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Mortino 16-06-2015 19:21

Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Voi quando state a contatto con gli altri vi sforzate di apparire felici? Io no e stò cercando di farlo il meno possibile. Secondo me è giusto deprimere gli altri esternando la propria tristezza e il proprio disappunto.
Anche perchè io, ho motivo di reputare gli altri colpevoli della schifosità della mia vita e quindi ho man mano scoperto che mi piace e mi diverte tenere quel tipo di atteggiamento. Mi piace il fatto che dia fastidio agli altri e mi fa sorridere il pensiero ,affondando, di portare anche gli altri con me.
Mi piace, all'interno di un sistema che non è meritocratico, cominciare a fare volutamente e magistralmente tutto male. E mi piace il fatto che gli altri lo notino e ci soffrano.
Il fatto di essere depressi al limite del petulante, paradossalmente viene sempre a creare delle situazioni piuttosto divertenti.


La vita, per come è strutturata, in società.. in un certo senso per "poterti punire / dissuadere" -richiede- che tu abbia delle aspettative. Se tu NON hai aspettative cosa succede? Succede che non hai bisogni.
E se non hai bisogni, è come se ti ponessi in una posizione di intangibilità. XD

Cioè.. diventi virtualmente quasi "inabbattibile" perchè la vita non ha più "presa" perchè , di fatto, non ti interessa che vada bene. E questa è una posizione interessante. Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo-aggressivo.


Voglio raccontarvi un aneddoto... diverso tempo fa giocavo su un noto server di un noto videogioco gioco online. Ebbene... su tale server vigevano regole piuttosto ferree e non di rado stupide perchè coloro che amministravano il gioco diciamo non erano proprio il riflesso dell'equità.
Fattò stà che ,in questo gioco, conoscevo uno. E questo giocatore, un giorno ricevette una punizione ingiusta. Talmente palesemente squilibrata, che lo indusse , provocatoriamente, a "rompere" completamente le regole di quel sistema senza realmente fare nulla di scorretto. Semplicemente si mise a regalare oggetti potentissimi a tutti quelli che passavano.. e si era formata una gran calca di persone.. perchè dovete immaginare che sono oggetti che è possibile ottenere con grande fatica e di grande rarità.
Semplicemente aveva deciso di regalare tutto quello che aveva, per provocazione e per reagire a quell'ingiustizia. Ma così facendo, avrebbe creato scompensi nel gioco enormi che non vi stò a raccontare..
Immaginate un uomo che non si sa come accumula enormi fortune.. e si mette a regalarle in piazza a chiunque passi..
E' un chiaro elemento distruttivo che può incrinare e sovvertire i meccanismi dell''intero sistema.

Questo per raccontare un esempio di atteggiamento passivo-aggressivo. Quando non hai niente da perdere e ritieni di avere subito un enorme ingiustizia.. l'atteggiamento aggressivo passivo è quella tendenza che ti spinge a trovare simpatiche soluzioni distruttive di tutto l'intero sistema.

cancellato15035 16-06-2015 19:50

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Io non mi comporto così, tendo invece a nascondere i miei problemi e il mio stare male, però sono d'accordissimo riguardo al potere di questi atteggiamenti, sono un'arma di persuasione più potente della logica.

L'unico svantaggio è che questo atteggiamento distrugge i rapporti. Se lo fai in un rapporto di cui non te ne frega nulla ok, ma in un rapporto importante rischi di farlo diventare un rapporto molto brutto e rischi che l'altra persona abbandoni il rapporto.

_Diana_ 16-06-2015 20:12

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Reagisco come Text e penso che non sia colpa degli altri se sto male, non voglio pesare su di loro come una vittima.

Quote:

Originariamente inviata da Mortino (Messaggio 1536746)
... Il fatto di essere depressi al limite del petulante, paradossalmente viene sempre a creare delle situazioni piuttosto divertenti. ...

Per esempio?

AshtrayGirl 16-06-2015 20:14

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
io non voglio essere depressa, e ho deciso di non mostrarmi + tale con i miei amici reali, intanto perchè se lo faccio con loro non mi svago, poi perchè dopo mi sento dipendente da loro, mi sembra che mi ''debbano'' aiutare, e mi sento pure in debito...stocazzo.

Wrong 16-06-2015 20:22

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Nemmeno io mi sforzo a sembrare felice o serena: i casini miei me li tengo tutti per me ma almeno evito l'ipocrisia della maschera felice.

PazzoGlabroKK 16-06-2015 20:26

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Mi hanno detto che appaio spesso distratto ed alcune volte sembra che sono arrabbiato per qualcosa.
Chiaramente quando mi trovo in mezzo ad altri in ambienti con cui non ho abbastanza confidenza non dico mezza parola.

Mortino 16-06-2015 20:34

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1536807)
Reagisco come Text e penso che non sia colpa degli altri se sto male, non voglio pesare su di loro come una vittima.


Per esempio?

Non saprei.. le persone depresse con atteggiamento passivo aggressivo non ti è mai capitato di conoscerne una e che, in fondo, con il suo atteggiamento petulante ti facesse ridere? A me è capitato. Non so spiegare bene, ci trovo qualcosa di ironico quando esagerano e diventano quasi dei "profeti di sventura"..
Forse quello che è ironico è proprio il fatto che loro stessi sono consapevoli del fatto di esagerare. Non credono neanche loro alle esagerazioni che dicono, però lo fanno per provocazione. Ecco.. è questo..

Blue Sky 16-06-2015 20:37

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Non è proprio il mio modo di ragionare e di agire.

Equilibrium 16-06-2015 20:59

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Ma a che pro:interrogativo:

Ma in questo gioco nn c erano anche altri giocatori bravi, corretti che si divertivano?
Poverini e mo ? :ohmy:

The_Sleeper 16-06-2015 21:01

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Wrong (Messaggio 1536825)
Nemmeno io mi sforzo a sembrare felice o serena: i casini miei me li tengo tutti per me ma almeno evito l'ipocrisia della maschera felice.

Idem.
Li condivido solo nei rapporti più stretti e solo se a mia volta so di essere pronto a sostenere l'altro/a nei suoi di casini.

QuantumGravity 16-06-2015 21:13

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Mi hai fatto ridere perché è un comportamento che adottavo spesso; mi è venuto anche in mente l'uomo del sottosuolo di Dostoevskij in tutto ciò. Però, purtroppo, pur riconoscendo la validità di quanto dici e confermando una certa voluttà derivante dalle piccole cattiverie fatte ai danni degli altri, non sono più capace, almeno intenzionalmente di provocare fastidi, di far pesare volontariamente le mie beghe. Come ho detto nell'altra discussione però, ciò avviene comunque.

Mortino 16-06-2015 21:18

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 1536862)
Ma a che pro:interrogativo:

Ma in questo gioco nn c erano anche altri giocatori bravi, corretti che si divertivano?
Poverini e mo ? :ohmy:

Lì anche si entrerebbe in un discorso non da poco. Bella domanda. Perchè... "bravi e corretti" tu dici. Ti posso dire che non c'e n'è uno che non si sia fiondato a prendere oro e oggetti potenti nonappena ne ha avuto occasione.

E d'altro canto... immagina una trasposizione di quella vicenda, nella vita reale: Immagina una persona ,venuta da chi sa dove, che regala banconote da 500€ in piazza. Immagina il primo che la prende e ,con estrema sorpresa e incontenibile euforia, conferma che si tratta di banconote vere.
Tu credi che ci sarebbe qualcuno dei così detti "corretti".. che non si fionderebbe? La piazza si farebbe improvvisamente un caos di persone. E così è stato nel gioco.
Questo fa riflettere sul fatto che le persone che conducono la loro vita correttamente, sovente non sono "giuste".. sono corrette solamente perchè si adeguano ad un sistema, ad un ordine di cose. Perchè non hanno la forza oppure non ritengono conveniente in termini di dispendio di energie, il metterlo in discussione.
Si adeguano, non scelgono "la cosa più giusta". Nonappena possono prendere una scorciatoia sicura e senza rischi, non ci pensano due volte.

Il fatto è che "essere persone giuste" e "non dare fastidio a nessuno e rispettare le regole", sono due cose abissalmente distanti. Essere giusti richiede di prendere delle decisioni. La maggior parte della gente che non da fastidio a nessuno e non infrange nessuna regola, non prende nessuna decisione. Si adagia solamente in una condizione di minor dispendio di energie e che gli procura meno rischi.

muttley 16-06-2015 21:35

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mortino (Messaggio 1536746)
Anche perchè io, ho motivo di reputare gli altri colpevoli della schifosità della mia vita

Qui sta il punto: non hai nessun motivo per crederlo, anche se ti sembra così. Può essere che il tuo disagio sia nato in seguito al mancato supporto di certe figure di riferimento (genitori), ad attriti con i coetanei duranti gli anni della crescita (bulli ecc.), ma ora quale responsabilità avrebbe la gente comune nella genesi del tuo disagio? Nessuna, come tutti noi hai semplicemente maturato schemi emotivi nell'età dell'infanzia e li stai perpetrando in età adulta senza che vi sia alcun motivo. Con ogni probabilità hai davvero subito delle ingiustizie negli anni cruciali della tua formazione e crescita ma comportarsi come se tu le stessi ancora subendo non aiuterà nessuno. Non affermo che sia facile liberarsi da tali schemi emotivi, ma il primo passo è sempre riconoscerne l'infondatezza una volta diventati adulti.

cancellato15035 16-06-2015 22:21

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Riguardo alla colpa degli altri.. Bisogna differenziare, non è colpa di tutti ma neanche di nessuno. Secondo me la colpa è sempre di chi sta meglio, nel senso che secondo la MIA personale morale chi sta meglio ha sempre la responsabilità di fare qualcosa per fare stare meglio chi sta peggio. Non baso il concetto di colpa sulla causa ma sulla soluzione, anche perché il concetto tradizionale di colpa in sé da solo non ha alcun senso, in quanto tutto è determinato da eventi precedenti e dal caso, non c'è nessun altra variabile che determina i comportamenti umani.

cancellato16177 16-06-2015 22:24

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Anche io tenderei a questo tipo di atteggiamento, non amo fingere, ma non amo neanche far pesare agli altri i miei stati d'animo e le mie paturnie proprio per questo "evitò" evito la gente, le situazioni sociali. Mi diverte pero' "destabilizzare il sistema" destabilizzare l'opinione publica, scandalizzare, demolire i modi usuali di pensare, ma questo solo dal punto di vista "intellettuale" ovvero, se molti credono che una cosa è nera a me diverte fargli notare che in realtà è bianca o potrebbe essere bianca, destabilizzando il loro modo di pensare e di credere, magari è vero, magari non è vero ma mi diverte. Ecco perche' il mio interesse per le teorie del complotto, spesso questi argomenti destabilizzano l'opinione pubblica. Non mi piace invece destabilizzare le persone dal punto di vista "emotivo" se una persona è felice non mi diverte farla diventare triste, se sta bene non mi diverte farla stare male, anzi a me piace preservare il benessere psicologico altrui, ecco perche' sto lontana il pii possibile dagli altri perché sono spesso depressa e non mi piace influenzare gli altri.

muttley 16-06-2015 22:54

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Text (Messaggio 1536947)
Riguardo alla colpa degli altri.. Bisogna differenziare, non è colpa di tutti ma neanche di nessuno. Secondo me la colpa è sempre di chi sta meglio, nel senso che secondo la MIA personale morale chi sta meglio ha sempre la responsabilità di fare qualcosa per fare stare meglio chi sta peggio. Non baso il concetto di colpa sulla causa ma sulla soluzione, anche perché il concetto tradizionale di colpa in sé da solo non ha alcun senso, in quanto tutto è determinato da eventi precedenti e dal caso, non c'è nessun altra variabile che determina i comportamenti umani.

Il problema è che talvolta chi sta peggio si barrica dietro ogni possibile obiezione pur di continuare a stare peggio. La resistenza al cambiamento è ostinata e non si può nemmeno accusare chi cerca o ha cercato di aiutare, di non essersi impegnato :D

_Diana_ 16-06-2015 23:10

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Text (Messaggio 1536947)
... Secondo me la colpa è sempre di chi sta meglio, nel senso che secondo la MIA personale morale chi sta meglio ha sempre la responsabilità di fare qualcosa per fare stare meglio chi sta peggio. ...

Buon per te se trovi motivazione in questo.

Io penserei "chi me lo fa fare di stare meglio, se poi devo aiutare gli altri..." accompagnandolo al gesto dell'ombrello.

:timidezza:

Mortino 16-06-2015 23:22

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1536905)
Qui sta il punto: non hai nessun motivo per crederlo, anche se ti sembra così.
Può essere che il tuo disagio sia nato in seguito al mancato supporto di certe figure di riferimento (genitori), ad attriti con i coetanei duranti gli anni della crescita (bulli ecc.), ma ora quale responsabilità avrebbe la gente comune nella genesi del tuo disagio? Nessuna, come tutti noi hai semplicemente maturato schemi emotivi nell'età dell'infanzia e li stai perpetrando in età adulta senza che vi sia alcun motivo.


Non mi riferivo ad un disagio emotivo o psicologico di un individuo lì. Mi riferivo al disagio antropologico che coinvolge tutti, dato dalle fattezze del mondo e della società.

muttley 16-06-2015 23:33

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mortino (Messaggio 1536985)
Non mi riferivo ad un disagio emotivo o psicologico di un individuo lì. Mi riferivo al disagio antropologico che coinvolge tutti, dato dalle fattezze del mondo e della società.

Sii più specifico. Se è ciò che intendo io, non credo che la responsabilità sia della società in quanto tale, ma della società in quanto sistema con ancora ampi margini di perfettibilità. Ho abbandonato da tempo i concetti religiosi di bene e male assoluto, preferisco concentrarmi sulle idee più down to earth di meglio e peggio. L'umanità non è ingiusta, è semplicemente imperfetta e, in quanto tale, migliorabile.
Il consesso civile ha ancora da migliorare, ma si deve scontrare con i limiti costitutivi della realtà materiale e con i suoi stessi limiti costitutivi. Prendi il lavoro ad esempio: è giusto dover lavorare per vivere? Io penso di no, ma sic rebus stantibus non ci sono ancora alternative...spero in un futuro in cui l'automazione totale dei processi produttivi ci liberi da questo fastidioso onere, ma tutto ciò non è ancora possibile. Vorrei però si superasse l'idea del complotto, della prevaricazione assoluta del male sul bene, dell'ingiustizia intenzionale, e si aderisse maggiormente all'idea che l'ingiustizia è la conseguenza di un limite prima ancora che di un atto volontario di prevaricazione.

Mortino 16-06-2015 23:51

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
La società è un meccanismo imperfetto e migliorabile. Stà bene. Però quel meccanismo è anche un imposizione. Almeno lo è oggi. Un domani potrebbe migliorare ma non vedo come potrebbe cancellare e redimersi dal fatto che fino ad ora è stata un imposizione.
A partire dal fatto che non sei tu a decidere se farne parte o meno. Dalla prevalicazione della moltitudine sui singoli. Ad esempio: Uno potrebbe non essere daccordo sul fatto che sia la maggioranza a decidere. E non è prevista nessuna soluzione a questa eventualità, se non quella di obbligare il singolo ad adeguarsi alle decisioni della maggioranza.

Come quando a scuola c'erano i rappresentanti di classe. Una sorta di autorità che veniva eletta dalla maggioranza, per simpatìa. Una volta eletti si mettevano ad organizzare, stabilire, programmare e parlavano nei termini di "silenzi assensi".
Si formava una determinata struttura gerarchica basata su simpatia, popolarità e una serie di caratteristiche considerate ammissibili dalla società mentre altre caratteristiche come l'uso della forza venivano bandite.
Ma se il singolo non riconoscesse quella gerarchia?
Nell'ottica della maggioranza, sarebbe obbligato con metodi più o meno coercitivi a fare quanto stabilito.
Lo stesso accade nella macro-società al di fuori della scuola.

muttley 17-06-2015 00:01

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Anche la vita stessa è un'imposizione...fino a quando si è veramente liberi?

Winston_Smith 17-06-2015 00:08

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1537009)
Anche la vita stessa è un'imposizione...fino a quando si è veramente liberi?


Blue Sky 17-06-2015 00:11

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1537009)
Anche la vita stessa è un'imposizione...fino a quando si è veramente liberi?

Volevo scrivere proprio questo.

Mortino 17-06-2015 00:14

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1537009)
Anche la vita stessa è un'imposizione...fino a quando si è veramente liberi?

E' vero.. è un imposizione nel momento in cui non coincide con la nostra scelta. Forse anche per la società è uguale. Forse gli altri hanno scelto di accettarla così com'è e quindi non gli pesa. Io scelgo e voglio vivere e per quello non mi pesa vivere. Viceversa sull'accettare e scegliere la società, ho ancora qualche perplessità :D

PathFinder83 17-06-2015 00:15

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Mortino mi sembra quasi che tu stia cercando di nobilitare il tuo comportamento attribuendoti il ruolo di ribelle sociale.

Certo il mondo è malato, il sistema è ingiusto.
Anche a me a volte piace l'idea di vederlo collassare!
Ma sono solo pensieri astratti. Discorsi inutili.

L'unica cosa che conta è partire dal poco e dal vicino. In primo luogo da noi stessi.
Autoanalizzarsi per capire la propria frustrazione. Tutti abbiamo subito torti, ma la vera causa dei nostri problemi alla fine è sempre dentro di noi e comprendendola la si supera.
Sfogare la propria rabbia sugli altri mi sembra che renda solo questa triste società ancora più ingiusta.
Un conto è non fingere di essere felici, un altro è godere della negatività.

Non interpreterei nemmeno la mancanza di aspettative come un piedistallo su cui sentirsi sicuri, piuttosto come sintomo di perdita di fiducia nella vita e in se stessi.

Te lo dico come spunto di riflessione, eh :D

Winston_Smith 17-06-2015 00:19

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mortino (Messaggio 1536746)
Questo per raccontare un esempio di atteggiamento passivo-aggressivo. Quando non hai niente da perdere e ritieni di avere subito un enorme ingiustizia.. l'atteggiamento aggressivo passivo è quella tendenza che ti spinge a trovare simpatiche soluzioni distruttive di tutto l'intero sistema.


Blue Sky 17-06-2015 08:23

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Io non capirò mai cosa hanno fatto di male le singole persone che vivono all'interno del "sistema". Perché bisogna punire gli altri, che hanno i loro problemi e le loro vite, e cercano solo di andare avanti esattamente come noi?

Io penso che bisogna dare agli altri lo stesso rispetto che pretendiamo per noi.
Nell'atteggiamento passivo aggressivo vedo un discorso del tipo: "non mi piace la minestra che ci danno, ma non vado a protestare con lo chef, sputo nel piatto del mio vicino di tavolo", quando in realtà lui sta solo cercando di mangiarsi la sua maledetta minestra alla fine della giornata di lavoro.

Ma in realtà l'errore è mio, che sto parlando in modo razionale di dinamiche psicologiche che razionali non sono.

Equilibrium 17-06-2015 08:45

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mortino (Messaggio 1536882)
Lì anche si entrerebbe in un discorso non da poco. Bella domanda. Perchè... "bravi e corretti" tu dici. Ti posso dire che non c'e n'è uno che non si sia fiondato a prendere oro e oggetti potenti nonappena ne ha avuto occasione.

E d'altro canto... immagina una trasposizione di quella vicenda, nella vita reale: Immagina una persona ,venuta da chi sa dove, che regala banconote da 500€ in piazza. Immagina il primo che la prende e ,con estrema sorpresa e incontenibile euforia, conferma che si tratta di banconote vere.
Tu credi che ci sarebbe qualcuno dei così detti "corretti".. che non si fionderebbe? La piazza si farebbe improvvisamente un caos di persone. E così è stato nel gioco.
Questo fa riflettere sul fatto che le persone che conducono la loro vita correttamente, sovente non sono "giuste".. sono corrette solamente perchè si adeguano ad un sistema, ad un ordine di cose. Perchè non hanno la forza oppure non ritengono conveniente in termini di dispendio di energie, il metterlo in discussione.
Si adeguano, non scelgono "la cosa più giusta". Nonappena possono prendere una scorciatoia sicura e senza rischi, non ci pensano due volte.

Il fatto è che "essere persone giuste" e "non dare fastidio a nessuno e rispettare le regole", sono due cose abissalmente distanti. Essere giusti richiede di prendere delle decisioni. La maggior parte della gente che non da fastidio a nessuno e non infrange nessuna regola, non prende nessuna decisione. Si adagia solamente in una condizione di minor dispendio di energie e che gli procura meno rischi.

Ma magari i corretti lo hanno fatto perchè nn volevano avvantaggiare i cattivi:interrogativo:

cancellato15035 17-06-2015 09:00

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1536980)
Buon per te se trovi motivazione in questo.

Io penserei "chi me lo fa fare di stare meglio, se poi devo aiutare gli altri..." accompagnandolo al gesto dell'ombrello.

:timidezza:

Intendevo meglio della media. Se uno sta bene nella media, per la mia morale, non ha questa "colpa" di cui parlo. In questo modo uno che sta peggio della media è sempre incentivato a migliorare la sua condizione.

_Diana_ 17-06-2015 09:29

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Text (Messaggio 1537105)
Intendevo meglio della media. Se uno sta bene nella media, per la mia morale, non ha questa "colpa" di cui parlo. In questo modo uno che sta peggio della media è sempre incentivato a migliorare la sua condizione.

Capito.

Questo spiega il mio odio viscerale verso i ricconi e l'amore verso Robin Hood. :arrossire: :ridacchiare:

E devo ringraziare la Disney...

Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 1537097)
Io non capirò mai cosa hanno fatto di male le singole persone che vivono all'interno del "sistema". Perché bisogna punire gli altri, che hanno i loro problemi e le loro vite, e cercano solo di andare avanti esattamente come noi?

Io penso che bisogna dare agli altri lo stesso rispetto che pretendiamo per noi.
Nell'atteggiamento passivo aggressivo vedo un discorso del tipo: "non mi piace la minestra che ci danno, ma non vado a protestare con lo chef, sputo nel piatto del mio vicino di tavolo", quando in realtà lui sta solo cercando di mangiarsi la sua maledetta minestra alla fine della giornata di lavoro.

Ma in realtà l'errore è mio, che sto parlando in modo razionale di dinamiche psicologiche che razionali non sono.

Nemmeno io capisco. Mi viene facile dare la colpa a me stessa, visto che sono io che non riesco a fare come gli altri. Forse perché mi sono ritrovata persone che mi hanno riempito la mente di "devi mangiare questa minestra senza fiatare" e non avendo alternativa, ci ho provato, senza sapere il motivo o chiedermi se mi piaceva, mangiandola condita, letteralmente, con le lacrime.

cancellato15035 17-06-2015 10:13

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
@_Diana_ non è questione di Disney, è questione che il sacrificio per il bene comune deve essere distribuito equamente, io non posso sacrificarmi più degli altri, quindi non posso stare peggio degli altri.

ilPaul 17-06-2015 12:11

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Anch'io nell'adolescenza ho avuto atteggiamenti e filosofie di vita passivo-aggressive. Mi pareva di vivere in un incubo e allora non rispondevo agli input che mi venivano perché volevo vivere un altro sogno. Alla fine solo qualche anno fa capì che per perseguire un sogno razionale e reale non bisogna sognare ma svegliarsi. Quindi tutto il contrario,cercando sempre di non vivere la vita di altri attraverso la tua.
Ricordo che la passivo-aggressività mi inebriava, come se mi desse forza all'interno di un mondo che me ne toglieva ma alla fine con il pugno di mosche che mi rimaneva capì che è meglio usare il cinismo per rispondere e non per attaccare.

lauretum 17-06-2015 12:14

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1537115)
Capito.

Questo spiega il mio odio viscerale verso i ricconi e l'amore verso Robin Hood. :arrossire: :ridacchiare:

E devo ringraziare la Disney...

che belli i volpacchiotti :ridacchiare:

https://yensiditesunite.files.wordpr.../robinhood.jpg

Mortino 17-06-2015 12:30

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Effettivamente si entra poi in quei discorsi infiniti che sanno un po' troppo di astratto..

suicida 17-06-2015 13:47

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
intanto andrebbe fatta enorme distinzione tra chi sta male perchè del sistema vorrebbe farne parte, e mi pare di capire che qui siano la maggioranza, e di chi invece sta male perchè è di fatto il sistema a rovinargli la vita.
i primi colpevolizzano se stessi e tendono, in quelle rare occasioni in cui riescono a socializzare, alla gentilezza e all'accodiscendenza, proprio per le ragioni di cui sopra.. questi, come chi già ne fa parte, sentono che è cosa buona e giusta (lavorare e socializzare coi colleghi, uscire e divertirsi in compagnia, comprare tante belle cosine, incontrare qualcuno di speciale, convivere, sposarsi, metter su famiglia.. il sogno di tutti o quasi) e difficilmente arriveranno a rendersi conto del contrario

i secondi naturalmente danno addosso al sistema e sputano veleno su tutti coloro che inconsapevolmente contribuiscono al suo sostentamento e crescita in ogni direzione, crescita che è causa di danni enormi, indviduali e globali..

quali? servendosi dei media, ottunde le menti somministrando dosi quotidiane di pseudo-cultura al fine di omologare le masse e controllarle senza grossi problemi (e con facebook han fatto tombola).. monkey see, monkey do. mentre permette una guerra qui, una carestia là, ecc... ma tutto per il nostro bene, eh. e questo è un fatto e si sapeva da mo, ma pare non infastidisca nessuno.. evviva

ora, perchè quelli come me odiano tutti? la risposta mi pare ovvia.. se tutti fossero consapevoli e cominciassero a ragionare, le possibilità sarebbero infinite e il mondo girerebbe letteralmente al contrario.. rihanna farebbe le pulizie in stazione, mentre kozelek riempirebbe gli stadi di mezzo mondo.. e forse io con lui.. tutta questa gente che vive in castelli eretti sull'ignoranza delle masse finirebbe sul lastrico o peggio al rogo, mentre chi da sempre ha cercato di dare un senso alla vita sul pianeta, attraverso arti e scienze, conquisterebbe finalmente una posizione che andrebbe a gestire in funzione della collettività, e non solo delle proprie tasche.. discorsi da dittatore? si, ma dittatore al contrario.. finchè le masse non si sveglieranno, finchè non saranno capaci di scegliere, ci saranno sempre figli di puttana al potere e coglioni alla tv.
e questo è un altro fatto.
e questi sono i discorsi che faccio io alla gente, pure col primo che capita, perchè non vedo altro modo di scontrarmi col sistema per cambiarlo. mi prendo del pazzo? dell'esaurito? del poveretto? del paranoico? del cospiratore cioè zionista?
sempre meglio che rincoglionito.

cheers

Daniele89 17-06-2015 14:56

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da suicida (Messaggio 1537315)
se tutti fossero consapevoli e cominciassero a ragionare, le possibilità sarebbero infinite e il mondo girerebbe letteralmente al contrario..

Eh ma, in estremissima sintesi, la complessità del problema è data proprio dal fatto che il sistema non è la somma dei suoi elementi, e soprattutto che esso è frutto di una Storia.
C'è da eliminare un pregiudizio illuministico: non si tratta di contrapporre la ragionevolezza dei giusti alla follia dei tiranni*: ciò che appare come follia non è che il frutto delle contraddizioni di una dialettica storica in cui in ogni caso delle ragioni fronteggiano altre ragioni.

Davanti ai sogni di un paradiso neo-umanistico, dell'unità felice eternamente presente, che dei soggetti astorici e nella loro purezza autocreatrice sarebbero in linea di principio capaci di portare alla luce rovesciando l'esistente, sento di dover fare appello alla molto meno poetica necessità di ritrovare proprio il filo di razionalità in quelle contraddizioni.

Tutto qui, salute.


*Che è un po' il metodo Winston

XL 17-06-2015 16:36

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1536970)
Il problema è che talvolta chi sta peggio si barrica dietro ogni possibile obiezione pur di continuare a stare peggio. La resistenza al cambiamento è ostinata e non si può nemmeno accusare chi cerca o ha cercato di aiutare, di non essersi impegnato :D

Se fosse così evidente che si starebbe meglio non ci sarebbe resistenza al cambiamento.
Per questo per me non si sa nemmeno, quando c'è una forma di resistenza nei confronti di una certa forma di cambiamento, se è qualcosa di positivo o negativo.

Secondo un punto di vista morale magari è positivo cambiare in certi sensi, secondo un altro negativo, ma quale sarebbe il punto di vista giusto? :interrogativo:

Non si capisce proprio in generale perché cambiare debba ritenersi qualcosa di positivo in sé.
Se adesso non ho una malattia e domani ce l'ho di sicuro c'è stato un cambiamento rispetto ad oggi, ma come bisognerebbe valutarlo? :nonso:
E allo stesso modo: se sono sull'orlo del baratro e me ne stavo lì fermo e immobile da un bel po' di tempo e domani finalmente mi decido a fare un passo avanti e vincere le resistenze che mi facevano desistere, ecco, di sicuro cambio la situazione, ma come la cambio?

Diviene migliore o peggiore?

Per me il problema di fondo è questo. Non è così evidente che certe situazioni sono migliori, per questo psicologicamente ci sono tante resistenze.
Se si produce una reale convinzione che qualcosa è davvero meglio in relazione alle valutazioni soggettive, le resistenze spariscono nel nulla e la forza di volontà viene ripristinata in questa direzione qua.

Ma se il soggetto non è convinto, io dubito pure che il cambiamento (in certi sensi) sia e rappresenti qualcosa di meglio per questo soggetto qua. Alla fine non c'è un "meglio" oggettivo verso cui dirigersi, bisogna valutarlo da sé e da soli in cosa dovrebbe consistere questo meglio creandolo individualmente.

Questione sciocca...

E' meglio fumare o smettere di fumare?

C'è per caso una risposta oggettiva alla questione? Per me no, che fumare faccia male alla salute c'entra ben poco, fa male alla salute delle donne anche avere figli e se si seguisse questa linea di pensiero poi bisognerebbe concludere che non dovrebbero più averne. Di converso fumare dà piacere a chi fuma... Cosa è più importante?
Chi dovrebbe sceglierlo o deciderlo? C'è un'unica risposta che va bene per tutti?

Secondo me no.

suicida 17-06-2015 16:55

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 1537397)
Eh ma, in estremissima sintesi, la complessità del problema è data proprio dal fatto che il sistema non è la somma dei suoi elementi, e soprattutto che esso è frutto di una Storia.
C'è da eliminare un pregiudizio illuministico: non si tratta di contrapporre la ragionevolezza dei giusti alla follia dei tiranni*: ciò che appare come follia non è che il frutto delle contraddizioni di una dialettica storica in cui in ogni caso delle ragioni fronteggiano altre ragioni.

Davanti ai sogni di un paradiso neo-umanistico, dell'unità felice eternamente presente, che dei soggetti astorici e nella loro purezza autocreatrice sarebbero in linea di principio capaci di portare alla luce rovesciando l'esistente, sento di dover fare appello alla molto meno poetica necessità di ritrovare proprio il filo di razionalità in quelle contraddizioni.

Tutto qui, salute.


*Che è un po' il metodo Winston

beh ma allora si torna al buon vecchio caro "total destruction, the only solution"

anche per insufficienza di palle direi

alla vostra

cancellato2824 17-06-2015 17:13

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Quote:

Originariamente inviata da Mortino (Messaggio 1536746)
Voi quando state a contatto con gli altri vi sforzate di apparire felici? Io no e stò cercando di farlo il meno possibile. Secondo me è giusto deprimere gli altri esternando la propria tristezza e il proprio disappunto.

In questo modo fai solo sì che tutti coloro che possano ti evitino (oltre probabilmente a deprimerti più te rafforzando il pensiero negativo) e anche dove non possono evitarti, come in un ambiente di lavoro, non è che porti a nulla di buono . Del resto é anche giusto così visto che il tuo scopo dici essere deprimerli cioè nuocergli.
Che poi se una persona di suo è contenta e non gli importa di te (a logica un tale atteggiamento non dovrebbe essere rivolto in primis alle persone che più ti vogliono bene) se anche ti vede triste penserà che ci hai i tuoi c...o che sei un disadattato ecc. non che la vita è brutta, anzi magari trae pure soddisfazione al pensiero di stare meglio di te.

Crystal 17-06-2015 17:35

Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
 
Non ragiono così per il semplice fatto che il mio problema di sociofobia (come quasi tutti) dipende dal fatto di non riuscire ad avere rapporti sociali soddisfacenti. Se io per primo tronco sul nascere qualsiasi tipo di rapporto, comportandomi così, non faccio altro che farmi del male, prima di tutto a me stesso, poi forse agli altri, magari a persone a cui tengo.

Mi comporto in maniera opposta, sono sempre ottimista e positivo verso tutti, o la maggior parte. Sono convinto che la gente cerca la positività e non la negatività e la tristezza, per cui visto che è già nel mio dna essere positivo e fà bene anche agli altri faccio 2+2.
Agire per ripicca comportandomi così non servirebbe a nulla.


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