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2 parole di troppo, giornata avvelenata
Oggi ho lavorato 20 minuti.
Vado per sostituire mio padre al banco, in breve rivanno dei clienti che conosco e che vediamo annualmente. Uno mi chiede come va con gli studi, al che rispondo un paio di esami, al che lui esordisce "mia figlia si è laureata qualche anno fa a (nome dell'università da me abbandonata 2 anni fa quando feci la cazzotta clamorosa), adesso è super mega ultra dirigente in una supermega ultra azienda in super figo paese estero. Mia madre era presente e si stava "sprofondando" al posto mio. Troncata in breve la conversazione sono andato a piangere in giardino e poi a chiudermi in camera da dove non sono ancora uscito, da dove non so se uscirò stasera, da dove non vorrei più uscire se non avessi determinati doveri lavorativi. Oggi mi sarei ammazzato molto volentieri, ma sono un codardo. Questo è un assaggio di tutta la mia vita e dei rospi che dovrò ingoiare,sarà sempre un confronto continuo e un rimpianto per quello che ho lasciato (consapevolmente, ma nella certezza di abbandonare definitivamente gli studi). Non avendo definitivamente soppresso la carriera universitaria, la cretinata che ho fatto è diventata gravissima e irrecuperabile, in modo tale da pregiudicare tutta la mia futura vita lavorativa. Per il resto non avevo già nulla: pochissime relazioni sociali, no interessi, no donne. Sfruttare la laurea che prenderò significa avvelenarsi definitivamente tutta l'esistenza. Non voglio più uscire dalla mia camera. |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
confrontarsi con gli altri è la cosa che più rischia di affossarci, più di quanto siamo capaci di affossarci da soli. Ognuno ha il suo percorso di vita, ognuno prende le proprie decisioni in base alle proprie esigenze personali, non c'è bisogno di essere mega dirigenti di super aziende per sentirsi persone di successo, nel tuo piccolo ogni giorno puoi essere un vincente, quello che fanno gli altri non ti deve importare, non sai niente delle loro vite e di quello che fanno nel privato, ne di cosa provano davvero. Comunque se non ti piace la vita che fai sei sempre in tempo a tornare all'università, chi te lo impedisce, oppure puoi anche rimanere così senza per forza colpevolizzarti delle scelte fatte
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Benvenuto nella parte migliore della vita!!
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Se mi fossi tagliato una gamba avrei sofferto meno |
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siamo tutti nella stessa barca di scelte sbagliate, nessuno è senza rimpianti sta sicuro
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gli ultimi 7 anni d'inferno e scelte sbagliate mi laureerò se va bene a 27 anni, troppo vecchio no amici, no donne, vergine genitori anziani con problemi di salute che tenteranno di murarmi nella loro attività, che odio. no interessi in nessuna cosa. |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
ma si sei ancora giovane, sei in tempo per tutto. Io ho trovato un lavoro serio solo a 28
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Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
Sei ancora giovane. Io ho trovato un lavoro "serio" a 39 anni. Sei soltanto una persona che arriverà tardi all' appuntamento, tranquillo. Non ti nascondo che tutt' oggi ho problemi a relazionarmi con gli altri. Nonostante lavori, faccio mille paragoni con gli altri e li reputo meglio di me. Il problema principale sono i pensieri che ci girano per la testa. Quello che ti posso consigliare è trovare un buon psicoterapeuta ed iniziare un tuo percorso. Cerca, però, se ne hai le possibilità, di farne una cosa tua, senza comunicarlo neanche ai tuoi genitori, che forse la prenderebbero come una cosa negativa.
Andare da uno psicoterapeuta non è una cosa deprorevole. Serve a conoscere se stessi. magari tutti avessero voglia di farlo. Credo che solo le persone profonde sentano questa necessità di conoscere se stessi e decidono di farlo affrontando la paura. |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
niente da fare sono ormai 2 giorni che sto buttato sul letto senza concludere nulla.
Morale a zero. |
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Non potevate ucciderli sul posto questi clienti, e poi nascondere i cadaveri nel frizer?
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ma tutta sta certezza che se avreste preso un altra strada sareste stati felici matematicamente come fate ad averla? boh
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L'unica certezza è il rimpianto e la consapevolezza che certe cose non si potranno più raggiungere. |
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sopratutto se uno si mette li a voler rendere fieri i genitori o qualcun altro , fa una vita che nn gli appartiene e vive male pure i momenti decenti . |
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Io faccio un lavoro che odio da tanti anni, è dura ma che devo fare ammazzarmi perché le cose non vanno come nei sogni con lo zucchero filato e le caprette miao bao? Un po' di palle per dio, finisci sti studi e prendi in mano la situazione, qualunque sarà |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
Stare male per una persona su un milione realizzata, una
Boh |
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Invece, e sono stato enormemente stupido, ho dato retta ai miei e mi sono re iscritto in un uni molto più vicina a casa. Mi sono ammazzato il fegato in questi due anni perché il corso è ridicolo in quanto a didattica e per una serie di difficoltà grosse connesse ad esami non afferenti al mio percorso di studi. Ed ho definitivamente maturato l'idea di quanto mi faccia schifo la materia. Tieni poi conto che negli ultimi 7 anni praticamente ho azzerato ogni rapporto sociale e non ho maturato alcuna esperienza rilevante. Inoltre quei pochi progressi fatti in precedenza in termini di autostima sono scomparsi ed anzi sono regredito, non avendo più alcun obiettivo nella vita. Aggiungici che i miei hanno nuovamente cambiato e idea e con la scusa del lavoro che non si trova tenteranno di murarmi a vita dietro il bancone della loro attività e che io, per evitare questo, dovrò aggrapparmi al primo lavoro che passa qualsiasi esso sia. |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
ma è cosi brutto sto lavoro dei tuoi? magari è una salvezza , se ci campi che te frega .
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Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
Non'è codardia il fatto che non fai gesti estremi, è probabilmente la consapevolezza che sotto sotto non vali così poco come ti consideri ogni volta che c'è un mezzo paragone da fare, a causa di schemi di "inadeguatezza" "incapacità" ecc. che ti si sono creati. La strada da seguire è quella di fare qualcosa (qualsiasi cosa) che ti faccia riconoscere prima di tutto da te stesso un pò di autostima...la strada è dura e impervia perché si tende a minimizzare tutto quello che si prova a fare e non si è mai del tutto contenti di quello che si fà, e le sconfitte vengono prese come tragedie..arriverai ad odiare quell'attività o quella cosa che stai facendo ma devi insistere..è l'unica strada. Quello che devi associare a questo è una alta dose di strafottenza, che puoi infilare in molti contesti, primo frà tutti la tua coscienza.
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Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
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mah.. è un lavoro al contatto col pubblico (ristorazione) che mi è sempre piaciuto poco. Bisogna lavorare un casino(12 h minimo, 16 h giornaliere in estate) per guadagni infimi e spesso non ci sono neanche quelli. |
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E il bello è che la gente ti invidia pure, non rendendosi minimamente conto del mazzo che c'è dietro |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
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Conti alla mano ho cercato di dimostrarglielo, ma si ostinano a non capire, visto che l'attività ha una discreta mole di lavoro. Hanno raggiunto un discreto patrimonio nei lunghissimi anni di attività (e conosciuto un periodo d'oro) e sono convinti che, in tempi di crisi, "quello sia il posto migliore possibile" e "che sei padrone". mettici pure che l'attività ci costringe ad abitare in un posto di merda ed il gioco è fatto |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
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Non sta male perché invidioso di quella persona , sta male per se stesso, per quello che sarebbe potuto (dovuto per lui) diventare e si sente profondamente inadeguato. S.Marco91: Quelle persone di certo non volevano ferirti e mi associo a quello che altri hanno detto; hai 27 anni, c'è tempo e se stai in ritardo sulla tabella di marcia non è colpa tua , puoi solo provare a riuscire con quello che hai. |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
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Il problema è proprio che di fatto avevo rinunciato ad intraprendere un certo tipo di vita ed ambizioni uscendo dalla "porta principale". E praticamente sono rientrato dalla finestra, peraltro senza più motivazioni e senza nessuna voglia di riuscire. |
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non ce la faccio non voglio |
Re: 2 parole di troppo, giornata avvelenata
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