nel Maggio 1996 viene raggiunta la quotazione di 1939 lire per ecu, cioè, quello che sarebbe diventato il cambio fra la lira e il successore dell'ecu: l'euro; in pratica è in quella data che entriamo nell'euro). La crescita della produttività rallenta quando il cambio si irrigidisce (la domanda cala e di conseguenza, per via della legge Verdoorn-Kaldor, la crescita della produttività rallenta).

Riporto anche l'andamento delle partire correnti; l'immagine è eloquente.
http://i65.tinypic.com/33wy6he.jpg

Se confrontiamo il grafico della produttività che hai messo tu con quello che ho postato io prima notiamo come la frenata avvenga 15-20 anni dopo nel tuo.
La differenza sta nel fatto che il mio è in constant prices e il tuo in current prices.
In pratica l'aumento di produttività di quegli anni dipende quasi esclusivamente dalle svalutazioni.

Di fronte a questi dati a che conclusione dovremmo arrivare?
A. L'euro è stata una scelta sbagliata perché non ci ha permesso di andare avanti a forza di svalutazioni.
B. Abbiamo un problema perché è dal 74 che la nostra produttività cresce solo a via di svalutazioni anziché migliorando ricerca, innovazione e il sistema paese.

Antonius Block 04-06-2019 01:23

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279404)
Per quanto riguarda la provenienza del nostro debito pubblico: https://www.economiaepolitica.it/pol...ltima-istanza/

Quanto ho detto io invece proviene da qua:
https://www.lavoce.info/archives/591...era-per-magia/

Così su due piedi voi affidereste i vostri soldi alle analisi di Domenico Moro, un sociologo di Rifondazione Comunista, o a Tommaso Monacelli, un professore di economia della Bocconi con 7000 citazioni e 27 di h-index?

lauretum 04-06-2019 01:27

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 2279514)
Quanto ho detto io invece proviene da qua:
https://www.lavoce.info/archives/591...era-per-magia/

Così su due piedi voi affidereste i vostri soldi alle analisi di Domenico Moro, un sociologo di Rifondazione Comunista, o a Tommaso Monacelli, un professore di economia della Bocconi con 7000 citazioni e 27 di h-index?

Finora i professori hanno creato 2 mila miliardi di debito

Un sociologo non avrebbe fatto di peggio

Ma neanche un macellaio o un edicolante

lauretum 04-06-2019 01:32

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279404)
Per quanto riguarda la provenienza del nostro debito pubblico: https://www.economiaepolitica.it/pol...ltima-istanza/

Articolo stupido

Il debito viene dal fatto che invece di 100 spendevamo 1000

50 per fare (male) quello che doveva essere fatto
E 950 finivano in corruzione

Moltiplicare tutto ciò per decenni e per ogni singola spesa pubblica di ogni singolo comune provincia regione e ministero

Tutto il resto sono esercizi di stile di professoroni che devono giustificare le loro ricerche e consulenze pagate a peso d'oro

E. Scrooge 04-06-2019 01:35

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 2279507)
Sicuro? Prova a leggere meglio ciò che posti.

Però sì, continuiamo pure con la retorica secondo la quale l'Europa permette tutto a tutti tranne che all'Italia che è ingiustamente perseguitata. Un po' di autocritica sul perché non è mai contemplata.



La differenza sta nel fatto che il mio è in constant prices e il tuo in current prices.
In pratica l'aumento di produttività di quegli anni dipende quasi esclusivamente dalle svalutazioni.

Innanzitutto non sono convinto del fatto che il mio grafico sia a prezzi correnti. Ma poi, spiegati meglio. Secondo te la svalutazione si traduce automaticamente in un aumento dei prezzi? Se vuoi ti faccio vedere come nel 1992, pur svalutando, l'Italia abbia visto ridursi il tasso di inflazione.

E. Scrooge 04-06-2019 01:46

Re: Forum Economia
 
Comunque il tuo grafico è diverso dal mio perché non rappresenta la produttività media del lavoro (valore aggiunto diviso per il numero totale degli occupati), ma la "total factor productivity", che è una cosa diversa.

Magari ti interessa: https://goofynomics.blogspot.com/201...duttivita.html

Anche questo: https://goofynomics.blogspot.com/201...lita-euro.html

E. Scrooge 04-06-2019 02:14

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 2279514)
Quanto ho detto io invece proviene da qua:
https://www.lavoce.info/archives/591...era-per-magia/

Così su due piedi voi affidereste i vostri soldi alle analisi di Domenico Moro, un sociologo di Rifondazione Comunista, o a Tommaso Monacelli, un professore di economia della Bocconi con 7000 citazioni e 27 di h-index?

Lo sapevo già. L'ho letto stamattina e ho riconosciuto il grafico.

Crepuscolo 04-06-2019 07:29

Re: Forum Economia
 
1 allegato(i)
Spagna e Francia non stanno messi male come produttività però

Antonius Block 04-06-2019 11:28

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 2279517)
Finora i professori hanno creato 2 mila miliardi di debito
Un sociologo non avrebbe fatto di peggio
Ma neanche un macellaio o un edicolante

Libero di pensarlo.
Personalmente quello che ho visto è stato seguire i consigli dei professoroni a singhiozzo e spesso in modo parziale.

Se un paziente malato peggiorasse seguendo le terapie dei dottori solo nei modi e nei tempi che girano a lui te la prenderesti col paziente o con i dottori?

Poi per carità nessuno è infallibile ma il grosso del nostro debito viene dalle spese folli in pensioni e queste hanno a che fare con le promesse elettorali più che con i consigli dei professori.

Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279521)
Innanzitutto non sono convinto del fatto che il mio grafico sia a prezzi correnti. Ma poi, spiegati meglio. Secondo te la svalutazione si traduce automaticamente in un aumento dei prezzi? Se vuoi ti faccio vedere come nel 1992, pur svalutando, l'Italia abbia visto ridursi il tasso di inflazione.

Ovviamente non è immediatamente automatica la cosa ma in genere sì il più delle volte la svalutazione porta ad inflazione.
Il fatto che esistano occasionali eccezioni non cambia questa fortissima correlazione.

Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279526)
Comunque il tuo grafico è diverso dal mio perché non rappresenta la produttività media del lavoro (valore aggiunto diviso per il numero totale degli occupati), ma la "total factor productivity", che è una cosa diversa.

Magari ti interessa: https://goofynomics.blogspot.com/201...duttivita.html

Anche questo: https://goofynomics.blogspot.com/201...lita-euro.html

Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279546)
Brutta storia, quando non si riesce ad entrare nel merito si cerca di mettere in bocca all'interlocutore parole non dette .
Mai detto che l'Europa è cattiva solo con l'Italia.
Io ho criticato certi parametri che non hanno alcuna evidenza scientifica. Sei libero di dimostrare il contrario.

Tu hai scritto che dovevo aggiornarmi perché non sono previste sanzioni per chi sfora il 3%. Io ti ho riportato parte dell'articolo 126 del TFUE che dice tutt'altro. Evidentemente devono aggiornarsi anche i regolamenti europei.
Nonostante l'evidenza tu continui a negare. Contento tu.
Inoltre aggiungo, che lo spezzone di regolamento da te ripreso non contraddice in alcun modo quanto da me detto. Viene concesso di superare quel valore solo per una grave recessione o se il disavanzo rientrerà al di sotto del valore al termine dell'evento inconsueto. È palese che quindi si parla di situazioni estreme, che hanno riguardato solo 2-3 anni su un totale di quasi 20.
Evidentemente negli altri anni, le istituzioni europee, avevano tutti i motivi per far valere l'art.126 del TFUE.

Guarda l'andamento dei deficit di Spagna, Portogallo, Irlanda.
Ciò che hanno in comune tutti quei paesi è che partivano con rapporti debito/pil notevolmente più bassi dei nostri, hanno fatto deficit in via del tutto eccezionale per X anni per poi intraprendere un percorso di diminuzione importante dei deficit.
I warning automatici del 3% sono partiti ma dato che rientrano nella fattispecie dell'eccezione descritta non hanno avuto seguito.
Il punto è: chi se ne frega se c'è un warning piazzato più o meno arbitrariamente al 3%? La procedura di infrazione continua sulla base di altre valutazioni che non hanno nulla di arbitrario.

Nel dettaglio i problemi l'Italia li ha avuti sempre perché ha presentato piani di rientro ridicoli e riforme ancora più ridicole.

Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279552)
Se ne dobbiamo fare una questione di competenze io allora preferisco affidarmi a gente come Krugman, Pissarides, Amartya Sen, Stiglitz o Mirless. Tutti premi Nobel per l'economia la cui opinione sull'Euro è totalmente negativa.

Ai già citati aggiungerei anche Maskin, Solow, Sharpe, Diamond e Arrow che definiscono il pareggio di bilancio (altro punto cardine della pseudo politica economica comunitaria) una camicia di forza economica. Anch'essi hanno avuto la sfortuna di vincere il Nobel per l'economia e quindi hanno dovuto rinunciare a una carriera da articolisti del Sole24Ore.

Ci aggiungerei anche la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, o economisti come Nuti, che spiegano come il surplus tedesco finisca per rendere più complicato l'impegno dei Paesi mediterranei per equilibrare le proprie finanze.

Posto che il sistema dell'UE e dell'euro non è perfetto ed è più che legittimamente criticabile, quanti degli economisti che hai citato pensi che siano disposti a sostenere che tra i principali problemi dell'Italia ci siano le storture dell'unione monetaria o il surplus tedesco?

Come fatto notare prima tra l'altro il secondo punto nemmeno sussiste perché se davvero l'Ue iniziasse ad intervenire nei surplus commerciali noi ne avremmo solo detrimento dato che: 1 li abbiamo anche noi 2 una grossa parte della nostra economia è nella catena del valore tedesca e la riduzione del surplus causerebbe un netto calo di export del nostro paese.
Al più la questione riguarderebbe quindi altri piigs meno industrializzati.


Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279552)
Detto questo, nessuno pensa che i problemi italiani siano dovuti esclusivamente all'Euro. Il punto è che l'Euro toglie flessibilità ai singoli Stati e quindi, in situazioni sfavorevoli finisce per aggravare i danni.
Per la Spagna ha aggravato la disoccupazione, per l'Italia il debito pubblico, per la Grecia praticamente tutto.

A me invece sembra che a certi soggetti - Bagnai e Borghi in primis - piaccia portare avanti una retorica secondo la quale l'origine di tutti i mali sia l'euro e l'UE.
Ovviamente a domanda diretta non sono scemi e anche loro direbbero che l'Italia ha tanti altri problemi ma nei fatti la quasi totalità della loro produzione e dei loro interventi va in quella direzione. Aggiungo inoltre che entrambi militano in un partito che della lotta all'Europa ha fatto una bandiera e i cui provvedimenti sono idiozie in ambito economico. Mi riesce quindi difficile vedere come costruttive e disinteressate le loro critiche.

Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279552)
La conclusione rimane sempre una però, o si dà la colpa all'Euro o la si dà ai precedenti governi e di conseguenza alle politiche adottate da quest'ultimi.

Invece la narrazione quotidiana ci dice che l'Euro è fantastico, meraviglioso, divino e i politici di PD e Forza Italia sono dei politici competenti. Ci dice anche che le politiche giuste erano, sono e saranno quelle portate avanti in quei 15 anni e che ci hanno portato a occupare gli ultimi posti di tutte le classifiche europee.

Voglio dire, dal 2000 al 2015, gli anni presi in esame da quei grafici, hanno governato in Italia, per circa 8 anni Forza Italia, per circa 7 anni il PD.

Probabilmente l'unico pazzo a trovare incoerente tutto questo è il sottoscritto.

Su questo siamo d'accordo.
Il pd, sia nella retorica che nei contenuti, è ridicolo. Forza Italia che si dipinge come ragionevole e composta da esperti invece va anche oltre il ridicolo.

Faccio notare comunque che anche qui le responsabilità sono in stragrande maggioranza nostre.
In estrema sintesi tutti i governi hanno semplicemente dato la priorità alle loro promesse elettorali a scapito di riforme ed investimenti. La colpa dell'Europa è stata semplicemente quella di averci detto che se proprio volevamo spendere soldi a cazzo di cane avremmo dovuto farlo senza esagerare col deficit.
Chi ha deciso di tagliare le cose importanti pur di mantenere le mancette elettorali siamo stati noi.
È in questo quadro che trovo pretestuoso e strumentale lamentarsi dei limiti imposti perché l'Italia ha così tante storture e queste sono così profonde che potremmo migliorare per anni e anni affrontando quelle anziché concentrarci su un problema marginale e pure molto difficile da affrontare come una riforma dei meccanismi dell'UE.

Antonius Block 04-06-2019 12:08

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279550)
Nel 1999 viene introdotto l'Euro e improvvisamente si vede il crollo della produttività, crollo che si protrae per 14 anni di fila come mai si era verificato. Improvvisamente, con l'introduzione dell'Euro in Italia siam diventati tutti scemi.

In quegli anni l'introduzione dell'euro non è l'unica cosa che succede.
Abbiamo infatti l'istituzione del WTO nel 1995 e l'entrata in esso della Cina nel 2001.
L'Italia si è presa una botta molto più forte degli altri (da cui non sembra essersi ripresa) perché è un paese che basa una grossa fetta della sua ricchezza sul settore manufatturiero e perché gran parte delle sue produzioni sono a basso contenuto tecnologico e quindi suscettibili della concorrenza cinese.

Winston_Smith 04-06-2019 12:12

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 2279390)
I problemi dell'Italia si possono capire guardando 3 grafici.

1. Produttività
https://fred.stlouisfed.org/series/RTFPNAITA632NRUG
Come si può vedere abbiamo avuto una crescita sostenuta fino a metà degli anni 70 per poi di fatto vederla stagnare e addirittura scendere. È da lì in poi che ci siamo convinti che per crescere bastassero i trucchetti con la svalutazione della moneta e con le spese in deficit anziché riforme, istruzione e innovazione.

Troppa carne al fuoco per me in queste ultime due pagine, mi pare di capire che con una montagna di dati a disposizione si possa dire un po' tutto e il contrario di tutto.
Una cosa: come mai il grafico della produttività che ho postato io è diverso da quello che hai linkato tu?

Antonius Block 04-06-2019 14:39

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2279672)
Troppa carne al fuoco per me in queste ultime due pagine, mi pare di capire che con una montagna di dati a disposizione si possa dire un po' tutto e il contrario di tutto.

Sì e no. Per dei profani sicuramente è difficile discernere la qualità di un discorso ma personalmente preferisco fidarmi di ciò che pensano gli esperti del settore.

Così su due piedi i discorsi di Bagnai sul fatto che alla fine era tutto un problema quasi "contabile" di quanti soldi si stampano e quanti se ne spendono mi ha sempre convinto poco.

Al contrario le spiegazioni che ho sentito dare da Boldrin e soci - oltre a venire da auctoritas enormemente più affermate nel campo - mi sono sempre tornate di più.

Prova a sentire su youtube una chiacchierata del mercoledì o una con Phastidio/Mario Seminerio e poi leggi uno degli articoli di Bagnai.

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2279672)
Una cosa: come mai il grafico della produttività che ho postato io è diverso da quello che hai linkato tu?

Perché ogni grafico mostra l'andamento di una certa cosa in un certo modo. Nel dettaglio io ho mostrato la total factor productivity a prezzi costanti mentre qualcun altro ha mostrato la produttività media del lavoro (probabilmente a prezzi correnti).

E. Scrooge 04-06-2019 15:31

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 2279643)
Ovviamente non è immediatamente automatica la cosa ma in genere sì il più delle volte la svalutazione porta ad inflazione.

Bagnai nel "tramonto dell'euro" cita degli studi (di tali Goldfajn e Werlang, 2000), i quali mettono in evidenza come nei paesi europei, di norma, solo un terzo della svalutazione si trasferisce poi sui prezzi interni, ma questo avviene dopo un anno. Del resto, se svalutazione=inflazione, le cosiddette "svalutazioni competitive" non sarebbero competitive (ma in realtà lo sono).

E. Scrooge 04-06-2019 15:40

http://i67.tinypic.com/27ybvo8.jpg

In grande: http://it.tinypic.com/view.php?pic=2...9#.XPZ0yI0ayc0

E. Scrooge 04-06-2019 15:52

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 2279795)

Perché ogni grafico mostra l'andamento di una certa cosa in un certo modo. Nel dettaglio io ho mostrato la total factor productivity a prezzi costanti mentre qualcun altro ha mostrato la produttività media del lavoro (probabilmente a prezzi correnti).

Dubito che ciò sia vero. Il grafico proviene dal libro "il tramonto dell'euro", il quale ha vinto alcuni premi ed è stato anche oggetto di dibattito fra esperti; se Bagnai avesse preso una cappellata del genere non credi glielo avrebbero fatto notare? Con tutti i detrattori che ha? Senza considerare il fatto che, anche se fosse come dici tu, non riusciresti comunque a spiegare il perché dopo la svalutazione del 1992 la produttività media del lavoro ha ricominciato a crescere, l'inflazione infatti è scesa dal 5% al 4% in quel periodo, quindi la tua spiegazione non funziona.

Antonius Block 04-06-2019 19:57

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da E. Scrooge (Messaggio 2279849)
Dubito che ciò sia vero. Il grafico proviene dal libro "il tramonto dell'euro", il quale ha vinto alcuni premi ed è stato anche oggetto di dibattito fra esperti; se Bagnai avesse preso una cappellata del genere non credi glielo avrebbero fatto notare? Con tutti i detrattori che ha? Senza considerare il fatto che, anche se fosse come dici tu, non riusciresti comunque a spiegare il perché dopo la svalutazione del 1992 la produttività media del lavoro ha ricominciato a crescere, l'inflazione infatti è scesa dal 5% al 4% in quel periodo, quindi la tua spiegazione non funziona.

Oggetto di dibattito?
Un esperto che vuole dibattere pubblica un paper su una rivista con peer-review possibilmente ad alto impact factor e poi aspetta le citazioni e le reazioni degli altri economisti.
Quello invece è un comunissimo libro pubblicato da una piccola casa editrice generalista senza peer-review.
Nella comunità degli economisti Bagnai non se lo fila nessuno e soprattutto negli ultimi anni non si è esattamente guadagnato la stima dei suoi colleghi.

Riguardo l'altro punto ho già detto che un'eccezione non smonta una regola.

Quote:

Originariamente inviata da Antares93 (Messaggio 2279857)
Gli effetti prodotti dall'introduzione del WTO sono effetti che si manifestano nel breve periodo e quindi già nel '96 dovevano essere evidenti. A maggior ragione se si considera che le negoziazioni iniziarono già nel 1986 e quindi gli Stati hanno avuto il tempo di adottare politiche che andavano in una certa direzione. E questo è vero anche a livello comunitario, dove si prestò parecchia attenzione a quanto sarebbe successo a metà anni '90. Di sicuro non si sarebbero manifestati con 4 anni di ritardo. Inoltre sarebbero stati effetti che nel tempo sarebbero andati scemando, cosa che invece non accade.

La produttività inizia a decrescere nel 2000, l'anno precedente all'ingresso della Cina, l'anno successivo all'introduzione dell'Euro. Di sicuro ha più valore l'ipotesi che a influire maggiormente sia stata la moneta unica. Il motivo è presto detto, se aumentano i costi, e i costi con la nuova moneta sono aumentati, aumenta il costo per unità e la produttività decresce.
A dimostrazione che l'ingresso della Cina non sia stato il motivo principale basta guardare il grafico sulle esportazioni.
Mentre la produttività decresceva l'export si rafforzava.
http://www.confapi.padova.it/assets/...olinkiesta.png

E poi, se la Cina avesse davvero dato una botta all'attività manifatturiera italiana, la decrescita della produttività sarebbe stata la causa mica l'effetto.

Per quale motivo gli effetti dovrebbero essere immediati e/o dovrebbero scemare nel tempo?
Non è una cosa alla quale ci si può preparare nel giro di qualche anno né che esaurisce subito i suoi effetti.

E non stiamo nemmeno parlando di cose come la dimensione media delle aziende con il relativo effetto sulla spesa per r&d, i livelli di informatizzazione atroci in un'economia dove il suo peso e la sua importanza è cresciuta esponenzialmente, la total factor productivity che aveva iniziato a stagnare già 20 anni prima e che prima o poi avrebbe dovuto sortire qualche effetto.

In generale quando ad un problema complesso si dà una risposta semplice (è stato l'euro) le cose non tornano mai.

Adesso vado a riprendere un po' di roba perché sull'argomento sono arrugginito e rispondere punto su punto a qualcuno che va citando ciò che argomenta un economista non è semplice.

Così su due piedi direi solo di vedersi il dibattito tra Bagnai e Boldrin di un po' di anni fa. È un continuo svicolare le domande ed evitare lo scontro.

Winston_Smith 05-06-2019 11:49

Re: Forum Economia
 
Questo articolo mi sembra abbastanza chiaro ed esaustivo:

Manca un progetto per rilanciare l'economia

BbFenix 05-06-2019 13:51

Forum Economia
 
È interessante come nelle operazioni di fusione FCA-Renault il Governo Francese sia in prima linea nelle trattative per la difesa dei lavoratori francesi, mentre il nostro governo se ne frega.
Aspettiamo che migliaia di persone perdano il posto di lavoro e poi decideremo a chi dare la colpa. Per ora il nostro Ministro ha la scusa che FCA non è partecipata dallo Stato, chissene frega delle migliaia di italiani che ci lavorano, che VERGOGNA.

Smeraldina 06-06-2019 11:57

Re: Forum Economia
 
La UE è pronta ad avviare la procedura d'infrazione contro l'Italia.
In venti pagine la commissione europea fa l'analisi dell'economia italiana,partendo dal debito pubblico che è arrivato al 132,2%,il secondo più grande dell'unione europea e uno dei più grandi al mondo.
Il documento mette in evidenza che il 2018 ha rappresentato per l'economia un fardello di circa 38.400 euro per ogni italiano.
L'alto debito toglie all'Italia lo spazio fiscale che serve a stabilizzare l'economia in caso di choc macroeconomici.
https://www.linkiesta.it/it/article/...ione-ue/42416/
Vorrei farvi una domanda:La Ue è intervenuta perchè il debito pubblico italiano può avere ripercussioni gravi sugli altri paesi europei?

BbFenix 06-06-2019 19:10

Re: Forum Economia
 
Quote:

Originariamente inviata da Smeraldina (Messaggio 2280932)
La UE è pronta ad avviare la procedura d'infrazione contro l'Italia.

In venti pagine la commissione europea fa l'analisi dell'economia italiana,partendo dal debito pubblico che è arrivato al 132,2%,il secondo più grande dell'unione europea e uno dei più grandi al mondo.

Il documento mette in evidenza che il 2018 ha rappresentato per l'economia un fardello di circa 38.400 euro per ogni italiano.

L'alto debito toglie all'Italia lo spazio fiscale che serve a stabilizzare l'economia in caso di choc macroeconomici.

https://www.linkiesta.it/it/article/...ione-ue/42416/

Vorrei farvi una domanda:La Ue è intervenuta perchè il debito pubblico italiano può avere ripercussioni gravi sugli altri paesi europei?



Sì, perché comprometterebbe anche la fiducia negli altri Stati che adottano l’Euro, con ripercussioni finanziarie (vedi i rendimenti dei titoli di Stato stranieri) ed economiche (il rischio debito con la moneta unica è condiviso, BCE ecc).

Questo dimostra come non potremo mai risollevare la nostra economia, non si esce dalla crisi senza aumentare debito e allo stesso tempo siamo bloccati da regole che noi stessi abbiamo accettato per far parte del club ‘’’’europeista’’’’


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