FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Chi potevate/dovevate diventare? (https://fobiasociale.com/chi-potevate-dovevate-diventare-64185/)

cancellato18934 17-05-2018 21:20

Chi potevate/dovevate diventare?
 
Avete presente la scena del film Into the wild in cui Alexander nel pieno del suo viaggio si ferma davanti alla vetrina di un bar e si mette a fissare un ragazzo che scherza con una ragazza. In quel momento si rende conto che al posto di quel ragazzo vestito in modo elegante, ambizioso e determinato poteva esserci lui. Anche a me capita quando di sera in giro per le strade del centro vedo comitive di studenti che scherzano tra di loro, mentre io li osservo da fuori da solo. Da solo senza ambizioni né progetti per il futuro, con una marea di problemi dinnanzi a me. Ogni volta che vedo questi ragazzi penso che potevo essere uno di loro, tenere un braccio sulla spalla di una ragazza e intanto scherzare con degli amici davanti ad una birra, vorrei avere ancora la speranza nei miei occhi quella che vedo nei loro e avere quella voglia di cambiare il mondo che ho solo sentito dire ma che dentro di me non ho mai trovato. Vorrei avere ancora voglia di parlare di argomenti futili e non solo di morte o depressione.. Vorrei vivere come fa un ragazzo della mia età, ma mi sento cresciuto troppo in fretta per colpa della sofferenza patita in questi anni e non so più ridere non so più scherzare. Vorrei avere la mente libera e pensare solo a prepararmi per il prossimo esame, vorrei essere felice davvero per ogni cosa che ora ritengo superflua mentre i miei coetanei ne fanno motivo di orgoglio. Mi sento rassegnato, ormai lontano anni luce da loro. Non ho nemmeno più voglia di rivalsa nei confronti del mondo, la voglia di vendicarmi per i torti subiti cercando di farmi forza e di farmi valere nei confronti di tutti.. Ormai è sparita anche quella, basta alzo bandiera bianca. Stavolta temo di non aver proprio più speranze.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

claire 17-05-2018 21:31

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
E chi lo sa?Le fobie mi hanno perseguitata fin da bambina,non ho mai potuto ideare di essere libera e poter realizzare qualcosa...
Da piccola non sono mai andata oltre il desiderio di essere una brava mamma e casalinga con tanti bambini.Che già sarebbe qualcosa.Poi mi ha fatto paura anche quello,e ciao.
Non so come e perchè, ma io la voglia di ridere e scherzare ce l'ho ancora.

anahí 17-05-2018 21:35

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Io ho una sensazione credo simile alla tua ma quando vedo gruppi di adolescenti. Li invidio retroattivamente perché spesso mi sembrano tanto spensierati e spontanei nel comunicare tra loro, per me le relazioni sociali non sono mai state così in adolescenza perciò mi sembra di essermi persa qualcosa. Non mi lamento perché comunque la mia adolescenza mi ha dato altro, però mi viene un po' di malinconia a pensarci.

SamueleMitomane 17-05-2018 21:39

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2115651)
Non ho nemmeno più voglia di rivalsa nei confronti del mondo, la voglia di vendicarmi per i torti subiti cercando di farmi forza e di farmi valere nei confronti di tutti.. Ormai è sparita anche quella, basta alzo bandiera bianca. Stavolta temo di non aver proprio più speranze.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

:bene: succede quasi sempre così immagino, aggiungo che però non è una resa, più una realizzazione che va sfruttata a tuo vantaggio.
A me un po' di rivalsa mi è rimasta, però non si può pretendere di scaricarla tutta in una volta, bisogna dosarla.

Si quando ascolto Hendrix penso che avrei potuto seguire i suoi passi :mrgreen:

Abuela 17-05-2018 22:15

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
nel corso degli anni ho immaginato di poter essere qualsiasi cosa, veramente ogni minimo input esterno mi faceva fantasticare sul poter essere questo o quello, ma tutto sempre e solo sfiorato con la fantasia, forse mi bastava questo. non ho mai avuto un grande sogno fisso, un desiderio specifico che posso dire non si sia avverato. quindi forse non sono mai voluta diventare veramente nulla.
e in fondo, se ci penso e sono sincera con me, credo che non sarei comunque potuta diventare chissà chi, anche senza i limiti imposti dalla timidezza e dalle paure, perchè avrei incontrato altri miei limiti: cioè l'essere sconclusionata, continuamente agitata e dalla mente poco coerente. non credo avrei potuto concludere nessun lavoro o nessuna relazione. forse avrei solo ferito e deluso una cerchia più larga di persone :sisi:

Gio.solo 17-05-2018 22:53

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
probabilmente qualche signorotto della classe media con moglie e bambini, amici pochi ma buoni e tante conoscenze

Pablo's way 17-05-2018 23:05

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Non ho mai pensato a chi sarei potuto diventare, mi è mancata un'idea di futuro, un'aspirazione, quando percepisci sin da piccolo i tuoi limiti con chiarezza, fai fatica ad immaginarti un futuro diverso da quello che realmente ti aspetta.

Piuttosto mi è capitato di pensare a come sarei potuto essere, intendo una persona più serena e tranquilla.

Angus 18-05-2018 00:33

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 2115669)
La mia ora è: sì, insomma, non ho la laurea per accedere a certi lavori, nè la giovinezza richiesta per iniziare. E non riesco a smuovermi.
Idee ne ho ma la situazione mi appare amaramente surreale.
È un controsenso: prima di attraversare certi stadi di maturazione non sapevo. Ora che so meglio quel che vorrei fare, mi sembra troppo tardi per buttarmi (sono frustrata e a disagio).

Ciao. Scusa la franchezza, ma perché non ti metti l'anima in pace in rapporto al passato e non provi semplicemente a vedere cosa puoi fare adesso (e a farlo)?

Una laurea, se ti metti sullo studio in modo maturo, non ci vuole tantissimo a prenderla. La giovinezza richiesta è, entro certi limiti, una convenzione culturale.

Non puoi più incarnare un certo modello (di normalità?). Ma questo non significa che tu sia finita.

XuX 18-05-2018 00:45

Solo di recente sono riuscito parzialmente a definire con maggiore nettezza chi vorrei essere, a cosa mi sento chiamato. Ho trascorso la mia adolescenza - che ormai è ai titoli di coda, ma forse sarebbe meglio cominciare a considerarmi un giovane adulto - sospeso fra varie inclinazioni e differenti progetti, tutti accomunati dal vizio della inconsistenza. Infatti ho intrapreso più percorsi, tutti con passo timoroso, con estrema cautela, con la preoccupazione che, continuando ancora in maniera così affannosa e spasmodica a cercare di trovare quello definitivo, non avrei ottenuto altro che una inutile dispersione di energie e di tempo, accresciuta dalle costanti pressioni di un contesto sociale che esige un tasso di competitività che non riesco a sostenere ed accettare. Ciò mi ha indotto a provare invidia per quelle persone che sembrano avere avuto da sempre un unico interesse centrale ed irrinunciabile che li ha spronati a seguire certe tappe sino alla realizzazione personale e che sembrano aver programmato già dall'infanzia la propria esistenza, seguendo un certo ordine dal quale non si sono mai allontanati, senza alcuna deroga, perché anch'io vorrei essere così risoluto e sicuro dei miei mezzi, piuttosto che essere perennemente afflitto dall'indecisione, dalla sensazione di incompiutezza e dall'amarezza, non avendo avuto il coraggio di dedicarmi esclusivamente ed intensamente ad un interesse e a quello soltanto.
Ora mi resta la possibilità di cimentarmi in esso con la consapevolezza di non potere mai raggiungere una vera forma di gratificazione o di soddisfazione in quest'ambito, non potendo più farne, in qualche modo, la mia professione o la mia ragione di vita, ma solo un'occupazione come molte altre, seppur stimolante intellettualmente, e un palliativo alle noie quotidiane, mentre mi accingo a prepararmi al mondo del lavoro seguendo ben altre direzioni.

Kitsune 18-05-2018 08:41

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2115651)
di sera in giro per le strade del centro vedo comitive di studenti che scherzano tra di loro, mentre io li osservo da fuori da solo. Da solo senza ambizioni né progetti per il futuro, con una marea di problemi dinnanzi a me.

Speravo nell'esempio di un amico che ha fatto i tuoi studi perché questo come esempio non calza molto secondo me, non vedi che una facciata, non sai niente della loro vita.
Certamente non tiri fuori i tuoi problemi quando esci tra amici. Comincia a non confrontarti con perfetti estranei che è inutile.
Su sto forum è uno sport cercare gli ex compagni di scuola su Facebook che han avuto una vita completa e tu niente.
Non importa che vita hai, puoi andare all'università ma non riuscire più a studiare e rimanere indietro con gli esami, puoi essere indipendente e vivere nel tuo appartamento ma non poterti più pagare l'affitto, puoi essere fidanzato ma affrontare una crisi di coppia, un tradimento o l'incognita del matrimonio, puoi sempre avere una famiglia incasinata e piena di problemi, puoi avere problemi di salute.
Se tu avessi avuto una vita diversa avresti problemi diversi, potresti perfino avere più pensieri di quelli che hai ora, non puoi saperlo.
Chiediti se con una vita diversa saresti stato soddisfatto o avresti desiderato di più. Trova qualcuno che si considera realizzato.
Io penso che bisogna accettarsi per quello che si è e smettere di invidiare gli altri ma prendere spunto dai loro successi, come si confrontano con i loro problemi e li risolvono.
La gente che non ha problemi e una bella vita non la considero proprio, non hanno niente da insegnare non c'è niente da imparare da loro.

ElsaonMars 18-05-2018 08:49

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
A me piacerebbe lavorare nel sociale, ma ho paura di non avere carattere/pazienza/social skills...
Se non fosse per i problemi tuttavia non so neanche se il mio interesse per la psicologia ed il disagio sarebbe mai nato.
Dunque boh, il mio disagio è nato quando ero veramente piccola. Ce ne sta sempre una a seconda dei periodi, che sia paranoia, ansia, rabbia, depressione, fobia sociale, anoressia, dipendenza affettiva, problemi con le sostanze. Non mi son fatta mancare nulla -.-. Ora con i farmaci giusti mi vedo diversa ma la strada è lunga assai.

Edera 18-05-2018 09:30

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Boh, non lo so nemmeno io

muttley 18-05-2018 09:39

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 2115669)
Ora che so meglio quel che vorrei fare, mi sembra troppo tardi per buttarmi (sono frustrata e a disagio).

Hai mai pensato ad un percorso universitario come educatrice professionale? Da quanto ne so, non sono selettivi sull'età

Jacksparrow 18-05-2018 10:06

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
La Vita con questi problemi sulle spalle e' una doppia fatica, e' come condurre una doppia Vita con doppi problemi!!
E come si fa ? Si esauriscono le energie gia' a mezza giornata e quello che ne soffre e' la socialita'.
Quanto ai sogni infranti, probabilmente una vita normale con una famiglia/figli/casetta/cane/lavoro decente.

XL 18-05-2018 12:35

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Si ha a che fare comunque sempre con dei condizionali controfattuali.
Se mi fossero capitate queste cose, se fossi nato lì, se fossi vissuto nel tal quartiere, se fossi stato alto (e così via)... Allora sarei potuto diventare...

Ma in fin dei conti queste premesse non si sono verificate e se non si sono verificate vuol dire che in questo mondo qua non saremmo potuti essere né più né meno di quel che siamo adesso.

Poi c'è da chiedersi chi siamo e se queste controparti funzionali sarebbero state ancora qualcosa in cui ci riconosciamo.
Non riesco a riconoscermi in una essenza, voglio un'altra vita è vero, ma voglio viverla io, non mi interessa che la viva una controparte di me stesso in cui magari non riesco a rispecchiarmi davvero perché ha avuto un'altra storia.

Chi è che gode di certe cose? Io o questo mio essere alternativo?
In fin dei conti vorrei altro, vorrei essere apprezzato per quel che sono e non per quello che sarei potuto essere.
Mi sento in sintonia con quel che ha scritto JericoRose.

no-body 18-05-2018 12:54

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2115848)
... questo mondo qua non saremmo potuti essere né più né meno di quel che siamo adesso.

Al di là del mondo circostante a noi e alle condizioni
nostre fisico-materiali forse la domanda ha senso limitatamente al nostro carattere. Cioe' se non fossi stato timido/fobico cosa sarei potuto essere ?
Penso avrei avuto molto piu' successo lavorativo e sentimentale; potevo essere piu' felice invece che triste
e socialmente frustrato.

Angus 18-05-2018 13:04

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 2115841)
Sto cercando di contenere la frustrazione.
Sì, potersi esprimere senza vergogne, essere rispettati, prendere decisioni è la normalità

Mi spiace. Non mi riferivo a questo, comunque. Pensavo alla normalità di un percorso di studi e lavorativo lineare, senza intoppi.

varykino 18-05-2018 14:07

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
boh sono quello che sono quoto jerico .... certo sarebbe stato figo se da piccolo mi forzavano a suonare qualche strumento , a quest ora ero un dio sceso in terra e nn avevo bisogno di niente :sisi: .

StacyFreak 20-05-2018 11:55

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Ci sto pensando tutti i giorni... ho ventitré anni, ma inizio a sentirmi già in là con l'età, almeno guardando chi a 20 già ha imbroccato la sua strada o comunque ha messo a frutto passioni ed interessi.
Non serve a nulla pensarci, è vero, però è una domanda che ti da gli spunti per capire cosa realmente vorresti dalla tua vita.
Io non voglio essere una persona diversa, ho vissuto ventitré anni di mer**, ma non li cambierei, né cambierei il risultato. Se si parla su un piano puramente caratteriale e psicologico, nonostante sia una freaksciroppata, sto a postissimo così.

Il pensiero che mi ossessiona è, piuttosto, chi sarei potuta/dovuta essere in termini di obiettivi.
XuX ha descritto perfettamente la cosa, anche io sono una che si perde per strada e mi ritrovo con troppe passioni (mai coltivate abbastanza) che vorrei rendere parte integrante della mia vita, ma non so da dove partire. Mi sembra di avere millemila possibilità in pugno, ma sta di fatto che sono granelli di sabbia che scorrono giù dalle mie mani senza controllo, perciò non rimane più nulla. Invidio gli studenti universitari perché, vedendoli passare, mi immagino di essere una di loro, magari anche isolata, ma che va tutti i giorni a lezione in Accademia, completamente immersa in quello che studia. Le mie aspirazioni sono queste: vivere delle passioni e gli interessi. Non me ne frega nulla del matrimonio, dei figli, il mutuo, il lavoro. Sono una zingara dentro, ho bisogno di fluire, di scorrere, come l'acqua. Ma non posso permettermi di essere stagnante.
Ecco, se ci sono delle cosette che cambierei, a livello psicologico, sono la capacità organizzativa e la costanza. Due impedimenti che mi incatenano qui, a letto col pc sulle gambe, a fantasticare sui giorni in cui sarò un'illustratrice, una sarta ed una musicista, non di fama, ma almeno a livello in cui possa liberarmi dal mondo del lavoro e vivere di ciò.
Una cosa curiosa è che io tutte quelle cose le vedo, mi ci vedo già in quei fotogrammi di vita desiderata e, guarda caso, sono tutte immagini piene di luce, colori e gioia.

Aree 20-05-2018 12:06

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Pensavo che crescendo il mio modo di interagire e rapportarmi alle persone sarebbe cambiato, che mi sarei sentita meno fuori posto
ma col tempo e le esperienze il mio modo di vedere le cose diventa sempre più nudo e crudo e la difficoltà invece di diminuire aumenta...però sono sicuramente più brava di prima a camuffare

Franz86 20-05-2018 12:16

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Più vado avanti e più, ripensando al passato, mi pare improbabile che anche facendo scelte diverse sarei diventato qualcosa di diverso da un disadattato asociale e anzi, tutto sommato posso dire di aver ottenuto dei discreti risultati nel limitare i danni.

La questione per me è che forse non riesco ancora a capire bene quanto sia effettivamente in grado di interagire nel mondo dei "normali", a volte mi sopravvaluto e altre mi sottovaluto, certo che ora penso che integrarmi nel mondo esterno ( qualunque cosa questo voglia dire ) sarà il lavoro di una vita intera, non un obiettivo da raggiungere a breve-medio termine che mi consenta ad un certo punto di festeggiare dicendo "ce l' ho fatta".

Noriko 20-05-2018 12:21

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Volevo diventare una brava insegnante, poi vabbè ho sublimato :D

Aree 20-05-2018 12:25

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 2117024)
Se tornassi indietro rifarei tutti i miei sballi.

Io no, ho perso troppo tempo credendo di fare la cosa giusta

Suttree 20-05-2018 12:30

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
A detta dei miei insegnanti avevo un grosso potenziale.
Io non ci ho mai creduto fino in fondo e ho sempre sentito il peso delle aspettative nei miei confronti, senza sapere che cavolo volessi veramente.

Non lo so neanche ora cosa voglio, mi sembra sempre tutto così privo di senso:nonso:.

Worthless 20-05-2018 14:09

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Un cumulo di cenere.

Aree 20-05-2018 15:44

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 2117064)
Intendo...

Scusami leggendo veloce ho "corretto" automaticamente

Svalvolato 20-05-2018 16:26

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Migliori più di tanto non si può diventare. I limiti che abbiamo, dovuti a madre natura e alle nostre esperienze, non ci permettono grossi miglioramenti; se uno ha un QI di 70 non diventerà mai un fisico nucleare, idem se uno è fobico non potrà avere una vita del tutto "normale". Devo dire che vedendo la piega che stava prendendo la mia vita (amicizie/amori zero, studio in alto mare) pensavo di finire peggio; nel primo ambito sono ancora fermo, ma almeno ho un lavoro che mi ha permesso di guadagnare qualcosa e di non ritrovarmi chiuso in casa a parlare col muro. Certo è dura, molto dura, e non ho comunque intenzione di fare una vita casa-lavoro-lavoro-casa fino a 60-70 anni. Massimo 50, poi cercherò di inventarmi qualcosa.

Silent Bob 20-05-2018 16:32

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Da piccolo volevo fare il pompiere e da grande sono diventato un pompi....

:miodio:

Da'at 20-05-2018 17:12

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
♪ ♫ il mio sogno è sempre stato fare il benzinaio
e cospargere di benza il vicino e il suo granaio
appicare il fuoco e poi alimentar col grezzo
e vedrai che prima o poi lo toglierò di mezzo
♪ ♫
:D


Da'at 20-05-2018 17:15

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Seriamente non lo so. Magari un ingegnere nevrotico. Mi viene da pensare che sono stato fortunato ad aver avuto tante sventure e conseguenti fallimenti. Potevo diventare tante cose. Ma essere, solo due. Libero, o no. Ho scelto la prima.

Weltschmerz 20-05-2018 17:28

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Potevo anche finire per strada, drogarmi e non uscirne più, nascere in un paese del terzo mondo, ecc ecc.
Sono possibilità talmente distanti che non riesco nemmeno ad accostarmici.

Non ho mai avuto un obiettivo particolare sul chi diventare. Cerco di stare meglio e basta.

Stasüdedòs 20-05-2018 21:33

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Niente di diverso da chi e come sono ora,... anche pensandoci e ripensandoci, non ho mai percepito valide alternative al corso che ha avuto la mia vita.

Hazel Grace 20-05-2018 23:05

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
una serialkiller forse

cancellato18934 21-05-2018 00:14

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da JericoRose (Messaggio 2115761)
Non potevo essere niente più di ciò che sono, avessi avuto un'altro carattere sarei potuta essere un'infinità di altre cose, ma non sarei stata io e poi sopratutto non dovevo essere niente di più di ciò che sono. Per chi? Per la società? Per i mie famigliari? La società mi faccia una sega (metaforicamente parlando) i miei famigliari e i miei cari mi devono accettare per come sono altrimenti non potrei più definirli cari, mi conosco, tendo ad allontanarmi quando non mi sento accettata e capita. Io sono ciò che sono e se potrò realizzare qualcosa di buono così come sono bene altrimenti amen, avrò contribuito ad incasinare questo mondo senza dare nulla in cambio.

Inviato dal mio DLI-L22 utilizzando Tapatalk

Beata te che riesci ad accettare ciò che sei.. Ma sono convinto che se parli in questo modo qualcuno che ti accetta e ti vuole bene c'è. Difficile pensarla allo stesso modo se sei completamente abbandonato a te stesso.. Una persona che ti da affetto sincero può darti lo stimolo giusto per cambiare, per diventare una persona migliore.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

cancellato18934 21-05-2018 00:22

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da xtal* (Messaggio 2117008)
Ci sto pensando tutti i giorni... ho ventitré anni, ma inizio a sentirmi già in là con l'età, almeno guardando chi a 20 già ha imbroccato la sua strada o comunque ha messo a frutto passioni ed interessi.
Non serve a nulla pensarci, è vero, però è una domanda che ti da gli spunti per capire cosa realmente vorresti dalla tua vita.
Io non voglio essere una persona diversa, ho vissuto ventitré anni di mer**, ma non li cambierei, né cambierei il risultato. Se si parla su un piano puramente caratteriale e psicologico, nonostante sia una freaksciroppata, sto a postissimo così.

Il pensiero che mi ossessiona è, piuttosto, chi sarei potuta/dovuta essere in termini di obiettivi.
XuX ha descritto perfettamente la cosa, anche io sono una che si perde per strada e mi ritrovo con troppe passioni (mai coltivate abbastanza) che vorrei rendere parte integrante della mia vita, ma non so da dove partire. Mi sembra di avere millemila possibilità in pugno, ma sta di fatto che sono granelli di sabbia che scorrono giù dalle mie mani senza controllo, perciò non rimane più nulla. Invidio gli studenti universitari perché, vedendoli passare, mi immagino di essere una di loro, magari anche isolata, ma che va tutti i giorni a lezione in Accademia, completamente immersa in quello che studia. Le mie aspirazioni sono queste: vivere delle passioni e gli interessi. Non me ne frega nulla del matrimonio, dei figli, il mutuo, il lavoro. Sono una zingara dentro, ho bisogno di fluire, di scorrere, come l'acqua. Ma non posso permettermi di essere stagnante.
Ecco, se ci sono delle cosette che cambierei, a livello psicologico, sono la capacità organizzativa e la costanza. Due impedimenti che mi incatenano qui, a letto col pc sulle gambe, a fantasticare sui giorni in cui sarò un'illustratrice, una sarta ed una musicista, non di fama, ma almeno a livello in cui possa liberarmi dal mondo del lavoro e vivere di ciò.
Una cosa curiosa è che io tutte quelle cose le vedo, mi ci vedo già in quei fotogrammi di vita desiderata e, guarda caso, sono tutte immagini piene di luce, colori e gioia.

Capisco benissimo ciò che provi anche se le mie ambizioni sono diverse dalle tue, ho incontrato i tuoi stessi problemi, oltre ad quelli caratteriali.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

XuX 21-05-2018 03:10

Quote:

Originariamente inviata da xtal* (Messaggio 2117008)
Una cosa curiosa è che io tutte quelle cose le vedo, mi ci vedo già in quei fotogrammi di vita desiderata e, guarda caso, sono tutte immagini piene di luce, colori e gioia.

Sì, le vedo anch'io; e le vedo oscillando fra l'ingenua e fragile convinzione di poterle realizzare nell'immediato e la amara constatazione che siano meri vagheggiamenti, segnali di una incapacità di calarsi nella realtà fattuale dei rapporti e degli oggetti ed accettarla nella sua totalità, per quanto possa comprendere aspetti ritenuti inammissibili; insomma, fra esaltazione e rassegnazione.

CryingOnMyMind 21-05-2018 10:23

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Potevo essere quello che sono adesso
Davvero, sono nato così, ho cercato e cerco di fare il possibile nonostante tutti i limiti. Non ho alcun rimborso o pentimento, se non per scelte scolastiche (oggi mi sarei indirizzato verso un istituto professionale anziché il liceo ma tant'è)

hermit_nightman 21-05-2018 10:53

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nagato (Messaggio 2115651)
Avete presente la scena del film Into the wild in cui Alexander nel pieno del suo viaggio si ferma davanti alla vetrina di un bar e si mette a fissare un ragazzo che scherza con una ragazza. In quel momento si rende conto che al posto di quel ragazzo vestito in modo elegante, ambizioso e determinato poteva esserci lui. Anche a me capita quando di sera in giro per le strade del centro vedo comitive di studenti che scherzano tra di loro, mentre io li osservo da fuori da solo. Da solo senza ambizioni né progetti per il futuro, con una marea di problemi dinnanzi a me. Ogni volta che vedo questi ragazzi penso che potevo essere uno di loro, tenere un braccio sulla spalla di una ragazza e intanto scherzare con degli amici davanti ad una birra, vorrei avere ancora la speranza nei miei occhi quella che vedo nei loro e avere quella voglia di cambiare il mondo che ho solo sentito dire ma che dentro di me non ho mai trovato. Vorrei avere ancora voglia di parlare di argomenti futili e non solo di morte o depressione.. Vorrei vivere come fa un ragazzo della mia età, ma mi sento cresciuto troppo in fretta per colpa della sofferenza patita in questi anni e non so più ridere non so più scherzare. Vorrei avere la mente libera e pensare solo a prepararmi per il prossimo esame, vorrei essere felice davvero per ogni cosa che ora ritengo superflua mentre i miei coetanei ne fanno motivo di orgoglio. Mi sento rassegnato, ormai lontano anni luce da loro. Non ho nemmeno più voglia di rivalsa nei confronti del mondo, la voglia di vendicarmi per i torti subiti cercando di farmi forza e di farmi valere nei confronti di tutti.. Ormai è sparita anche quella, basta alzo bandiera bianca. Stavolta temo di non aver proprio più speranze.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

Eccome!quante volte....
Probabilmente come Supertramp il nostro percorso ha già preso una strada differente,meglio mettersi il cuore in pace e proseguire...
Anche se non so come...
Nè dove...

Masterplan92 08-01-2021 17:49

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Un cronista politico giovane e di talento in un quotidiano nazionale..peccato..ho tanti di quei rimpianti io..

Winston_Smith 08-01-2021 17:59

Re: Chi potevate/dovevate diventare?
 
Bibliotecario/filologo che scopre l'ultimo autografo di Dante Alighieri ormai considerato perduto per sempre.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:43.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.