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sono uscita con una persona
Oggi sono uscita con una persona. Che secondo me anche lei è un po' sola altrimenti non capisco perché dare confidenza a me. Comunque mi ero illusa di sentirmi abbastanza a mio agio perché questo parla solo lui e sembra gli stiano bene le mie poche parole, finché non ha cominciato a parlare di tutto quello che succede nel suo gruppetto di amici, intrighi e tradimenti stile Xena. Mi sono sentita diversa, come se mi fosse appena crollata addosso per l'ennesima volta la verità, cioè che io non c'entro niente con queste persone. Solo che piano piano inizio a pensare che forse non c'entro niente con LE persone. Mentre una volta mi consolavo dicendomi di non aver ancora trovato "il mio tipo" di gente, ora credo che il mio tipo non esista. Mi chiedevo quindi, secondo voi si può essere non dico felici, ma tranquilli da soli? Mi sono un po' stancata di provare a uscire con la gente e sentirmi ancora più aliena quando torno a casa. E minchia come odio quando vedo gente che all'apparenza è chiusa come me e non parla farsi amici in due giorni dove io non sono stata capace in anni! Ma che cazzo, prendono forse le persone da parte e gli mostrano grinta e savoir fair mentre io non guardo? Ma quando è successo? Stronzi.
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Re: sono uscita con una persona
Ti capisco
Iniziare ad inserirsi in un gruppo formato è un vero casino, è come se le persone parlassero una lingua tutta loro, uno slang che non sei in grado di comprendere o come iniziare un libro a metà cercando di rimettere assieme tutti i pezzi, ma senza nemmeno l'aiuto di un indice o di una guida. E' una cosa che blocca anche me, quando esco con compagnie che non conosco Ci vuole tempo per inserirsi (e a volte nel mio caso mi sento un estraneo anche dopo tempo... ma questo è perchè io sono io >_>) In questo caso però stai interagendo con una sola persona di questo gruppo... magari, se la cosa ti interessa, puoi chiedere a lui più spiegazioni in modo da capire meglio le sue dinamiche... poi forse è anche un modo per rompere il ghiaccio se a lui piace parlare e a te ascoltare Un ultima cosa... intrighi e tradimenti stile Xena? :interrogativo: La principessa guerriera? |
Si sai il monologo iniziale delle puntate di xena..finisce con " ..le sfrenate passioni, gli intrighi, i tradimenti, furono affrontati con indomito coraggio da colei che sola poteva cambiare il mondo" :)
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Re: sono uscita con una persona
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Re: sono uscita con una persona
Anche per questo evito sempre di più i contatti umani e le occasioni sociali.
E se proprio mi ci ritrovo dentro, lo faccio ormai con la consapevolezza che io sono differente, non tanto per le cose che non ho, quanto per il mio modo di viverle e di pensare.Ho pensieri e preoccupazioni completamente diversi, ma anche diversi da quelli dei "fobici". Non è che invidio le mie coetanee che hanno figli, invidio il fatto che hanno potuto concepire l'idea di farli, decidendo secondo criteri che non sono la fobia.Per me è fantascienza. E potrei fare infiniti esempi. Però penso che dopo un po' ci si rassegni all'essere diversi. Io soffro molto meno del fatto di non avere un gruppo di amici ,una volta ne soffrivo di più, so che tanto sarebbe tutto un evitare e cercare comprensione invano e sentirmi come ti sei sentita tu ieri.Se devo sempre provare quelle cose che provo da 30anni, piuttosto sto a casa. Tanto sempre solitudine è, forse in giro con le persone passa il tempo più velocemente, ma non ci si sente affatto meno soli o meno alieni. |
Re: sono uscita con una persona
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Il punto è che sei te a dare un senso o meno alle interazioni. Continui a credere che siano le interazioni ad essere pregne o meno di significato, e a sperare di trovare qualche contatto umano significativo. In ogni contatto umano ti sforzi ossessivamente di trovare finalmente la tua dimensione, ma questo ti aliena ancora di più, in un circolo vizioso. Ti fa sentire distaccata, irreale, non connessa. Ma il punto è che non sono gli altri. Sei te, che non riuscendo a rilassarti, non riesci a goderti neanche di una persona che è capace di dialogare per il 90% del tempo. Citi un telefilm, Xena. Però, il telefilm riesci a guardartelo e a godertelo; mentre il racconto del ragazzo, no. Come mai? La morale, secondo me, è che ti partono questi pensieri di alienazione e non riesci ad essere spensierata. |
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Re: sono uscita con una persona
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Se io provo ad autoconvincermi di certe cose.posso tirare avanti per un po',ma presto o tardi crollo, mi cade la benda. Non se la beve, il mio cervello.Non so il vostro. |
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E confrontarsi con i "simili", e perdere anche con loro, è il gradino più basso. |
Re: sono uscita con una persona
ho capito il tipo..
spesso proprio chi è carente di argomrnti si mette a parlare di quello che fan gli amici.. ma assicuro che esiste gente che non ne parla. e se poi gli hai dato l'imlressione di esser poco knteressata a quello che diceva? |
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Penso che un punto fondamentale sia non dirgli balle, cioé se gli vai a raccontare che è tutto rose e fiori quando invece è una merda totale, magari lo freghi anche per qualche tempo, ma poi se ne accorge e te la fa pagare con gli interessi. Se invece gli dici cose vere e sentite invece il cambiamento è radicale e permanente. Ora, mi rendo conto che con tutti i tuoi malanni fisici andare a dirgli che la vita è bella e blabla possa risultare falso come una moneta da 3 euro. Idem, a me risulta falso (e infatti ho avuto un tracollo) raccontarmi che sì, il lavoro è una merda, ma poi nel weekend si esce con gli amici e ci si diverte. Però, alcune cose sono semplici. Uscire con una persona nuova di solito ha un potenziale di gratificazione molto più alto che uscire con gente che già si conosce, che ha modi di intendere la vita radicalmente diversi ai tuoi, che magari ama frequentare posti in cui ti senti un pesce fuor d'acqua, ecc. Quindi il consiglio all'OP è quello di riuscire a imparare come godersi cose semplici e banali, come una conversazione con una persona che racconta dei fatti propri. |
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Re: sono uscita con una persona
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Però cerchiamo di essere razionali. Se pensiamo solo in negativo rischiamo di farci sfuggire molte occasioni e di rendercene conto quando ormai è troppo tardi, alimentando i pensieri disfunzionali. Questa persona, nonostante abbia già un suo giro di amicizie, è uscita con te e ti ha anche raccontato della sua compagnia, magari perché vorrebbe che tu più avanti ne facessi parte. ;) |
Re: sono uscita con una persona
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cmq non tutti sono così dei solitari che poi si scatenano , c'è anche chi è poco socievole e basta però magari conosciuto si apre , io sono così sono chiacchierino ma solo con gli amici intimi cioè quasi nessuno :mrgreen: |
Re: sono uscita con una persona
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Re: sono uscita con una persona
IL come io lo conosco, ma non ve lo dico se no poi sparite dal forum e io che faccio tutto il giorno? :o
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Re: sono uscita con una persona
il come l'avevo già detto che spesso ha funzionato nel mio caso..
è di farsene una ragione, tu devi insistere a fartene una ragione e poi ti abitui.. almeno nel mio caso viene nell'inconscio ma alla fine almeno a me è avvenuta.. AAAAH, ma devi esserlo tu a volerlo.. vi spiego.. con alcune nie fantasie paranoiche continuo ad averle perche in fondo le preferisco cosi con altre invece che non voglio più averle alla fine mi ci abitu e le accettk e incomincio a farmele piacere |
Re: sono uscita con una persona
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La solitudine non è una condanna ma un semplice stato di fatto. L'importante è smetterla di dipingerla come un incubo, non c'è bisogno di strapparsi i capelli o colpevolizzarsi. Prova a cercare i suoi lati positivi, sfruttali e vedrai che pian piano le cose miglioreranno. Non averne paura. Per il resto. Questo tizio forse è stato pettegolo ma del resto hai ammesso di essere una ragazza di poche parole. Probabilmente non conoscendoti bene e dovendo reggere buona parte del discorso è andato a parare su un argomento a lui noto... :nonso: |
Re: sono uscita con una persona
Gruefiori un po ti capisco. Ci sono state spesso situazioni così anche per me.
Ti voglio dare un consiglio spassionato: EVITA I GRUPPI. Io da due anni non esco in nessun gruppo e mi sento più a mio agio. Coltiva solo amicizie singole dove ci sia davvero qualcosa in comune. Io al momento ho due amici della stessa città specialmente uno con cui mi trovo bene. Più altri 3-4 ma di altre città/ o all'estero che quindi sento al telefono o su internet e di rado dal vivo. Ma ti dico che meglio quei 2 buoni che comitive dove ti senti a disagio. Poi può capitare la cena o l'evento se il tuo amico ti invita ma altrimenti meglio il rapporto a due secondo me. Almeno per me è così. Tu che interessi o passioni hai? Prova a fare un elenco anche qui nel forum e magari vedi se in base a questi interessi puoi trovare degli amici. Che ne so se ti piacciono i cani puoi andare una volta alla settimana a fare volontariato in canile e conosci gente con la stessa passione per esempio. |
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Re: sono uscita con una persona
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potrei pensare che se la tira e vorrei mandarlo a quel paese al più presto :/ |
Re: sono uscita con una persona
Basta non aspettarsi mai nulla.
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Re: sono uscita con una persona
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Per me andava bene, sapevo a cosa andavo incontro. E' stata un'esperienza, a suo modo gradevole, non la ricordo in maniera negativa. Io dico che se questo ragazzo ha pazienza, tu potresti uscirci ancora. E ascoltare i suoi racconti interessandoti ad essi, come se fossero per l'appunto un telefilm. La tua mente non è abituata, probabilmente si ribellerà. Tu abituala, abituati ad ascoltare gli altri anziché i tuoi pensieri. Fai domande e interagisci, cerca di capire quello che ti sta dicendo. Un modo per uscire dall'isolamento può essere farsi la fama di chi sa ascoltare. Questo ci permette di interagire con gli altri in maniera sbilanciata (90% ascolto e 10% dialogo) senza che la cosa sia percepita negativamente, né da noi né dagli altri. Tante persone hanno cose da dire, ma sentono di non avere nessuno che li ascolta. Se inizi così, imparando ad ascoltare, intanto alleni la tua mente a non urlarti addosso pensieri disfunzionali come "io sono diversa da lui e dai suoi racconti di amici, intrighi e tradimenti!", ma impari ad apprezzare la cosa a prescindere dalla diversità. (che poi se ci pensi il punto è che ti senti in giudizio, quando ascolti i suoi racconti. Mentre se guardi Xena non è che ti senti giudicata perché non puoi lanciare un diadema affilato a mò di frisbee o brandire una spada facendo capriole e sferrando calci rotanti. Cioé, nonostante non sai fare ciò, è una cosa che accetti facilmente...) In pratica, disattivando il tuo giudice interiore con la forza dell'abitudine riuscirai a lasciarti più andare, e magari ad essere anche più interattiva in futuro. Iniziare a raccontare cose tue. Decidere di buttarti in altri tipi di attività sociali, fosse anche solo fare quattro chiacchere di circostanza col barista durante la colazione. Insomma, avviare un circolo virtuoso. Il punto è non ascoltare troppo le vocine dentro la testa che ti urlano addosso "inadeguata! inadeguata!". |
Re: sono uscita con una persona
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Secondo me, c'è anche da capire se si vorrebbe far parte di quel mondo, star in mezzo (con tutte le sue sfumature) o lontano mille miglia, superando le proprie paure e insicurezze. Quote:
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Re: sono uscita con una persona
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Ad esempio nel thread di svers0 sulla fine ultima dell'umanità, uno può pensare continuamente al fatto che prima o poi la terra verrà distrutta dal sole e comunque moriremo tutti, ad un certo punto. Però, per quanto vero, ammetterai che non aiuta. Non rende felici, non dà soluzione a nessun problema, rimane una cosa fine a sé stessa. |
Re: sono uscita con una persona
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Re: sono uscita con una persona
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sia chiaro non voglio scoraggiare @gruefiori perchè non siamo tutti eguali come Marco.russo dimostra , solo a reggere una conversazione con chi fa scena muta non ci riuscirei |
Re: sono uscita con una persona
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Re: sono uscita con una persona
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Re: sono uscita con una persona
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No davvero, mi immagino io che sto 2 ore con una persona, di cui il 90 che ha da dire nn mi interessa e che ak 90 % mi devo sforzare di far apparire che me ne freghi qualcosa....preferisco stare a zappare la terra 8 ore in pieno agosto azzooo:D |
Re: sono uscita con una persona
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Penso che questo dipenda da una combinazione di fattori, da una parte c'è la predisposizione alla socialità, non tutti siamo fatti per questo, molti preferiscono avere contatti saltuari, a piccole dosi, ciò è sufficiente per renderli soddisfatti. L'altro aspetto da tenere in considerazione a parer mio è l'abitudine, io non frequento assiduamente gruppi numerosi da una 15ina di anni ed esco molto poco anche in gruppi di 2-3 persone, è perciò del tutto naturale che mi trovi a disagio, o quanto meno fuori contesto in quelle situazioni. Da questo punto di vista sforzarsi un po' può essere la soluzione per migliorare, prova ad uscire ancora con lui, dopo le prime volte potrebbe nascere una migliore sintonia e diventare anche piacevole. Detto ciò non ti nascondo che anche io non ne sono venuto ancora a capo, ho perso troppi anni e dovrò lavorarci molto su, ho incominciato uscendo con utenti di questo sito, ricercando persone più adatte a me, anche questa opzione dovresti valutarla secondo me..... Quote:
Mi spiego anche io come ho scritto sopra non sono molto portato per la vita sociale, mi basta prenderne un po' a piccole dosi, non reggerei interi week end fuori casa dalla mattina alla sera, tuttavia la solitudine non fa uscire la parte migliore di me, se non avessi il lavoro probabilmente ne risentirei molto psicologicamente, prova ne è le condizioni in cui mi riduco durante le ferie lunghe di agosto :miodio: Non parliamo poi della questione partner, salvo un periodo anche piuttosto lungo a seguito della fine di una storia, ho sentito e sento molto la mancanza di tutto quello che la presenza di essa comporta, che poi è ciò di cui sento più bisogno rispetto ad un giro di amicizie, che a quest'età diventa decisamente più complicato costruire. |
Re: sono uscita con una persona
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Non è disfunzionale pensare "sono diverso", ma lo è pensare "sono diverso, sono diverso, sono diverso, sono diverso!". C'è una leggera differenza. Non concordi? Quote:
Tutto sommato avevo l'impressione che il mio interlocutore apprezzasse, anche se faticasse ad esprimere un suo pensiero sugli argomenti e non riuscisse a inserirsi. Perciò ho continuato. Quote:
Soffriamo tanto della nostra difficoltà nel rapportarci ad altri proprio perché questo ci frustra. Ci depaupera delle energie vitali, e abbiamo bisogno di solitudine per ricaricare le pile. Poi ognuno di noi ha la sua storia, e le sue specificità. Io la mia, tu la tua, Y la sua. Io ricordo di aver sofferto la solitudine fin da bambino, tanto che da che sapevo esprimermi in frasi chiedevo ai miei genitori di avere un fratellino. E a 3 anni venni parzialmente accontentato (era una sorellina, ci rimasi male!) Così come ricordo di tutti i pianti che mi sono fatto stretto al grembo di mamma per la mia difficoltà con gli altri bambini. Ricordo di essermi sentito totalmente alieno, tanto da averlo persino accettato (in apparenza), in un certo periodo della mia vita. Ma per la mia natura era impossibile concepire una vita di solitudine. Piuttosto avrei posto fine alla mia esistenza. Le sofferenze che ho patito, e che tutt'ora patisco, per riuscire ad avere una vita sociale decente, non sarei mai riuscito a reggerle, se per me quella dimensione dell'esistenza non fosse stata fondamentale...talmente importante da rischiare persino attacchi di panico e depressione pur di riconquistarmi contatti umani. Ciascuno di noi è fatto a modo suo, ma tu non mi sembri capace di reggere lunghi momenti di solitudine. Secondo me non devi invidiare nessuno, ma accettare la tua natura e spingere oltre la tua comfort zone per arrivare al tuo personalissimo optimum. Magari sarà diversa dalla mia (anzi molto probabilmente, dal momento che nel mio mondo ideale mi vedo circondato da decine di amici che si divertono un mondo con me :) ), però non smettere mai di sognare il meglio, anziché sperare di adattarti a qualcosa che non senti tuo e che sai già che ti fa soffrire :bene: |
Re: sono uscita con una persona
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