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Conosci te stesso?
E' una domenica di totale scazzo e non ho nulla da fare, rifletto sulla vita e giro su youtube, becco questo video e mi viene in mente questo interrogativo: pensi di conoscere te stesso? pensi di essere veramente in contatto con il tuo io più profondo? sembra così facile, ma non lo è, rispondere alla domanda: Chi sei tu? non so se possiamo dirlo con certezza, soprattutto non so se riusciamo a capire e riconoscere fino in fondo noi stessi, le cose che non ci piacciono del nostro carattere, accettare quello che non ci piace e cercare di non rimuoverlo, di non tentare di rimuoverlo. Conoscere noi stessi quindi è conoscere le cose che davvero non vanno bene in noi o più precisamente non vanno bene rispetto alle altre persone, i nostri talenti, le cose che ci rendono felici, tutti gli elementi che compongono la nostra interiorità. Io facendomi queste domande, non ho saputo rispondere in maniera del tutto completa. Voi come siete messi in quanto a interiorità e personalità, vi conoscete? sapete chi siete? Io NO
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Re: Conosci te stesso?
E' vero, la questione non è secondaria.
Io penso di "conoscermi", ma c'ho riflettuto a lungo nel corso degli ultimi anni, soprattutto quello passato, quindi non è una consapevolezza che viene dal nulla. |
Re: Conosci te stesso?
Si possono dare tante risposte, una è una risposta più concreta cioè la descrizione del carattere, un'altra risposta è spirituale, l'altra ancora è esistenziale...
secondo me il nostro essere è inafferrabile di conseguenza inconoscibile. |
Re: Conosci te stesso?
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1 Primo perchè nessuno cerca di contattarsi realmente.. Scappiamo in continuazione da noi stessi e adesso con la tecnolgia ci alieniamo sempre di più.. 2 Secondo non viviamo in una realtà che ci mette a confronto con chi siamo realmente. Anzi proprio l opposto.. 3 Per noi sociofobici la situazione è ancora piu devastante, tendiamo a non confrontarci mai, viviamo succubi di demoni quindi hai voglia a scoprire chi siamo.. Io ho recentemente scoperto di essere una persona di merda ad esempio. Ma molto più di merda di quanto mai potessi immaginare.. Come dicono i nodi prima o poi vengono al pettine.. Adesso voglio cambiare. Devo cambiare. |
Re: Conosci te stesso?
il problema e' che tutt'oggi non vedo nemmeno io possibilita' di mettersi in contatto con il nostro io piu profondo. C'e troppa interferenza da parte degli altri e poi anche noi ci sabotiamo in continuazione. Ci sara' un perche a tutta questa confusione e poi al fatto che altri non ce l'hanno per niente
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Re: Conosci te stesso?
Io mi domando, ma esiste davvero un Io più profondo :interrogativo:
Per quel che mi riguarda soprattutto in questo periodo sto cercando di indagare di più me stesso, quali sono i miei comportamenti con gli altri, quali sono le cose che mi fanno stare bene e che mi piacciono, cosa voglio fare del mio futuro (e anche del mio presente). E' dura cercare di scoprirsi e per quel che mi riguarda mi sta portando anche una discreta dose di sofferenza, ma credo che tutto sommato sia fondamentale per riuscire a stare bene in futuro e a non lasciarmi in balia della tempesta da solo in una piccola zattera senza remi(?). C'è anche da dire che la difficoltà risiede nel cambiamento insito nell'essere. Tu puoi solo percepire quello che eri, mai quello che sei e quindi puoi cercare di indagarti solo in relazione a qualcosa che rimane in fin dei conti alieno a te. Che poi in realtà la maggior parte delle persone manco se la fa questa domanda, anzi cerca di evitarla, e vive comunque bene. Di sicuro meglio di me. Chissà se la verità potrebbe fargli male :pensando: |
Re: Conosci te stesso?
per me esiste l'io profondo, alla fine tutta la psicologia si fonda sul suo studio. Per me e' quello che mostriamo all'esterno che e' finto ed e' il prodotto dell'alienazione. Noi vorremmo sempre fare altro se ci pensate bene, ma non lo facciamo mai
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
Penso che l'io più profondo, proprio l'ultima cosa prima di scomparire, non abbia alcun contenuto; che ogni contenuto è condizionato. Cercare l'origine, la purezza incontaminata da ogni determinazione particolare vorrebbe dire distruggere la personalità, l'Io; che ha costitutivamente un contenuto finito. Ogni contenuto, in quanto tale, non può essere puro; l'io profondo, le fondamenta non sono un contenuto.
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
Io decisamente posso dire di no.
Soprattutto per quanto riguarda quelli che sono i miei interessi e probabilmente i miei lati positivi, se ne ho. Quelli negativi credo di conoscerli abbastanza, con tutta l'autoanalisi e l'autocritica che mi faccio... |
Re: Conosci te stesso?
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Comunque a proposito di vuoto e distruzione di sè, in effetti il catatonico realizza qualcosa di questo genere privandosi di sè, diventando un oggetto inanimato completamente sovrapposto alla purezza incontaminata del nulla |
Per me c'è un problema di fondo, che risulta estremamente ambiguo cosa si dovrebbe conoscere. Posso conoscere com'è fatto questo particolare tavolo avendo afferrato grosso modo il riferimento di "questo tavolo" quale sia, ma il riferimento dell'ente "me stesso" quale sarebbe? :nonso:
Per me ci troviamo alle prese con enti simili a quelli matematici, si son messi in mezzo una serie di principi che sembrano descrivere un mondo... Ma questo mondo non si riesce a capire se c'è davvero da qualche parte e noi lo conosciamo - sulla scia delle idee di Platone - o se le cose stanno diversamente. Ecco secondo me le cose, in una certa misura, stanno diversamente. Si può scegliere di aggiungere certi assiomi e verrà fuori un mondo strutturato diversamente, ma non è che poi c'è sempre un qualche sistema per confrontare quali assiomi debbano risultare veri o più veri, più veri rispetto a cosa poi? Dato che in fin dei conti sembra che manchi l'oggetto a cui potersi riferire con qualche osservazione per poter effettuare, come minimo, una forma di falsificazione. Io dico che questo mondo (il sé stessi al quale ci riferiamo in modo fittizio) in parte probabilmente viene costruito piuttosto che descritto, così come succede in un romanzo. L'autore mica scopre cosa fanno e pensano i personaggi! Costruisce la loro psicologia per raggiungere certi scopi o effetti o per motivi estetici... Ma la costruisce, mica osserva e descrive! Sosterrei che il cosiddetto io profondo ha un'esistenza ambigua e un po' fittizia come la psicologia e le motivazioni di un personaggio di un romanzo che l'autore non ha ancora descritto e ben delineato, non è qualcosa che già c'è adesso e noi grazie ad un cannocchiale l'osserviamo e la descriviamo sempre meglio. Il sé è più simile ad un palazzo che ancora non è stato costruito (quindi non è un vero e proprio oggetto, dato che non sono ben determinate e definite tutte le sue proprietà), e a partire da ora potrebbe esser costruito in svariati modi, che ad una montagna che già era lì da migliaia di anni e viene semplicemente scoperta. Non è che si scopre chi siamo e poi magari si diviene chi siamo, questo chi siamo forse in buona parte lo si costruisce e ridefinisce volta per volta. In pratica adesso non si potrebbe dire che risulta ben determinato chi siamo e tanto può essere che con certe mosse ci determiniamo in un modo, tanto può essere che con altre mosse ci determiniamo in altri modi, ma non è che queste modalità qua c'erano già prima e si son semplicemente scoperte. |
Re: Conosci te stesso?
sarò molto diretto, cara Hazel. L'unico modo per conoscere se stessi è mettersi alla prova. Provare a fare, anche sbagliando. Guardarsi dentro è importante, certo, ma può essere molto pericoloso. Quindi, se vuoi provare a dare una risposta a questa domanda, smetti di passare le domeniche al pc.
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
quindi non bisogna tanto pensare a se stessi o al vero se, quanto agire e fare esperienza per mettersi alla prova e vedere di cosa si è capaci. In effetti, mi sto scervellando inutilmente, più mi faccio domande su chi sono e più c'è il buio totale
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
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Re: Conosci te stesso?
Vi dico un pò quello che penso della faccenda:
Premessa, stamattina mi sono posto proprio questa domanda perchè ultimamente faccio cose che non sono proprio da me. - Prima di tutto penso che questa è una di quelle domande che non servono niente, inutile porsela. A primo acchito tu sei quello che pensi/fai/dici ADESSO. - Nella realtà penso che il vero/profondo che dir si voglia io non esiste, in quanto entità in continuo divenire alterata da spazio (ambiente, persone etc.) e tempo. Credo che sia più proficuo concentrarsi nella comprensione della propria natura, composta da istinti, esigenze e necessità. |
Re: Conosci te stesso?
so che è una domanda inutile ma mi viene in mente quasi tutti i giorni chiedermi chi sono e cosa ci faccio qui, perché devo avere pure uno scopo. E mi viene in mente che sono un pozzo senza fondo di emozioni, istinti e tanta rabbia e frustrazione, a volte però mi alzo al mattino con la voglia di vedere e sentire le cose. Forse come dici non c'è bisogno di sapere chi siamo quanto lasciare parlare ciò che siamo, cioè sono le nostre emozioni a dirci chi siamo. Può essere, magari non è così difficile rispondere a quella domanda, di certo la maggior parte della gente nemmeno ci pensa, già lo sa
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