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Psicofarmaci in fase di sviluppo
Qui si postano notizie relative a nuovi farmaci o farmaci in via di sviluppo per depressione e ansia, topic speranzoso.
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Se tu applicassi l'unica lente che conti, che è quella dell'igienismo promosso da Ippocrate stesso, sapresti che l'industria psichiatrica si limita a "curare" a vita i sintomi per mezzo di molecole potenti (come lo sono gli psicofarmaci, nessuno escluso) senza preoccuparsi certamente, nè degli effetti collaterali o degli effetti avversi di queste molecole di sintesi (che possono essere ben più gravi dei disturbi che portano le persone ad iniziarne l'assunzione), nè di guarire il cosiddetto "paziente".
Si viene bollati e medicalizzati a vita, questo purtroppo fa l'industria psichiatrica, e davvero mi stupisco di come si possa ancora pensare che la Salute sia recuperabile assumendo queste bombe chimiche che provocano, quelle sì, i cosiddetti squilibri chimici. Chi ragiona partendo dall'assunto di essere un disturbato mentale si ricordi bene che il DSM è totalmente, tristemente, e notoriamente privo di scienza. Fino al 1994 persino l'omosessualità era annoverata tra le "Malattie" Mentali. Per sparire poi misteriosamente. Il rigore scientifico prevede che, a sorreggere qualunque terapia farmacologica, ci siano esami e riscontri scientifici incontrovertibili che dimostrino, ad esempio, l'ipotetico mito dello squilibrio chimico. Non è mai stato dimostrato lo squilibrio chimico, ad esempio, della serotonina (mentre lo è, ad esempio, la mancanza di insulina, perlomeno nel diabete di tipo 1). Quindi è un errore madornale, imperdonabile, e che ci costa caro, pensare di essere malati o carenti di qualche neurotrasmettitore. Non se in un quarto d'ora (ne ho sentiti parecchi raccontarlo), lo specialista, a vista, diagnostica uno, se non due disturbi diversi, con annessa la molecola magica. Inutile dire che i bambini che vengono trattati con delle metamfetamine come il Ritalin (droga pesante vietata in Italia per legge ma che, grazie ad una modifica alla Gazzetta Ufficiale, può essere prescritta da un medico a bambini anche piccolissimi). Questi poi, una volta trattati per l'HDHD (sostanzialmente si tratta di vivacità) con, appunto, delle droghe pesanti, tentano atti di autolesionismo. Alcuni ragazzini si sono buttati dai ponti, negli USA, e molti tentano, e a volte purtroppo riescono ad impiccarsi. Ovvio che è sempre colpa del Disturbo Mentale per gli addetti ai lavori quando questo accade. Insomma, non è con delle pillole magiche che provocano più assuefazione di molte droghe da strada (meno l'eroina, che è, tra l'altro, lo psicofarmaco più venduto nella storia della Bayer) che sarà mai possibile recuperare la nostra salute, nè fisica, nè mentale. Quando il Prozac non aveva più mercato, lo riconfezionarono cambiando il colore della pillola e il nome, spacciandolo per alleviare i disturbi per la sindrome premestruale delle donne, l'imperativo è quello di vendere ogni anno più del precedente. Prima di ricorrere a qualunque psicofarmaco approfondisci questi argomenti perchè ne va della tua salute. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
L'ADHD non è semplice vivacità
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Io dico solo che squilibri di sostanze ho la certezza quasi matematica che ci siano, certo non solo quello, ma la differenza tra quando stavo bene ad ora c'è, le botte di serotonina dopamina ecc che avevo ora non ci sono, quindi è certo.
Poi che ci siano interessi economici dietro la vendita di psicofarmaci sono d'accordo, e anche a me la sindrome da iperattività non convince. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Il male di cui tu parli possono essere quasi esclusivamente gli effetti collaterali devastanti dei neurolettici (atrofia del cervello/discinesia tardiva), che ovviamente sono permanenti, o degli SSRI (PSSD, permanente nella maggioranza dei casi, purtroppo) e prescritti come Ziguli anche a 20enni che poi infatti si sono tolti la vita. Se vai dallo psicologo perchè a 20 anni ti sei lasciato con la ragazza e lo psicologo ti manda dallo psichiatra per "Un Aiutino" (chimico, ovviamente) e lo psichiatra stesso ti spiega che TUTTI gli eventuali effetti collaterali passeranno con la dismissione della molecola e chi sostiene che non sia vero sono solo le persone ignoranti e quindi tu ti fidi e accetti la "Terapia" e diventi impotente a 20 anni dopo l'assunzione di una sola pillola di SSRI, allora in quel caso il male che ti divorava prima lo rivorresti, e al confronto ti sembra acqua fresca. L'ADHD può essere qualunque cosa dica lo psichiatra anche perchè negli USA quasi tutti i bambini orfani o con situazioni difficili, seguiti quindi dagli assistenti sociali, assumono di prassi il Ritalin, esattamente come l'Adderal lo assumono tutti i ragazzi dal percorso scolastico e fino a quando arrivano nel mondo del lavoro. C'è un abuso di queste sostanze chimiche che è stato esportato anche qui in Italia. Il Ritalin era stato proibito da noi nel 1989 e poi reintrodotto a fine 2000 NON per richiesta da parte di psichiatri, ma da parte dei pediatri che si limitavano a seguire il protocollo. Il protocollo dice; il bambino è vivace, rompe i coglioni e non sta attento ? Terapia: Ritalin. Magari un medico che facesse il medico guarderebbe quello che il paziente mangia, sarebbe legittimo chiedersi da parte del medico se sia intollerante al glutine o consigliare ai genitori di smettere di fargli bere secchi di Coca Cola (per cominciare) e informare i genitori affinchè cerchino di nutrirlo anzichè avvelenarlo. Quasi mai è così purtroppo; il medico non si domanda quel che il pazienre mette nel piatto. Giura su Ippocrate che diceva: "Fa che il cibo sia la tua medicina, e la medicina il tuo cibo", ma non conosce spesso nulla di alimentazione, tantomeno di igienismo. Segue il protocollo, anzi, l'unico modo che ha per non avere dei casini addirittura legali è proprio quello di somministrare farmaci, di seguire, appunto, il protocollo, per questo il medico è schiavo del proprio ruolo. Pillola magica: Ritalin, poi se tentano di impiccarsi a 8 anni, era il disturbo mentale mai diagnosticato, o meglio: "diagnosticato" in un quarto d'ora senza alcun esame, la causa del fatto che sembri normale che i bambini sentano il bisogno di mettersi una corda attorno al collo. (Magari somministrare metamfetamine a dei bambini non è proprio una cosa normale, ma se lo dice il protocollo allora va bene, anzi, è la strada più sicura da seguire). Lo squilibrio chimico davvero devastante è proprio quello causato a posteriori da queste molecole, che sono meno potenti solo dei chemioterapici. Tralasciando il fatto che, secondo le leggi italiane, le metamfetamine sono droghe pesanti proibite anche agli adulti, ma se il protocollo dice che il medico DEVE somministrarle a mio figlio, che male possono fare ? Non sono più droghe, diventano Medicine, come l'eroina. Se il medico dice che mio figlio è un malato di mente dopo avermi fatto spuntare un questionario con le crocette (come succede negli USA), allora è tutto sicuro, Scientificamente Dimostrato (Certo, come no, e questa sarebbe una diagnosi?). L'eroina era infatti nata Non come droga, ma come farmaco prodotto dalla Bayer. Quale sarebbe la differenza ? Questo è il punto nodale. Falcone diceva: segui i soldi e troverai la mafia, e il business delle case farmaceutiche è il più florido del pianeta, un mercato da 430 miliardi di dollari all'anno. E senz'altro è molto comodo diagnosticare disturbi mentali mezzo colloquio, spesso in pochi minuti, e anche ad insaputa dei genitori mentre i loro figli sono a scuola, come succede negli USA e come è già accaduto anche in Italia per il Ritalin. È comodo non aver bisogno di alcuna dimostrazione scientifica o esame che provi quel disturbo o quell'ipotetico squilibrio chimico mai dimostrato. E, nonostante l'assenza di diagnosi, questo non impedisce agli addetti ai lavori di somministrare farmaci (ne hanno quanti ne vuoi), anzi, seguire il protocollo è, legalmente, la strada più sicura per qualunque medico, per tutelare se stesso da ogni possibile problema di natura civile o penale. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Ahahahahahhahahahahahahahahaha
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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qualcosa di vero c'è, la cura del corpo è importantissima, ma ad esempio tu puoi avere l'automobile più perfetta e nuova del mondo ma se per qualche motivo la centralina si scodifica, l'auto non partirà mai. I farmaci aiutano soprattutto in questo, a ritrovare quel po' di serenità che serve a "riprogrammarci" da soli e con l'aiuto della psicoterapia. per carità gente un po' ingenuotta in giro ce n'è, ma non è che siamo tutti dei poveretti che vanno dallo psichiatra a farsi segnare l'antidepressivo perché lasciati dalla tipa.. poi cmq chi prende neurolettici sono una minoranza, i farmaci più diffusi sono ssri e benzodiazepine, farmaci ben tollerati. Sennò abbandoniamo i farmaci e lasciamo la gente libera di impazzire, di usare violenza, oppure di essere preda dell'alcolismo. 50 anni fa si usavano pochissimo i farmaci ma in compenso la gente beveva molto di più. non so se sapete che droga potente e che danni genera l'abuso alcolico. |
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Questo secondo studi condotti dalle stesse case farmaceutiche (che finanziano loro gli studi e le ricerche del pianeta, proprio sui prodotti che loro stessi mettono in commercio, e questo è un trascurabile conflitto di interessi), riguardo gli SSRI ti sbagli. Ti va bene finchè non ti va male, il PSSD può sopraggiungere anche dopo una sola pillola di un SSRI. Lo psichiatra ti rassicura e ti da la garanzia che che gli effetti indesiderati o collaterali (ma pur sempre effetti a tutti gli effetti) passeranno una volta dismessa la "terapia" farmacologica. Quindi tu che fai ? Ti fidi. Poi, quando l'asta del pene ti diventa insensibile come un pezzo di carne morta (c'è gente che è impazzita a causa di questo sintomo) e diventi poi anche anorgasmico e impotente a 20 anni, dimmi, chi te la restituisce la tua salute e la tua vita ? Quel che mi inorridisce è che gli addetti ai lavori non dovrebbero garantire cose che sanno benissimo non essere vere. Quindi o sono dei bugiardi o degli incompetenti, e questo deve spingere le persone ad informarsi per conto proprio PRIMA che questi danni sopraggiungano. Poi, una volta che ti sei informato sui rischi e sui benefici, decidi che non te ne frega niente di diventare impotente a 20 anni e con l'asta del pene insensibile, se anche succede, lo sapevi. Ma essere prima ingannati e poi danneggiati, mi dispiace, ma è chiedere troppo a qualunque paziente. Ed è evidente che questi non sono farmaci ma Bombe Chimiche potentissime che distruggono, in brevissimo tempo, proprio l'equilibrio chimico che dovrebbero ripristinare magicamente (secondo la favola raccontata in TV negli USA in cui per legge è possibile pubblicizzare gli psicofarmaci). E infatti negli spot americani la Formula è usare il condizionale; ti senti così o così ? POTREBBE essere uno squilibrio chimico, chiedi al tuo dottore la pillola magica. Quel condizionale non è casuale, loro per primi sanno di non disporre della diagnosi (premessa fondamentale per poter prescrivere la "Terapia Farmacologica") E poi ce ne sarebbero, ancora, di cose da dire, tante, ma tante. |
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Chissà cosa pensi della cocaina allora. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Spero che a breve il regolamento del forum includa delle sanzioni per chi diffonde certe puttanate antiscientifiche.
I farmaci servono quando servono e se presi nel modo corretto. Non sono una panacea ma è meglio che finire all'obitorio. Non possono fare miracoli e non sempre bastano a risolvere una problematica alla base, ma spesso aiutano ad affrontarla, e spesso se vengono usati è perché la problematica alla base non si riesce ad affrontarla in altro modo. Ma ad uno che scrive Quote:
Io l'ho segnalato alla moderazione. Spero di non essere il solo. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Inoltre ho trovato sta roba: Quote:
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Disclaimer (visti i tempi che corrono): non sono pagato dalla GSK né da altre aziende che hanno partecipazioni nell'industria farmaceutica Disclaimer 2 (idem): non ho votato PD (chissà se se lo farà entrare in testa, prima o poi) :sarcastico: |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Ci mancavano i seguaci di Hamer sul phoro
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Sto leggendo di DRI selettivi che sono in corso di investigazione ma più che per la depressione si pensa di usarli come sostituti della cocaina e metanfetamina nei programmi di recupero per tossicodipendenti.
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
In questi ambiti comunque bisogna andarci con i piedi di piombo, non è ben chiaro cosa faccia bene e cosa male.
Che gli antidepressivi producono molti disturbi nella sfera sessuale è noto (ci sono testimonianze di persone che hanno mantenuto certi disturbi che prima non avevano dopo aver interrotto la terapia), ora se producono questi effetti non si può dire che curano o riportano in uno stato di equilibrio un organismo squilibrato. Gli psicofarmaci aggiustano magari dei sintomi ma possono sfasciare altro, quindi mi sembra logico valutare i pro e i contro quando si decide di assumerli (tenendo presente che ci sono dei rischi). Se qualcuno pensa che in fin dei conti si sa relativamente poco sui meccanismi di azione, come funzionano e che cosa possono causare a lungo termine certe molecole, secondo me in fin dei conti questo qualcuno ha ragione. Io non sono convinto comunque che le cure alternative stile new age funzionino necessariamente, magari capita che non fanno assolutamente nulla come l'acqua fresca, però magari una persona riesce a campare di più (o meglio) non perché guarisce ma perché evita cure mediche che producono effettivamente danni. Magari questa persona resta malata ma potrebbe stare meglio di chi è malato allo stesso modo e viene curato male (con terapie iatrogene). Visto che la medicina (intesa non tanto come scienza astratta ma come organizzazione concreta ufficiale dei medici) somministra abbastanza spesso (Soprattutto negli ambiti dove si sa poco) cure che invece di far bene fanno male, avere qualche sospetto e andarci con i piedi di piombo mi sembra lecito. Non fidarsi ciecamente della medicina ufficiale non equivale poi a fidarsi ciecamente di quella alternativa e new age, terrei separate le due cose. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Si va off topic già nella prima pagina :applauso: vabè
Mi ritrovo nel pensiero, molto generale ma comunque abbastanza convincente, che il cervello è molto delicato, e prima di assumere psicofarmaci che vanno a riempire direttamente le mancanze, o le presunte tali, bisogna fare un grande studio. E posso pure essere d'accordo che, una cosa tira l'altra, si crea un disastro, nel senso che magari un farmaco può influenzare altri fattori che poi vanno ad incasinare ancora di più la situazione, magari permanentemente. Sempre perché parto dall'assunzione di base che ho detto prima: il cervello è uno strumento delicato e molto complesso, molto difficile sintetizzare tutti i percorsi e non ne capiamo ancora del tutto il funzionamento come possiamo affermare invece per altre parti del corpo e relativi trattamenti. Ora, mi sembra inopportuno attaccare la pratica nel suo totale, anche con tutta la consapevolezza che ci può essere riguardo gli interessi commerciali dietro la vendita di farmaci e eventuali negligenze professionali (che non sono fatte solo da parte degli psichiatri, ma anche dai pazienti che vedono nella pillola "la cura"). Effettivamente si dovrebbe essere più consapevoli di cosa si stia facendo quando si assumono psicofarmaci e dovrebbe essere l'ultima spiaggia, prima di averle provate tutte e in maniera corretta. Detto questo, io non ne so un cazzo al cubo di psicofarmaci :D non ne prendo e non vorrei farlo. Scommetto che non si tratti però di un semplice - serotonina= salute mentale- fin troppo semplicistico e primitivo no? Però immagino che le sostanze si influenzino costantemente l'un l'altra, e rompere l'equilibrio chimico (anche per scopi positivi) è sempre una cosa sulla quale bisogna metterci i guanti e soprattutto a sfruttare l'eventuale spinta positiva per ricominciare a pedalare nella vita reale, dato che, in ultima analisi, la nostra coscienza risiede soprattutto all'esterno e non ragiona in termini di sostanze chimiche. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Molti medici riconosciti e ben inseriti son deliranti tanto quanto certi outsiders quando affermano certe cose, son persone come noi, e possono diventare pericolosi non solo quando non vengono riconosciuti come luminari da certe élite di esperti ma anche quando vengono riconosciuti come tali. Comunque siamo OT, chiudo qua il discorso. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Sono d'accordo sulle cose dette da ambedue le parti.
Dave64 ha detto secondo me delle cose giuste, alcune sono conosciute e rivelate tranquillamente da psichiatri. … Ma fino a quando c'è gente che sta male , è giusto dare farmaci e proseguire la ricerca di questi, anche se le case farmaceutiche ne fanno profitti. Si sa che prevenire è meglio che curare, alimentazione vita serena ecc contribuiscono, se però il danno è fatto poi bisogna arginarlo in qualche modo. I farmaci non guariscono e non risolvono il problema, molte volte la ricerca va per tentativi senza avere la certezza matematica. Bisogna sperare che nonostante tutto si trovano rimedi che salvano le persone, anche se il costo da pagare in termini di effetti collaterali è alto. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
"Ci sono ancora oggi seguaci di Ugo Cerletti tra gli psichiatri laureati. Fortunatamente ci sono delle leggi che oggi impediscono ad uno psichiatra di somministrare questa "terapia" inventata dal dottore senza il consenso del paziente."
Certo, più che terapia inventata dal Cerletti, era una pratica per stordire i maiali nei macelli. Cerletti e Bini per poco non vinsero il Nobel per la Medicina per una scoperta inventata non da loro, ma dai macellai. Anche qui, mancando la dimostrazione scientifica che rimanere fulminati con scariche al cranio fino a 600 volt sia terapeutico, è un po' come avvallare la pratica di quello con la lobotomobile che si faceva consegnare il matto del villaggio di turno per infilargli un punteruolo su per il naso per raschiargli pezzi di corteccia prefrontale. O scalpellargli le tempie. Dopo non rompevano più i coglioni, quando diventavano finalmente dei vegetali, ma da qui a parlare di "terapia" o di "salute", e vincere quasi il Nobel, mi spiace, da qualunque parte la guardi non mi è mai sembrata scienza. Ne ho conosciute di persone che volevano le terapia chimica in un primo momento e dopo avrebbero voluto non averla mai iniziata. Meglio solo saperle prima le cose. Questo è l'importante. Conoscevo un Aspie che si è preso decine di psicofarmaci, a lui non fregava nulla del sesso, e quindi, pur sapendo che le disfunzioni sessuali erano una certezza, assumendone poi così tanti, ne ha sempre fatto uso. Non c'e bisogno di non dirle le cose, sicuramente il 20enne In Salute, che si lascia con la ragazza e che diventa impotente, gradirebbe saperle. È fantascienza pensare che le cose dovrebbe essere così ? Vedendo certe reazioni, forse lo è. |
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Proprio tu che sei l'opener, non stai parlando d'altro, non dici proprio nulla. Oltre a sostenere che direi cavolate, non entri nel merito di qualcosa che non conosci e che io approfondisco da almeno 12 anni.
Penso che siamo tutti dalla stessa parte, le fazioni e la suddivisione demenziale manichea tra bene e male che esiste per te, per me non esiste. Ho segnalato l'utente Marco.Russo per aver istigato gli altri utenti a segnalarmi, incitando, in questo modo, all'atteggiamento squadrista che ho potuto in parte ravvisare tra questi ultimi interventi. Ora potete continuare a suonarvele e a cantarvele da soli. Buon proseguimento |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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quando il tuo unico sogno è di schiantarti contro un platano, allora se rimane un minimo di sale in zucca vai da uno psichiatra e l'SSRI lo prendi. Sapevo della pssd, ma ho accettato il rischio, con tutto il rispetto per chi ne soffre, ma sai quanto me ne poteva importare della pssd? Per fortuna non mi è capitata, ma anche se fosse lo avrei accettato tanto non scopo ne da malato ne da sano. |
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Non dico che tutto ciò che dici è falso ma le tue conclusioni per me sono estremiste. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Abbi un po' di rispetto e un po' di buon gusto, tra l'altro per utenti che sono molto più anziani di te.
Si chiede, alla cosiddetta scienza, solo la diagnosi o le prove degli squilibri chimici, niente di complottista. Semplici esami, non diagnosi decise arbitrariamente a sentimento. Ti sorprenderà, ma ho un pensiero e anche un cervello, e voglio tenermeli stretti. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Perché mi pare che il tuo approfondimento sia ben poco approfondito, considerando che continui a parlare di psicofarmaci dati a 20enni lasciati con la ragazza. Se è accaduto sono casi sporadici. In altri paesi forse è possibile vengano prescritti alla leggera, ma se si prescrivono qua in italia è quasi sempre perché l'alternativa è finire prima o poi all'obitorio in un sacco nero. E siccome casi di questo tipo li abbiamo avuti, sul forum, e siccome la compliance farmacologica è sovente complicata in caso di malattie mentali: fuori i titoli per cui ti fregi di dichiararti "approfonditore da almeno 12 anni". Altrimenti sei solo un cazzaro. Peggio. Un cazzaro pericoloso che diffonde informazioni pericolose. Tolleranza zero con chi propaga falsità antiscientifiche. Ps: i tuoi post mi puzzano parecchio di Scientology. Non è che sei un loro affiliato? |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Scusa Zucchina, ma se vuoi ci mandiamo messaggi privati, questo è l'ultimo intervento che pubblico.
Penso sia meglio che ti cada la terra sotto ai piedi e che tu le cose le sappia, piuttosto che sia il medico per primo a gridare al complottismo negando nel modo più assoluto che questi danni siano sempre esistiti. Per non parlare del fatto che alcuni utenti nemmeno hanno letto quel che ho scritto quando parlano di psicofarmaci per scongiurare il sentimento omicida o suicida. È pieno di notizie che collegano l'assunzione di Ritalin alle impiccagioni dei bambini e dei ragazzini. Per non parlare di Michael Jackson, di Robin Williams, Heath Ledger, la stessa Franzoni o dei ragazzini che hanno compiuto la strage di Columbine (che stavano dismettendo, vado a memoria, proprio un SSRI ) etc.. Ogni volta che vai a verificare trovi sempre la "Terapia Farmacologica", quindi parlare di psicofarmaci come di una stampella per non arrivare a compiere atti estremi di auto/eterolesionismo è da totali ignoranti sull'argomento. Rimango disponibile in PVT. Ciao e grazie |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Bene, ora possiamo tornare in topic.
Mi pare di aver sentito fosse in fase di progettazione un antidepressivo oppiaceo, sarebbe il primo della storia. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
– Chiudo momentaneamente la discussione perché si era andati decisamente oltre l'off topic; nel frattempo si discuterà in moderazione di quanto scritto finora e di una eventuale regolamentazione di thread come questo. –
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
É sempre bello poter ascoltare il punto di vista di tutti, ma ci teniamo a ricordare che la scienza non è una opinione ma si basa sull'evidenza. Da qui una doverosa precisazione:
Qualsiasi farmaco prima di essere messo in commercio subisce un lungo iter che porta alla possibilità di utilizzo solo in caso di piena sicurezza per il paziente che lo assumerà. Gli psicofarmaci sono il trattamento d'élite in diverse situazioni e hanno aiutato negli anni molte persone (anche uniti per esempio alla psicoterapia) a uscire da patologie decisamente invalidanti, ovviamente sempre sotto la supervisione attenta di personale competente. Quote:
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
Antipsicotici nuovi o allo studio ci sono?
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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…..possibilmente in italiano...:arrossire: |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
spero di vivere finché non trovano qualcosa di veramente rivoluzionario, l'antidepressivo definitivo.
quello che te lo prendi e stai bene, anche se sei un down e intorno sei circondato di merda |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Si sta iniziando ad usare la ketamina e su farmaci che toccano il recettore NDMA ma ne so ancora poco. |
Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
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Re: Psicofarmaci in fase di sviluppo
MDMA, LSD e ketamina in fase di studio, come diceva Badblues pare che la strada intrapresa sia quella di usare droghe a basso dosaggio. :laugh:
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