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Non lavorare
Credo che non avere un lavoro sia la cosa più brutta che ci possa essere, molto peggio del non avere una ragazza...molti qui si affliggono del fatto di non riuscire a trovare una ragazza, ma in compenso la maggior parte ha un lavoro, e credo sia molto meglio del non avere una relazione....il lavoro e la base della vita per chi non e ricco.
Io avrei un lavoro credo che starei bene, sarei impegnato per 8 ore al giorno e pensare solo al lavoro, arrivare a casa stanco, mangiare e subito a dormire....invece adesso passo le mie giornate a non fare nulla e la depressione mi assale, oltre il fatto di non potermi passare nessun piacere non avendo soldi. Credo che chi ha un lavoro e lavora tutti i santi giorni con uno stipendio decente possa ritenersi soddisfatto dalla vita....e non ha nulla da invidiare a nessuno....certo contano anche altre cose nella vita, la ragazza, gli amici ecc, ma il lavoro e la base della vita, se manca quello manca tutto. Quanti di voi qui non lavorano? Come passate le vostre giornate, riuscite a non farvi assalire dalla depressione? |
Re: Non lavorare
La depressione è strettamente collegata col fatto di non avere un lavoro,nel senso che se sei davvero depresso è molto complicato lavorare
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Re: Non lavorare
Prendiamo in considerazione le fondamenta. Tu stesso hai citato il "non fare un cazzo tutto il giorno". Ecco, è quello il mattoncino primordiale che dobbiamo porre, il problema originario.
Ora, il lavoro ti tiene occupato, ma non significa che non puoi occupare il tempo in altro modo. Io (che non lavoro) credo sia molto più deprimente passare la giornata a lavorare, tornare a casa e, seppur stanco, accorgersi della propria insoddisfazione. Anzi credo sia più o meno la stessa cosa, solo che se non lavori hai più tempo libero, da non sprecare però. Però, senza lavoro, senza (veri) amici, senza ragazza (parlo di me adesso), è un po' difficile trovare qualcosa da fare, dovrei mettermi a leggere, guardare film e serie, magari disegnare, tutti i giorni... il mio cervello trova molto più facile procrastinare. Le seghe mentali, quelle nocive che ti fanno fumare il cervello, sono dannose in qualunque condizione. Quindi nella mia top tre delle problematiche metterei (escludendo problematiche serie): 1) non occupare il tempo (bene) 2)non avere amici 3) (?? Non lo so fate voi :mrgreen:) |
Re: Non lavorare
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Ma sei del sud o nord? Hai mai pensato di muoverti dato che non trovi lavoro nella tua città?
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Re: Non lavorare
Io non lavoro ma passo il tempo a leggere tanto e a dedicarmi alle mie passioni. Hai mai provato a trascorrere il tempo con qualche film, romanzo, ecc o magari dedicarti alle faccende di casa?
È frustrante non riuscire a trovare un lavoro o essere scavalcati da gente meno qualificata/volenterosa solo perché è di bella presenza e carismatica. Ho sempre cercato lavori con pochi contatti con la gente, invano. Poi non è mica detto che avere un lavoro possa guarire da tutti i mali, Spinxo. Molto spesso bisogna sopportare la presenza di colleghi e otto o più ore possono essere frustranti a lungo andare. Si raggiunge la monotonia e magari si arriva a casa stremati e incapaci di dedicarsi a se stessi, tipo Chaplin in Tempi Moderni. Però capisco cosa intendi dire. Il non riuscire ad essere indipendenti economicamente è un'altra tacca di demerito che segna irrimediabilmente il nostro già labile carattere. |
Re: Non lavorare
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Re: Non lavorare
Adesso lavoro ma in passato ho trascorso anni di disoccupazione volontaria.
Il lavorare non mi ha minimamente migliorato la vita; perche' la timidezza e la fobia non passano lavorando e penso nemmeno la depressione endogena. Sono rimasto senza ragazza e con gli stessi amici. Nel mio caso direi che ho bisogno di soldi non di lavorare. Meno lavoro meglio sto. Chi puo' permettersi di non lavorare alla fine mi capita di vedere che s'inventa le professioni piu' piacevoli e meno diffuse per tenersi attivi. Attrice, antiquario, agente immobiliare, insegnante part-time ecc... Di certo chi e' libero non va a fare l'operaio o il ragioniere in banca. Quindi il 95% dei lavori attuali serve solo per guadagnare non per risolvere problemi piu' profondi. |
Re: Non lavorare
Bah... io ho fatto diversi lavori in vita mia e devo dire che come antidepressivo il lavoro non funziona per niente... specialmente se hai a che fare con colleghi teste di ca**o e capi pretenziosi... se uno è già depresso di suo un'ambiente del genere ti può distruggere... e poi i soldi come te li godi?... se uno passa tutte le sue giornate a lavorare e dormire?... io quando sono depresso l'ultima cosa che vorrei fare è lavorare...
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Re: Non lavorare
ho fatto per anni un lavoro saltuario ma redditizio, che però non mi ha portato alcuno sbocco a lungo termine.
nei periodi in cui lavoravo molto ero effettivamente felice, ma perchè il lavoro mi piaceva e avevo dei colleghi splendidi. ho preso la decisione di non accettare più incarichi circa un mese fa perchè ho capito che non mi avrebbe mai dato stabilità, e il non avere più quel lavoro spero mi spinga a provare qualcos'altro uscendo dalla mia comfort zone. ma al momento devo essere sincero, l'essere disoccupato è mentalmente un macigno che mi sta gettando nella depre più totale. e la depressione poi ti porta a diventare una larva inattiva, è un circolo vizioso e nel mio caso tutto parte dal lavoro, ai problemi personali (tipo salute, sentimenti, ecc) ormai neanche ci penso. |
Re: Non lavorare
Il lavoro come antidepressivo non funziona, se uno ha la depressione nell'ambito lavorativo ha sicuramente più ostacoli da superare.....pero e anche vero che se non si fa nulla e non si tiene il cervello impegnato per gran parte della giornata la depressione si aggrava, in più chi lavora a la possibilità di passarsi dei piaceri e alleviando la depressione, ad esempio comprarsi un auto, farsi un viaggio, coltivare più hobby ecc.
A me non mi blocca la depressione nel riuscire a lavorare ma la FS, senza contare poi che dalle mie parti trovare un lavoro decente e come fare un terno al lotto, il fatto e che e tutto molto difficile e complicato, non lavorando si e depressi, lavorando si e pure depressi perche ce da subire lo stress lavorativo, datore di lavoro colleghi ecc....ma tra i due mali sicuramente e meglio il primo, almeno a fine giornata uno si sente in parte realizzato per aver fatto il proprio dovere e aver portato la pagnotta a casa. Riguardo poi non far nulla e dedicarsi agli hobby e passioni varie sono cose che danno sollievo solo un po all'inizio ma poi ci si stufa e si finisce a non far nulla lo stesso, senza contare poi che avere hobby e passioni necessitano di soldi, e chi non può economicamente e difficile. |
Re: Non lavorare
Non avere un lavoro significa non essere indipendenti,
significa non avere soldi in tasca. Detto ciò, dipende dal tipo di lavoro perché costa fatica e spesso a lungo termine un danno alla salute. Lavorare vuol dire anche essere sfruttati e fare un lavoro di merda che può portare a depressione. Diciamo la chiave di svolta sono i soldi non il lavoro che comunque fa parte di quelle cose essenziali per una vita normale e serena: lavoro/soldi ,salute,amore,amicizia. |
Re: Non lavorare
Da quando mi hanno licenziato mi sento decisamente meglio,le giornate volano tra un hobby e l'altro,credo che mi godrò lo status di disoccupato almeno per un anno poi con calma cercherò qualcosa(forse).
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Re: Non lavorare
Non avere un lavoro è sicuramente peggio di non avere una donna, visto che il primo ti dà da mangiare, la seconda no (a meno che non ti mantenga, e non ce ne sono certo tante).
C'è da dire che soprattutto la situazione lavorativa in Italia sta diventando drammatica, con contratti imbarazzanti, orari assurdi e paghe da fame. La gente lavora perché deve, ma penso che un buon 80% lo odi e preferirebbe fare altro potesse. |
Re: Non lavorare
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Il lavoro può migliorare o peggiorare la situazione, dipende da molte cose, ma non può risolverla, non è la base, si possono trovare grosse difficoltà in entrambe le situazioni. Il punto è che i nostri problemi sono pervasivi, tendono a influenzare, a dominare ogni aspetto della nostra vita, non è quindi il raggiungimento di qualcosa al di fuori da noi che ci manca, che ci dà la soluzione, non lo è una relazione, un lavoro, un bene materiale o chissà cos'altro. Da quando ho inziato a lavorare ho avuto tanti benefici e tante cose positive, ma ho sofferto anche tanto e più di una volta ho pensato di mollare, di scappare da tutto. Mi sono reso conto che ciò che pensavo in passato non era giusto, che così come soffrivo da disoccupato soffro anche adesso, magari in maniera diversa. Ogni esperienza sarà sempre difficoltosa, in modi e forme diverse, se non cambierà piano piano qualcosa dentro di me, perciò inutile cercare la salvezza fuori. |
Re: Non lavorare
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se una persona ha una depressione piu' o meno grave puo' lavorare solo, una volta riconosciuta una percentuale di invalidità, se si fa inserire nelle categorie protette ( magari grazie a una spintarella, visto che anche quel filone si è ormai esaurito in questi tempi e le liste d'attesa sono intasate) |
Re: Non lavorare
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A parte la situazione economica (che e una cosa fondamentale per poter vivere) ce anche da dire che chi e affetto da depressione il non far nulla durante la giornata, non avere una valvola di sfogo aumenta di molto il problema, si sta più male perche si ha molto più tempo per pensare e rimuginare....quindi il lavoro alla fine e una cosa fondamentale in ognuno di noi....anche chi e ricco e ha soldi abbastanza per poter vivere senza lavorare di sicuro investe il suo tempo cercando di fare qualcosa di costruttivo, apre un attività, investe denaro ecc....insomma non si può star fermi, qualcosa si deve pur fare altrimenti la depressione e i malesseri si aggravano. |
Re: Non lavorare
Il lavoro non migliora la situazione, la ragazza non risolve i problemi, gli amici non bastano, allora che caz bisogna fare x stare meglio ?:testata:
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Re: Non lavorare
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Re: Non lavorare
Confermo che il lavoro aiuta moltissimo, almeno per me, è una valvola di sfogo, mi permette di uscire da casa tutti i giorni, di avere rapporti (anche se minimi) con altre persone, di fuggire per alcune ore da i mille problemi che ci sono a casa, avendo uno stipendio mi offre quel minimo di serenità e sicurezza riguardo al futuro. È stata l' unica fortuna della mia vita, il resto è andato tutto in malora, senza penso che impazzirei e probabilmente metterei la parola fine alla mia esistenza.
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Re: Non lavorare
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Re: Non lavorare
Sono d'accordo con ciò che hai scritto. Io faccio un lavoro che non mi piace ogni giorno é un'angoscia stare 9 o 10 ore a contatto con i colleghi. Però quando ero disoccupato mi sentivo davvero male, un senso di vergogna e di inferiorità rispetto agli altri, rifiutavo gli inviti perché era imbarazzante per me dire agli altri la mia condizione lavorativa. Poi il lavoro non risolve i problemi però almeno un senso di indipendenza me l'ha dato, qualche soldo in tasca me l'ha messo e questo è già qualcosa. Mi dispiace per la tua situazione ti capisco bene.
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Re: Non lavorare
Non avere un lavoro è bruttissimo anche solo perchè la gente ti fa sempre domande sul lavoro,e questo ti rende ancora piú fobico ed evitante.Peggio di non avere un lavoro c'è averlo e non riuscire a farlo.
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Re: Non lavorare
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Mi crea una sorta di equilibrio e motivazione.. già solo il fatto di alzarsi al mattino e avere un orario... il fatto di avere contatti con altre persone (seppur perlopiù a livello di "colleganza" e "lavorativo") paradossalmente (ma neanche tanto) mi aiuta parecchio... Nei periodi di disoccupazione non mi sono sempre trovato bene, nel senso che pur avendo tanti hobby alla fine il tempo libero è tanto.. un po' alla volta diventi apatico, pigro e poi comunque ti chiudi ancora più in te stesso perchè passi le giornate da solo (e anche se hai qualche amico questi in giornata hanno i loro impegni)... Poi quando lavoro riesco ad apprezzare molto di più il tempo libero e le vacanze e mi organizzo meglio per far qualcosa... Penso che alla nostra età comunque l'uomo debba essere attivo, è nel pieno delle sue energie... poi ovvio che dopo i 60 anni il discorso cambia, infatti l'età pensionabile dovrebbe essere questa e non 70!! (e bisognerebbe far lavorare i giovani non gli anziani over 60) |
Re: Non lavorare
Quelli che quando sei disoccupato ti fanno sentire il peso della tua condizione, possono poi essere gli stessi che quando il lavoro lo trovi, ti fanno pesare il fatto che sia umile, mal retribuito, poco stimabile socialmente.
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Re: Non lavorare
Il mio lo detesto,ma a 34 anni non posso più cambiare,il jobs act è la rovina dell'Italia,contratti di tre mesi,paga da fame,io sono un 'indeterminato ma sono entrata in azienda 13 anni fa e nonostante sia un part time guadagno decentemente so di gente che fa il doppio delle mie ore e prende solo 800,00 euro al mese....che schifo!
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Re: Non lavorare
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Re: Non lavorare
Anche andare a lavoro , aver a che fare con le colleghe stronze che parlano tra di loro, aver sempre paura di fare errori e poi che non ti venga rinnovato il contratto. Questo fa altrettanta paura
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Re: Non lavorare
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Re: Non lavorare
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Re: Non lavorare
Tre step di vita, equilibrio mentale, lavoro, sentimento per una persona corrisposto.
Nell'ordine. Il primo crea le basi per il secondo, e il secondo x il terzo. Credo che già al secondo step uno può ritenersi soddisfatto e aver modo e spazio per sviluppare al massimo i primi due. C'è gente che con i primi due al top, senza il terzo, ha una serenità invidiabile piuttosto che gente con i tre completi e magari traballanti. Come dice Spinxo il lavoro è importante, anche più importante del non avere un sentimento profondo corrisposto. Con il lavoro ci vivi, sperimenti nel concreto alcune tue capacità, crei una tua identità, accresci l'autostima, la giornata è occupata e ti rendi automaticamente socialmente "vivo". Ovvio che per avere un lavoro si deve stare dignitosamente di mente. Con panico, umore depresso e menate varie gravi, il lavoro spesso diventa ulteriormente incasinante. Invertire l'ordine degli step si può ma si rischia di annegare ogni volta. |
Re: Non lavorare
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Io facevo un altro tipo di discorso, che vedere il lavoro come la soluzione delle proprie difficoltà psicolgiche è sbagliato, può essere un aiuto, è certamente necessario per mantenersi, e può anche essere un'occasione di miglioramento, ci sono tante cose potenzialmente positive nell'esperienza lavorativa, ma non deve essere visto come la soluzione. Nel lavoro ci si porta dietro le stesse problematiche che abbiamo fuori dal lavoro, bisogna affrontarlo con questa consapevolezza, altrimenti poi si rischia di realizzare solo dopo che avevamo delle aspettative mal riposte. |
Re: Non lavorare
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Re: Non lavorare
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anzi con un terzo traballante e che ti crea solo fastidi o sofferenze e magari anche danni a tutti e 3 sul medio-lungo termine (mi vien da pensare ad esempio ad un divorzio.. che ti rovina anche economicamente e "mentalmente") sarebbe meglio avere solidi i primi due.. poi certo se sei fortunato e hai un terzo solido allora è un altro discorso... |
Re: Non lavorare
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Hai vinto alla lotteria della vita :perfetto: |
Re: Non lavorare
Senza aver ancora letto le risposte, immagino già come saranno fioccate le obiezioni.
Ok, volendo essere un po' più diplomatico che in passato, è vero, anche avere difficoltà nelle relazioni (amorose, e non) è un grosso problema. Problema che per le sentimentali ho avuto per 3/4 di vita (mica poco direi) e per le amicali continuo ad avere tuttora, full time. Però...il punto è sempre lo stesso, secondo me. Ok, non hai la relazione, hai difficoltà, forse non ce l'avrai mai. Vivi male, ma autonomo. Non hai il lavoro: non lo trovi, lo trovi e lo perdi subito e continuamente, non lo cerchi neanche perchè sei rassegnato per qualsivoglia motivo, manco esci di casa, manco riesci a concentrarti... Già mi immagino le casistiche che popolano la mente dell'uomo medio (ma anche di insospettabili, temo): non gli piace lavorare, fa la vittima, è un troll, esagera, com'è possibile che questo non lavora/non ha mai lavorato ecc. Purtroppo. Fatto sta che dipendi da qualcuno: genitori, partner. Ok, c'è l'invalidità ma quanto è complicato ottenerla? e quanto è difficile avere il coraggio di chiederla? Vivi pure in coppia ma DIPENDI. Finisci per vivere male, perchè non vuoi spendere soldi che in definitiva anche se ti regalano non sono frutto del tuo, di lavoro. Va bene finchè sei adolescente, o finchè studi, ma poi? quando tutti i tuoi coetanei lavorano... E tu stai tutto il giorno a pensare, a riflettere, ad angosciarti...poi ti stufi, mandi i pensieri a quel paese e cerchi un po' di svago e sollievo perchè tanto, non vai da nessuna parte così. E alla fine la mancanza di lavoro diventa motivo di imbarazzo e disagio al pari dell'ansia, della depressione, e ti porta all'isolamento e all'emarginazione ancora di più. E non parliamo del fatto che un partner può andarsene e che i genitori prima o poi non ci saranno più...vivi in uno stato di perenne attesa di una catastrofe. |
Re: Non lavorare
Io da quando lavoro non faccio altro che invidiare i reclusi in casa e gli hikikomori :nonso: , di certo non tornerei indietro, ho responsabilità e un impiego che dopotutto mi soddisfa. Però il pensiero di tornare a casa e chiudermi in camera per sempre è davvero invitante, dopotutto è nella nostra indole volere ciò che non possiamo avere.
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Re: Non lavorare
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Su questo sono d'accordo: una vita da disoccupato o da lavoratore saltuario è la fonte più forte di paure per il futuro (ma anche per il presente) |
Re: Non lavorare
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Io francamente spero che l'automazione porti ad un licenziamento di massa: l'uomo deve finirla di lavorare! Io già adesso mi comporto affinché tale prospettiva si realizzi: compro solo su internet, così da penalizzare gli anacronistici commercianti al dettaglio; quando vado al supermercato utilizzo solo le casse automatiche, sperando che le cassiere umane vengano licenziate al più presto ecc... Credo che sia di fondamentale importanza cominciare a distruggere, anche sul piano teorico, la grezzissima etica piccolo borghese del lavoro. L'uomo dovrebbe vivere per realizzare se stesso, non per abbruttire la propria anima e il proprio corpo nei lavori forzati. Io ho fede nel progresso tecnologico che, a quanto pare, risulta oggi inconciliabile con l'etica del lavoro ancora diffusissima. Se le cose continueranno in questo modo, ci ritroveremo presto con un movimento neo-luddista del cazzo pronto a distrugge i trattori per poter tornare a lavorare la terra con la vanga e l'aratro trainato dal bue o, perché no, magari anche da disoccupati disposti a tutto :miodio:. A questo punto io scelgo il progresso, e che vada al diavolo l'etica del lavoro.
PS: sono un neet e mi comporto in modo da permettere a tutti di poter godere del mio privilegio. L'unica cosa che rimane da fare è lottare per ottenere un compenso concesso indipendentemente dal lavoro svolto, così da evitare un congestionamento del sistema economico dovuto ad una carenza di domanda (crisi di sovrapproduzione). |
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