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ansiolino 07-01-2018 23:47

il ''rimpianto'' di guarire
 
arrivati ad una certa età (penso dai 30 in su) si è talmente abituati a star male o se ne conoscono gli effetti che guarire mette quasi paura.
Insomma, immaginate uno che non ha mai fatto niente nella vita (vacanze con amici, relazioni sentimentali, vita mondana) e guarisce; quando si accorge di quanto tempo (età) ha sprecato e di quanto bene facciano stare queste cose, non pensate che il rimpianto che ne può derivare sia superiore al piacere e portare a depressione seria o altro?

Mushroom 08-01-2018 00:17

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Io sono sotto 30 e sono già in questa situazione, sono dipendente dal mio malessere, e ho paura di cambiare.

ansiolino 08-01-2018 00:28

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 2052399)
Ma no, al massimo si tira giù un paio di calendari e poi si va avanti.

ne sei sicuro?
immagina la semplice differenza di fare una marachella da minorenne o da maggiorenne.
immagina vedersi con gli amici e fare tardi senza preoccuparsi di dover andare al lavoro stanchi.
immagina una vacanza-avventura a 20 e la stessa a 40
immagina una cotta a 15 anni e una cotta a 35 (quella dei 35 chi vuole una relazione duratura non la può considerare una semplice cotta)

ansiolino 08-01-2018 00:50

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 2052428)
Il punto è che il rimpianto del miglioramento non ottenuto in precedenza è sempre proporzionale al miglioramento, dunque è sempre minore della soddisfazione per averlo ottenuto.

non ne sono tanto sicuro. Anche quelli che hanno fatto tutto ti diranno che la cosa che più gli manca è le cose fatte da giovane, quando cioè si ha il vigore e la mente spensierata.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 2052428)
Facendo conti immaginari con miglioramenti immaginari invece può essere vero tutto e il contrario di tutto, a seconda di quanto è giovanilista il proprio immaginario, ecc.

più che giovanilista l'immaginario, dipende quando (e se) si raggiungono quei miglioramenti

Jacksparrow 08-01-2018 01:52

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Non ne sono convinto .
Appena guarisci se il cervello non è fritto e il pisello sta ancora dritto, penso che chiunque con un po' di buon senso si butta a capofitto nella vita e nei suoi piaceri.

ansiolino 08-01-2018 01:57

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 2052513)
Non ne sono convinto .
Appena guarisci se il cervello non è fritto e il pisello sta ancora dritto, penso che chiunque con un po' di buon senso si butta a capofitto nella vita e nei suoi piaceri.

giusta considerazione. Considerando questo però bisogna vedere quanto fosse alto il livello di malessere in modo da raffrontarlo al livello di benessere ottenuto. Più è alto e più grande sarà il rimpianto. E se una cosa è troppa, il forum ci insegna che è insuperabile

Jacksparrow 08-01-2018 02:00

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2052521)
giusta considerazione. Considerando questo però bisogna vedere quanto fosse alto il livello di malessere in modo da raffrontarlo al livello di benessere ottenuto. Più è alto e più grande sarà il rimpianto. E se una cosa è troppa, il forum ci insegna che è insuperabile

Il rimpianto penso ci sia ogni giorno nella vita di un fobico molto prima della guarigione.
Magari a livello inconscio, ma c'è sempre la consapevolezza di non poter vivere come gli altri.

ansiolino 08-01-2018 02:02

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da Jacksparrow (Messaggio 2052525)
Il rimpianto penso ci sia ogni giorno nella vita di un fobico molto prima della guarigione.
Magari a livello inconscio, ma c'è sempre la consapevolezza di non poter vivere come gli altri.

esatto, ma anche l'ansia lieve c'è nei normali. Il problema sta nella quantità

S.Marco91 08-01-2018 02:20

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2052372)
arrivati ad una certa età (penso dai 30 in su) si è talmente abituati a star male o se ne conoscono gli effetti che guarire mette quasi paura.
Insomma, immaginate uno che non ha mai fatto niente nella vita (vacanze con amici, relazioni sentimentali, vita mondana) e guarisce; quando si accorge di quanto tempo (età) ha sprecato e di quanto bene facciano stare queste cose, non pensate che il rimpianto che ne può derivare sia superiore al piacere e portare a depressione seria o altro?

Si hai perfettamente ragione, se dovessi guarire prossimamente, dopo tutto quello che è accaduto sarebbe un dramma risolvibile solo ammazzandomi.
Il dramma sarebbe doppio: la consapevolezza di quanto perso "normalmente" e la consapevolezza di quanto perso a seguito della pesante scelta fatta 3 anni fa, che non ha portato a nulla.

Scarone 08-01-2018 02:21

Per mia esperienza posso dire che: anche se si riesce a uscire da questa situazione, le cicatrici rimangono, ho perso quasi tutta la mia adolescenza e nessuno potrà ridarmela, sebbene abbia superato solo alcuni gradini.
Oggi come oggi quasi provo nostalgia per quei giorni in cui ero nella mia bolla, ma solo al pensiero di poterci ritornare mi viene la pelle d'oca, non riuscirei a sopportare di rivivere in quello stato dopo aver avuto un assaggio della vita vera, cosa che potrebbe capitarmi seriamente. Quindi si continua e si va avanti, non credo che una persona abbia il rimorso per aver vissuto, ma piuttosto per essere tornato al punto di partenza, anche se ad ogni gradino si sta male, perché so che non potrò mai avere quello che hanno altri, e alla fine sono un asociale tra i sociali, mentre prima ero un inesistente tra gli asociali.

ansiolino 08-01-2018 02:31

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da S.Marco91 (Messaggio 2052535)
Si hai perfettamente ragione, se dovessi guarire prossimamente, dopo tutto quello che è accaduto sarebbe un dramma risolvibile solo ammazzandomi.
Il dramma sarebbe doppio: la consapevolezza di quanto perso "normalmente" e la consapevolezza di quanto perso a seguito della pesante scelta fatta 3 anni fa, che non ha portato a nulla.

stare male e voler guarire è una situazione di stallo

ansiolino 08-01-2018 02:33

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da Scarone (Messaggio 2052538)
Per mia esperienza posso dire che: anche se si riesce a uscire da questa situazione, le cicatrici rimangono, ho perso quasi tutta la mia adolescenza e nessuno potrà ridarmela, sebbene abbia superato solo alcuni gradini.
Oggi come oggi quasi provo nostalgia per quei giorni in cui ero nella mia bolla, ma solo al pensiero di poterci ritornare mi viene la pelle d'oca, non riuscirei a sopportare di rivivere in quello stato dopo aver avuto un assaggio della vita vera, cosa che potrebbe capitarmi seriamente. Quindi si continua e si va avanti, non credo che una persona abbia il rimorso per aver vissuto, ma piuttosto per essere tornato al punto di partenza, anche se ad ogni gradino si sta male, perché so che non potrò mai avere quello che hanno altri, e alla fine sono un asociale tra i sociali, mentre prima ero un inesistente tra gli asociali.

ho finito i ringrazia, quindi te lo scrivo. Grazie
visto che parli di miglioramenti, puoi dirci anche come li hai otteunuti?
Comunque fai notare di non essere perfettamente guarito, quindi il quesito del topic resta...

S.Marco91 08-01-2018 02:39

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2052544)
stare male e voler guarire è una situazione di stallo

non credo più di voler guarire, l'ultima volta che c'ho provato è costata carissima

Scarone 08-01-2018 03:01

Ho sempre avuto un amico stetto fin dalle elementari, sono passati gli anni e sono arrivato in quinta superiore, e lui era il mio migliore amico, andavamo e tornavamo insieme da scuola e qualche altra cosa, ma non sono mai uscito con lui la sera, solo un paio di volte con la sua vecchia comitiva, ma sudavo, non parlavo, insomma facevo figure di merda, fino a che non lascia la sua vecchia comitiva e non va in un altra, che aveva il locale. Questi ragazzi erano molto più alla mano di quelli vecchi, fumavano, bevevano, e molte altre cose, il che mi ha permesso di stare un po' meglio, anche se stavo comunque malissimo ogni volta che ci andavo, e non ero proprio il massimo, tanto che un giorno una ragazza mi urlo contro"ma perché non parli". Col passare dei mesi ho conosciuto tutti, anche a costo di presentarmi al locale solo, e ho avuto tantissimi momenti imbarazzanti, ma col tempo le capacità di conversare sono migliorate un pochino, ora sono al livello raji contrappali. La cosa che mi ha aiutato di più e stato il fumo, ogni 10 minuti mi montavo un drum(da noi si dice così), oppure l'alcol(ma con riguardo), e ho cercato anche di fumare maria per farmi accettare, anche se non era principalmente solo per quello, anche se ho smesso. Ora il mio tempo di socialità lo ho ridotto a una volta a settimana al massimo, se mi va, in qualche modo la mia parte asociale continua a risucchiarmi nelle sue calde mani, anche se uscire rappresenta un grosso sfogo. Invece almeno una volta a settimana mi vedo con l'amico di cui ho parlato inizialmente, e la sua ragazza, e come se fossi raji, che fa sempre il terzo incomodo tra Bernadette e Howard. E niente, questo è tutto, se mi poi dilungo coi particolari non la finisco più. E mi sono dimenticato di dire che anche ora la mia vita fa schifo, anzi, senza i troppi pensieri indotti dalla socialità, a quest'ora starei a realizzare il mio sogno, invece ora che mi sono normalizzato il mio pensiero è cambiato, e non riesco più a sognare a quello che volevo, ma quello di cui una persona normale ha bsogno per essere normale"parolone"

ansiolino 08-01-2018 03:08

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
che dire. Innanzitutto complimenti per esserti buttato pur sapendo di fare figure di merda (che poi noi pensiamo siano così).
Quello che ti obietto però non è tanto l'aver fumato erba per farti accettare, quanto il fatto di ''mollare'' e ridurre le uscite. Per aumentare la fs questo è un toccasana.
Anche raji ha avuto le tipe, non vederti quindi sempre come un terzo incomodo. Ad esempio il tuo amico non pensa di te questo altrimenti se ne uscirebbe da solo con la sua ragazza. Visto che poi mi pare di aver capito che siate grandi amici (e questa è una cosa preziosissima), potresti chiedere a lui se chiede alla sua ragazza (se tu hai vergogna) di farti conoscere qualche sua amica, così sareste in quattro...

Scarone 08-01-2018 03:21

Infatti proprio stasera abbiamo parlato del mio problema con le ragazze e in generale, e mi ha fatto 4 nomi. Il bello è che una e fidanzata, due non esistono e l'alta e praticamente una neonata. In tutta la mia vita ce stata solo una ragazza che mi ha contattato, ma ho dovuto bloccarla su whatsapp, per non farmi sfottere su chi mi contattava, anche se questa ragazza "disagiata" è più popolare di me. E ancora oggi mi sento uno schifo per averla bloccata spudoratamente. Parlando della ragazza del mio amico, ho imparato a conoscerla, e ora è come una cugina per me, non credo che gli dia troppo fastidio. Quello che sta pensando di essere il terzo incomodo sono io, e me ne vergogno tantissimo.

Scarone 08-01-2018 03:25

Si ma raji ha avuto solo occasioni momentanee, non ha fatto mai nulla di più, anche se non posso dirlo con certezza, sono ancora alla sesta stagione.

ansiolino 08-01-2018 03:30

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da Scarone (Messaggio 2052560)
Infatti proprio stasera abbiamo parlato del mio problema con le ragazze e in generale, e mi ha fatto 4 nomi. Il bello è che una e fidanzata, due non esistono e l'alta e praticamente una neonata. In tutta la mia vita ce stata solo una ragazza che mi ha contattato, ma ho dovuto bloccarla su whatsapp, per non farmi sfottere su chi mi contattava, anche se questa ragazza "disagiata" è più popolare di me. E ancora oggi mi sento uno schifo per averla bloccata spudoratamente. Parlando della ragazza del mio amico, ho imparato a conoscerla, e ora è come una cugina per me, non credo che gli dia troppo fastidio. Quello che sta pensando di essere il terzo incomodo sono io, e me ne vergogno tantissimo.

premettendo che avevo capito che il terzo incomodo sei tu tra il tuo amico e la sua ragazza (direi cosa ovvia), il fatto che abbiate parlato di ragazze è un bene.
Se ti ha fatto il nome di quella fidanzata probabilmente è perchè lui sa che quella storia non funziona o perchè ti considera migliore di quello con cui sta. Quelle due che non esistono (perchè sono brutte? strane?) possono comunque esistere se provi a conoscerle (sempre che non esistano non significhi che non esistano realmente). Quella neonata (l'importante è che siate entrambi o non o maggiorenni) magari potrebbe essere poco esperta come te quindi non ti sentiresti a disagio.
Quella che hai bloccato... ti sei risposto da solo e hai capito come si sente.

ansiolino 08-01-2018 03:30

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da Scarone (Messaggio 2052563)
Si ma raji ha avuto solo occasioni momentanee, non ha fatto mai nulla di più, anche se non posso dirlo con certezza, sono ancora alla sesta stagione.

è comunque un personaggio di finzione con esigenze di trama.......

Scarone 08-01-2018 03:44

Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2052564)
Se ti ha fatto il nome di quella fidanzata probabilmente è perchè lui sa che quella storia non funziona o perchè ti considera migliore di quello con cui sta. Quelle due che non esistono (perchè sono brutte? strane?) possono comunque esistere se provi a conoscerle (sempre che non esistano non significhi che non esistano realmente). Quella neonata (l'importante è che siate entrambi o non o maggiorenni) magari potrebbe essere poco esperta come te quindi non ti sentiresti a disagio.
Quella che hai bloccato... ti sei risposto da solo e hai capito come si sente.

mi ha solo detto dei nomi di ragazze che gli venivano in mente, infatti poi mi ha detto di vedere se fossero state fidanzate, le due le ho cercate su Facebook, ma non ci sono, o almeno non sono della mia città, e l'ultima è una 2001, ce troppa età, anche se non troppa, ma preferirei non farmi vedere con una ragazza molto più giovane. Sulla ragazza che ho bloccato hai perfettamente ragione, ma lei si sarà sentita molto più male di me, almeno credo. La ragazza ideale ora sarebbe una nerd belloccia non molto sicura di se, almeno per fare esperienza, con una ragazza normale non avrei chance.

incompresa88 08-01-2018 12:26

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Non ho rimpianti. Ho fatto molte cose e ho sempre lottato, nonostante i problemi e il cervello anormale che ho. Gran parte delle cose che piacciono tanto agli altri a me non dicono niente e quindi non desidero farle.
Anzi, se mi guardo indietro, ho fatto anche troppo.
Le cose che vorrei non dipendono da me, invece.

Hazel Grace 08-01-2018 12:38

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
si capisco molto bene il problema, alla fine è facile dire cambia ma non è così facile quando sei stato anni e anni solo con la tua solitudine e le tue paure, ti ci affezioni quasi, ne diventi dipendente e diventano quasi una compagnia fedele e in un certo senso sicura, protettiva.. la fuori il mondo appare pieno di minacce e totalmente estraneo, fa paura.. è molto facile tornare a rintanarsi tra le coperte, la sotto non succede niente di pericoloso o di strano
però quando ti accorgi di ragionare così è il momento di prendere e buttar via queste calde coperte e buttarsi, altrimenti non se ne uscirà mai

XL 08-01-2018 15:13

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2052372)
arrivati ad una certa età (penso dai 30 in su) si è talmente abituati a star male o se ne conoscono gli effetti che guarire mette quasi paura.
Insomma, immaginate uno che non ha mai fatto niente nella vita (vacanze con amici, relazioni sentimentali, vita mondana) e guarisce; quando si accorge di quanto tempo (età) ha sprecato e di quanto bene facciano stare queste cose, non pensate che il rimpianto che ne può derivare sia superiore al piacere e portare a depressione seria o altro?

Le relazioni sentimentali fanno bene quando si ha a che fare con persone che piacciono davvero, altrimenti non fanno mica così bene. Esperienza personale.
Guarire comunque significa vivere bene e migliorare oggettivamente la qualità della vita (secondo i propri paramentri e preferenze soggettive), non è una condizione psichica di sanità che si stabilisce a casaccio che poi magari in questo o quel caso produce comunque disagio.
Se produce disagio la condizione di guarigione, non è una vera guarigione, in ambito psicologico guarire questo significa secondo me: star bene, trovare un equilibrio adatto ed essere anche felici o più felici.
Se sono sano di mente e totalmente infelice mi ci pulisco il culo con la carta-certificato rilasciata dallo psichiatra tal dei tali che stabilisce che son sano di mente.
Guarire non significa avere certe caratteristiche mentali specifiche secondo me, coincide con una condizione esistenziale e mentale migliore.

Se vivere in certi modi produce rimpianti e depressione vivere in questi modi non è sano per me, e quindi se si vive così non si è ancora guariti e bisogna perciò negare la premessa "sono guarito".

incompresa88 08-01-2018 15:16

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2052780)
Le relazioni sentimentali fanno bene quando si ha a che fare con persone che piacciono davvero, altrimenti non fanno mica così bene.
Guarire significa vivere bene, non è una condizione psichica di sanità, in ambito psicologico guarire questo significa star bene, non avere certe caratteristiche mentali. Invece si confondono sempre le cose qua.

Esatto. Qui sembra che basti uscire e frequentare gente a caso per stare bene. Non è così, non per tutti almeno. Io sto bene se trovo gente affine, sennò sto davvero meglio sola.
Non si vive bene, se si scende continuamente a compromessi e si sta con gente che non piace.

untipostrano 08-01-2018 15:44

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
capisco quello che vuoi dire, anch'io spesso penso che anche se mi accadesse ora una svolta positiva non so fino a che punto me la riuscirei a godere davvero, certe cose devono succedere a tempo debito....però a sto punto tra l'ottenere qualcosa,seppur col forte rimpianto del troppo tardi, ed il MAI...sinceramente mi viene da preferire la prima!!

lauretum 08-01-2018 15:47

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Guarire significa anche far pace coi rimpianti..

S.Marco91 08-01-2018 19:32

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 2052811)
Guarire significa anche far pace coi rimpianti..

Credo sia una delle cose più difficili in assoluto

E. Scrooge 08-01-2018 20:26

Quote:

Originariamente inviata da incompresa88 (Messaggio 2052784)
Esatto. Qui sembra che basti uscire e frequentare gente a caso per stare bene. Non è così, non per tutti almeno. Io sto bene se trovo gente affine, sennò sto davvero meglio sola.
Non si vive bene, se si scende continuamente a compromessi e si sta con gente che non piace.

Vero. In passato degli amici mi avevano praticamente pregato in ginocchio di andare a bere un birra ogni tanto, ma la diversità fra me e loro era diventata un'ostacolo così insormontabile che per stare assieme qualcuno avrebbe dovuto necessariamente fingere; alla fine, dopo il mio ennesimo rifiuto, mi hanno giustamente lasciato perdere. Ad ogni modo non ho rimpianti. Credo non ci sia niente di più demoralizzante e avvilente che tradire se stessi stando con persone che non significano nulla per noi. Per quanto riguarda le relazioni di coppia però, bisognerebbe capire fino a che punto può arrivare l'affinita fra due persone e quando sarebbe il caso di accontentarsi; io vedo infatti che anche nelle coppie migliori c'è sempre qualche punto di divergenza; certo è che ne deve valere la pena, altrimenti è meglio la solitudine.

ansiolino 09-01-2018 01:26

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2052780)
Le relazioni sentimentali fanno bene quando si ha a che fare con persone che piacciono davvero, altrimenti non fanno mica così bene. Esperienza personale.

Certo, ma dove è scritto che si devono avere relazioni sentimentali a caso?

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2052780)
Se produce disagio la condizione di guarigione, non è una vera guarigione, in ambito psicologico guarire questo significa secondo me: star bene, trovare un equilibrio adatto ed essere anche felici o più felici.

quindi visto che stare bene secondo te non implica riconoscere di avere dei rimpianti, per guarire basterebbe ignorare che c'è gente che è felice. Bella tecnica!

XL 09-01-2018 08:25

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2053162)
Certo, ma dove è scritto che si devono avere relazioni sentimentali a caso?

Non è che si hanno a caso, ma c'è il contesto reale, non è che io prendo e scelgo chi voglio, devo essere anche scelto per avere una relazione.
Secondo una certa idea bacata se cambi in maniera tale da poter avere qualche relazione sei guarito, ma questo per me non c'entra una mazza, bisognerebbe avere relazioni che piacciono, ma a questo punto se si sta con persone che piacciono adesso cosa te ne frega del passato? Cosa c'è da rimpiangere? :nonso:
Se invece stai con persone adesso che non ti piacciono tanto perché il tuo vigore e tutto il resto funziona meno bene, allora non è vero che intrattieni una relazione davvero appagante.

Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2053162)
quindi visto che stare bene secondo te non implica riconoscere di avere dei rimpianti, per guarire basterebbe ignorare che c'è gente che è felice. Bella tecnica!

Per guarire devi essere abbastanza felice tu (ma hai letto cosa ho scritto? :nonso:), questo dico, e se sei davvero felice adesso, cosa te ne frega del passato? Il mio discorso è questo. Se invece la felicità non è abbastanza completa adesso e la si confronta con una felicità possibile ormai sfuggita, vuol dire che adesso non sei così felice e non sei guarito, perché senti che ti manca questo stato perduto di felicità più piena che non potrai avere più.
Se sei felice pienamente adesso non hai bisogno di ignorare la felicità altrui per star bene, non hai bisogno nemmeno di ignorare la felicità perduta del passato, perché alla fine non hai perduto nulla, ce l'hai adesso tra le mani questo stato qua di pienezza, è come se dicessi di aver perduto un paio di occhiali che hai in testa, ma gli occhiali ce li hai in testa adesso, non hai perduto un bel niente, e se anche li avevi perduti, adesso li hai ritrovati.
Se a te servono gli occhiali e senti questa mancanza fortemente e adesso non ce li hai gli occhiali, vuol dire che non sei guarito affatto.
La guarigione non coincide con uno stato in cui sai far qualcosa, coincide con uno stato in cui stai bene con te stesso e col mondo, e star bene con se stessi e col mondo implica non avere rimpianti, non invidiare gli altri che sono felici e così via, se non hai raggiunto questo stato qua non sei guarito affatto.

Per alcuni psicoterapeuti e psichiatri guarire ed esser sani di mente non ha nulla a che vedere con la qualità della vita attuale e la felicità percepita mentre per me è una cazzata questa, lo dico chiaramente, se non sei abbastanza felice adesso non sei guarito affatto. La sanità mentale conincide con un certo stato di felicità per me, esser sani di mente ed essere infelici è un ossimoro, la mente infelice è una mente sofferente e quindi non sana.

ansiolino 09-01-2018 15:06

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053207)
Non è che si hanno a caso, ma c'è il contesto reale, non è che io prendo e scelgo chi voglio, devo essere anche scelto per avere una relazione.
Secondo una certa idea bacata se cambi in maniera tale da poter avere qualche relazione sei guarito, ma questo per me non c'entra una mazza, bisognerebbe avere relazioni che piacciono, ma a questo punto se si sta con persone che piacciono adesso cosa te ne frega del passato? Cosa c'è da rimpiangere? :nonso:
Se invece stai con persone adesso che non ti piacciono tanto perché il tuo vigore e tutto il resto funziona meno bene, allora non è vero che intrattieni una relazione davvero appagante.

bo, per me stai facendo un gran minestrone di cose.
è ovvio che non si può solo ''scegliere'' ma bisogna anche essere ''scelti''.
L'idea bacata può anche essere negare che ogni cosa fatta a suo tempo implica sentimenti, sensazioni, modi di fare diversi. Se non ci vedi il rimpianto perchè non vuoi vedercelo, vi è comunque la malinconia.
La tua opinione su come deve essere una relazione per essere appagante è comunque un'opinione visto che dici che è un'idea bacata quella di ''cambiare in maniera tale da poter avere una relazione'' (cit.)

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053207)
Per guarire devi essere abbastanza felice tu (ma hai letto cosa ho scritto? :nonso:), questo dico, e se sei davvero felice adesso, cosa te ne frega del passato? Il mio discorso è questo. Se invece la felicità non è abbastanza completa adesso e la si confronta con una felicità possibile ormai sfuggita, vuol dire che adesso non sei così felice e non sei guarito, perché senti che ti manca questo stato perduto di felicità più piena che non potrai avere più.
Se sei felice pienamente adesso non hai bisogno di ignorare la felicità altrui per star bene, non hai bisogno nemmeno di ignorare la felicità perduta del passato, perché alla fine non hai perduto nulla, ce l'hai adesso tra le mani questo stato qua di pienezza, è come se dicessi di aver perduto un paio di occhiali che hai in testa, ma gli occhiali ce li hai in testa adesso, non hai perduto un bel niente, e se anche li avevi perduti, adesso li hai ritrovati.
Se a te servono gli occhiali e senti questa mancanza fortemente e adesso non ce li hai gli occhiali, vuol dire che non sei guarito affatto.
La guarigione non coincide con uno stato in cui sai far qualcosa, coincide con uno stato in cui stai bene con te stesso e col mondo, e star bene con se stessi e col mondo implica non avere rimpianti, non invidiare gli altri che sono felici e così via, se non hai raggiunto questo stato qua non sei guarito affatto.

puoi essere felice quanto vuoi adesso, ma ci sono cose che ti faranno svegliare ricordi di quando non eri felice, ed ecco che bastano quelli per darti rimpianto e malinconia. Tu, col tuo discorso escludi che uno felice possa avere momenti di tristezza.
Guarigione e felicità intesa come il trafiletto che hai sottolineato non esistono per nessuno, ecco perchè non puoi rinnegare esperienze passate poco piacevoli.

Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053207)
Per alcuni psicoterapeuti e psichiatri guarire ed esser sani di mente non ha nulla a che vedere con la qualità della vita attuale e la felicità percepita mentre per me è una cazzata questa, lo dico chiaramente, se non sei abbastanza felice adesso non sei guarito affatto. La sanità mentale conincide con un certo stato di felicità per me, esser sani di mente ed essere infelici è un ossimoro, la mente infelice è una mente sofferente e quindi non sana.

anche questo è un tuo modo di intendere la felicità, ma non è detto che sia la regola.
Se infatti uno è contento di essere un'ameba, per lui sarà questa la felicità, senza cercarla quindi nelle cose che ti rendono ''normale'' o sano di mente.
Quello che i terapeuti vogliono dire quindi (almeno come lo interpreto io) è che per essere felici bisogna fare quello che ci rende felici e non fare quello che la società ci fa credere che possa portare alla felicità

XL 09-01-2018 15:19

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2053315)
puoi essere felice quanto vuoi adesso, ma ci sono cose che ti faranno svegliare ricordi di quando non eri felice, ed ecco che bastano quelli per darti rimpianto e malinconia.

Rimpianto e malinconia son due cose diverse.

Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2053315)
Tu, col tuo discorso escludi che uno felice possa avere momenti di tristezza.

Non lo escludo, ma se sei infelice momenti di tristezza ce li hai comunque, non è che poi se raggiungi una condizione di benessere maggiore hai paura di raggiungerlo perché quando starai meglio sarai triste, non regge questo ragionamento.


Quote:

Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2053315)
anche questo è un tuo modo di intendere la felicità, ma non è detto che sia la regola.
Se infatti uno è contento di essere un'ameba, per lui sarà questa la felicità, senza cercarla quindi nelle cose che ti rendono ''normale'' o sano di mente.
Quello che i terapeuti vogliono dire quindi (almeno come lo interpreto io) è che per essere felici bisogna fare quello che ci rende felici e non fare quello che la società ci fa credere che possa portare alla felicità

Lo stato di felicità è soggettivo, è proprio per questo che non può esser vero che esiste uno stato di sanità mentale oggettivo. Alla fine io compio l'operazione inversa definisco la sanità mentale in dipendenza della felicità soggettiva.
Son gli psicoterapeuti e psichiatri che definiscono la sanità mentale in modo indipendente dalla felicità individuale. Se una persona fosse più felice nello staccare la testa agli altri direbbero che è malata.
Gli psicoterapeuti spesso non dicono che bisogna fare ciò che rende felici (anche perché bisognerebbe vedere se esiste), ma ciò che dicono loro...

ansiolino 09-01-2018 15:35

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053321)
Rimpianto e malinconia son due cose diverse.

restano comunque due cose che portano tristezza


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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053321)
Non lo escludo, ma se sei infelice momenti di tristezza ce li hai comunque, non è che poi se raggiungi una condizione di benessere maggiore hai paura di raggiungerlo perché quando starai meglio sarai triste, non regge questo ragionamento.

si che regge se il benessere raggiunto è tanto grande quanto è grande la tristezza che avevi prima. Perchè è più facile piombare nella tristezza che nella felicità, anche a parità di livello dei due sentimenti


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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053321)
Guarda che io ho detto che la persona sana di mente è felice. Se sei sano di mente implica (->) che sei felice. Quindi è sana la persona che vive e fa quel che la rende felice, questo ho detto, non riconosco altre definizioni di sanità mentale (in cui non vale questa implicazione, del tipo... Sei sano di mente ma riconosci di essere infelice).
In cosa consiste la felicità però non l'ho scritto da nessuna parte :nonso:.

Lo stato di felicità è soggettivo, è proprio per questo che non può esser vero che esiste uno stato di sanità mentale oggettivo.

appunto, dove sta scritto che uno per essere felice deve essere per forza sano di mente? Allora uno con un ritardo non lo può essere?
Hai scritto questo (La sanità mentale conincide con un certo stato di felicità), devo dedurre che sia un parere tuo, o no?:pensando:

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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053321)
Non ho detto che per esser felici bisogna esser sani, ho affermato l'implicazione inversa (Se non sei felice -> non sei sano).

quindi tu non hai detto questo: Guarda che io ho detto che la persona sana di mente è felice ;)

XL 09-01-2018 15:43

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
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Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2053325)
appunto, dove sta scritto che uno per essere felice deve essere per forza sano di mente? Allora uno con un ritardo non lo può essere?
Hai scritto questo (La sanità mentale conincide con un certo stato di felicità), devo dedurre che sia un parere tuo, o no?:pensando:

Ma lo stato di felicità è comunque soggettivo non è qualcosa che è comune a tutti. La sanità mentale la faccio dipendere dalla felicità soggettiva, che varia da persona a persona.
Il concetto di sanità mentale secondo me è dipendente da quello di felicità soggettiva.

Non è che definisco la sanità mentale in qualche modo e poi dico che per esser felici bisogna esser sani di mente, ognuno è felice a modo suo, e se lo è in questo modo allora è anche sano di mente (questo volevo affermare).
In tal senso non devi avere nessuna caratteristica particolare per essere sano di mente a parte quella di esser nell'insieme felice.

Su questo punto mi sa allora che siamo perfettamente d'accordo.

Psichiatri e psicoterapeuti definiscono la sanità mentale in modo indipendente dalla felicità soggettiva, come ho scritto prima nel messaggio modificato se una persona fosse felice nello staccare la testa agli altri direbbero che questa persona non è sana di mente, non si chiederebbero mica se questa persona vive più felicemente così o meno.

untipostrano 09-01-2018 16:08

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053207)
bisognerebbe avere relazioni che piacciono, ma a questo punto se si sta con persone che piacciono adesso cosa te ne frega del passato? Cosa c'è da rimpiangere? :nonso:

beh insomma: intanto ci si renderebbe davvero conto di tutti gli anni buttati sotto quel punto di vista,cosa psicologicamente impattante, e poi si rimpiange il fatto di non poterle vivere con lo stesso spirito di come le si sarebbero vissute in periodi molto più giovanili...certo ripeto forse è senz'altro meglio del nulla ma sostenere che non faccia alcuna differenza personalmente non penso proprio.....

XL 09-01-2018 17:18

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
In pratica una persona che è stata povera tutta la vita intorno ai 40 anni rifiuterebbe un'ingente somma in denaro perché si preoccuperebbe del fatto che potrebbe star troppo bene con questi soldi ed inizierebbe (a causa di questo benessere) a rimpiangere di non averli guadagnati prima? :nonso:

Secondo me questi rimpianti ci possono essere già prima di ottenerle certe cose, quando si osservano altre persone che le possiedono, anzi forse è più probabile che li si abbiano prima che quando si sono ottenute effettivamente certe cose, perché prima si idealizza molto il benessere che dovrebbero dare delle cose che non possediamo.

Se qualcuno di voi dovesse vincere una bella somma ed ha paura di esser troppo felice, sapete a chi donare eh! 'Ste cose qua non mi provocano alcuna depressione :perfetto:.

ansiolino 09-01-2018 17:21

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053361)
In pratica una persona che è stata povera tutta la vita intorno ai 40 anni rifiuterebbe un'ingente somma in denaro perché si preoccupa del fatto che potrebbe star troppo bene con quei soldi ed inizierebbe (a causa di questo benessere) a rimpiangere di non averli guadagnati prima? :nonso:

sai bene che sono due cose diverse dai.;)

XL 09-01-2018 17:33

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
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Originariamente inviata da ansiolino (Messaggio 2053363)
sai bene che sono due cose diverse dai.;)

Perché? :nonso:

ansiolino 09-01-2018 18:13

Re: il ''rimpianto'' di guarire
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2053366)
Perché? :nonso:

:o


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